È
da poco uscito il libro
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di Jean Toschi Marazzani Visconti
IL CORRIDOIO
Viaggio nella Jugoslavia
in guerra
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Si tratta delle memorie dell'autrice - che è
stata collaboratrice de Il Manifesto, liMes, Avvenimenti, Maiz... - di
ritorno dai suoi viaggi attraverso la guerra e la disinformazione:
nella Repubblica Serba di Bosnia, nel Bihac, nelle Krajine, in Kosovo...
L'autrice non è una militante politica e le interpretazioni che
il libro propone - di solito dando la parola ai personaggi di volta in
volta intervistati - non chiedono di essere da tutti condivise.
Tuttavia IL CORRIDOIO è l'unico "grande" libro apparso sinora,
in lingua italiana, sulla tragedia della Jugoslavia dipanatasi dal 1991
in poi. "Grande" sia in senso fisico - il libro, pur in formato
tascabile, consta di circa 400 pagine zeppe di dati, informazioni,
fotografie... - sia per la vastità degli argomenti trattati - vi
si affronta la crisi dal suo sorgere fino ad oggi, attraversandone
tutti i momenti cruciali e soffermandosi anche su aspetti e drammi che
la pubblicistica italiana non ha voluto affrontare.
Per illustrare la vastità dell'opera di J.T.M. Visconti si pensi
che questo è l'unico libro in lingua italiana finora uscito nel
quale si narra in dettaglio, ed accompagnandola con fotografie, la
grave vicenda dei musulmani anti-Izetbegovic del Bihac; è
l'unico libro in lingua italiana che riporta le parole di Karadzic,
estratte da alcune interviste in parte inedite; è probabilmente
l'unico libro finora uscito in Italia a riportare le testimonianze
dirette di chi ha vissuto la fine della aggressione NATO, nel giugno
1999, sul campo, e vivendo dunque in presa diretta i primi crimini
commessi contro la popolazione non albanese in Kosovo-Metohija dopo la
fine dei bombardamenti. È, inoltre, uno dei pochissimi libri
usciti finora in Italia a documentare i danni causati, oltreché
dalle bombe della NATO, anche dalle operazioni di disinformazione
strategica che hanno accompagnato 15 anni (ormai) di squartamento della
RFS di Jugoslavia: l'autrice fa "nomi e cognomi" delle agenzie di
"public relations" implicate, riporta dati e circostanze esatte.
Nel numero di Novembre di Balkans Info, Louis Dalmas scrive:
<< La nostra amica
italiana, la scrittrice e giornalista italiana JTMV, ha appena
pubblicato, presso le Edizioni La Città del Sole, un libro
notevole intitolato "Il Corridoio - Viaggio nella Jugoslavia in
guerra", con prefazione di Alexander Zinoviev. E' un racconto vissuto
in oltre una ventina di soggiorni nei Balcani in guerra fra il 1992 ed
il 2003, il cui titolo evoca, nel 1992, il corridoio di 800 metri che
separava il fronte croato-musulmano da quello dei Serbi. E' illustrato
con numerose foto di cui la maggior parte sono state scattate
dall'autrice stessa. Un'opera appassionante, sfortunatamante per i
nostri lettori ancora in italiano, ma che merita di trovare rapidamente
un'editore francese. >>
Una più ampia recensione del libro è stata scritta da
Enrico Vigna e si può leggere qui:
http://www.resistenze.org/sito/se/li/seli5l29.htm
***
L’autrice
Pubblicista
e
collaboratrice con alcune riviste femminili e diverse pubblicazioni
politiche e culturali, autrice di "Le temps
du reveil" edito da L'Age d'Homme di Lausanne (1993),
"Viaggio nella follia di una guerra" pubblicato da Europublic
a Belgrado (1994) e di una commedia " Una segreteria telefonica
per amante", con esperienze di assistente alla regia e cast director
(con Damiano Damiani, Eriprando Visconti), Jean Toschi in
realtà si è occupata prevalentemente di immagine e
comunicazione, anche nel campo dell'editoria (Rusconi-France Editions,
Rusconi, Hachette–Philipachi), collaborando con diversi fotografi (
Stefano Babic - Helmut Newton - Ugo Fallai -
Graziella Vigo - Peter Knapp - Bob Krieger -
Elliot Siegel - Marcus Tomlinson).
Solo nel 1992 inizia, per
caso, ad occuparsi del problema dei Balcani: dapprima organizza
il viaggio del Premio Nobel per la Pace, Elie Wiesel, in Jugoslavia e
Bosnia, da quel momento comincia a percorrere i
fronti di guerra dalla Croazia a Sarajevo, dalla Kraijna al Montenegro,
al Kosovo. E’ a Belgrado durante i bombardamenti. Conosce così
personaggi politici chiave ed è
testimone di avvenimenti e fatti.
Di lei scrive Alexander Zinoviev, scrittore e autore dell’introduzione
de Il Corridoio:
“Jean si
è sempre
distinta dalla schiera dei giornalisti per il suo particolare tatto e
charme, anche quando si volgeva a trattare temi molto delicati.
(…) non è una persona impegnata politicamente, non ha partito,
ha osservato i fatti per dovere di coscienza, soggiornando più
volte nel corso di 10 anni nel teatro degli eventi sul territorio della
Jugoslavia (Bosnia, Krajina, Kosovo) e li ha esaminati come una
cittadina della libera democratica Italia, attraverso le idee e le
concezioni dell’umanesimo europeo occidentale (…), ella racconta,
testimonia ciò che è effettivamente accaduto, senza
sovrapporre il proprio punto di vista. Ella semplicemente parla di
ciò che ha visto. Parla di villaggi distrutti, del
crocevia tra vita e morte, di famiglie smembrate, dell’inattesa
scoperta di un lussuoso bar in mezzo ad un piccolo, scalcinato paesino
fantasma (…), della Biblioteca Nazionale distrutta, di lettere senza
risposta..."
***
È opportuno che le realta' che in Italia si occupano della
Jugoslavia
operino per presentare e diffondere questo libro. L'autrice è a
disposizione per intervenire ad iniziative di presentazione, le quali
possono fornire l'occasione per sviluppare momenti di dibattito su
molti aspetti della tragedia jugoslava e della situazione balcanica
attuale - ed anche sugli aspetti internazionali più in generale.
Il Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia sta approntando una
ipotesi di calendario delle iniziative di presentazione del libro: per
informazioni e proposte scrivete all'indirizzo
jugocoord @ tiscali.it
Presentazione del
libro e l'incontro con l'autrice Jean Toschi Marazzani Visconti
mercoledì
22 febbraio 2006, ore 19,00
nello Spazio per la
mediazione l'es
corso Buenos Aires 55
- Milano
Lo Spazio l'es non
può ospitare tantissime persone. Presto sarà organizzata
a Milano un'altra presentazione in uno spazio più grande. Prima
e dopo le presentazioni sarà possibile acquistare il libro dai
rappresentanti del Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia.
Il resoconto di
Valeria:
Una interessante iniziativa è stata quella proposta
mercoledì 22 febbraio presso lo Spazio di Mediazione "l'es"
organizzato dalla Dott.ssa Nada Starcevic in collaborazione con il
Consolato Generale della Bosnia-Erzegovina, in occasione della
presentazione del libro di Jean Toschi Marazzani Visconti "Il
Corridoio".
Il modo di comunicare semplice, equilibrato e diretto dell'autrice ha
stimolato un dibattito non formale e ha permesso che si esprimessero
non solo commenti e divergenze di opinione, ma anche emozioni e tratti
di vissuti personali. Ciò che sarebbe risultato di disturbo in
circostanze più convenzionali ha invece aiutato a coinvolgere
tutto il pubblico e ad incoraggiare una discussione più
approfondita, che si è estesa ai temi più scottanti della
storia recente della Jugoslavia, della propaganda di guerra e della
falsa informazione diffusa sull'Iraq. Naturalmente la
spontaneità del confronto ha generato anche momenti di tensione
tra alcuni jugoslavi di diversa provenienza e differente pensiero
politico, tensione che si è comunque risolta in un
contraddittorio acceso ma privo di toni aggressivi anche grazie
all'intervento conciliatore della moderatrice e della stessa autrice
del libro. Personalmente sono rimasta molto colpita dalla
diversità di atteggiamento e di contenuto emozionale con cui
alcuni degli jugoslavi presenti affrontano i temi relativi al periodo
della Jugoslavia unita e quelli che si riferiscono alla situazione
creata dalle secessioni e dall'aggressione NATO: dall'accordo espresso
dalla gran parte degli intervenuti, con la sola eccezione di un
intervento, peraltro di critica ma non di definitiva condanna, sulla
conduzione del Paese dell'era titoista, all'esplosione degli
antagonismi tra gli appartenenti alle diverse comunità nazionali
quando si passa a parlare dei conflitti degli anni '90. In un attimo ho
compreso, non intellettualmente ma "visceralmente", la
profondità della tragedia provocata dalla nostra "ingerenza
umanitaria".
La composizione eterogenea del pubblico (circa 35 di persone, jugoslave
in maggioranza ma con una buona partecipazione di italiani e stranieri
di diversa provenienza) ha fatto sì che molti temi appena
accennati durante la presentazione del libro venissero poi ripresi in
gruppi di discussione più ristretti. L'intervento del Console
Generale bosniaco, inevitabilmente generico, è stato comunque
apprezzato.
Un grazie sincero agli organizzatori, anche per la affabile
accoglienza, e a Jean per il suo lavoro accurato dal punto di vista
della documentazione e pregevole per l'appassionata testimonianza che
ci ha dato della sua esperienza diretta di alcuni fatti.
Valeria
Most za Beograd - Un ponte per
Belgrado in terra di Bari
Associazione
culturale di solidarietà con la popolazione jugoslava - ONLUS -
via Abbrescia 97,
70121 BARI / most.za.beograd @ libero.it / 080 5562663 - 347
6589841
BARI -
giovedì 23 marzo 2006
c/o Libreria
Feltrinelli, via Melo 119, Bari - ore 19.00
presentazione
del libro: Il corridoio - viaggio nella Jugoslavia in guerra
(La città del Sole, Napoli, 2005, 400 pp., euro 18,00).
Intervengono
l'autrice,
Jean Toschi
Marazzani Visconti
Nico Perrone, docente di
storia dell'America all'Università di Bari
Dragan Mraovic,
scrittore, traduttore, opinionista del quotidiano montenegrino Dan.
Coordina
Andrea Catone,
associazione Most za Beograd.
Jean Toschi Marazzani Visconti, presente
in Bosnia, Serbia e Kosovo durante gli anni del conflitto jugoslavo del
decennio scorso, ha collaborato con il manifesto e liMes. Il
libro è un diario di viaggio sui luoghi del conflitto,
raccontato in prima persona, e, al contempo un'interessante
documentazione, fatta di interviste ai principali protagonisti del
tempo. Consente di ricostruire dall'interno 10 anni di conflitto
jugoslavo, sigillato dall'aggressione della NATO del 1999, fino al
2003. Un'ampia e dettagliata cronologia di circa 60 pp., in appendice,
insieme con mappe e foto inedite, risultano utilissimi per il lettore e
chiunque voglia cercare di comprendere, al di là di triti luoghi
comuni e mistificazioni, l'intricatissima vicenda jugoslava.
BARI - 23 marta
U Knjizari Fertineli
odrzace se prezentacija knjige
"Tunel, putovanje u ratom zahvacenu Jugoslaviju"
izdavaca "La città del Sole", Napoli 2005, 400 pp., euro
18,00.
U
prisustvu
autora,
Zan Toski Maracani
Viskonti,
Nica Peronea, prof. Univerzitetu u
Bariju
Dragana Mraovica, saradnika
dnevnika Dan
Andrea Katone, kao predstavnik
Udruzenja Most, bice domacin.
Autor knjige je
boravila u Jugoslaviji i knjiga je nastala kao ratni zapis.
Sadrzi mnogobrojna
svedocenja direktnih ucesnika zbivanja, te sazima deset godina ratnih razaranja pocev od
vazdusne agresije Nato-pakta 1999. zakljucno sa 2003.
7 anni fa le bombe umanitarie distruggevano
la Jugoslavia.
Oggi il tribunale dell’Aja
e la propaganda di guerra vogliono distruggere la verità.
Per contribuire a
ricostruirla e per riflettere insieme
VENERDI’
7 APRILE ore 21
presso
il CPO
LA
FUCINA
Sesto
San Giovanni, via
Falck 44 (MM1 Rondò / Sesto FS)
presentazione del libro
il corridoio
viaggio
nella Jugoslavia in guerra
di Jean Toschi Marazzani Visconti
Incontro con l’autrice,
giornalista, collaboratrice de Il Manifesto, LiMes, Avvenimenti, Maiz
L'autrice non è una militante
politica e le interpretazioni che il libro propone – di solito dando la
parola ai personaggi di volta in volta intervistati – non chiedono di
essere da tutti condivise.
Ma IL CORRIDOIO è
probabilmente l'unico “grande” libro apparso sinora in lingua italiana
sulla tragedia della Jugoslavia. Un documento unico che, attraverso il
racconto dell’esperienza di una ventina di soggiorni nei Balcani in
guerra fra il 1992 e il 2003 e la trascrizione delle testimonianze dei
protagonisti e responsabili politici, fa emergere dettagli importanti
sugli avvenimenti più controversi ricostruendo la base per una
informazione corretta.
Slobodan Milosevic, presidente della Jugoslavia in uno dei momenti
più difficili della sua storia, è morto prigioniero e
vittima del tribunale imperialista dell'Aja.
Fiumi di parole sono stati spesi per diffamare la sua figura, ma non ne
resta eco. Rimangono, invece, il tributo di rispetto espresso da
centinaia di migliaia nel giorno dei suoi funerali e l'esempio di
dignità politica e coraggio personale nel difendere
l'autogestione, la proprietà pubblica delle imprese strategiche,
i diritti sociali e dei lavoratori e infine il paese stesso, assediato
dalle potenze europee, dall'embargo criminale, dal FMI, dai
bombardamenti NATO. Rimangono il ricordo dell'orgoglio nel non
patteggiare la propria sicurezza con gli aggressori euro-americani e
dell'intelligenza nel uscire di scena riconoscendo la fraudolenta
"vittoria" elettorale dell'opposizione filo-occidentale, per
risparmiare alla popolazione un' ulteriore guerra civile fomentata
dagli Stati Uniti e dalle potenze europee.
Davanti al tribunale dell'Aja – istituito dal Consiglio di Sicurezza,
organo politico non eletto ma legittimato soltanto da minaccia militare
e creato per escludere uno stato dall'esercizio della sovranità
– Milosevic ha demolito il castello di menzogne e smascherato le
manovre guerrafondaie delle natocrazie e i gerarchi del Nuovo Ordine
Mondiale pronunciando una memorabile difesa della Jugoslavia
non-allineata. E ha pagato con la vita.
L’iniziativa e’ promossa
dal Coordinamento Nazionale per la
Jugoslavia e dal CPO La Fucina
Dall'epoca
dell'"equilibrio bipolare" (prima dell'abbattimento del muro di
Berlino) si è passati
a quella della "guerra globale permanente" (dopo l'abbattimento delle
Torri Gemelle)
percorrendo uno stretto crinale: quello della crisi jugoslava...
È questo il passaggio che conduce a tutte le altre operazioni di
conquista e dominio
neocoloniale del mondo contemporaneo.
Otto anni fa, il 24 marzo 1999, l'Italia partecipava ai bombardamenti
NATO
su quei territori. In Toscana nell'estate del '99 dal Kosovo "liberato"
arrivavano
tante famiglie – rom, askalija, goranzi,... - sfuggite alla pulizia
etnica degli irredentisti
pan-albanesi, e vittime di strategie geopolitiche spietate i cui
danni sono sotto agli occhi
di tutti.
IL CORRIDOIO
Viaggio nella Jugoslavia
in guerra (1992... 2007)
Presentazione
del libro di
Jean
Toschi Marazzani Visconti
(introduzione di Alexander
Zinov'ev - Ed. La Città del Sole, 2005)
L'autrice - che è stata collaboratrice de Il Manifesto, liMes,
Avvenimenti, Maiz... – in questo libro riporta le sue esperienze e
memorie di ritorno dai viaggi attraverso la guerra e la
disinformazione: dalla Repubblica Serba di Bosnia al Bihac, dalle
Krajine al Kosovo tuttora in bilico per una cinica operazione di
ridefinizione dei confini in Europa.
FIRENZE
2 MARZO 2007
ore 20:30 CENA di autofinanziamento
ore 21:30 DIBATTITO
intervengono, oltre all'autrice:
Sergio Manes – Edizioni Città del
Sole
Andrea Martocchia – Coord. Nazionale
per la Jugoslavia
Presso:
Libreria Majakovskij –
Centro Popolare Autogestito Firenze Sud
Via Villamagna 27/A
(autobus 3, 8, 23, 80, 71)
PROMUOVONO:
Coord. Nazionale per la Jugoslavia / Italijanska Koordinacija za
Jugoslaviju
https://www.cnj.it/ posta elettronica: jugocoord @
tiscali.it
Centro Popolare Autogestito Firenze Sud
http://www.cpafisud.org/ telefono 055-6580479
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