MUSICA ITALIOTA PER UNA BUONA CAUSA


La migliore musica pop dell'Italia fascista e' stata raccolta in un CD
per consentire la sopravvivenza della scuola di musica di Sarajevo, che
dopo le devastazioni collegate allo sfascio della Jugoslavia unitaria -
quando tutti avevano libero accesso gratuito ai corsi di musica - e' ora
minacciata di requisizione da parte dei preti cattolici.
Finira' anche qui come a Mostar, dove per finanziare un ente teatrale
hanno organizzato megaconcerti coinvolgendo pure Pavarotti, ma i soldi
alla fine sono finiti nelle tasche di qualche mafioso profittatore di
guerra?


"Abbassa la tua radio"
Esce il 2 cd prodotto per finanziare il Liceo di Musica di Sarajevo
GUIDO FESTINESE

Peppe Servillo degli Avion Travel intona con roca e
divertita partecipazione il brano che Gabriella Ferri
preferiva far squillare come un richiamo: Dove sta Zazà?.
La voce grintosa e argentina di Irene Grandi propone
Silenzioso slow, e le fanno sponda la tromba poetica del
più grande jazzista italiano, Enrico Rava, e il pianoforte
del giovane che da alcuni anni viene segnalato come miglior
talento nei referendum specializzati, Stefano Bollani. Rava
lo si ritrova anche in duo con Bollani, per Baciami
piccina. E poi c'è Elio che, non pago di aver imparato a
cantare "a tenore" con i gruppi sardi qui sfodera una
degnissima grinta di tenore per una surreale Parlami
d'amore Mariù.
Javier Girotto, sassofonista argentino sublime degli Aires
Tango non sembra provare il minimo imbarazzo a improvvisare
su Quell'uccellin che vien dal mare. Tutto questo, e molto
altro materiale attizza-memoria si trova in Abbassa la tua
radio/Omaggio alla musica italiana degli anni '30 e '40. Un
cd (ed. Ermitage) in questi giorni in edicola con un
fascicolo che raccoglie illustrazioni d'epoca e uno
splendido testo curato da Giancarlo Governi, tratto dal
volume Tu musica divina. Tutti gli arrangiamenti sono di
Bollani, che in un brano di spettacolare efficacia, Conosci
mia cugina, si diverte a cantare in perfetto stile crooner.
Il singolare sodalizio fra la parte più creativa del jazz
italiano e nomi scelti della musica leggera non serve solo
al gioco dei ricordi di quando, per dirla con Alberto
Sordi, la radio si ascoltava "seduti davanti, come a
teatro", né celebra i fasti un po' ingialliti di una bella
stagione delle note italiane, in cerca di mille guizzi per
sfuggire la cappa asfittica delle commissioni d'ascolto
dell'Eiar (mentre i Mussolini a casa loro ascoltavano
invece a volontà il "jazz negroide", proibendolo agli altri
italiani). "Abbassa la tua radio" è il secondo capitolo
discografico dedicato alla raccolta di fondi per il Liceo
di Musica di Sarajevo: il primo episodio di tre anni fa con
la partecipazione di Lucio Dalla, "Notte di luna calante"
ha già fruttato la riparazione dei malandati strumenti del
Liceo e l'acquisto di materiale didattico. Nato l'8 maggio
1945 per avvicinare alla musica i giovani fra i 12 e i 20
anni "senza distinzione di religione, nazionalità o
colore", Srednja Muzicka Skola di Sarajevo ospita oggi 205
allievi e 75 professori. Tutti operano fra mille
difficoltà: la biblioteca di 12.000 volumi è accatastata in
16 metri quadrati, gli strumenti sono così malandati da
essere spesso inutilizzabili e i ragazzi, nessuno dei quali
possiede lo strumento, di buon grado cercano di pagare una
sorta di affitto.
In più la chiesa cattolica, proprietaria dell'edificio al
centro di Sarajevo, pretende la restituzione degli spazi.
Tutti i proventi della vendita a prezzo speciale di Abbassa
la tua radio (19.900 lire) andranno a rimpolpare le magre
finanze del Liceo di Musica. Un buon motivo per riascoltare
Ho un sassolino nella scarpa e Mille lire al mese.

(Da "Il Manifesto", 19/7/2000)


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