P A R T I G I A N I !

Ottobre 1944: i giovanissimi combattenti
          che, nelle file della Seconda Brigata Proletaria, hanno preso
          parte ai combattimenti per la liberazione di Belgrado, posano
          soddisfatti per la foto-ricordo (dal libro: Pokret!, di A.
          Clementi, ed. ANPI Roma, 1989)




Maria Antonietta Moro

Tutte le anime del mio corpo
Diario di una giovane partigiana (1943-1945)

Roma: Iacobelli Editore, 2014
ISBN 9788862522311 - 128p. - 12,00 €

Friuli 1943-1945: una giovane donna, Maria Antonietta Moro, entra nella Resistenza e partecipa prima alle attività dei gruppi antifascisti jugoslavi nel goriziano e poi a quelle italiane. Durante i lunghi mesi prima della fine della guerra, costretta a nascondersi, scrive un diario di cui nessuno finora conosceva l’esistenza. Il documento è stato ritrovato dalla figlia, Lorena Fornasir, solo dopo la morte della madre nel 2009. Accompagnano il diario alcune lettere scambiate dall’autrice con il comandante partigiano Ardito Fornasir, “Ario”, medaglia d’argento della Resistenza, che dopo la fine della guerra diverrà suo marito. Sono lettere in cui motivi personali, politici e militari si intrecciano in una sintesi efficace. Nel volume, i contributi della storica Anna Di Gianantonio e della poeta e letterata Gabriella Musetti, consentono un inquadramento storico e letterario.

Per acquistare il libro
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Il film



Dal libro è stato tratto il docufilm della regista Erika Rossi, presentato in anteprima a Trieste il 21 aprile 2016:
Regia: Erika Rossi
Anno di produzione: 2016
Durata: 52'
Tipologia: documentario
Genere: sociale
Paese: Italia
Produzione: Quasar Multimedia
Distributore: n.d.
Data di uscita:
Formato di proiezione: DCP, colore
Titolo originale: Tutte le Anime del Mio Corpo
Altri titoli: Every Soul Of My Body - Women on the Border - Donne al Confine

Recensioni di :
- SGUARDI ALTROVE 2016 - "Tutte le anime del mio corpo"

Sinossi: Dopo la morte di sua madre, una donna trova un diario scritto durante la seconda guerra mondiale, grazie al quale scopre chi era veramente: una giovane donna che diventa partigiana, i suoi pensieri intimi e le sue riflessioni, la sua voglia di ribellarsi e combattere.
Le parole della madre sono un dono che la figlia porta con sé nella vita di ogni giorno; lei è una psicoterapeuta che si occupa di bambini adottati.
Non è forse la donna del diario la stessa che le ha trasmesso i valori in cui crede?

TRAILER 



Presentazione dal sito La Storia Le Storie



La casa editrice Iacobelli di Roma ha pubblicato nella collana “Frammenti di memoria” il diario della allora giovane partigiana garibaldina Maria Antonietta Moro (Anna), scritto fra il 1943 e il 1945.

Pubblichiamo la breve introduzione ai diari scritta da Gian Andrea Franchi e alleghiamo il saggio della storica Anna Di Gianantonio, membro del direttivo dell’Istituto Regionale per la Storia del Movimento di Liberazione del Friuli Venezia Giulia che inquadra l’esperienza della giovane partigiana nei due contesti in cui Maria Antonietta ha operato, quello di Gorizia e quello della cosidetta “guerra di pianura” della Destra Tagliamento.

Il testo contiene inoltre un saggio di Gabriella Musetti membro della Società Italiana delle Letterate che torna a riflettere sulle differenza di scrittura e riflessione fra donne e uomini che hanno costruito e partecipato all’esperienza della Resistenza ed è introdotto da un appassionato intervento di Lorena Fornasir figlia di Maria Antonietta Moro che ha inaspettatamente trovato gli scritti della madre dopo la sua morte.

ALLEGATO

L’esperienza controcorrente della partigiana “Anna” tra Gorizia e la Destra Tagliamento - di Anna Di Gianantonio


INTRODUZIONE di Gian Andrea Franchi
I Diari che qui si pubblicano non sono, soltanto e soprattutto, testi di memorialistica della lotta partigiana. Sono il breviario dell’esperienza di rapidissima maturazione di una giovane donna di campagna che si trova improvvisamente ad affrontare condizioni estreme di vita.
Maria Antonietta Moro, allieva della Scuola Convitto di Gorizia, è gettata nel pieno della guerra, in una città culturalmente di confine, fra tedeschi, fascisti italiani, partigiani sloveni di Tito e, poi, partigiani italiani. Da infermiera, entra in contatto con la resistenza curando partigiani sloveni feriti e con rapida maturazione politica, passa dalla loro parte superando, con grande forza di pensiero, tutte le remore dell’educazione cattolica di una ragazza di paese della pianura friulana.
Il pregio dei Diari sta nella capacità di narrare, con un linguaggio limpido e fermo, questa esperienza intensissima, senza mai perdere il filo, cercando una nuova se stessa nell’accettazione del rischio estremo in nome di una solidarietà umana che diventa ben presto consapevolezza politica. La qualità dei testi sorge da una scrittura capace di dare forma a emozioni fortissime in situazioni che richiedevano prontezza di decisioni, intelligente coraggio, prudenza e anche astuzia di fronte alle mille insidie di un contesto sociale in cui il nemico si annidava ovunque, fra conoscenti e amici, terrorizzando e corrompendo.
Maria Antonietta Moro non parlò presumibilmente con nessuno di questi Diari. Certamente non con la figlia Lorena, che li trovò in un cassetto pochi giorni dopo la sua morte. La decisione di pubblicarli è nata, superando comprensibili resistenze, come risposta alla domanda implicita nel fatto di aver conservato questi scritti per una vita intera e di averli lasciati all’unica persona che, trovandoli, avrebbe potuto raccogliere l’eredità affettiva, generazionale e politica di una pratica di lotta e di cura della vita.
Insieme ai Diari si pubblicano anche alcune lettere fra Maria Antonietta Moro, allora partigiana garibaldina “Anna”, e il comandante Ario della Divisione di pianura “Mario Modotti”, nome di battaglia di Ardito Fornasir, che, incontrato nel fuoco della Resistenza, diventerà poi, a guerra finita, suo marito.
Dopo la guerra Maria Antonietta Moro, fu completamente assorbita nella cura della famiglia, per varie ragioni eccezionalmente impegnativa,
cui rivolse l’energia, l’intelligenza e l’amore, che così vivi si leggono nei Diari.




Lettura





Letture dal diario di Maria Antonietta Moro “Toni” partigiana garibaldina del pordenonese.
11 aprile 2011 – Casa Del Popolo di Torre – Pordenone
Lettura scenica di Bruna Braidotti, Compagnia Arti & Mestieri




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