Roma - Bologna - Pisa - Trieste

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ROMA: 24 marzo sit in
25 marzo corteo
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TRIBUNALE ITALIANO PER I CRIMINI DELLA NATO CONTRO LA RF di JUGOSLAVIA
065181048- FAX 068174010
E-MAIL: s.deangelis@... ponac@...

Il 24 marzo a Roma in piazza contro la guerra.
ore 16.00 davanti a Palazzo Chigi

Da più parti in queste settimane, in Italia e anche all'estero, si avanzano
proposte affinchè il 24 marzo, anniversario dell'inizio dei bomabardamenti
NATO che hanno devastato la Jugoslavia, sia una giornata di manifestazioni e
di lotta per chiedere conto ai governi della NATO della loro criminale
aggressione ed esigere la cessazione della guerra che sta continuando in
altre forme e anzi il pagamento alla Jugoslavia di riparazioni per le
distruzioni inflitte.

Il Tribunale Italiano contro i crimini della NATO in Jugoslavia chiama alla
mobilitazione tutti coloro che non accettando l'azione criminale messa in
atto dalla NATO, dai governi occidentali e dal Governo D'Alema con l'avvallo
del presidente Scalfaro, intendono mantenere viva in Italia l'iniziativa di
lotta contro la guerra, per lo scioglimento della Nato, per la chiusura di
tutte le basi militari presenti nel nostro paese.

Il Tribunale Italiano contro i crimini della Nato in Jugoslavia continuando
il lavoro di raccolta di prove e documentazioni per sostanziare e rendere
sempre piu' chiare le responsabilita' dell'occidente in questa tremenda
aggressione imperialista, sta vagliando unitamente agli avvocati ed ai
parlamentari che hanno aderito alla nostra iniziativa , le modalita' per una
nuova denuncia politica e giudiziaria per mettere sott'accusa i responsabili
della morte dei volontari del volo PAM caduto vicino a Pristina, ed i
responsabili della premeditata azione criminale che ha permesso l'utilizzo
dell'Uranio Impoverito nei bombardamenti.

Il Tribunale Italiano contro i crimini della Nato in Jugoslavia dara'
notizia di tutte le iniziative che si stanno preparando in Italia per il 23
e il 24 marzo, chiunque voglia comunicare le proprie iniziative puo'
scrivere a s.deangelis@... ponac@...

Roma 9 marzo 2000

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ROMA:

JUGOSLAVIA - UN ANNO DOPO....
L'AGGRESSIONE CONTINUA
La realta' dei fatti ha smentito le menzogne dei mass media e della propaganda
di guerra

VENERDI 24 MARZO ORE 16 SIT A PALAZZO CHIGI
SABATO 25 ORE 15 CORTEO DA PIAZZA ESEDRA

- revoca dell'embargo contro la Jugoslavia
- ritiro delle truppe di occupazione italiane e NATO (KFOR) dal Kosovo
- via le basi NATO in Italia
- perche' nessuno dimentichi le responsabilita' passate e presenti del governo
D'Alema nei devastanti bombardamenti e nell'embargo contro la Jugoslavia
- per riaffermare dal basso la dignita' e la solidarieta' internazionalista tra
i lavoratori
- per il diritto ad una informazione ripulita dalle menzogne e dalla propoaganda
di guerra
- meno spese militari, piu' servizi sociali e posti di lavoro.

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> BOLOGNA:

> 23 Marzo 2000
> Un anno fa… le bombe "umanitarie"
> La guerra nei Balcani uccide ancora
>
> Il Comitato Cittadino contro la Guerra organizza una giornata di
> riflessione ed approfondimento sulla guerra ecologica della Nato
>
> Giovedì 23 Marzo
> ore 21 Sala "Massimo Zonarelli" - nei pressi del Centro Sociale "Italicus"
> (Q.re S. Donato - Via Sacco, 14 - Bologna)
>
> Ore 18: proiezione dei video
>
> 'Bombe sulle industrie chimiche' [Bomben auf den Chemiewerke] di Sascha
> Adamek, nella versione italiana curata e introdotta da Alberto Tarozzi
> 'Serbi da morire' di Fulvio Grimaldi
> Interveranno gli autori e Carlo Pona del Tribunale italiano contro i
> crimini della Nato in Jugoslavia [sezione italiana del Tribunale
> Internazionale contro i crimini della Nato in Jugoslavia di Ramsey Clark.
> Il dibattito proseguirà in serata.
>
> Ore 20: spuntino
> Ore 21: dibattito introdotto da Pirous Fateh-Moghadam
> Gastone Dall’Asén, avvocato "archiviazione delle denunce contro il Governo
> D’Alema"
> Knut Krusewitz, della Technische Universitaet di Berlino, docente di
> Pianificazione ambientale e autore di una delle relazioni più rigorose e
> intelligenti sul tema dei bombardamenti nei Balcani come eventuale crimine
> di guerra (industrie chimiche e uranio), pubblicata da 'Il Manifesto' del
> 4.1.2000 p. 10.
> (http://www.geocities.com/Paris/Chateau/9161/comitato/krusewitz.html)
> Paolo Bartolomei, ricercatore dell’ENEA di Bologna
> Durante la giornata saranno effettuati collegamenti telefonici in diretta
> con Ennio Remondino (RAI), Tommaso Di Francesco (Il Manifesto), Tana De
> Zulueta (presentatrice dell’interpellanza al Parlamento italiano
> sull’uranio impoverito come conseguenza della guerra nei Balcani), Achille
> Lodovisi (ricercatore IRES) e Srdjian Mikovic (sindaco di Pancevo)
>
> Come arrivare:
> dalla stazione Bus 21 fino alla Fermata "Via del Lavoro"
> in auto: uscita 7 o 7Bis dalla tangenziale in Via Stalingrado fino
> all'incrocio con Via del Lavoro
> Si ringrazia:
> Ass. di Solidarietà col popolo Saharaui "El-Ouali" e il Centro
> Interculturale "Massimo Zonarelli" del Quartiere S. Donato - Bologna.
>
> Per informazioni:
> Comitato cittadino contro la guerra
> v. Cuccoli 1/c BO - t/f 051.50.31.80
> email: controguerra@...
>



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PISA

------- PIATTAFORMA DELLA MOBILITAZIONE -------------
Il 24 marzo di un anno fa scattava l'aggressione N.A.T.O. contro la
repubblica Federale di Jugoslavia.
Sulla pelle di migliaia di cittadini jugoslavi si rafforzavano le basi del
"nuovo ordine mondiale" ad egemonia U.S.A.

La N.A.T.O. con quella guerra formalizzava il suo passaggio da alleanza
difensiva ad organizzazione d'offesa senza limiti geografici né territoriali.

La campagna stampa che ha sorretto quella carneficina, disorientando anche
settori del movimento contro la guerra, si è rivelata per quella che era:
una montatura ad uso e consumo della politica dei bombardieri e delle
industrie delle armi occidentali.
Dalle indagini delle commissioni di inchiesta che per mesi hanno scavato in
Kossovo, sono emerse soprattutto fosse individuali, per un totale ( dopo 2
anni di guerriglia e 78 giorni di intensi bombardamenti "umanitari") di
2.108 vittime, a differenza delle decine di migliaia sventolate dalla
goebbelsiana campagna informativa euroamericana .

In questi mesi di "pace" la pulizia etnica è ripresa, molto più intensa di
prima, contro tutta la popolazione non albanese presente in Kossovo: le
cifre ufficiali parlano di trecentomila espulsioni, di 650 assassinii ed
altrettanti rapimenti perpetrati dalle bande UCK, che per volere
occidentale oggi governano quella regione devastata dall'uranio delle bombe
N.A.T.O.
Le vittime di questo vero e proprio pogrom sono serbi, rom, turchi, ebrei
ed albanesi che non si allineano ai nuovi padroni.

Tutto questo sotto gli occhi di migliaia di soldati occidentali armati sino
ai denti.

Come contro il popolo irakeno, a questo stillicidio quotidiano si aggiunge
un embargo che sta uccidendo quanto e più degli "effetti collaterali" e dei
killer UCK.
In questi mesi d'inverno la temperatura in Jugoslavia scende sotto i 10
gradi sotto lo zero, e la popolazione non ha di che scaldarsi né di che
curarsi.

Il "sinistro" governo D'alema ha partecipato e partecipa a questa vera e
propria persecuzione di popoli.

Le tensioni fortissime in Montenegro, i recenti scontri di Kosovska
Mitrovica, le continue aggressioni terroristiche dell'UCK all'interno del
territorio serbo ai confini con il Kosovo, le gravissime dichiarazioni del
generale Mazzaroli, vice comandante Kfor costretto alle dimissioni per quel
che ha detto parlano chiaro: gli angloamericani, con la manovalanza UCK in
Kosovo e i governanti/contrabbandieri montenegrini, stanno pianificando una
nuova escalation di guerra contro la piccola Jugoslavia.

Obiettivo: il controllo completo dell'Europa centro orientale, snodo
fondamentale di risorse energetiche e area geopolitica di centrale
importanza per il dominio della regione.

La logica aggressiva occidentale ha innescato in questi anni violente
reazioni, rilanciando quella corsa agli armamenti che sembrava tramontata
con la fine della contrapposizione tra i blocchi.
La guerra cecena è il "miglior prodotto" dell'attuale situazione
internazionale.
L'assenza di reazioni sostanziali contro il massacro ceceno è la risultante
di nuovi patti non scritti all'interno di una "guerra fredda" ben più
pericolosa di quella vissuta dall'umanità nel secolo scorso.

Temiamo di essere alle porte di nuovi e sempre più gravi focolai di
conflitto. Per questo siamo a proporre un rilancio della mobilitazione
contro la forte tendenza alla guerra in atto, prodotto di un sistema
economico iniquo e genocida.

Il movimento contro la guerra, che a Pisa ha espresso livelli di coscienza
e di mobilitazione mediamente più alti che a livello nazionale, in questi
mesi si è molto affievolito, esprimendosi con sporadiche iniziative di
singole realtà.

Con queste note proponiamo una mobilitazione cittadina per venerdì' 24
marzo, ad un anno dall'inizio dei bombardamenti contro la Jugoslavia.

La giornata si potrebbe articolare con una serie d'iniziative, nell'arco di
tutta la giornata, con volantinaggi davanti alle scuole, un presidio in
Banchi, mostre, proiezioni di video e musica dal vivo sotto le Logge di
Banchi o altre iniziative da stabilire.

Sarebbe quella l'occasione per leggere in pubblico i capi d'imputazione
comminati dal Tribunale contro i crimini della NATO in Jugoslavia contro
D'Alema e tutti i capi di stato che hanno partecipato al massacro.

Sappiamo che in altre città' si stanno organizzando iniziative simili.

Perché' far cadere nell'oblio una data cosi' tragica ed infamante per i
nuovi "signori della terra"?

Coordinamento pisano contro le guerre

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TRIESTE:

JUGOSLAVIA: UN ANNO DOPO
24 marzo 1999
UNA DATA DA NON DIMENTICARE

Ad un anno dall'inizio dell'aggressione della NATO alla
Repubblica Federale di Jugoslavia
l'Associazione UNITI PER LA PACE
organizza per
giovedì 23 marzo 2000 alle ore 18 e 30
presso la Casa del Popolo di Sottolongera di via Masaccio 24
un dibattito sul tema:

L'AGGRESSIONE DELLA NATO ALLA JUGOSLAVIA
Marzo 1999 - Marzo 2000: UN ANNO DOPO

PROBLEMI E PROSPETTIVE PER UN POPOLO DIMENTICATO
Seguirà la proiezione di filmati.

CENA DI FINANZIAMENTO
Alle ore 21 avrà luogo una cena (prezzo lire 25.000) il cui ricavato verrà
devoluto al Campo Profughi diAleksinac.

Per prenotazioni telefonare ai numeri:040382559 oppure 03392002996