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Oggetto: ultime notizie dalla zastava
Data: Tue, 12 Dec 2000 21:48:21 +0100
Da: "Rossi Alma" <alma@...>
A: "0 - coordinamento" <coord.naz.rsu@...>

Una delegazione del coordinamento rsu si è recata nei giorni scorsi alla
Zastava di Kragujevac.
Una sintesi della situazione che abbiamo trovato:

Continua il braccio di ferro tra le varie componenti sindacali. Dopo il
boicottaggio delle elezioni per la verifica delle cariche sindacali ad
opera
della componente sindacale del DOS e del sindacato indipendente, sono
riprese le azioni coercitive e le agressioni per imporre con la forza le
dimissioni degli attuali rappresentanti sindacali.
Azioni favorite esplicitamente dalla nuova dirigenza aziendale della
Zastava. Dopo le elezioni presidenziali infatti la precedente dirigenza
(orientata a realizzare ogni sforzo per la ripresa della produzione ..
ne è
riprova l'essere riusciti a riavviare due linee di produzione) è stata
ormai
quasi completamente sostituita da elementi che sostengono l'opportunità
di
"dismettere" e privatizzare lo stabilimento (ne è riprova il fatto che
subito dopo il loro insediamento la produzione è stata bloccata
rimandando a
casa quei pochi lavoratori che avevano ripreso a lavorare).
La nuova dirigenza sta infatti gestendo lo stabilimento con una
posizione
liquidatoria in attesa che a livello governativo si facciano accordi con
patner stranieri al fine di privatizzare ed incassare così liquidità.
Su queste trattative vige il più assoluto silenzio, ma si è venuto a
sapere
dalla germania (Fonte IG Metal) che interessate all'aquisizione della
Zastava possono essere la Wolsvaghen e la Peugeot che aspetterebbero
però di
vedere come andranno le prossime elezioni politiche del 23 dicembre
prossimi.
L'interesse delle due aziende automobilistiche non sta nell'aquisizione
di
uno stabilimento che non hanno alcun interesse a riavviare stornando
ingenti
investimenti, ma nell'aquisizione del mercato, da coprire sopratutto con
l'importazione in Jugoslavia di auto nuove ed usate.
D'altronde la politica del nuovo governo si è già mossa in questo senso
con
le recenti leggi di rimozione degli ostacoli all'importazione di auto
usate
(presumibile quindi un allargamento anche del riciclaggio di autovetture
rubate).
Intanto sono in gioco le prospettive di lavoro per 36.000 dipendenti.
Da notare che nei reparti dove ancora la dirigenza non è stata cambiata,
è
iniziata tra i lavoratori (sopratutto dopo che il nuovo direttore ha
blocato
la produzione) una raccolta di firme a sostegno dei dirigenti e dei capi
reparto non ancora destituiti e sostituiti.
Da notare inoltre che al gioco della nuova dirigenza sembra essersi
apiattito anche il sindacato indipendente che è uscito con un volantino
di
attacco ai delegati sindacali della zastava ed alla vecchia dirigenza,
incolpati di aver lasciato la vita dei lavoratori a repentaglio per non
averli dissuasi dall'essere accorsi allo stabilimento, come scudi umani,
nel
tentativo di convincere le forze della Nato a non bombardare la
fabbrica.
Invece di prendersela con la Nato se la prendono con i lavoratori ??
Comunque da quello che abbiamo potuto vedere, dietro allo scontro
sindacale
aperto oggi in zastava c'è proprio il destino della fabbrica. La
questione
non può infatti essere ridotta ad una meccanica lettura politica (tra
ipotetici filo Milosevic o anti Milosevic), ma va riportata alla
questione
principale, ossia tra chi sostiene la necessità di lottare per difendere
gli
sforzi sin qui prodotti e per riprendere la produzione salvaguardando
così
le prospettive occupazionali per migliaia di lavoratori, e chi si accoda
alla linea di "Privatizzare è bello" nell'illusione che liberismo e
colonizzazione economica siano segnali di progresso e di benessere.

Sulle vicende Zastava e sulle prospettive (in attesa dei mesi di gennaio
e
febbraio) dove probabilmente la lotta per l'occupazione in zastava
assumerà
forme e contorni più definiti, stiamo preparando un piccolo documento
che
illustra la situazione e dove riprodurremo anche i volantini che sono
stati
distribuiti in questi mesi nello stabilimento. Il documento sarà messo
sul
sito internet del coordinamento rsu
http://www.ecn.org/coord.rsu/

In occasione di questa visita si è anche fatto il punto dei progetti di
solidarietà.
Le adozioni a distanza, da parte delle Rsu e di varie associazioni, sono
ormai 1.400 (in un anno di avvio dell'iniziativa) per un totale (finora
versato) di circa 700.000.000 di lire.
Un risultato enorme, viste le poche forze in campo ma ancora
insufficiente a
coprire il fabbisogno di aiuto alle famiglie (sono 36.000 i lavoratori e
solo 1.400 sono stati sostenuti dal programma di adozioni a distanza).
Un bisogno di solidarietà che potrebbe aumentare l'anno prossimo proprio
in
coincidenza con una difficile fase di lotta per la difesa di una
prospettiva
di ritorno al lavoro.
Per questo si dovranno trovare le forme per rilanciare l'iniziativa di
adozione a distanza in favore dei lavoratori della zastava.
Una di queste è il CD del concerto del 15 luglio scorso che è finalmente
pronto e disponibile (trovate il volantino sul sito del coordinamento
Rsu)
col quale pensiamo di poter finanziare almeno altre 180 adozioni.
Il 19 dicembre, a Roma, ci sarà la conferenza stampa di lancio del CD.
Su
questa iniziativa seguiranno prossimamente altre informazioni, ma chi
volesse contribuire alla vendita del CD può scrivere ad alma@...


ciao
Alma Rossi - email - alma@...
indirizzo email del coordinamento RSU - coord.naz.rsu@...
indirizzo internet del Coordinamento RSU - http://www.ecn.org/coord.rsu/


---

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