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COORDINAMENTO NAZIONALE PER LA JUGOSLAVIA

ITALIJANSKA KOORDINACIJA ZA JUGOSLAVIJU



 
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Proletari di tutti i paesi, unitevi!

 Nuovo Partito Comunista della Jugoslavia (NKPJ)

PROCLAMA



originalni tekst na srpskohrvatskom:

Maj 2004.

Nova komunistička partija Jugoslavije

PROGLAS

http://komunist.free.fr/arhiva/maj2004/proglas-nkpj.html


Non c'è crimine che il capitale non sia disposto a commettere pur di aumentare la sua estensione e il suo profitto. L'imperialismo e lo sfruttamento con l'aiuto della forza e dell'inganno. Nel rapporto con i più deboli, cioè con la stragrande maggioranza dei Paesi del  mondo, compreso il nostro, gli imperialisti si comportano secondo la massima: obbedisci, umiliati, vivi in schiavitù - altrimenti verrai distrutto.
 
Sono passati 12 anni da quando i capi del blocco aggressivo della NATO, con l'aiuto di quinte colonne nostrane, di prostitute politiche e di traditori di ogni colore hanno distrutto la SFRJ. Nel sanguinoso dramma da tempo organizzato e sapientemente diretto sono state uccise e ferite centinaia di migliaia di persone, e circa due milioni di profughi sono rimasti senza dimora.
In guerra hanno patito ed hanno subito enormi perdite materiali tutti i popoli e le minoranze nazionali nel nostro paese, ma la sorte peggiore e spettata al popolo serbo, che ha difeso l'integrita, la sovranita e l'indipendenza della Jugoslavia.
Sono passati piu di cinque anni dalla mostruosa agressione degli stati appartenenti allla NATO contro la SR Jugoslavia. Sono state ammazzate in modo bestiale alcune migliaia di persone e oltre diecimila sono stati i feriti. Il danno materiale supera i 100 miliardi di dollari. Nonostante l'eroica resistenza del  nostro popolo, sono occupate le regioni del Kosovo e Metohija, da dove sono stati scacciati 350000 tra Serbi e  altri abitanti non albanesi, leali verso la Jugoslavia.
Sotto la protezione degli occupanti, i terroristi albanesi hanno ucciso e rapito alcune migliaia di Serbi e hanno portato un terrore piu terribile e sanguinario di quello degli Ottomani. Con l'aiuto di centinaia di milioni di dollari, della mostruosa propaganda dei media e delle fabbriche di menzogne, gli stati della NATO hanno di fatto aiutato il colpo di stato controrivoluzionario in Serbia e hanno permesso che rimanesse al governo in Montenegro il separatista Milo Dukanovic. Nelle restanti ex repubbliche della Jugoslavia, le controrivoluzioni erano gia da tempo avvenute. Al giorno d'oggi le strutture di governo nei Balcani propagandano la moda secondo cui ognuno dovrebbe avere il suo "occupante".
In Serbia e Montenegro attualmente si trovano circa un milione di profughi da Croazia, Bosnia ed Erzegovina e dal Kosmet. Nelle condizioni attuali non c'e speranza che la maggioranza possa tornare alle proprie case, che sono state distrutte o portate via. Il genocidio sul popolo serbo continua.

LA SVENDITA DELLA JUGOSLAVIA

Il governo che la NATO ha insediato nel 2000 ha proseguito nella divisione della Jugoslavia. Violando brutalmente le norme costituzionali vigenti sia della Federazione sia della Repubblica (accettando la pretesa degli USA che il nostro Paese esista solo dal 1992) , il governo ha rinunciato alla continuita della Jugoslavia, e ha accettato la successione del patrimonio statale, compresa quelle portate dalla Serbia e dal Montenegro nello stato federale.
La distruzione della attuale, piccola Jugoslavia, e stata pianificata nel corso di piu guerre, e la base di tutto cio e la cosiddetta carta costituzionale, costruita secondo le istruzioni di Xavier Solana, criminale di guerra e uno degli organizzatori dell'aggressione della NATO al nostro  Paese. La "carta costituzionale" e il certificato di morte della Jugoslavia, e ha perfino cambiato il nome al nostro stato. Il suo scopo fondamentale e quello di separare la Serbia dal Montenegro. Dal punto di vista del Nuovo Partito Comunista della Jugoslavia (NKPJ) e, siamo convinti, della maggioranza del nostro popolo, la Serbia e il Montenegro sono predestinate a vivere nello stesso stato per mille motivi, e il piu importante e quello che si tratta dello stesso popolo. Per il NKPJ chiunque cerchi in qualsiasi modo di separare definitivamente la Serbia dal Montenegro, e soggettivamente e oggettivamente un traditore, perche in  questo modo perpetra un fratricidio.
Il governo DOS ha permesso che i comuni di Presevo, Bujanovac e Medvedja di fatto diventassero protettorati NATO. Laggiu non si puo prendere ne mettere in atto alcuna decisione importante senza il consenso degli stati della NATO. E' in corso la fase finale della restaurazione del capitalismo nel nostro Paese, che porta risultati catastrofici in ogni ambito. Non ci sono differenze sostanziali tra il governo DOS che se ne e andato e quello di coalizione (un governo DOS modificato) attuale. Bisogna dire, tuttavia, per amor di verita che esistono delle differenze, per lo meno dichiarate, nella politica nei  riguardi del Kosmet (dove la coalizione non e unitaria), ma al nostro paese hanno stretto un tale cappio intorno al collo, che la liberazione della Serbia meridionale risulta pressoché impossibile senza un impegno piu convinto di Russia, Cina, Bielorussia e di altri paesi amici e delle forze progressiste nel mondo. Nel corso dei suoi atti proditori, il governo DOS ha contribuito a legalizzare i governi separatisti tipo Quisling nel Kosmet.
La nuova coalizione continua la politica di accettazione dello status di neocolonia, cioe continua con la politica di svendita della sovranita, del patrimonio statale, sociale, delle cooperative, con la distruzione dell'esercito, con il rapporto servile verso Washington, Londra, Berlino, Perigi e Bruxelles, con la revisione e la falsificazione della storia, con un enorme indebitamento, con l'aumento dell'esercito dei disoccupati, con l'abolizione dei diritti sociali precedentemente acquisiti, con essenziali peggioramenti nel programma, nelle condizioni e nelle modalita di istruzione, con l'ingresso nelle torbide acque delle cosiddette "strutture europee", con l'obbedienza all'inquisizione del tribunale dell'Aja.
Per mantenersi al potere la DOS e questa nuova coalizione hanno svenduto tutto quello che si poteva vendere, non esimendosi dal vendere perfino le ricchezze naturali e vitali obiettivi economici: miniere, terme, acque, minerali, boschi, spiagge, strade, posti di caccia, beni agricoli, centrali elettriche, acquedotti... non ha ancora trovato il modello per la svendita dell'aria che ci circonda. Sotto il governo precedente e quello attuale la Jugoslavia e diventata il paese piu povero d'Europa.

IL DEBITO ESTERO DI OGNI FAMIGLIA - 8.500 DOLLARI

Che cosa ha portato e porta la restaurazione del capitalismo in Jugoslavia, cioè l'inserimento di questa nelle strutture europee? La produzione industriale e agricola sono di gran lunga inferiori al 1990, anche se avrebbero dovuto aumentare, visti i progressi della tecnologia nel  mondo. Il 60% della capacita industriale non lavora, lavora parzialmente, oppure ha chiuso. In tutto questo periodo non e stato raggiunto nessun obiettivo industriale di un certo peso. Tutto cio che e stato costruito - e stato costruito ai tempi del socialismo. Il governo DOS si e vantato, ma lo fa anche l'attuale coalizione al governo, che grazie alla sua obbedienza verso la comunita internazionale (in realta verso gli stati della NATO) e alla
inquisizione  dell'Aja, al nostro paese e stato cancellata parte del debito con l'occidente e aperta la strada per nuovi enormi indebitamenti all'estero.
I debiti li dovra restituire non solo questa ma anche le generazioni future.
La parte piu consistente del debito cancellato e riprogrammato, sono le cambiali nate dopo la cancellazione unilaterale del commercio e delle transazioni finanziarie da parte degli Stati capitalistici nel periodo decennale delle sanzioni alla Jugoslavia. Il capitale straniero non viene per portare ma principalmente per prendere.
Oggi, secondo dati ufficiali, il debito estero della Jugoslavia arriva all'85% del prodotto nazionale. E la tendenza all'aumento della percentuale e in crescita.
Il debito totale estero alla fine dell'aprile 2004 e arrivato ai 14,5 miliardi di dollari, e di fatto a una cifra tra i 15 e i 16 miliardi di dollari. Se si considera che la famiglia media ha 4 membri, allora ogni famiglia e in debito di 8 - 9 mila dollari. Il nostro deficit commerciale si aggira intorno ai 5 miliardi di dolalri all'anno. L'importazione e coperta da una esportazione di appena il 35%. 14 anni fa, nel 1990, si trattava dell'80%. La situazione oggi è incomparabilmente peggiore, anche se dal 2001 le esportazioni della Jugoslavia in Europa sono senza dogana. La politica economica della Jugoslavia complessivamente e i suoi rapporti di sudditanza con UE, USA, FM banca europea, banca mondiale e altre istituzioni occidentali e  tale che alcuni privilegi che ogni tanto ottiene il nostro paese si rivelano catastrofici in pratica. Piu l'occidente ci aiuta, piu siamo poveri.
Risultati simili li ha dati la politica della globalizzazione in tutto il mondo.
Secondo dati ONU per il 2002,  i paesi del cosiddetto terzo mondo che si indebitano sotto condizioni uguali o simili a quelle del nostro paese con il capitale occidentale, hanno avuto un debito di 3 mila miliardi di dollari, cinque volte di più che nel 1980. Nello stesso tempo gli interessi hanno raggiunto i 4000 miliardi di dollari. Secondo la stima della banca mondiale, 1,5 miliardi di esseri umani vivono in media con 24 dollari al giorno. Sono noti  esempi dalla storia, a partire dall'antica Grecia fino a Roma, quando il  debitore, inpossibilitato a restituire la somma di cui si era indebitato, diventava non solo formalmente ma anche in realtà schiavo del creditore. A questo ci porta anche il governo attuale. La schiavitù economica si  trasforma in schiavitù politica. Secondo dati ufficiali, negli uffici di collocamento di Serbia e Montenegro sono iscritti 100000 disoccupati. Viceversa, questo numero e il doppio, perche non tiene conto di coloro che non sono iscritti agli uffici. Di fatto solo il 50% della forza lavoro e impiegata. E tale cifra di giorno in giorno diminuisce con velocita da capogiro.
La paga media degli occupati è inferiore ai 2 dollari, se si tiene conto di quanti membri della famiglia ciascuno mantiene. Le pensioni diminuiscono sistematicamente, mentre le condizioni per il pensionamento peggiorano.

OGNI PRIVATIZZAZIONE E' UNA RAPINA

La privatizzazione è il passaggio nelle mani di singoli, di gruppi mafiosi o del capitale straniero delle nostre risorse naturali, delle fabbriche ed altri possedimenti che hanno creato con sangue e sudore i lavoratori del nostro Paese.
Non esiste una privatizzazione onesta, e non puo esistere.
Ogni privatizzazione dei beni statali, sociali e delle cooperative e una rapina legalizzata. E' ingenuo credere che il passaggio in mani private, soprattutto straniere, delle nostre ditte e delle nostre ricchezze naturali sia nell'interesse dei semplici cittadini o dell'economia jugoslava in generale.
Negli ultimi 50 anni in Jugoslavia sono comparsi diversi capitalisti, che con diverse macchinazioni si sono impossessati di un enorme capitale, di vasti appezzamenti di terreno e di molteplici ditte grandi e piccole.
La domanda e la seguente: da dove provengono i soldi di questa mafia finanziaria appena sfornata e di questa oligarchia in modo da avere potuto comprare (piu precisamente rubare) fabbriche intere, magazzini, alberghi, ditte di costruzione, banche... Nessuno secondo le leggi di questo paese avrebbe potuto in modo lecito guadagnare tanti soldi da potere  comprare in modo totale o in parte ditte e banche anche se sotto costo. La privatizzazione portata avanti nell'ex URSS, nella Europa dell'Est  e nelle repubbliche della Jugoslavia di un tempo ha portato a : collasso economico finanziario, drastica diminuzione della produzione, chiusura e vendita di un enorme numero di stabilimenti indistriali, disoccupazione di massa, vertiginoso calo del tenore di vita,  riforme o eliminazione di conquiste nella sanita, nella scolarizzazione, nella cultura, nella scienza, nello sport... Inoltre, essa ha permesso la liquefazione e la sparizione dei fondi per le pensioni, gli invalidi, le case e le spese sociali,  una inflazione abnorme, e la creazione di potenti strutture parassitarie. La privatizzazione ha portato anche a una sostanziale riduzione dei mezzi per l'esercito e un indebolimento della difesa, alla perdita della indipendenza e a un rapporto di vassallaggio nei confronti degli Stati imperialistici. La situazione peggiora di giorno in giorno. Tutti i paesi ex socialisti sul territorio dell'Unione Sovietica, nell'Europa orientale e nei Balcani hanno una produzione di gran lunga inferiore a quella del 1990. Aumentano in modo astronomico le imposte finanziarie e le rapine ai danni del popolo. Le forze imperialistiche hanno un interesse comune nel fornire  un allargamento del capitale transnazionale e nel soffocare ogni resistenza antimperialista, soprattutto nei paesi ex socialisti. Esse coordinano tutte le startegie economiche e politiche, indirizzano in senso loro favorevole le attivita dell'organizzazione mondiale del commercio, del fondo monetario internazionale, della banca mondiale, e della banca europea e di altre istituzioni internazionali, che  hanno trasformato in loro filiali. Il NKPJ non ha niente contro le proprieta private, se il proprietario da solo o in societa lavora sotto condizione di non sfruttare il lavoro degli altri. Ma con un lavoro di tale tipo essi non sarebbero in grado di comprare fabbriche, banche e altri grandi sistemi, che privatizzati non possono funzionare senza sfruttamento.

GLOBALIZZAZIONE OVVERO TUMULAZIONE
 
Il processo di globalizzazione guidato dalle multinazionali, ha quattro caratteristiche principali: il flusso libero di capitale, di merci, di servizi e di forza lavoro. Tutto si fa nel loro interesse e al fine di approppiarsi di  nuovi territori, nuovi mercati e del massimo ottenimento di profitto. Non si scelgono i mezzi con cui distruggere chiunque si opponga. Circa 500 corporazioni multinazionali controllano il mercato finanziario sul pianeta, perche le loro riserve finanziarie superano le riserve di tutte le banche messe insieme. Queste multinazionali controllano le risorse naturali, contando anche il 90% del grano, del caffe, del tabacco, del metallo, l'85% del rame, l'80% del piombo, il 75% delle banane, del petrolio e del caucciù.
In altre parole, il contenuto primo della globalizzazione capitalistica è il tentativo di concentrare e centralizzare le risorse naturali e produttive sotto il controllo dell'elite del capitael finanziario. Le potenze della globalizzazione cercano di imporre le proprie ricette agli altri Stati, attraverso una pressione violenta su di loro. Esse costringono gli altri Stati a stringere accordi globali, ad aprire le frontiere, al libero flusso del capitale, delle merci, dei servizi e della forza lavoro sotto le condizioni dettate dal grande capitale. I governi dei paesi deboli fanno questo contro gli interessi dei propri paesi, e questo affossa le loro potenzialita di sviluppo. Si capisce, una simile politica suscita conseguenze serie: cresce la disoccupazione, cade lo standard di vita, si rafforza  la stratificazione sociale . Per la maggioranza dell'umanita, la globalizzazione capitalistica rappresenta la morte.
Tutti gli strumenti di base della globalizzazione si trovano nelle mani degli Stati imperialisti. A 500 corporazioni multinazionali, spetta l'80% degli investimenti transnazionali. Viceversa, consentendo la creazione di un mercato mondiale, la globalizzazione nello stesso tempo rende piu acute le rivalita tra i concorrenti blocchi imperialisti, formati da tre centri principali - USA, UE e Giappone. I paesi capitalistici piu sviluppati, il cosiddetto "miliardo d'oro", rappresenta 1/6 della popolazione del nostro pianeta. E tuttavia essi consumano l'85% delle merci e dei servizi che produce l'umanita. Nello stesso tempo, da loro deriva il 90% delle sostanze  inquinanti del globo terrestre.
Viceversa, essi dispongono del 10% delle risorse naturali del pianeta, il che significa che vivono per lo piu mediante lo sfruttamento degli altri Stati, che sono ingolfati di disgrazie. Gli abitanti dell'Europa occidentale nel 2002 hanno speso per i gelati 11 miliardi di dollari. Questa cifra supera di due miliardi quanto sarebbe necessario per fornire acqua potabile e fognature a tutta la popolazione del pianeta. Circa il 10% degli Americani più ricchi (circa 27 milioni) ha un reddito che e uguale al 45% del reddito degli abitanti del pianeta, cioe 2,8 miliardi di persone. Gli USA dispongono del 65% della capacita di informazione del pianeta, il che permette loro di imporre il modello economico, politioc e culturale. Ma comunque una parte significativa del popolo americano non ha da cio molti vantaggi. Il capitalismo non è in grado, per sua natura, di risolvere alcuni problemi vitali neppure nei paesi piu sviluppati. Nell'Europa occidentale ci sono permanentemente 35-40 milioni di operai disoccupati in modo totale, parziale o temporaneo. Il noto pubblicista americano Scott Marshall, affidandosi  a dati ufficiali, ha divulgato nel giornal "People Weekly Word" le sue ricerche da cui si evince che nel 2001 ci sono stati negli USA 21 milioni di disoccupati, semi occupati e occupati a tempo determinato. Circa 43 milioni di persone non hanno alcuna forma di assistenza sanitaria, 5 milioni sono senza fissa dimora, 37 milioni sono analfabeti, di cui 18 milioni in modo totale. L'80% circa dei ragazzi e ragazze sotto i 18 anni, la cui origine e africana, o del sud e centro America, non frequenta la scuola e non ha lavoro. La tossicodipendenza e molto diffusa e costituisce un mezzo per rendere tranquillo un gran numero di persone, e per sottrarre alla lotta di classe i giovani. La rapina, il furto e lo sfruttamento della maggior parte della popolazione mondiale non e diretta a migliorare la vita delle classi povere nei paesi sviluppati capitalistici, quanto a rendere i ricchi sempre piu ricchi.
Gli USA spendono all'anno 450 miliardi di dollari piu di quanto non producano. Percio è necessario che ogni anno attirino 450 miliardi di dollari sotto forma di capitale (investimenti stranieri, investimenti di borsa, prestiti bancari, ecc.). Questo gli riesce facile ringraziando la posizione dominante del dollaro sulla scena internazionale. Il dollaro americano e una valuta senza fondo in oro  e nel caso che i creditori cercassero la restituzione del denaro, gli USA si troverebbero sull'orlo della bancarotta e questo porterebbe ad una crisi mondiale. Viceversa, Washington impedisce questa possibilita mediante le sue spinte militari, economiche e politiche, senza tener conto del fatto che gli USA sono il paese piu indebitato del mondo, con un debito che di anno in anno si aggira dai 600 ai 900 miliardi di dollari.

NELLA NATO NO

Quasi tutte le forze politiche in Jugoslavia hanno come fine prioritario l'entrata della Jugoslavia nella NATO e nella  Partnership per la Pace e in questo senso sono state prese serie misure. Il NKPJ e decisamente contro l'entrata in queste due organizzazioni non solo perche si sono nella pratica dimostrate nemiche del nostro paese, ma anche per i loro piani globalmente aggressivi e reazionari. Nell'ultimo decennio del secolo, l'allora classe dirigente traditrice  in Russia, Ucraina e Bielorussia  e in tutti  paesi dell'Europa dell'est, è entrata nella cosiddetta Partnership, come passaggio intermedio per la cooperazione con la NATO. Poi, poco a poco, tutti questi paesi, esclusi Russa e Ucraina e Bielorussia, sono entrati nella NATO.
Questo esame viene ora offerto agli stati nati dalle rovine della SFRJ. Dopo che il governo in Russia e Bielorussia e cambiato, e sotto la spinta di questi paesi e delle  forze progressiste, anche il governo ucraino si e associato, e stato dato un altro contenuto alla partnership.  Gli interessi di questi tre paesi sono in contrasto con la NATO, anche se il governo dell'Ucraina flirta ancora con questo blocco agressivo.
La NATO è stata creata il 4 aprile 1949 a Washington da USA, Canada e i paesi guida dell'Europa occidentale, con l'intento di impedire con le armi l'allargamento del comunismo e di imporre il proprio volere a tutto il mondo. La NATO è stata la fonte principale, la finanziatrice e la provocatrice di guerre, azioni diversive, pressioni, tensioni internazionali, terrorismo e instabilità. Negli ultimi 15 anni i Balcani sono uno degli scenari principali del dispiegarsi della loro attivita. Gli USA sono di fatto i padroni della NATO, la cittadella del terrorismo mondiale e dell'aggressione. Delle 326 guerre e
conflitti armati dopo la II guerra mondiale, a 311 hanno partecipato, o le hanno organizzate o sostenute gli USA, con spargimenti di sangue di massa. In tali conflitti sono stati uccisi 30 milioni di persone, e feriti o danneggiati 100 milioni di persone. La NATO significa fiumi di sangue, epidemie, rapine, guerra.
La NATO è la fanteria d'assalto della globalizzazione. La NATO sempre di più vuol farsi chiamare "governo mondiale", "comunita internazionale", come amano dire tutti i partiti borghesi in Jugoslavia. Ma tempo fa i membri della NATO hanno dichiarato apertamente a Washington che questo blocco agressivo puo " andarsi a ficcare dappertutto dove lo ritenga necessario, anche senza permesso delle Nazioni Unite." E in questo modo hanno agito durante l'aggressione alla Jugoslavia, all'Afganistan, all'Iraq e per tutto il mondo in lungo e in largo.
Le leggi economiche del capitalismo sono implacabili. Quando il sistema non puo resistere sotto il peso di iperproduzione e crisi, la sete del profitto spinge i monopoli verso le guerre. Nel "New York Times", durante l'aggressione della NATO alla Jugoslavia, l'analista americano Thomas Friedmann ha spiegato che: "il libero mercato globale non puo esistere senza una forza armata di dimensioni mondiali... Affinche la globalizzazione funzioni, l'America non deve temere di apparire come una super potenza, quale del resto essa e..." . Il libero mercato e la guerra sono fratelli siamesi.
Il generale tedesco Klaus Naumann, che si e presentato come testimone d'accusa al processo a Slobodan Milosevic all'Aja, ha seguito come rappresentante del Bundeswehr (Esercito Federale) nella NATO il corso dell'aggressione alla Jugoslavia nel 1999. Gia nel maggio del 1995 scriveva nel settimanale "Der Spiegel": "l'esercito tedesco partecipera alle azioni per appoggiare il libero mercato e un accesso indisturbato alle materie prime in tutto il mondo..." Oggi l'esercito tedesco e il nucleo dell'Eurocorps e partecipa all'occupazione della Bosnia e del Kosmet, ed e presente in una certa misura anche nelle missioni di guerra in Macedonia e in altre regioni del mondo.
Allo scopo di sfuggire alla crisi di iperproduzione e al deperimento dell'enorme industria di guerra, USA e UE cercano di coprire le proprie perdite con nuove commesse militari e nuove guerre. Gli USA si sono tolti unilateralmente dal patto internazionale di difesa antimissilistica, con la costruzione dello scudo stellare e hanno enormementa aumentato le loro spese militari. L'amministrazione Bush ha ricevuto l'approvazione del Congresso e del Senato per un bilanio militare che supera di molto i 500 miliardi di dollari all'anno. Se a cio si aggiungono le prebende per la CIA e altri servizi informativi, come per l'elaborazione di nuove armi, allora l'investimento a scopi militari supera i 750 miliardi di dollari. L'UE
costruisce il suo proprio esercito, anche se i suoi membri sono partner NATO. L'UE stabilisce le sue zone di influenza: i Balcani, la Russia, il Medio Oriente e l'Africa. Tutto cio suscita una forte rivalita con gli USA e si sono gia create serie crepe nella NATO. Sulle baionette si puo instaurare un governo da Quisling, ma non si puo stare seduti sulle baionette, e neppure restarci. Come e evidente dalle aggressioni americane ad Afganistan, Iraq, in Africa e nei paesi latinoamericani. Washington tenta di far salire sul suo carro i paesi i cui governi e riuscito a insediare con la forza e le pressioni. Da loro esige che a loro spese mandino truppe nei territori occupati. Sicché, con l'ausilio dei meccanismi della NATO e della partnership, come vassalli degli americani, sono state mandate in molte regioni occupate unita militari di Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Bulgaria, Ungheria...

CHI NON DA' DA MANGIARE AL PROPRIO ESERCITO - DARA' DA MANGIARE A QUELLO STRANIERO

Allo scopo di manifestare obbedienza e fedelta da vassallo, la coalizione che attualmente governa la Jugoslavia prepara il suo esercito che secondo gli interessi dalla NATO dovrebbe partecipare alle cosiddette "operazioni di pace" (che di fatto sono occupazione) in Iraq, Honduras, Liberia, Afghanistan, e ovunque ordinino Washington, Londra, Berlino o Bruxelles.
Tali piani e atti del governo attuale in Serbia e Montenegro e il loro servilismo ai padroni occidentali, sono contro gli interessi del nostro paese, sono espressione di estremo cinismo e calpestano la dignita del nostro popolo. Kosovo e Metohija, la culla del popolo serbo, sono state occupate dalle forze NATO ed esse  non consentono l'accesso alle truppe jugoslave ne' alle forze di polizia, e tre comuni nel sud della Serbia di fatto sono sotto il protettorato straniero. Il territorio della Bosnia Erzegovina analogamente e sotto il protettorato NATO, anche laggiu e proibito l'accesso al nostro esercito, e viceversa richiedono alle nostre truppe di partecipare in tutto il mondo come mercenari all'occupazione di territori stranieri e per gli interessi altrui. Questa e la vera faccia della cosiddetta "cooperazione" nel quadro della partnership e della NATO.
Inoltre, gli Stati che aderiscono al patto NATO sono obbligati a destinare decine di miliardi di dollari per l'attrezzatura del proprio esercito per l'unificazione degli standards di questo blocco aggressivo in modo che l'industria bellica in occidente lavori permanentemente. L'entrata nella Partnership e nella NATO presume che il nostro esercito (il che peraltro è già in gran parte avvenuto) sia distrutto, e che si formi un esercito di servi. Questo rappresenterebbe un passo essenziale in una ulteriore perdita di indipendenza e sovranita della nostra patria, questo rappresenterebbe una schiavitu volontaria delle attuali e future generazioni del nostro popolo.
Il NKPJ è per il rafforzamento e la modernizzazione dell'Esercito jugoslavo e di altre strutture di difesa patriottica.
Chi non alimenta il proprio esercito - alimentera quello straniero.

GLI OBIETTIVI PRINCIPALI - RUSSIA E CINA

Se e nelle condizioni di poterlo fare, la NATO fa i conti con durezza con tutti coloro che si oppongono all'espansione politica, economica e militare della globalizzazione, asserendo che determinate paesi od organizzazioni rappresentino una minaccia per uSA e UE, inquadrandole nell'asse del male e protettori di terroristi. Questi stati sono esposti ad un embargo economico, politico e informativo e sono sempre minacciati  di intervento militare. In particolare sono obiettivi degli USA: la Corea del nord, Cuba, l'Iran, la Siria e i Palestinesi. "Terroristi" sono tutti coloro che non accettano il diktat degli Stati della NATO.
Viceversa, gli obiettivi principali dell'espansione a est della NATO sono la Russia e la Cina, che la macchina da guerra occidentale cerca di accerchiare di basi militari. Al di la' delle dichiarazioni ipocrite che di tanto in tanto elargiscono, Washington e la UE fanno di tutto per indebolire il loro potere e  imporgli i lacci della  globalizzaione . D'altra parte, la  Russia e la Cina dispongono di risorse colossali in termini umani, economici e naturali, di forti eserciti, di tecnica e tecnologia, come di potenti missili nucleari, sicche in un prossimo futuro ci si puo aspettare una loro risposta efficace all'espansionismo NATO, e una "spuntatina"delle loro ali.
Il richiamo alla necessita di inginocchiarsi e chinare la testa di fronte al diktat del portatore della globalizzazione, come anche l'identificazione degli Stati della NATO come "comunitaa intrenazionale", serve da scusa per la capitolazione e il tradimento delle forze borghesi in Jugoslavia. La sola Cina e numericamente piu vasta di tutto il blocco NATO (della cosiddetta "comunita internazionale") e secondo le previsioni dei piu eminenti esperti occidentali, fra qualche decennio essa superera USA e UE nella produzione complessiva e nel prodotto interno lordo. Tutti i documenti ufficiali cinesi dicono che essa costruisce il socialismo e che il fine e la società comunista. E' il caso anche del Vietnam, con popolazione di ottanta milioni di abitanti, la cui crescita in percentuale e superiore anche a quella della Cina. La controrivoluzione nei territori dell'URSS ha un carattere temporaneo. la Russia con i suoi enormi territorio, numero di abitanti, tecnologia, risorse e tecnica militare non puo diventare vassallo di alcun paese. Attualmente si sta riprendendo dal punto di vista economico e ha ancora un esercito in grado di mettere le briglie a qualsiasi aggressore. In Bielorussia esiste ancora un regime socialista, e anche nelle sue repubbliche autonome - separate dalla Georgia: Abhazia e Ossetia. E in Moldavia i comunisti sono al governo. A dispetto delle ingiustizie del sistema elettorale, e del blocco dell'informazione, i  comunisti continuano ad essere la forza politica di maggioranza nei territori dell'ex URSS. La Russia, l'Ucraina, la Bielorussia, la Ccina, l'India, il Vietnam, Cuba, il Brasile, l'Iran, la Corea del Nord, l'Argentina, il Congo e la maggioranza dell'umanità non sono membri della NATO, e non appartengono alla "comunità internazionale" nella variante NATO. Non sono neppure membri della UE.
Perchè sarebbe allora indispensabile che la Jugoslavia di sua volonta entrasse a far parte di una federazione di stati, le cui intenzioni nei suoi confronti sono ostili, e come tali si sono in numerose occasioni dimostrate?

UNIONE EUROPEA: UN TUNNEL SENZA USCITA

Il NKPJ è espressamente contro l’entrata della Jugoslavia in Europa e in strutture similari dell’Occidente, in quanto esse sono create in funzione del metro e degli interessi del grosso capitale, lavorano sotto il diktat delle grandi compagnie transnazionali (multinazionali) e del Fondo monetario internazionale.
I nostri cittadini sarebbero cittadini di serie B, stallieri, servi e spazzini.
Il NKPJ è a favore di una collaborazione paritaria e vicendevolmente utile sul piano economico, scientifico, delle informazioni, militare, sportivo e altro ancora con tutti gli stati del mondo, soprattutto con quelli europei, che rispettino la nostra sovranità e integrità, e  che nella pratica si esprimano in tal senso.
Ragioni storiche, economiche e d’altro genere rendono necessaria che la collaborazione prioritaria per il nostro paese sia con i nostri vicini, la Russia, l’Ucraina, la Bielorussia e la Cina.
Purtroppo, il governo attuale proclama la ineluttabilità del corso delle riforme, il che indica la strada della restaurazione del capitalismo, pui’ specificamente della schiavitù capitalistica in cui non c’è alcuna uguaglianza. In tal modo si perde l’indipendenza politica, il nostro Paese si trasforma in una neo-colonia del capitale occidentale, rinnega la propria storia, la coscienza storica del popolo e della sua cultura essenziale.
Tutto ciò viene fatto dal governo attuale sotto l’etichetta “ integrazione nella struttura politica, economica e civile dell’Europa”. E quanto più ci integriamo in tal senso, tanto più siamo poveri e impotenti. Da noi sono in corso, e nell’Europa orientale sono in linea di massima già concluse, le “riforme economiche”, stimolate dagli ordini, le direttive e nell’interesse delle compagnie transnazionali occidentali. Queste ultime dettano ai paesi nella cosiddetta “transizione” la attuazione del corso della globalizzazione neoliberista con l’intenzione di trasformarle in loro protettorati veri e propri stati, regioni e l’intero pianeta.
Leva ne diventa allora la costruzione di leggi reazionarie sul lavoro, che eliminano o revisionano i diritti da decenni ormai patrimonio dei lavoratori, scaturiti dalla lotta di classe. La legge sul lavoro, intordotta dal Parlamento della Serbia nel 2002, con il voto dei deputati dei partiti al governo e con l’appoggio di dirigenti corrotti del Sindacato Autonomo e del Sindacato Indipendente (Samostalni e Nezavisni), è una fra le più reazionarie in Europa. Secondo questa legge, i lavoratori sono diventati forza lavoro a nolo, abbandonati ai desideri del capitale straniero e dei capitalisti locali, di primo pelo e mafiosi.
 Questa legge ha tolto di mezzo ogni illusione sulla parità nel contratto tra lavoro e capitale, perchè la natura del capitalismo implica l’estrazione del profitto mediante lo sfruttamento del lavoro altrui.
Viviamo in una società di classe, ed è impossibile parlare di Unione Europea, e nello stesso tempo dimenticare il ruolo di due classi in essa: la borghesia e la classe operaia. La forza che fa muovere la UE ce l’ha il grosso capitale che cerca di consolidarsi e di unificare i suoi sforzi nel continente europeo.
Pertanto è indispensabile alle compagnie transnazionali la creazione di un mercato continentale. Da lì deriva la linea caratteristica dell’appena ottenuto allargamento dell’UE – l’espansione a Est, l’accerchiamento e l’allargamento dell’integrazione. In tal modo il capitale europeo diventa più concorrenziale nel mondo, nei confronti di quello nord americano e giapponese nella lotta per fondare il controllo sulle ricchezze naturali, sui mercati e gli spazi strategici.
Pertanto, è del tutto comprensibile che le baruffe tra USA e EU sull’occupazione dell’Iraq non nascano da preoccupazioni sugli interesse del popolo iracheno, bensì dal problema: chi si approprierà del petrolio di questa parte del Medio oriente?
L’occupazione dell’Iraq e la messa del petrolio iracheno sotto il controllo USA, rappresenta un forte attacco all’OPEC, che determina quasi unilateralmente il prezzo di questo combustibile prezioso.
Così gli USA hanno diminuito significativamente la loro dipendenza bellica e economica dall’Arabia Saudita, e di altri grandi produttori di petrolio nel Medio Oriente.
La globalizzazione ed il neoliberismo di USA ed UE ottengono la distruzione dei grandi sistemi economici in Jugoslavia (la maggior parte è già stata presa da stranieri), o li trasformano in piccole e medie industrie, che si possono privatizzare più facilmente.  Questo va contro le leggi dell’economia moderna, che necessita di rafforzare ed integrare le capacità economiche. Da un lato, i nostri sistemi economici si dividono e si e si svendono, dall’altro le corporazioni occidentali (strettamente legate al capitale finanziario e bancario) rafforzano le posizioni dominanti nei settori chiave  della nostra economia, trasformandoli in una appendice neocoloniale .

FATAMORGANA

La politica neoliberale, dettata dalla UE, si abbatte sulle nostre piccole ditte, minute proprietà terriere, laboratori artigianali che non sono in grado di sopportare la concorrenza delle multinazionali, e che le leggi nazionali non difendono o per lo meno non abbastanza. Da tutto ciò deriva il massimo vantaggio per le multinazionali, soprattutto di quelle appartenenti alle potenze economicamente più forti, ma anche di quelle che per svariati motivi riescono ad arricchirsi enormemente, approfittando di situazioni scaturite nella propria regione.
Prendiamo ad esempio il nostro vicino, la Grecia. Dopo la distruzione della Jugoslavia e la restaurazione del capitalismo nei nostri territori, della controrivoluzione borghese in Bulgari, Romania, Albania, il capitale greco ha vissuto una vera e propria espansione nei Balcani e nella parte occidentale della regione del mar Nero. Dal 1999 al 2002 il profitto delle corporazioni greche è aumentato del 3200 %, nel frattempo le paghe sono aumentate del 85%, l’inflazione ha raggiunto circa il 136%. Il livello di disoccupazione è rimasto alto. In dispetto a ciò, sulla base delle richieste dei fattori francesi, italiani e spagnoli, la Grecia ha dovuto diminuire le esportazioni agricole del 35%, anche se le superfici coltivabili sono relativamente poco estese. E tutto si è dimostrato un imbroglio (fata morgana)
I membri della UE, soprattutto quelli più importanti, danno contributi sostanziosi ai propri agricoltori. Tali sovvenzioni rafforzano le loro potenzialità concorrenziali. Grazie a ciò, gli agricoltori francesi di fatto distruggono la classe contadina dell’Europa dell’est. Particolarmente distruttiva questa politica si dimostra per la posizione dei contadini in Jugoslavia, dove la classe contadina ha molte tasse e nessuna sovvenzione. Questo è uno dei motivi per cui ci sono molti suicidi in Polonia e in Ungheria. Con queste ed altre misure, l’imperialismo dell’Europa occidentale traccia la strada per la schiavizzazione dei popoli dell’Europa orientale. Addirittura dopo l’entrata in Europa di Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Lituania, Lettonia, Estonia e Slovenia, si continuerà con l’applicazione di tali misure. E sempre di piu’ si stabiliranno le quote di produzione agricola e di allevamento del bestiame e delle sovvenzioni che si potranno dare ai contadini. Di tutti i problemi essenziali di fatto legifera un direttorio informale di tre potenze: Germania, Francia ed Inghilterra. E’ comprensibile che esse risolvano tutti i problemi significativi in modo favorevole ai propri interessi. E tuttavia, nonostante la macchina della propaganda, i padroni della UE non riescono a far sì che nei referendum sui problemi vitali vadano a votare almeno il 50% della popolazione dei paesi membri.
Di fatto governano con 1/3 dei voti. Per esempio, nonostante enormi pressioni, Svizzera e Norvegia hanno rifiutato di entrare in questa prigione dei popoli. Questa prigione si potrebbe paragonare ad una gigantesca botte piena di miele su cui volano nugoli di mosche. Il miele è dolce, le ali e le zampette poco alla volta si appiccicano, e le mosche affogano nella massa dolce. Non è vero che la maggior parte della popolazione del nostro continente è a favore della UE, che ha un tasso di disoccupazione costante del 15-20 %. Da inchieste e ricerche, si è visto che solo il 35 –40% degli Europei appoggia la UE, contando solo coloro che  già vi appartengono. E espressivamente si dichiarano contro le forze progressiste, in primo luogo i partiti comunisti dell’Europa, non comprendendo qui però i comunisti di Carillio (in Spagna esiste anche un vero partito comunista).
L’UE è un tunnel senza uscita,. Si tratta di una nuova occupazione da parte dell’Europa occidentale dei popoli dei Balcani e dell’Europa centrale e orientale.

KOSMET

L’occupazione di Kosovo e Metohija da parte della NATO perdura. In svariati modo continua anche il terrore dei separatisti albanesi, contro i Serbi ancora rimasti. NKPJ è stata sempre non solo contro l’occupazione del Kosmet, ma anche contro la collaborazione con l’occupatore, i terroristi albanesi e i separatisti. La collaborazione legittima il governo vassallo messo dagli occupanti. Invece, sia il governo DOS sia questo nuovo governo di coalizione, ha sempre costretto i Serbi del Kosmet a partecipare alle cosiddette elezioni locali e generali del Kosovo, così come alla formazione dei cosiddetti governi del Kosovo. Si sono spinti al punto di minacciare i cittadini serbi rimasti nella nostra provincia meridionale di privarli di paga, pensione e servizi sociali se non fossero andati a votare. E’ successo un fatto mai visto nella storia: i cosiddetti rappresentanti serbi nel parlamento vengono accompagnati alle sedute in macchine blindate appartenenti agli occupanti. E chi è il colpevole? Chi è complice in questo atto proditorio? Il governo servo insediatosi nel 2000 e anche quello attuale.
L’atto finale del terrore contro i serbi, uccisioni di massa, ferimenti, distruzione, incendio di case, chiese, monumenti della storia e della cultura, si è consumato nel marzo 2004. NKPJ ha espresso alcune dichiarazioni sugli ultimi crimini in Kosmet, che durano da molto tempo. Purtroppo la nostra stampa, la radio e la televisione evitano di trasmettere queste dichiarazioni, ma li hanno trasmessi altre fonti di informazione straniere. Noi mettiamo in evidenza espressamente che i reali organizzatori di questi delitti sono USA, UE e i loro stipendiati che vanno sotto la sigla di “ONU”. Tuttavia, gli avvenimenti gli sono sfuggiti di mano, sicchè, sotto la pressione dell’opinione pubblica, hanno frenato un po’, continuando nei loro fini con altri metodi.. E lo scopo è quello di spaventare la popolazione serba che ancora resta e scacciarla, per poi dire che in Kosmet vivono solo Albanesi, e pertanto, “per evitare altri scossoni” bisogna dichiarare la regione “stato albanese indipendente”. Questa creazione può aver vita solo con la presenza e la protezione delle truppe NATO, e perciò è indispensabile la presenza delle truppe “pacificatrici”, cioè ”occupanti”. A tal fine si prevede la costruzione delle più grandi basi NATO in Europa, che servirebbero per il controllo dei Balcani, della Russia, del Vicino e Medio Oriente.  Per il cosiddetto mantenimento della pace nel Kosmet, occorre introdurre altre truppe NATO. Già ci sono- è in corso un aumento delle truppe di occupazione. Il nostro popolo ha perso il Kosmet quando l’hanno occupato i Turchi, i Tedeschi, gli Italiani...ma mai ha riconosciuto la legittimità dell’occupazione. E non c’è forza o prezzo che ci potrebbe costringere a rinunciare alla nostra essenza storica. Il Kosmet è stato, è e sarà un pezzo inseparabile della Serbia, e della Jugoslavia. E questo per sempre. Eterna maledizione si abbatterà su chi tenta di barattarlo in combutta con i terroristi albanesi, i separatisti e i loro protettori della NATO.

IL TRIBUNALE DELL'AIA

Gli aggressori della NATO hanno istituito il cosiddetto tribunale dell’Aja per gettare  all’opinione pubblica mondiale polvere negli occhi e coprire i propri misfatti.  All’Aja i carnefici giudicano le proprie vittime. Il presidente, i giudici, i pubblici ministeri appartengono ai paesi cha hanno aggredito la Jugoslavia::Inglesi, Americani, Tedeschi, Frances, OIandesi... Gli accusati sono coloro che hanno guidato la resistenza e hanno difeso la propria patria, la libertà e l’indipendenza. Il bordello dell’Aja ha per scopo di ripulire Clinton, Blair, Schroeder, Chirac Solana, Clarck dalla colpa di aver barbaramente aggredito la Jugoslavia come i terroristi dell’UCK- Ha anche il compito di spaventare coloro che in futuro osassero opporsi alla politica aggressiva della NATO. La farsa è anche basata sul calcolo di come evitare di pagare i danni di guerra, che vanno oltre i 100 miliardi di dollari. Secondo la sceneggiatura  di Washington, Londra, Berlino all’Aja  si rappresenta un dramma mostruoso, Tutto viene realizzato, falsificato, montato in modo bugiardo. La verità ce l’hanno arroganti gangster londinesi e selvaggi cowboys americani, eredi dei nazisti e di altra feccia del mondo bianco. Il tribunale illegale non disdegna metodi sporchi e cinici per nascondere la verità. All’Aja si giudica la Jugoslavia, la Serbia e i Serbi di ogni repubblica della SFRJ di un tempo. La legge riguardante la collaborazione con l’Aja, fatta da partiti e politici appartenenti alla DOS, e alla attuale coalizione governativa, come la coalizione montenegrina “Insieme per la Jugoslavia” rappresenta un tradimento e uno dei più vergognosi documenti della nostra storia. Mai il nostro popolo ha giudicato chi avesse difeso la patria, anzi li onorava. Questa legge legittima la vendita e la consegna all’aggressore dei nostri patrioti.
La legge di fatto approva l’aggressione NATO, apprezza la condanna di chi ha diretto la difesa dall’aggressore e notifica la trattativa con gli aggressori per ottenere le teste dei serbi.
Non c’è prezzo o prepotenza che possa costringere le nostre forze patriottiche a accompagnarsi agli aggressori, cioè ai veri criminali. Ma una vera collaborazione con l’Aja sarebbe possibile ed auspicabile se (e questo un giorno avverrà) un nuovo tribunale internazionale giudicasse gli aggressori della NATO.

LE DISCRIMINAZIONI NELLE ELEZIONI

Dalla storia è noto che nei secoli 7 e 6 prima della nuova era ad Atene viveva l’uomo di stato Solone. Egli faceva leggi secondo cui gli uomini avevano tanti diritti quanta era la loro proprietà. Si trattava di una democrazia basata sulla schiavitù, nella quale il potere era dei padroni di schiavi, cioè della minoranza.
Nel nostro paese i combattenti per la cosiddetta “democrazia europea” circa 2650 anni dopo, hanno creato una legge uguale in sostanza, adattata alle condizioni moderne. Secondo questa legge, istituita alla fine del 2000, i diritti a partecipare alle elezioni parlamentari e presidenziali li hanno solo quei partiti che sono in grado di pagare allo stato delle tasse, gli impiegati del tribunale e altri tributi per la somma complessiva di 15-20 mila euro. Non sono conteggiate le altre ineludibili spese per le elezioni.
Il NKPJ non ha tradito la patria sicché gli imperialisti non gli danno né dollari né euro.
Il NKPJ non ha derubato la proprietà statale e sociale, né si è occupato di altre malversazioni criminali, e pertanto non è in grado di pagare tali imposte.
E così i comunisti, che sono la forza più progressista nello stato, vengono discriminati in modo ipocrita e viene loro impedito di partecipare alle elezioni.
Se non ci fossero tali discriminazioni finanziarie e d’altro tipo, il NKPJ avrebbe un significativo numero di elettori in Serbia e Montenegro, dovrebbe avere rappresentanti nel Parlamento jugoslavo ed in quelli di Serbia, Montenegro, e Voivodina.

NON ESISTE L'IMPOSSIBILE PER NOI

Gli ultimi tre anni sono stati il periodo più pesante per il NKPJ dalla sua nascita.
Le forze che sono andate al potere il 5 ottobre 200 ci hanno imposto una serie di obblighi finanziari, spesso inventati, e ci hanno sottoposto a un blocco dell’informazione e ad altre discriminazioni. Nonostante tutto, il Partito ha lavorato intensamente, in molte regioni, villaggi e città, dove ha costituito nuove organizzazioni partitiche e ha aumentato il numero degli iscritti. Purtroppo, in alcuni posti c’è stata capitolazione, codardia, e addirittura sabotaggio, cosa che ha paralizzato l’attività delle organizzazioni locali. Con grandi sforzi, NKPJ è in ogni caso riuscita a superare i problemi più grandi, ed è sulla strada di risolvere le altre difficoltà.
La segreteria e il comitato centrale del NKPJ farà il possibile per far sì che nell’ambito dell’ideologia marxista leninista si realizzi un fronte comune di tutte le forze progressiste, cioè comuniste nel nostro paese, che lavorino insieme per l’arresto della controrivoluzione  e l’orientamento dello stato verso la via dello sviluppo socialista.
La segreteria e il comitato centrale si aspettano una larga attività delle organizzazioni di partito e di ogni membro secondo le sue possibilità, per aiutare la raccolta dei soldi per pagare la tassa statale, con cui si potrebbero affrontare le elezioni locali in autunno, le elezioni per il Parlamento della Voivodina, come per le elezioni ordinarie.
Il nostro fine prioritario è la continuazione del rafforzamento delle nuove organizzazioni del partito dal punto di vista organizzativo, ideale e materiale.
Ogni membro deve acquisire almeno un altro membro attivo. Bisogna lottare con tenacia per attirare nelle nostre fila ogni progressista.La maggior parte delle organizzazioni di partito non ha un proprio spazio, e l’affitto è molto caro.
Alcune organizzazioni hanno risolto il problema adattandosi in soffitte disabitate, in sotterranei o strutture prefabbricate. Sono necessarie nuove e stabili iniziative in modo che i problemi vengano risolti in accordo con le possibilità sul terreno.
Per veri e risoluti comunisti non esiste la parola impossibile!
Significativo passo per quanto riguarda la situazione materiale nel partito sono le quote e le donazioni. La quota spetta a coloro che sono in grado di pagarla, ne sono esenti i disoccupati e i minori di trenta anni, iscritti a SKOJ, se non hanno un rapporto di lavoro.

L’ATTIVITÀ DI NKPJ E SKOJ

Nell’ultimo anno NKPJ e SKOJ hanno avuto un’intensa attività, ma neppure da lontano hanno esaurito tutte le possibilità per motivi soggettivi ed oggettivi.
Enumereremo solo le manifestazioni a Belgrado. L’organizzazione a Belgrado ha avuto una quarantina di manifestazioni di massa, comprendendo anche due meeting con l’Associazione Sloboda, e due meeting indipendenti. Sono state organizzate alcune serate accademiche, con un programma politico ed uno artistico in sale della capienza di centinaia di persone, come nelle sale del NKPJ. Le occasioni di queste iniziative sono state: l’anniversario della Grande Rivoluzione d’Ottobre, il 1 e il 9 maggio, il 7 luglio, il 20 ottobre, il 29 novembre, il giorno del partito, l’anniversario della nascita di Marx e di Engels, di Lenin e di Stalin, di Tucovic e altre importanti date nella nostra storia e nella storia del movimento comunista internazionale.
Si sono tenute manifestazioni di protesta in occasione del quinto anniversario dell’aggressione NATO alla Jugoslavia, dei nuovi crimini compiuti nel Kosmet nella seconda metà del marzo di quest’anno, contro l’aggressione degli USA all’Iraq.
Sono state inoltre tenute delle serate di amicizia con i popoli della Russia, della Bielorussia, della Cina, del Vietnam, di Cuba, della Repubblica democratica di Corea, della Palestina, Repubblica Ceca, Grecia. Nella parte artistica di tali serate sono intervenuti nostri artisti d’opera di teatro e di strada, famosi musicisti, complessi folcloristici e cori.
Un gran numero di nostri affiliati ha partecipato alle manifestazioni in ricordo dei liberatori di Belgrado, Obrenovac, Beran, D. Tucovic, sul fronte dello Srem e in altri luoghi,
portando corone ai monumenti.
I rappresentanti di NKPJ e SKOJ hanno visitato molte città e paesi, ma per cause materiali i compiti non sono stati minimamete attesi. Bisogna rifarsi nel minor tempo possibile.
Lo SKOJ è stato formato dalla società di amicizia jugoslavo-cubana “Che Guevara- I.L. Ribar”. E’ stato rinnovato il lavoro dell’Unione degli scrittori progressisti, che collaborano da vicino con il partito e i cui membri sono di orientamento jugoslavista e di tutti gli scrittori progressisti delle repubbliche della SFRJ- NKPJ aiuta attivamente la formazione di un sindacato rosso. Si sta progettando una Federazione di donne progressiste della Jugoslavia, che lavori sotto la direzione del partito. Sulla tribuna “Novi svet”, nella sala del NKPJ si sono svolte molte dibattiti sulla situazione interna ed internazionale, sullo stato del movimento comunista, sui problemi del fronte della sinistra in Jugoslavia, sulle elezioni, sull’organizzazione le idee ed altre questioni.
Il servizio stampa ha dato una serie di dichiarazioni sui nostri giudizi e opinioni, in occasione di avvenimenti importanti all’interno e nel mondo.
Purtroppo la stampa la radio e la televisione hanno taciuto la maggior parte di queste dichiarazioni, ma molte sono state riprese da mezzi di informazione esteri.
I membri del NKPJ hanno pubblicato numerosi articoli, e hanno rilasciato numerose interviste a televisioni straniere, alla radio e alla stampa, e in misura minore alla stampa interna, perchè il nostro partito è sottoposto ad una censura da parte dei mezzi dell’informazione informativa straordinaria- A partire dal 20 marzo 2004 NKPJ ha iniziato a dare informazioni attraverso il suo sito internet. Se si troveranno le risorse finanziarie nel corso del 2004 si rinnoverà l’edizione del giornale “Nuovo comunista”. In accordo con le potenzialità materiali, si continuerà la stampa di nuovi proclami, volantini e manifesti.

I RAPPORTI INTERNAZIONALI

Gli ospiti del NKPJ (per la maggior parte a spese proprie) sono stati nell’ultimo anno i rappresentanti di partiti comunisti ed operai di: Russia, Cuba, Cina, Repubblica Ceca, Corea del nord, Vietnam, Italia, Spagna, Belgio, Ucraina e Germania. Nello stesso periodo, delegazioni di NKPJ e SKOJ hanno partecipato a congressi  e incontri internazionali con i partiti fratelli in Russia, Ucraina, Bielorussia, Grecia, Belgio, R. Ceca, Slovacchia, Austria, Moldavia, Romania, Turchia e Cuba.
NKPJ collabora con più di 100 partiti comunisti ed operai, da tutti i continenti e partecipa a tutti gli incontri importanti del movimento comunista internazionale.
L’Unione della gioventù comunista jugoslava (SKOJ) è l’unica organizzazione giovanile del territorio della ex Jugoslavia, che sia membro della federazione mondiale della gioventù democratica (cioè comunista).
I rappresentanti dello SKOJ hanno partecipato ai festival della gioventù a Cuba ed a Algeri, e ogni anno vanno alla riunione mondiale ad Atene. Inoltre, delegazioni di SKOJ hanno soggiornato in Russia, Italia e Ucraina.
Ospiti di SKOJ sono state delegazioni giovanili dalla Russia, Grecia, Polonia, Belgio, Austrai, Repubblica Ceca e Bulgaria.

ERA MOLTO MEGLIO

Per l’uomo comune, per la maggior parte delle persone, persino il peggior socialismo è meglio del miglior capitalismo.
Il socialismo che è esistito in URSS, Jugoslavia e nell’Europa orientale, aveva difetti, errori e mancanze, ma incommensurabili valori. Era per l’uomo comune, per la maggioranza degli uomini, incomparabilmente meglio di quanto è stato appioppiato in questi 15 anni a questi paesi. L’americanizzazione, l’indottrinamento NATO, la euromassificazione della nostra società soprattutto dei giovani hanno trapiantato in modo massiccio le creazioni       del capitalismo contemporaneo: criminalità, corruzione, droghe, omosessualità, prostituzione, decadenza, e depravazione d’ogni tipo.

In neppure 4 anni di governo DOS e della coalizione che ne è la sua modifica, hanno perso la vita molte più persone che in tutte le disgrazie negli anni del socialismo. Il crimine organizzato opprime la vita dei cittadini e cresce con l’oligarchia finanziario-politica delle bande mafiose, che si comportano come uno stato nello stato.
Si tratta di un risultato ineluttabile della restaurazione del capitalismo, è una legge non scritta che e’ in atto in tutta l’Europa orientale e nei territori dell’ex URSS, a parte  la Bielorussia, la Moldavia, e le regioni in cui i comunisti sono al potere. In tutto e per tutto la situazione è uguale in Montenegro, e per molti aspetti anche peggiore. La restaurazione del capitalismo ha non solo portato a problemi inguardabili ed irrisolubili della nostra società, ma ha anche tracciato la via della distruzione, della perdita di sovranità e indipendenza della nostra patria.

UN MILIARDO E MEZZO SOTTO LA BANDIERA ROSSA

A causa del tradimento di Gorbaciov, Jakovlejv, Eltsin e della loro cricca, il socialismo è temporaneamente distrutto in URSS e nell’Europa orientale, dove in totale vivevano 400 milioni di abitanti. Nella storia si sono verificati casi analoghi in cui le forze reazionarie hanno temporaneamente ripreso il potere. Ma un tale processo non è naturale, e’ limitato nel tempo. La rivoluzione francese venne distrutta dai termidoriani nel 1794. Napoleone Bonaparte ha riportato la monarchia e l’aristocrazia feudale a capo dello stato. E’ successo analogamente nel XVIII secolo in Inghilterra. La rivoluzione borghese venne temporaneamente soppressa dopo la morte di Cromwell nel 1658. L’aristocrazia feudale allora depose la borghesia allora molto più avanzata.
Ma la legge dello sviluppo sociale è implacabile. Dopo alcuni decenni la borghesia ritornò nuovamente al potere in Inghilterra ed in Francia. Così sarà anche adesso – il socialismo è una tappa in accordo con le leggi dello sviluppo sociale- e per questo è indistruttibile.
I paesi socialisti in un corto periodo storico hanno risolto problemi che gli stati borghesi non possono risolvere per la natura stessa del capitalismo. L’URSS e gli altri stati socialisti hanno liquidato il problema  della disoccupazione, hanno eliminato alla radice l’analfabetismo e ad ogni cittadino hanno reso possibile una vita sicura e dignitosa secondo le possibilità obiettive della società. Hanno costruito enormi risorse economiche. Il socialismo in Europa e nel nostro paese è stato un sistema sociale giovane. Ha dovuto opporsi alle difficili conseguenze della I e deIla II guerra mondiale, a molti problemi pregressi, ereditati e al blocco capitalistico. Ha dovuto impiegare molti mezzi per la difesa. Per questi motivi non ci poteva essere abbondanza. Ma c’era denaro per tutte le cose necessarie: per paghe e pensioni ordinarie, per l’esercito, le spese sociali, la cultura l’istruzione la scienza i trasporti, lo sport. E adesso non c’è denaro e non ce ne sarà (più andiamo lontano dal socialismo) per nulla.
NKPJ è per la proclamazione e la realizzazione della libertà integrale e dei diritti umani.
Secondo la dichiarazione dei diritti dell’uomo, il diritto piu’ importante è quello alla vita. Viceversa, in nessuna parte del mondo la vita è minacciata come negli USA e nell’Occidente capitalistico. Negli USA ci sono omicidi, crimine, droghe, prostituzione e detenuti come in nessuna altra parte del mondo.
Il diritto al lavoro, che proclama la predetta dichiarazione, si risolve in una farsa, se la società non ha da il dovere di offrire un lavoro ad ogni suo membro.
Questo nessuna società borghese è riuscita a farlo, invece lo hanno realizzato i paesi socialisti, ottenendo risultati eccellenti in ogni campo e realizzando una grande crescita nell’economia, sotto la bandiera del socialismo marciano ancora un miliardo e mezzo di persone in Cina, Bielorussia, Vietnam., Moldavia, Cuba, Corea del Nord, Laos, Cambogia, Zimbawe.
I comunisti sono il partito più grande a Cipro, hanno il maggior numero di deputati e di ministri nel governo. I comunisti sono in governi di coalizione in molti paesi, Brasile, Siria, Venezuela, Congo. Sono una delle forze più grandi ed influenti nei Parlamenti di Russai, Ucraina, Grecia, Francia, Italia, Spagna, Repubblica ceca, Slovacchia, Lettonia, Germania, Svezia, Portogallo, Bulgaria e in molti altri paesi.

IL XXI SECOLO - SECOLO DEL SOCIALISMO

I veri comunisti sono stati sempre dalla parte del popolo.  In Jugoslavia hanno guidato il glorioso movimento di Liberazione, che insieme all’Armata Rossa ha liberato il nostro Paese dalla schiavitù fascista.
Essi hanno rappresentato un fattore chiave nella coalizione anti-hitleriana che ha sconfitto il fascismo. Oltre il 75% delle forze fasciste sono state distrutte sul Fronte Orientale.
I comunisti sono una forza reale nel mondo, che è in grado di fermare l’espansione dell’imperialismo e del nuovo colonialismo, che va sotto il nome di globalizzazione.
Il movimento comunista mondiale si rinnova, si sviluppa e si rafforza sulla base degli indistruttibili principi ispiratori marxisti-leninisti. NKPJ e lo SKOJ sono parte di questo movimento. Essi agiscono in tutte le repubbliche della SFRJ e permanentemente allargano e rafforzano la propria attività, a dispetto delle difficoltà che incontrano.
L’attuale controrivoluzione è passeggera, una tappa retrograda e vergognosa nella storia della civilizzazione.
Fintantochè ci sarà il sazio e l’affamato, il libero e quello privato dei diritti, il ricco e il povero, ci sarà la tensione verso la giustizia sociale e non c’è giustizia sociale senza socialismo.
Il futuro appartiene al socialismo! E per questo tutti i patrioti e i progressisti devono stare con noi.
Il XXI secolo sarà il secolo del trionfo del socialismo e del comunismo!


Nuovo Partito Comunista della Jugoslavia
Belgrado, Nemanjina, 34/III


(traduzione di Tamara Bellone per il CNJ)



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