Coordinamento
Nazionale per la Jugoslavia



Poesie e testi satirici








CHE BRUTTA AVVENTURA!

(Non e' una poesia!
Sono fatti avvenuti!
La loro descrizione e' priva di fantasie ed invenzioni gratuite!
M.C.)


In gran fretta sono svanite le tue speranze
ed in cenere ridotte le tue ricchezze.
Povero popolo jugoslavo,
ammettiamo il fatto:
TI HANNO INGANNATO.
Qualunque cosa avessi scelto,
chiunque avessi votato,
SARESTI STATO INGANNATO.

Gia' da prima, di nascosto
era ben preparata, per il tuo male,
"DIVIDE ET IMPERA" - la cosa ideale:
con ogni mezzo, cambiare posto
via dai Balcani, in Europa ad ogni costo!

Le Jugo-repubbliche "occidentali"
non volevano rimaner tali,
ma da nuovi arricchiti
e dall'Europa spinti
(compreso il Vaticano),
scoprono quanto schifo fanno
le Jugo-repubbliche "orientali".
E per ottenere simpatie a loro favore
ex-comunisti carrieristi, pure generali,
inventano lo slogan senza pudore:
"Il serbobolscevismo ci fa tanto dolore!"

Dalla Germania - la prima spinta
poi l'AMERICAN HOBBY
e l'ISLAMIC LOBBY.
Sopraggiunge l'Europa "unita"
con in testa un bel pallino:
"Non c'e' piu' il Muro di Berlino!
Approfittate dell'occasione! Rompete!
Chi se ne frega della Jugo-Costituzione!
Per farla finita neghiamo ai serbi
il diritto all'autodeterminazione
e ci sembra semplice e normale:
attaccate le caserme dell'Armata federale!
Adesso, siete contenti?
Ebbene, SIETE DIVENTATI INDIPENDENTI!"

Per poter finalmente ARIA PULITA respirare
scatto' l'ordine: "Scacciate i serbi dal loro podere!"

Ancor prima di questo fatto
non si era scordato
ne' da parte lasciato
che Alija Izetbegovic
la "Dichiarazione Islamica"
aveva pubblicato.
Anche lui si e' ricordato
che la Bosnia come tale
fa parte della "cultura occidentale".
Ma, per convincere l'occidente,
doveva uccidere la propria gente:
li uccideva piu' volte tantum
per elemosinare l'ULTIMATUM
dell'America e della NATO.
Era stato accontentato,
ma la Musulmania
ancora non ha creato.
Era meglio che non fosse mai nato.
Per la sua malignita' non poteva capire
che dalla Jugoslavia non doveva uscire.

I "leader" "macedoni"
la guerra non fanno, ma
per non rimanere indietro
anche se "bizantini"
vanno al Vaticano,
alla basilica di San Pietro,
per toccare l'Occidente
con un dito della mano:
preferiscono fare conversione
anziche' perdere un'occasione:
Evviva la separazione!
Soluzione ideale - non pericolosa
se non ci fosse solo una cosa:
quella freccia minacciosa
dalla Grecia rabbiosa.

Quello che ancora resta
della Jugoslavia onesta
sta nel recinto delle sanzioni.
La gente soffre.
"Ma che e' colpa nostra?" dicono i finti buoni,
"Hanno troppo orgoglio sotto la crosta!
Sono loro, alla fine
che non cambiano il regime!"
Perche' ai Signori della Pace
alle loro ambizioni,
al Consiglio di Sicurezza,
alla sua ebbrezza,
una cosa giusta proprio non piace.
Senza pieta' - per uno il bene, per l'altro il male -
per tutti, una cosa solo vale:
NUOVO ORDINE MONDIALE!

A volerli sentire:
"Jugoslavia nuova, devi marcire!
Kossovo, Sangiaccato, Vojvodina
e (perche' no?) Montenegro,
e' ora di agire!!"

E inoltre, dai vecchi criminali
dopo cinquant'anni
ancora vivi e sani
vengono vecchie e nuove parole geniali:
"Perche' permettete che si ribellino
i serbi di Krajna e di Bosnia?
Se non si lasciano martoriare
come nell'ultima guerra mondiale
bisogna ribaltare, in coro,
i vostri crimini sulla parte loro!
Accusiamo i serbi in carne ed ossa
fissi nella loro fede ortodossa.
Non importa che siano cristiani.
Per i papi vaticani
i serbi sono scismatici dei Balcani.
Con gli islamici - niente a che fare!
La loro religione si deve rispettare!
Accusiamo, dunque, i serbi:

bolscevichi, stupratori,
bizantini, barbari, aggressori,
rogna, cani, cetnici,
zingari balcanici!
Comunisti, fascisti,
egemonisti, nazisti...
Avanti! TUTTI INSIEME! Niente da temere!
Niente da perdere - tutto da ottenere!
Serbobolscevichi, serboaggressori,
serbofascisti, serbonazisti,
serbocetnici, rogne, cani,
zingari balcanici!
Serbocomunisti, serboegemonisti!...
Con queste parole
ed un po' di fantasia
riempite la stampa, tutti i giornali,
tutti i massmedia mondiali!
E cosi' sia!
Fatelo in modo
che non alzi piu' la testa
questo popolo scomodo!"
..................................

A che serve l'ONU,
a che serve la NATO,
a che serve la CARTA dei DIRITTI dell'UOMO?
Cosa fanno gli USA?
Cosa fa l'UNIONE EUROPEA?
A chi fa comodo il NUOVO ORDINE MONDIALE?
Qualcuno lo sa, ma molti lo sentono
sulla propria pelle!
Tuttavia, rimane il fatto:
popolo jugoslavo,
TI HANNO INGANNATO!


(Milena Cubrakovic, luglio 1994)



                 
                    
VIDJEH CUDO...

Vidjeh cudo
I nagledah ga se
Gdje idjase patka potkovana
I bijela guska osedlana
A na zecu crvene dimije,
 
Pa ugledah nasega Predraga:
Na kapi mu bjese petokraka,
Al' on zvijezdu hitro otkacio
Pa trobojkom onda zamahnuo.
 
Kad mu ova bijese izblijedjela
Mesto Bijelog orla ili kakvu novu pticu,
On dohvati sahovnicu.
Znam da ona njemu je predraga.
 
Al' od jutros, vidji vraga!
U Matve (*) je vec ruho novo:
Nit se stidi, nit'  se krije,
Na njemu su zelene dimije!
 
Opet gledam, gledam cudo,
pa se pitam:
Kud se vere,
kako gace ne izdere?!
 

Cuvari imena Jugoslavije
(Juni 2003; po narodnom pjesnistvu)                                                                 

(*) Predrag Matve - profesor  Predrag Matvejevic



IL MIO GIORNALE


di Pilade Cantini - 07/08/2008


Qualche anno fa, in una piccola edicola di provincia
entrai per comprare il mio giornale:
"Mi dà Liberazione?" chiesi.
"Liberazione non è arrivata, c'è Libero, è uguale?"
rispose con candore la giovane giornalaia.
"No, grazie, prendo il Vernacoliere..."
e uscii sorridendo e scuotendo la testa.

In questi anni ho letto sul mio giornale
di Cuba e della Cina, i veri inferni in terra
della speranza che viene dall'America del nord
di Togliatti con le mani insanguinate
e giù dalla torre ci vola Berlinguer.

Non bisogna mai scuotere la testa
di fronte alle giovani giornalaie di provincia.



Io non sono razzista

Io non son razzista, ve lo giuro,
ma gli immigrati sono una minaccia
e i neri puzzan tutti, vi assicuro,
e i rumeni hanno brutta faccia.

Io non son razzista, sia ben chiaro,
ma i musulmani sono terroristi
e i palestinesi a paro a paro,
gli zingari son ladri, sporchi e tristi.

Io non son razzista, ma son contrario
a dare agli immigrati quei diritti
sì che tra loro e noi cessi il divario:
ai margini si stiano buoni e zitti.

Io non son razzista, ma le botte
all extracomunitario gli stan bene,
e se ci scappa il morto, buona notte,
adontarsi per poco non conviene.

Dunque, non son razzista proprio in niente,
son l italiano della brava gente.

(gigi fioravanti)





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