L'articolo che segue, pubblicato sul quotidiano più letto della Croazia, Vecernji List, e che abbiamo già diffuso nell'originale serbocroato (vedi in fondo), spicca in un contesto dei media croati che è sostanzialmente omertoso riguardo agli episodi di revisionismo storico antipartigiano. Da questo articolo emerge tra l'altro, come particolarmente ambiguo e criticabile, il ruolo di Predrag Matvejevic, professore "bipartisan" che abbiamo spesso soprannominato "Prezzemolo" per il suo presenzialismo: la sua presenza è infatti quasi obbligatoria in ogni consesso in cui, in Italia, si voglia parlare di questioni jugoslave senza correre il rischio di essere censurati o ignorati. Matvejevic, in Croazia, si fa passare per intellettuale critico antifascista, mentre in Italia partecipa alla Giuria del premio internazionale "Trieste, scritture di frontiera" che ha premiato all'unanimità il revisionismo storico di Arrigo Petacco... (Ivan e Andrea per il CNJ)

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http://www.vecernji-list.hr - 31.03.2006 

EDITORIA In Italia ancora un libro nel quale si esagerano le vittime delle foibe e dell’ esodo

I criminali fascisti presentati da eroi

di Armando Cernjul

Non passa un anno, negli ultimi dieci, che in Italia non venga pubblicato uno o più libri sui crimini delle foibe e sull’esodo da Istria, Fiume, dalle Isole del Quarnaro e dalla Dalmazia. E di questa editoria poche o nessuna informazione ne' critiche vengono riportate dai nostri media.

Così è stato anche ultimamente per l’edizione del libro "Sopravvissuti e dimenticati. Il dramma delle foibe e l’esodo dei giuliano-dalmati" di Marco Girardo, giornalista editorialista di Milano, edizioni Paoline Editoriale Libri.

Dal titolo si evince che si tratta di un "libro scoop" nel quale si gonfiano i crimini delle foibe e l’esodo dalle odierne Croazia e Slovenia. Si tratta di numerose menzogne, anche se dei crimini da parte di alcuni appartenenti della NOVJ (Armata Popolare di Liberazione della Jugoslavia, ndt) ci sono stati.

Contro la Croazia

Ci ha interessato in particolare la descrizione degli eventi nella parte dell'Istria croata, descrizione che in qualche modo si indirizza anche contro la Croazia odierna. Bisogna subito dire, a quelli che sono a conoscenza del tema trattato, che il libro sarà ricordato per la sorprendente e vergognosa prefazione di Walter Veltroni, sindaco ex comunista di Roma, ex giornalista e direttore del quotidiano "l’Unità" (fondato da A. Gramsci, ndt). Anche lui è cascato nelle maglie della cricca neofascista le cui tesi servono a nascondere e dimenticare i crimini compiuti dalla soldatesca mussoliniana sui territori dell’ex Jugoslavia, territori sui quali sono stati uccisi centinaia di migliaia di croati, sloveni, serbi e altri.

La maggior parte della pubblicità al libro è stata fatta  da Alessandro Mezzena Lona, critico del quotidiano triestino "Il Piccolo".  Sotto il titolo "L'Istria e le foibe: dramma a tre voci", e con il sottotitolo "Marco Girardo sulla cacciata degli italiani",  il giornalista ha lodato smodatamente l’autore del libro senza nemmeno sapere di che scrive. Così, tra l’altro, egli fa disinformazione riguardo alla odierna denominazione slovena delle cittadine di Umag, Rovinj e Pula, una volta Umago, Rovigno e Pola. Il rinomato critico regionale non sa che queste tre cittadine si trovano nel territorio croato dell’Istria!

La peggior cosa però è che il succitato critico fa assurgere (in)consapevolmente ad "eroe" uno dei protagonisti del libro, Graziano Udovisi, del quale afferma che sarebbe l’unico dei sopravvissuti a poter raccontare cosa significhi esser scaraventato nella foiba. Così i lettori di questo lungo articolo sono stati privati della verità. Ma la verità non si può nascondere, anche se da quegli eventi sono passati tanti anni. In verità, Graziano Udovisi, nato a Pola, era un gerarca fascista e spia nazista, condannato dopo la guerra dal Tribunale internazionale a Trieste per i crimini commessi. Sembra che questo in Italianon lo sappiano, perché all’Udovisi è stato consegnato un premio come unico sopravvissuto della foiba istriana. Il premio gli è stato consegnato a Sanremo nel 2005, durante la proiezione della fiction italiana "Il cuore nel pozzo", film che ha provocato forte rammarico in Slovenia e Croazia.

La Casa editrice di Berlusconi

Ancor più scandaloso è che l’edizione in lingua inglese di "Esodo: Una tragedia nascosta degli italiani d’Istria, Dalmazia, e della Regione Giuliana", dello scrittore italiano Arrigo Petacco (Edizioni Toronto University Press, per la traduzione di Konrad Eisenbickler, docente all’Università di Toronto, nato sull'isola di Losinj), abbia ottenuto ultimamente, a Trieste, il premio internazionale "Trieste, scritture di frontiera". "Interessante" è che uno dei componenti della giuria fosse lo scrittore croato (?, ndt) Predrag Matvejevic, docente all'Università di Roma.

Dal 1999 il libro ha avuto varie riedizioni da parte della Casa editrice Mondadori di Berlusconi, mentre l’edizione in lingua croata del 2003 è della casa editrice zagabrese Durieux.

Il libro "L’esodo" è pieno di falsificazioni storiche. In esso non c’è nemmeno una riga sulle stragi commesse dai fascisti in Istria e Fiume, prima e dopo la II Guerra mondiale, e, secondo Petacco, i fascisti non hanno commesso crimini nel Litorale croato, nel Gorski Kotar e nella Lika. Egli cita solamente un esiguo numero di crimini commessi in Dalmazia. Ma falsifica quando scrive che i partigiani di Tito hanno gettato nelle foibe 10.000, o 20.000, o 30.000 italiani, mentre dopo la guerra circa 300.000 italiani sarebbero dovuti emigrare. Egli esalta i crimini degli ustascia (la soldatesca croata collaborazionista del nazifascismo, ndt) e nasconde quelli dei cetnizi serbi, ambedue le parti armate dall’Italia fascista! Perciò è da stigmatizzare il fatto che la casa editrice Durieux abbia stampato il libro senza una prefazione.

(Tradotto da Ivan per il CNJ)


From: "Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia" 
Date: April 24, 2006 1:54:47 PM GMT+02:00
Subject: [JUGOINFO] Italija: Fasisticki zlocinci prikazani kao junaci


("I  criminali fascisti presentati come eroi": questo il titolo dell'articolo di A. Cernjul, apparso su Vecernji List del 1 aprile u.s., riguardante il revisionismo storico sulle "foibe" ed il revanscismo italiano verso Istria e Dalmazia. Cernjul si riferisce in particolare al caso del recente libro "Sopravvissuti e dimenticati. Il dramma delle foibe e l'esodo dei giuliano-dalmati", di Marco Girardo, Paoline Editoriale Libri, per il quale l'autore si è avvalso della "testimonianza" di Graziano Udovisi - "gerarca fascista e spia tedesca... che il Tribunale internazionale a Trieste, dopo la guerra, ha condannato per crimini di guerra" e che va in giro raccontando di essere "uscito vivo" da una foiba: vedi Pol Vice, SCAMPATI O NO. I racconti di chi "uscì vivo" dalla foiba ed anche https://www.cnj.it/documentazione/silenziegrida.rtf - oltreché della introduzione del diessino sindaco di Roma Walter Veltroni... Parlando di un altro testo revisionista, quello di Arrico Petacco apparso alcuni anni fa per Mondadori, Cernjul sottolinea invece che l'intellettuale-per-tutti-gli-usi Predrag Matvejevic fu a suo tempo membro della giuria che con decisione unanime decise di conferire a Petacco un premio letterario per quest'opera...)

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31.03.2006

PUBLICISTIKA U Italiji tiskana još jedna knjiga u kojoj se napuhavaju žrtve fojbi i egzodus

Fašisticki zlocinci prikazani kao junaci

Autor Piše Armando Cernjul


U Italiji u posljednje desetlje´ce gotovo svake godine izlazi jedna ili više knjiga o zlocinima u fojbama (jamama) i o egzodusu iz Istre, Rijeke, s kvarnerskih otoka i iz Dalmacije, ali o tim publicistickim djelima u našim medijima prava je rijetkost da se objavljuju informacije ili kritike. Tako je bilo i s nedavno objavljenom knjigom "Sopravvissuti i dimenticati. Il dramma delle foibe e lesodo dei giuliano-dalmati" (Preživjeli i zaboravljeni. Drama fojbi i egzodus Julijano-Dalmatinaca), Marca Girarda, novinara i publicista iz Milana, koju je izdao Paoline Editoriale Libri.
Iz naslova je vidljivo da je rijec o još jednoj knjizi bombi u kojoj su napuhani zlocini u jamama i egzodus u današnjoj Hrvatskoj i Sloveniji. Rijec je o brojnim lažima, iako je bilo zlocina koje su pocinili pripadnici NOVJ-a.

Protiv Hrvatske

Posebno su nas zanimali opisani dogadaji u hrvatskoj Istri, koji su na neki nacin usmjereni i protiv današnje Hrvatske. Prije svega, valja re´ci da ´ce knjiga za one koji su upu´ceni u teme što ih obraduje ostati zapam´cena po neocekivanom i sramotnom predgovoru što ga je napisao Walter Veltroni, postkomunisticki gradonacelnik Rima, bivši novinar i direktor komunistickog lista L'Unità. Cak je i on nasjeo neofašistickoj kliki koja je idejni tvorac teze da se skriju i zaborave zlocini Mussolinijeve soldateske na podrucju bivše Jugoslavije gdje je ubijeno više stotina tisu´ca Hrvata, Slovenaca, Srba i drugih.

Knjizi je najve´ci dio novinskog prostora posvetio kriticar trš´canskog Il Piccola Alessandro Mezzena Lona. Pod naslovom "Istra i fojbe: drama u tri glasa" i podnaslovom "Marco Girardo prica o progonima protiv Talijana", nahvalio je autora knjige, a nema pojma o cemu piše. Tako, medu ostalim, iznosi dezinformacije da su dosadašnji slovenski nazivi Umag, Rovinj i Pula nekad bili Umago, Rovigno i Pola. Poznati regionalni kriticar ne zna da su ta tri grada u hrvatskoj Istri!

Medutim, najve´ce je zlo da (ne)svjesno uzdiže jednog od "junaka" knjige Graziana Udovisija, za kojega tvrdi da je jedini preživjeli koji može ispricati što znaci biti strmoglavljen u fojbu.

Tako su citatelji opširnog clanka ostali uskra´ceni za istinu. No ona se ne može skriti iako je od tih dogadaja prošlo mnogo godina. Naime, Graziana Udovisija, fašistickog casnika i nacistickog doušnika, koji je roden u Puli, a živi u Italiji, medunarodni sud osudio je poslije rata u Trstu za zlocine! No, cini se da to ne znaju u Italiji, jer je Udovisiju u povodu prikazivanja talijanskog igranog filma "Srce u jami", koji je izazvao veliko ogorcenje u Sloveniji i Hrvatskoj, na svecanosti u Sanremu 2005., kao "jedinom preživjelom" iz istarske fojbe, dodijeljena nagrada.

Berlusconijeva ku´ca

Još je skandaloznije da je englesko izdanje knjige "Egzodus: Nijekana tragedija Talijana Istre, Dalmacije i Julijske krajine" talijanskog pisca Arriga Petacca (koju je izdao Toronto University Press, a prevoditelj je Konrad Eisenbichler, docent Svecilišta u Torontu, rodom s Lošinja) nedavno dobilo medunarodnu nagradu "Trieste scritture di frontiera" u Trstu. Knjiga je od 1999. u izdanju Berlusconijeve nakladnicke ku´ce Mondadori imala više izdanja, a na hrvatskom 2003. izdao ju je zagrebacki Durieux. Zanimljivo je da je jedan od clanova žirija bio je hrvatski književnik Predrag Matvejevi´c, predavac na rimskom sveucilištu.

Knjiga "Egzodus" puna je povijesnih krivotvorina, u njoj nema nijedne recenice o fašistickim pokoljima u Istri i Rijeci prije i za vrijeme Drugoga svjetskog rata, a po Petaccu, fašisti nisu pocinili zlocine ni u Hrvatskom primorju, Gorskom kotaru i Lici. Jedino navodi manji broj zlocina u Dalmaciji. Ali zato falsificira da su Titovi partizani u fojbe bacili 10.000 ili 20.000 ili 30.000 Talijana te da je poslije rata emigriralo oko 300.000 Talijana. Velica zlocine ustaša i prikriva one koje su pocinili cetnici, koje je naoružala fašisticka Italija! Stoga je nedopustivo da je Durieux knjigu objavio bez predgovora.