(english / italiano)

Ucraina: due casi misteriosi, ma non troppo

1) Rocchelli: assassinato perché documentava la aggressione del regime europeista ucraino contro la popolazione civile del Donbass
– Links
– Omicidio Rocchelli, arrestato a Bologna un italo-ucraino di 28 anni
– Che hanno da dire il governo e l'opinione pubblica? 
2) Volo MH17: il regime europeista ucraino lo ha fatto abbattere ed ha cercato di addossare la colpa alla Russia per aggravare la crisi
– Links
– 2016: tentato omicidio capo pool di investigatori su disastro boeing nel Donbass
– 2017: Il “misterioso” silenzio occidentale sul Boeing malese abbattuto in Ucraina nel 2014


=== 1: ROCCHELLI ===

Si vedano anche i link:

DOSSIER UCRAINA: L'ASSASSINIO ROCCHELLI-MIRONOV

PER ANDREA ROCCHELLI E ANDREJ MIRONOV, TRE ANNI DOPO

L'arresto di Vitaly Markiv: chi è il killer di Andrea Rocchelli

Vitaliy Markiv "Marcus"
https://www.facebook.com/Marcus.Sweet

The official position of the National Guard of Ukraine
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1480929468595625&id=775012539187325&hc_location=ufi

DISINFORMAZIONE STRATEGICA SULL'ARRESTO DI MARKIV:

Fonte: pagina FB "Fort Rus", 4/7/2017
https://www.facebook.com/fortrus%20/videos/1377930202276476/
Da quando a Bologna è stato arrestato un combattente dei battaglioni punitivi ucraini con l'accusa di aver partecipato all'omicidio del reporter italiano Andrea Rocchelli a Slaviansk nel 2014, sia in Ucraina che in Italia si è alzato un vero vespaio. Il regime di Kiev ha immediatamente deciso di sguinzagliare la nota macchina di propaganda “StopFake”, progetto finanziato dall'International Renaissance Foundation del miliardario George Soros è noto per le propria palese faziosità e per le becere e ridicole bufale che diffonde quotidianamente a livello globale. Purtroppo questo generatore di fake news ha il pieno sostegno di molti media mainstream e di diversi politici soprattutto in Italia per esempio appartenenti ai Radicali Italiani o al Partito Democratico, come nel caso del Deputato Davide Mattiello. Nella speranza che le pressioni politiche sia da dentro che da fuori l’Italia non possano influenzare i risultati dell'indagine in corso, vi abbiamo tradotto l'analisi del giornalista ucraino Anatolij Sharij su come l'Ucraina per tutti questi anni abbia provato a depistare l'indagine sulla morte del giornalista italiano Andrea Rocchelli...
VIDEO: https://www.youtube.com/watch?v=SyV825OLsc4

Andrea Rocchelli, arrestato in Italia un Ucraino (StopFake, 1 luglio 2017)
La diramazione italiana del sito StopFake, che a livello internazionale è finanziato dall'International Renaissance Foundation del miliardario George Soros e in Italia è gestita dall'attivista europeista russofobo Mauro Voerzio, si premura di spargere dubbi ...

Uccise fotoreporter italiano in Ucraina Arrestato a Bologna miliziano anti-Putin (Il Giornale, 02/07/2017)
Il famigerato Fausto Biloslavo, ex militante di estrema destra convertitosi al giornalismo mainstream, usa l'arresto di Markiv per disseminare informazioni false e tendenziose sulla presunta presenza di "elementi del Gru, il servizio militare russo" e accusare la Russia stessa di essere colpevole dell'agguato!


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Omicidio Rocchelli, arrestato a Bologna un italo-ucraino di 28 anni

I Ros di Milano e i carabinieri di Pavia hanno arrestato il paramilitare ritenuto responsabile della morte del fotoreporter pavese

1 luglio 2017 – PAVIA. I Ros di Milano e i carabinieri di Pavia hanno arrestato un italo-ucraino di 28 anni ritenuto responsabile, in concorso con altri non ancora identificati, dell'omicidio del foto-reporter pavese  Andrea Rocchelli, dell'interprete russo Andrej Mironov e del ferimento del foto-reporter francese William Roguelon, avvenuto il 24 maggio 2014 a Sloviansk (Ucraina). Rocchelli era nel Donbass per documentare il conflitto tra forze regolari ucraine e milizie separatiste filo- russe dell'autoproclamata Repubblica Popolare del Donetsk.
L'uomo finito in manette è  Vitaliy Markiv, cittadino italiano di di madre ucraina: tornava in Italia per la prima volta dopo un'assenza di due anni e mezzo. Nel 2013 era andato in Ucraina per combattere con la guardia nazionale conrto le milizie filo-russe.
E' stato arrestato all'aeroporto di bologna mentre tornara con la kmoglie per andare a trovare la madre che in questi anni è rimasta in Italia a Tolentino nelle Marche
L'arresto è avvenuto ieri, 30 giugno, a Bologna, ma la notizia è stata resa nota solo oggi, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Pavia su richiesta del pm.
In particolare il fotoreporter italiano stava lavorando per documentare le vittime civili del conflitto: era noto per i molti reportage realizzati sempre in zone di conflitto e sempre tesi a documentare le ripercussioni sulla popolazione. Era in Ucraina dall'inizio di maggio.
Le indagini, intraprese inizialmente dal Nucleo informativo dei carabinieri di Pavia e poi successivamente condotta dal Ros di Milano, e coordinata dal procuratore aggiunto Mario Venditti e dal sostituto procuratore Andrea Zanoncelli, accertavano la responsabilità dell'italo-ucraino.


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Che hanno da dire il governo e l'opinione pubblica sull'omicidio di Andrea Rocchelli?

2 Luglio 2017 – Vanno ringraziati i genitori di Andrea Rocchelli per la loro ostinazione e il lavoro della procura di Pavia che hanno permesso di aprire finalmente squarci di verità sull'assassinio del fotoreporter.
La notizia è di un rilievo eccezionale.
Ma dobbiamo constatare come non si sia registrata alcuna reazione da parte delle autorità del nostro governo di fronte a un fatto di una gravità inaudita che chiama direttamente in causa la giunta nazifascista ucraina, con cui il nostro paese intrattiene cordialissime relazioni e che asseconda (con le sanzioni alla Russia) nella sua guerra di aggressione nel Donbass, oltre che, con il suo silenzio, nella selvaggia persecuzione di chi dissente.
E neppure l'opinione pubblica democratica si è scomodata più di tanto, almeno come ha fatto in altre occasioni (ricordate la vicenda di Regeni?). Per Rocchelli nessuno striscione esposto dai municipi delle grandi città, nessuna iniziativa delle organizzazioni umanitarie, nessuna manifestazione di solidarietà.
E amareggia constatare, nonostante la dirompenza della notizia, come pure pochissime siano state le reazioni nelle reti sociali di fronte a una vicenda che così tanta ragione dà alla causa di chi dalla fine del 2013 si batte perché emerga finalmente la verità sui crimini di quello che rappresenta il primo regime nazista che si è impadronito del potere in Europa e su cui anche molte coscienze antifasciste preferiscono chiudere gli occhi.

Marx21.it


=== 2: VOLO MH17 ===

Si vedano anche i link:

DOSSIER UCRAINA: DUE CACCIA UCRAINI ABBATTONO AEREO DI LINEA AMSTERDAM - KUALA LUMPUR

Boeing: Non vogliono dirci la verità che hanno scoperto (Il Punto di Giulietto Chiesa, 30 agosto 2014)
“Le chiavi del mistero della «Ustica ucraina» sono saldamente nelle mani del governo di Kiev, che potrà decidere se tenerle per sé. I risultati delle indagini sui resti del Boeing della Malaysia Airlines abbattuto il 17 luglio sul quadrante sudorientale dello spazio aereo ucraino sono segreti e potranno rimanere tali a discrezione di alcuni paesi interessati, tra cui la stessa Ucraina.
La clamorosa rivelazione è rimasta sotto traccia per diverse settimane, nonostante ne avessero già parlato diverse insospettabili fonti ucraine, tra cui l’Agenzia Interfax-Ucraina e l’agenzia filogovernativa UNIAN. I grandi media occidentali non l’hanno ripresa.”...

Volo MH-17 abbattuto. Inchiesta Reuters su inganni, bugie, falsi (di Ennio Remondino, 22/11/2014)
Gli strani equivoci che nessuno in occidente sembra oggi interessato ad approfondire…

NOME E COGNOME DELL'AVIERE UCRAINO CHE HA ABBATTUTO IL VOLO MH17

“Support MH17 Truth”: OSCE Monitors Identify “Shrapnel and Machine Gun-Like Holes” indicating Shelling. No Evidence of a Missile Attack. Shot Down by a Military Aircraft (by Michel Chossudovsky, July 29, 2015)
This article was first published by GR on September 9, 2014. In the context of the July 29, 2015 United Nations Security Council Resolution vetoed by Russia, it should be emphasized that the evidence confirms that MH17 was not brought down by a surface to air missile... 
http://www.globalresearch.ca/support-mh17-truth-osce-monitors-identify-shrapnel-like-holes-indicating-shelling-no-firm-evidence-of-a-missile-attack/5394324

LA USTICA UCRAINA – UN ANNO DOPO (rassegna JUGOINFO 21.7.2015)

MH17. Presentazione della Relazione sull’abbattimento – In Diretta da Mosca (13/10/2015)
In diretta da Mosca la presentazione della relazione sull’abbattimento del volo MH17 della Malaysia airlines. il documento è stato preparato e viene presentato dal gruppo industriale russo Almaz-Antey, che opera nel campo degli armamenti. Atteso oggi anche la relazione ufficiale della commissione d’inchiesta internazionale, coordinata dai Paesi Bassi...

Lo strano caso dell'inchiesta olandese sull'abbattimento del Boeing malese (di Fabrizio Poggi, 14 Ottobre 2015)
... Le due inchieste concordano sul fatto che il missile andò incontro alla traiettoria dell'aereo ed esplose a una distanza di 20 metri dal lato sinistro della cabina di pilotaggio, provocandone il distacco dal resto della fusoliera. Qui finiscono le concordanze. Il rapporto olandese dice che il razzo partì dall'Ucraina orientale e, senza basarsi su modelli sperimentali, suppone che il punto di lancio fosse nell'area del borgo di Snežnoe, controllato dalle milizie popolari (...) Secondo “Almaz-Antej”, invece, la posizione del complesso di lancio era quella del villaggio di Zaroščenskoe, controllato all'epoca dalle truppe ucraine e si poteva sicuramente escludere, sulla base dei dati matematici della traiettoria, quella indicata dagli olandesi...

MH17: fu un missile BUK, lanciato da chi? (PTV News 14 ottobre 2015)
L’inchiesta olandese ha confermato quello che si sapeva fin dall’inizio. L’MH17 è stato abbattuto da un missile di tipo BUK. Ma gli olandesi non dicono chi ha lanciato il missile, in dotazione dell’esercito ucraino ma non di quello russo. I giornali italiani giocano sull’ambiguità tra “missile russo” e “missile di fabbricazione russa”. E puntano il dito contro Mosca...

Il Punto di Giulietto Chiesa – MH17: ecco il video del BUK ucraino (PTV 15/10/2015)
Il 16 luglio 2014, un giorno prima dell’abbattimento dell’MH17, c’era una batteria missilistica BUK dell’esercito ucraino nella zona dell’incidente. La si vede in una trasmissione della televisione ucraina, di cui vi facciamo vedere le immagini. Ma la commissione d’inchiesta olandese sembra ignorarlo. Il giorno dopo la pubblicazione dei risultati dell’inchiesta ufficiale, la tragedia continua a non avere dei responsabili. E si continua a puntare il dito contro Mosca...

Il disastro di Svatovo per cancellare le prove sul caso del Volo MH17? (8.11.2015)
https://aurorasito.wordpress.com/2015/11/08/il-disastro-di-svatovo-per-coprire-le-prove-sul-volo-mh17/
Il 2 novembre, la città di Svatovo, in Ucraina, veniva completamente distrutta dall’esplosione di un grande deposito di munizioni dell’esercito ucraino e dal conseguente incendio perdurato per tre giorni. Il 50% degli abitanti non voleva rientrare mentre gli sciacalli dominavano la città senza acqua, luce e gas. Delle cinque scuole, solo una era rimasta.
Il deposito di munizioni conservava anche razzi da 300mm dei sistemi MRL Smerch e missili terra-aria Buk; l’incendio potrebbe essere stato un tentativo di coprire un traffico di armi e munizioni, o anche un tentativo di cancellare le prove dell’abbattimento dell’MH17 sul Donbas, nel luglio 2014. Dopo tutto, è un fatto ben noto che i sistemi Buk ucraini furono schierati sul fronte, nel Donbas, e dato che l’indagine della catastrofe dell’MH17 era ancora in corso, le scorte di tali missili dovevano essere distrutte, per nascondere le prove che gli investigatori olandesi cercavano.
Il missile che abbatté l’MH17 aveva un numero di serie e lotto, con ogni probabilità l’Ucraina aveva altri missili dello stesso lotto. Pertanto distruggendoli si eliminerebbe una prova importante sull’implicazione dell’Ucraina nella distruzione del volo MH17 della Malaysian Airlines del luglio 2014.
Fonte: South Front
... An ammunition storage facility in Svatovo, a town in the still Ukraine-occupied part of Novorossia, blew up for unclear reasons. The facility was reported to have stored, among other things, ammunition for the 300mm Smerch MRLs, but there are also report the munitions stored there included Buk surface to air missiles. Therefore the fire might have been an effort to cover up illegal arms and ammunition sales, or even possibly an effort to cover up the MH17 shoot-down...

MH17 La spirale dei misteri (PTV news 8 giugno 2016)
VIDEO: https://youtu.be/-NeGIjq4Gt4?t=3m24s

Speciale PTV: Inchiesta sul volo MH17 (prima puntata)
http://www.pandoratv.it/?p=9531

Volo MH17: Indagini farsa pilotate dalla Nato (PTV news 28 Settembre 2016)

Volo MH17: La propaganda Nato non frena le accuse a Kiev (PTV news 29 Settembre 2016)

IL GRANDE INGANNO DEL BOEING (PandoraTV, 17/12/2016)
Giulietto Chiesa introduce l’inchiesta definitiva sul volo MH17 della Malaysia Airlines che precipitò sui territori della attuale Repubblica Popolare di Donetsk nell’estate del 2014. Un lavoro dettagliatissimo, che toglie ogni dubbio su cosa accadde il 17 luglio 2014 nei cieli europei e che Giulietto Chiesa arricchisce di un “dettaglio” rimasto inosservato...
Traduzione a cura di Geraldin. Con la collaborazione di Leni Remedios e Debora Blake
http://www.pandoratv.it/?p=13226

IL GRANDE INGANNO DEL BOEING (PandoraTV, 11.1.2017)
Giulietto Chiesa introduce l’inchiesta definitiva sul volo MH17 che precipitò sui territori della attuale Repubblica Popolare di Donetsk nell’estate del 2014. Un lavoro dettagliatissimo, che toglie ogni dubbio su cosa accadde il 17 luglio 2014 nei cieli europei e che Giulietto Chiesa arricchisce di un “dettaglio” rimasto inosservato.
Traduzione a cura di Geraldin. Con la collaborazione di Leni Remedios e Debora Blake
VIDEO: https://www.youtube.com/watch?v=3APngzg_YIg
FONTI: Boeing: non vogliono dirci la verità che hanno scoperto (di Giulietto Chiesa e Pino Cabras, 30 agosto 2014)


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http://it.sputniknews.com/mondo/20160411/2452416/Ucraina.html

Giallo a Kiev: tentato omicidio capo pool di investigatori su disastro boeing nel Donbass

11.04.2016 – La Procura Generale ucraina ha segnalato il tentato omicidio del capo del pool di investigatori della tragedia del boeing della Malaysia Airlines nel Donbass; il presunto omicida è stato arrestato.
Oggi il procuratore capo militare dell'Ucraina Anatoly Matios condurrà una conferenza stampa "sull'arresto dell'attentatore che ha cercato di uccidere il capo del pool di investigatori della tragedia del boeing della Malaysia Airlines nel Donbass", segnala RIA Novosti.
Lo scorso 1° aprile, dopo i colloqui a Mosca con il capo della diplomazia serba, il ministro degli Esteri Sergey Lavrov aveva detto che la Russia è ancora in attesa di chiarimenti sulle indagini riguardo lo schianto del boeing malese.
Il 3 marzo si è saputo che Washington non renderà pubbliche le informazioni sui dati che trasmetterà in Olanda sul disastro dell'aereo della "Malaysia Airlines".
In seguito il procuratore Fred Westerbeke, a capo dell'indagine internazionale sulle cause dello schianto del boeing nel Donbass, ha dichiarato che è imprevedibile la data di completamento delle indagini, ma ha promesso che entro l'estate verrà indicata la posizione esatta dello sparo e il tipo di missile che ha abbattuto l'aereo.

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Il “misterioso” silenzio occidentale sul Boeing malese abbattuto in Ucraina nel 2014

di Fabrizio Poggi, 3 luglio 2017

Il Ministero degli esteri della junta golpista di Kiev ha ritenuto doveroso porgere i propri sent.iti ringraziamenti alla UE, per aver prolungato di altri sei mesi, fino al 31 gennaio 2018, le sanzioni contro la Russia. “Speriamo che a settembre 2017 siano prolungate anche le sanzioni individuali per azioni che intaccano l’integrità territoriale e la sovranità dell’Ucraina”, è detto nella nota di Kiev.

Tra le diverse e variegate motivazioni addotte a suo tempo per l’adozione, da parte dell’amministrazione Obama – e, a seguito di quella, anche da parte UE – delle sanzioni contro la Russia, una, peraltro lasciata opportunamente nel dimenticatoio per evitare di incorrere nel vecchio adagio maoista secondo cui “i reazionari sono degli stupidi: sollevano una pietra per lasciarsela cadere sui piedi”, riguardava l’abbattimento del Boeing malese MH17, il 17 luglio 2014, nei cieli del Donbass. 

Da tempo si è detto che il silenzio caduto sopra il fatto, che costò la vita a quasi trecento persone, già di per sé la diceva lunga sulle accuse lanciate dai golpisti e dalle cancellerie occidentali, in primis contro le milizie popolari, additate come responsabili dirette dell’abbattimento e, per proprietà transitoria, contro Mosca, che avrebbe loro fornito il sistema terra-aria “Buk” atto alla bisogna, salvo poi riportarlo in territorio russo. A proposito del “improvviso silenzio USA sulla responsabilità russa”, alcuni media occidentali avevano da tempo notato come, se davvero Kiev e Washington non avessero avuto la “coda di paglia” e fossero state in possesso del pur minimo indizio contro le milizie del Donbass, non avrebbero mai cessato di accusarle, come invece hanno fatto da tempo.

Bene, ieri, il giorno stesso in cui Kiev rivolgeva i propri ringraziamenti a Bruxelles per le sanzioni, il sito Soveršenno sekretno ha pubblicato materiali secondo cui nell’abbattimento del Boeing malese potrebbero essere coinvolti velivoli dell’areonautica militare ucraina. A dire il vero, la versione non è nuova: dalla testimonianza dell’aviere ucraino che, oltre ad aver visto decollare un caccia e poi rientrare senza i missili di bordo, aveva sentito anche le parole criptiche del pilota sconvolto, ai dati dei sistemi radar russi, che indicavano come un Su-25 ucraino fosse in volo a una distanza di 3-5 km dal Boeing malese, ai numerosi “misteri” della cosiddetta commissione d’inchiesta olandese

Soveršenno sekretno pubblica ora il piano di volo tracciato e firmato il giorno precedente la tragedia, il 16 luglio 2014, dal capitano Vladislav Vološin, della 299° brigata dell’aviazione tattica ucraina, e controfirmato dal colonnello Gennadij Dubovik. Secondo il piano, il velivolo sarebbe decollato dalla base Čuguev, nella regione di Kharkov, in direzione sudest, secondo una traiettoria che andava a incrociare il Boeing civile malese. Nella pubblicazione sono riportate anche le conversazioni intercorse tra i militari ucraini. Soveršenno sekretno non sostiene che il Boeing sia stato abbattuto dal capitano Vološin, ma si limita a sollecitare uno studio più attento dei materiali, compreso l’ordine di volo 734, preparato dal colonnello Dubovik all’antivigilia dell’abbattimento del Boeing e in cui sono indicati i vari velivoli (Su-25M1 N°08, Su-27 N°36, MiG-29MY1 N°29) che sarebbero stati impegnati in combattimento il 17 luglio. Nulla di sconvolgente, dunque, come scrive lo stesso Soveršenno sekretno; ma, in ogni caso, sufficiente quantomeno a sconfessare quanto si era affrettato a sostenere, alle 8 di sera di quel 17 luglio, Interfax-Ukraina, secondo cui “Oggi l’aviazione delle forze ATO” – l’operazione antiterrorismo, come la junta definisce la guerra contro il Donbasss – “non si è assolutamente alzata in volo: né elicotteri, né aerei, né caccia”. Nella conversazione con la fonte di Soveršenno sekretno, il tenente-colonnello Baturin, al comando del reparto 4104, ha dichiarato che il 17 luglio 2014, aerei militari ucraini “erano in volo per eseguire l’ordine N°1 per la distruzione di obiettivi aerei nella zona di Snežnoe e Torez”. Soveršenno sekretno aveva già in precedenza pubblicato una copia dell’ordine delle Forze armate ucraine per la distruzione di ogni indizio e testimonianza sull’abbattimento del Boeing.

Forse anche per mettersi al sicuro da brutti scherzi che possono mettere a repentaglio “segreti” come quello sull’abbattimento del Boeing malese, il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg ha annunciato ieri che l’Alleanza aumenterà il numero di aerei da guerra in grado di aggirare i moderni sistemi antimissile. Non solo, la NATO ha “intenzione di rafforzare anche i propri sistemi antimissile, compresi i vascelli con a bordo mezzi difesa aerea”.

Così che nessuno possa intervenire a turbare il silenzio sulle responsabilità del prossimo, non così improbabile, abbattimento.