Denuncia del coordinamento dei comitati contro la guerra

Alla Procura della Repubblica, presso il Tribunale di Roma

Milano, 1 giugno 1999

Di fronte al tragico conflitto che ha luogo nella Repubblica Federale Jugoslava è necessario denunciare e perseguire i crimini da chiunque commessi a cominciare - per quanto ci riguarda - da quelli del nostro governo nelle persone - del Presidente del Consiglio Massimo D'ALEMA, del Vicepresidente Sergio MATTARELLA, dei ministri Giuliano AMATO, Laura BALBO, Katia BELLILLO, Gian Guido FOLLONI, Enrico LETTA, Angelo PIAZZA, Livia TURCO, Lamberto DINI, Rosa RUSSO JERVOLINO, Oliviero DILIBERTO, Vincenzo VISCO, Carlo AZEGLIO CIAMPI (ora Presidente della Repubblica), Carlo SCOGNAMIGLIO PASINI, Luigi BERLINGUER, Enrico MICHELI, Salvatore CARDINALE, Pier Luigi BERSANI, Antonio BASSOLINO, Piero FASSINO, Rosaria BINDI, Giovanna MELANDRI, Edo RONCHI, Ortensio ZECCHINO, Paolo DE CASTRO, Tiziano TREU, dei sottosegretari Franco BASSANINI, Domenico MINNITI, Gianclaudio BRESSA, Elena MONTECCHI, Valentino MARTELLI, Umberto RANIERI, Rino SERRI, Patrizia TOIA, Franco BARBERI, Alberto LA VOLPE, Diego MASI, Giannicola SINISI, Adriana VIGNERI, Giuseppe Maria AYALA, Franco CORLEONE, Marianna LI CALZI, Maretta SCOCA, Ferdinando DE FRANCISCIS, Fausto VIGEVANI, Stefano CUSUMANO, Natale D'AMICO, Dino Piero GIARDA, Giorgio MACCIOTTA, Laura PENNACCHI, Roberto PINZA, Fabrizio ABBATE, Massimo BRUTTI, Paolo GUERRINI, Gianni RIVERA, Teresio DELFINO, Nadia MASINI, Carla ROCCHI, Sergio ZOPPI, Antonio BARGONE, Mauro FABRIS, Gianni Francesco MATTIOLI, Michele LAURIA, Vincenzo Maria VITA, Umberto CARPI, Gianfranco MORGANDO, Claudio CARON, Bianca Maria FIORILLO, Raffaele MORESE, Luigi VIVIANI, Antonio CABRAS, Monica BETTONI BRANDANI, Antonino MANGIACAVALLO, Giampaolo D'ANDREA, Agazio LOIERO, Valerio CALZOLAIO, Antonino CUFFARO, Luciano GUERZONI, Roberto BORRONI, Nicola FUSILLO, Giordano ANGELINI, Luca DANESE. Aderendo all'aggressione della NATO contro la RFJ, autorizzando l'uso delle basi poste sul nostro territorio e prendendo parte alle decisioni dell'Alleanza atlantica, riteniamo che D'Alema e i membri del suo governo si siano resi corresponsabili di

- attentato contro la Costituzione (art. 283 CP), realizzato scardinando il principio immodificabile espresso dall'art. 11 ("l'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali");
- usurpazione di potere (art. 287 CP) nei confronti delle due Camere e del Presidente della Repubblica, che non hanno deliberato e decretato lo stato di guerra;
- strage, omicidio plurimo e lesioni;
- bombardamenti indiscriminati con distruzione delle strutture essenziali per la vita civile ed economica in tutta la Jugoslavia (ponti, ferrovie, impianti elettrici, acquedotti, scuole, ospedali, uffici civili, ripetitori e sedi TV ecc.), in violazione delle leggi penali ordinarie, della Carta dell'ONU e delle Convenzioni di Ginevra e dell'Aja;
- uso di armi proibite dalle convenzioni internazionali come i proiettili all'uranio impoverito e le bombe a frammentazione;
- bombardamenti di installazioni contenenti sostanze pericolose per la salute e per l'ambiente, in violazione delle citate convenzioni e del Prot. agg. I all'art. 56 Conv. Ginevra 1977;
- bombardamenti che hanno privato la popolazione di energia elettrica e acqua potabile in violazione delle citate leggi e convenzioni e della Dichiarazione dei diritti dell'uomo.

Riteniamo che tali reati, crimini di guerra e crimini contro l'umanità tolgano ai sopracitati governanti ogni legittimazione al comando o a rappresentare i cittadini italiani e vadano perseguiti penalmente. Con questa denuncia chiediamo pertanto che si accertino le responsabilità dei succitati ed altri, in ordine ai reati indicati. Indichiamo come documentazione un elenco sugli "effetti collaterali" dei bombardamenti nel primo mese di guerra, allegato a questa stessa denuncia, presentata a questa Procura il 1 giugno 1999 dal Coordinamento Nazionale Comitati contro la guerra nonché le seguenti denunce, già depositate presso questa o altre Procure:

- esposto per violazione della Costituzione italiana (artt. 11, 78, 87) e di trattati internazionali (art. 52) e per usurpazione di potere (art. 287 c.p.) presentata il 3 maggio 1999 alla Procura della Repubblica di Roma da Giovanni Seclì (Coll. cultura antagonista Ikbal Masik) e Vanda Picinonno (Comitato difesa e rilancio costituzione) di Lecce;

- esposto per il bombardamento della TV serba, presentato il 5 maggio al Procuratore della Repubblica presso Tribunale Penale Militare di Roma da Raniero La Valle, Domenico Gallo, Tommaso Fulfaro, Fabio Marcelli, Giovanni Ferrara, Francesco Russo;

- denuncia per "violazione dell'ordine costituzionale" depositata il 7 maggio 1999 alla Procura Generale presso Corte di Cassazione, alla Procura della Repubblica presso Tribunale penale e civile di Roma e alla Procura della Repubblica presso Tribunale di Verona, da Massimo Valpiana (Movimento Nonviolento - MIR);

- esposto per violazione ordinamento costituzionale e usurpazione del potere (artt. 78 e 87 Cst., art. 287 c.p.) presentato il 7 maggio al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma da Giancarlo Canuto di Brindisi e altri;

- esposto per violazione Costituzione Italiana (artt. 11, 78 e 87), Statuto della NATO (artt. 1, 7), Carta dell'ONU (art. 51, 53) depositato il 21 maggio 1999 presso la Procura della Repubblica di Firenze da Graziano Zoni (Emmaus Italia), Ugo Biggeri (Mani Tese) e Tonio Dell'Olio (Pax Christi Italia);

- denuncia per usurpazione di potere (art. 78 e 87 Cost., art. 287 c.p.) e concorso in strage presentata alla Procura della Repubblica presso Tribunale di Roma da Giuseppe Mattina e altri;

- denuncia per omissione di atti d'ufficio (art. 328 c.p.) per non aver dato corso al procedimento previsto per i reati ministeriali ipotizzabili (attentato alla Costituzione, usurpazione di potere, strage, reati in materia ambientale) presentata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia nei confronti dei Magistrati della Procura di Roma dal Comitato Avvocati contro la guerra di Milano.

- esposto mirante ad accertare la ricorrenza di violazioni della Costituzione, dei trattati internazionali, delle norme sulla disciplina militare e del diritto bellico umanitario; usurpazione di potere; stragi; distruzione e sabotaggio opere civili; irreversibile attentato all'ambiente pesentato il 13 maggio al Procuratore della Repubblica presso Tribunale militare di Napoli da Saverio Senese e altri.

Se queste denunce saranno archiviate la magistratura si renderà complice, come lo è stata finora per non aver proceduto d'ufficio con i doverosi provvedimenti (sequestro delle basi sul nostro territorio, degli aeroporti militari e degli aerei ecc.).


Ritorna alla prima pagina  copia dal sito: http://www.pasti.org/tribhome.html

Ritorna alle pagine del Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia sui bombardamenti della NATO:
https://www.cnj.it/24MARZO99