Da Gian (Venezia) riceviamo e volentieri diffondiamo:

>
>

"Noi non sottovalutiamo e non trascuriamo alcuna verifica. Ma quello
che però dobbiamo dire è che allo stato attuale, tutti i dati,
elementi e notizie acquisite, dimostrano che non vi è motivo di
allarme collegato con i luoghi in cui operano in nostri soldati nei
Balcani": così Mattarella ha risposto ieri alle domande
sull'allarme-uranio, ricordando che le truppe italiane non hanno tra i
loro armamenti tali proiettili, presenti invece negli arsenali
americani, britannici e francesi. (repubblica 19 dicembre 2000) Bene,
dati alla mano vediamo di smentire il ministro Mattarella; l'uranio
c'è nelle tute delle "nostre" truppe, c'è in Kossovo, e c'è (e qui
ecco una guerra dimenticata) anche in Bosnia. Data l'importanza della
questione mi scuso con tutti per la lunghezza ma credo ne valga la
pena...ci ho perso un paio d'ore...mi dovete il panettone.
Gian.
> Prima di tutto, ecco cosa scrive lo stato maggiore della difesa come
> avvertenza ai soldati distaccati in Kossovo: "I proiettili da 30 mm
> controcarro contenenti DU (depleted uranium, uranio impoverito ndr), e
> ritrovati in Kossovo, nell'area di impiego del contingente italiano,
> costituiscono una particolare forma di rischio. La pericolosità di
> tale munizionamento deriva dalla tossicità dell' Uranio stesso che si
> manifesta sia dal punto di vista chimico sia dal punto di vista
> radiologico. (...) la permanenza del personale nelle aree
> caratterizzate dalla presenza di mezzi corazzati colpiti, ovvero in
> aree dove sono stati individuati o dichiarati presenti proiettili DU
> deve essere ridotta al tempo strettamente necessario; (...) tutto il
> personale deve essere avvisato circa le aree interessate dalla
> presenza del munizionamento DU, informandolo delle caratteristiche di
> quello individuato (munizionamento PGU - 14 e 30 mm.). Chiunque
> individui munizionamento DU deve avvertire tempestivamente la cp. NBC;
> (le squadre di rilevazione e bonifica degli agenti chimici, ndr).
> (...) il personale che ha sostato e/o operato in aree caratterizzate
> dalla presenza di mezzi corazzati colpiti (...) deve togliersi con
> molta attenzione la tuta che indossa e riporla in un sacchetto di
> plastica integro che verrà sigillato e conservato per il successivo
> smaltimento a cura della cp. NBC".
> (Stralci dal documento dello Stato maggiore dell'esercito italiano
> sulla pericolosità dell'uranio impoverito - dal sito di Repubblica) La
> smentita sarebbe già evidente nelle contraddizioni interne alla difesa
> italiana. Ma l'abile sotterfugio letterario del salomonico ministro
> del centrosinistra gioca di tacco..."non abbiamo uranio nelle NOSTRE
> dotazioni" lasciando intendere che altri ce l'hanno e ne fanno l'uso
> che credono... mi ricorda la famosa ammissione del capo di stato
> maggiore su Ustica "queste domande vanno poste ad ALTRI...".Ecco
> perchè è forse il caso di approfittare di questa performances
> ministeriale per un escursus storico che non fà mai male e che serve a
> rammentare ai più distratti che non è quella in Kossovo la prima
> guerra Balcanica dell'ultimo decennio, e il fatto, non casuale, che i
> malati di "sindrome del golfo yugoslavo" si siano sicuramente
> avvelenati in periodo precedente in territorio Bosniaco e non in
> Kossovo.Ma c'era sto uranio in Bosnia e chi lo ha messo? Dobbiamo per
> saperlo andare con la memoria alla guerra dimenticata, alla operazione
> "Deliberation Force". Questa operazione come scrivevo ieri è stata
> condotta ufficialmente per contenere le richieste serbe in Bosnia. Si
> trattava di "proteggere" ad opera della Nato dagli attacchi le aree di
> Gorazde, Tuzla, Bihac e Sarajevo. La campagna militare della Nato
> inizia il 30 agosto 1995 ufficialmente come risposta ad un attentato
> serbo ad obiettivi civili in Sarajevo (rivelatosi poi una provocazione
> d'intelligence come ammise buona parte della stampa internazionale).In
> effetti la campagna inizia il giorno 29, ma le prime missioni sono
> puramente ricognitive. Successivamente le missioni aeree aumentano
> d'intensità fino al 14 settembre del '95.I voli effettuati sono 3515,
> dei quali 2470 sono classificati come "penetrating sorties" contro 48
> complessi militari serbo-bosniaci e 338 obiettivi diretti. Vengono
> lanciate 1026 bombe, delle quali 708 precise (ovvero intelligenti) e
> 318 imprecise (ovvero più intelligenti). Il primo giorno di conflitto
> tra la Nato e le truppe serbo bosniache porta all'abbattimento di un
> mirage francese a 40 chilometri a nord di Pale per opera di una
> fortunosa contraerea (un missile terra-aria manuale...). I serbo
> bosniaci catturano il pilota francese (secondo la legislazione
> internazionale puro "terrorista" data la mancanza di dichiarazione di
> guerra) se volete saperne di più su esiti e sviluppi ecco due siti
> sulla
> vicenda... http://cgi.cnn.com/WORLD/Bosnia/updates/sep95/9-29/french_pilots/http://europe.cnn.com/WORLD/Bosnia/updates/dec95/12-12/pilots_9am/ Per
> concludere il breve escursus, la guerra bosniaca si conclude con
> l'occupazione militare da parte delle truppe nato e la disgregazione
> speriamo non definitiva della Bosnia in 3 stati etnici, uno dei quali
> riassorbito di fatto dalla Croazia, uno divenuto un casino senza
> l'accento per i militari con troppo tempo libero ed il terzo distrutto
> e lasciato al tragico destino del popolo serbo. Su internet ovviamente
> si può trovare di tutto ed ecco quindi dal sito del FAS (gruppo di
> analisi strategiche vicino al pentagono) un ottimo escursus mascolino
> sulle "dotazioni" militari della operazione Deliberate Force (lo
> trovate in allegato 3) oltre a dimostrare ampiamente l'uso di armi di
> distruzione di massa (allegato 1) utilizzate in precedenza nel golfo
> persico.
> A conclusione di questo breve riassunto possiamo trarre le seguenti
> considerazioni: 1) Il ministro della difesa ignora che siano state
> scaricate bombe (usate dalla nato in precedenza anche in Iraq
> appesantite da uranio impoverito) nel suolo Bosniaco. Ignora anche le
> 35 azioni compiute da caccia italiani su quei territori e forse anche
> il tipo di arma di distruzione di massa utilizzata dai pacificatori in
> quella occasione. 2) Il ministro ignora ancora che lo stato maggiore
> della difesa avverte i militari distaccati della pericolosità delle
> armi all'uranio in suolo Kossovaro. 3) Il ministro ignora che il primo
> caso di leucemia sospetto si verificò un anno or sono cioè prima della
> operazione Kossovo e quindi va ovviamente collegato all'uranio
> Bosniaco e non a quello Kossovaro, ma tant'è... 4) Giornali, ministro
> e soldati, sembrano ignorare che in quei posti ci sono degli abitanti.
> Triste destino l'esser pacificati nuclearmente...
> Gian.
>
> -----------------------------------------------------------------------
> Allegato 1: munizioni della operazione deliberate force
> -----------------------------------------------------------------------
> PRECISION MUNITIONS: TYPE MUNITION TOTAL
> Laser Guided Bomb
> LGB/GBU 10 303
> LGB/GBU 12 125
> LGB/GBU 16 215
> LGB/GBU 24 6
> LGB/GBU AS30L 4
> LGB/GBU TOTAL 653Electro-Optical
> EO/IR SLAM GUIDED MISSILE 10
> EO/IR GBU-15 GUIDED MISSILE 9
> EO/IR MAVRICK GUIDED MISSILE 23
> EO/IR TOTAL 42
> Tomahawk Cruise Missile 13
> GRAND TOTAL 708
> NON-PRECISION MUNITIONS:
> TYPE MUNTION TOTAL
> MK 82 175
> MK 83 99
> MK 84 42
> CBU-87 2
> GRAND TOTAL 318
> Fonte Fas
> -----------------------------------------------------------------------
> Allegato 2: Fatevi una cultura
> -----------------------------------------------------------------------
>
> * Operation Deliberate ForceALLIED FORCES SOUTHERN EUROPE Fact
> Sheet
> * "The Balkans Air Campaign Study: Part 1," Lt Col Robert C. Owen,
> Air Power Journal Vol. XI, No. 2 (Summer 1997): 4-24.
> * "The Balkans Air Campaign Study: Part 2," Lt Col Robert C. Owen,
> Air Power Journal Vol. XI, No. 3 (Fall 1997): 6-26.
> * BOMBS OVER BOSNIA: THE ROLE OF AIRPOWER IN BOSNIA-HERZEGOVINA
> MICHAEL O. BEALE School of Advanced Airpower Studies JUNE 1996
> * Deliberate Force By John A. Tirpak, Air Force Magazine October
> 1997
> A three-week air campaign in the fall of 1995 was the decisive
> factor in bringing the recalcitrant Serbs to the peace talks in
> Dayton.
> * Deliberate Force: Reaffirmation of the Gulf Experience Air Power
> Studies Centre PAPER NUMBER 53 Richard P. Hallion
> * Serbian air defenses a threat (AFNS) 12 September 1995 -- Bosnian
> Serb air defenses continue to present a high-threat environment
> for NATO air crews attacking military positions in support of
> Operation Deliberate Force. Although the Serbs have fewer
> surface-to-air missiles than the coalition force faced during
> Operation Desert Storm, the Serbs show a higher proficiency with
> the weapons than the Iraqis did.
> * Joint cooperation key to deliberate force (AFNS) 11 September
> 1995 -- NATO aircraft flying in support of Operation Deliberate
> Force continue to streak over the Adriatic Sea to deliver their
> weapons to Bosnian Serb military targets. The multi-national
> force has combined to deliver more than 300 tons of ordnance
> during the operation's nearly 1,200 sorties. U.S. Air Force crews
> and aircraft account for about 800 of the sorties.
> * NATO air strikes continue (AFNS) 06 September 1995 -- Fighter
> aircraft bristling with weapons left here in waves Sept. 6 to
> continue the air strikes resumed Sept. 5 on Bosnian Serb
> strongholds. The attacks were temporarily halted to permit
> meetings between U.N. and Bosnian Serb leaders, but resumed
> Tuesday when it became apparent the Serbs would not meet U.N. and
> NATO demands.
> * NATO RECOMMENCES AIR STRIKES AGAINST BOSNIAN SERBSTRANSCRIPT OF
> PRESS CONFERENCE ADMIRAL LEIGHTON W. SMITH COMMANDER IN CHIEF
> ALLIED FORCES SOUTHERN EUROPE 06 September 1995 -- As you know,
> NATO air assets recommenced strike operations against Bosnian
> Serb military significant targets in Bosnia Herzegovina. The
> reason for the recommencement is that NATO and the United Nations
> have collectively agreed on certain conditions which must be met.
> * Statement by the Secretary General of NATO 05 September 1995 --
> NATO aircraft operating within the provisions of Operation
> "Deliberate Force", today, at 13.08 LOCAL, resumed attacks on
> Bosnian-Serb military targets in Bosnia. The air operations were
> reinitiated after UN and NATO military commanders concluded that
> the Bosnian Serbs had failed to demonstrate their intent to
> comply with United Nations demands to remove military threats
> against Sarajevo.
> * Commander relates Aviano role in Deliberate Force (AFNS) 05
> September 1995 -- Scores of thunderous, white-hot afterburners
> lit up the pre-dawn skies here Aug. 30 as waves of Aviano-based
> jets joined in the largest strike mission over Bosnia-Herzegovina
> since NATO's Operation Deny Flight began more than two years ago.
> * Air strikes on Bosnia resume (AFNS) 05 September 1995 -- NATO
> aircraft resumed Operation Deliberate Force air strikes on
> Bosnian Serb positions Sept. 5 after a three-day lull. More than
> 100 sorties were flown by the multinational coalition assembled
> here as part of Operation Deny Flight, enforcing the no-fly zone
> over Bosnia-Herzegovina.
> * President warns Bosnian Serbs Air Force News Service 01 September
> 1995 -- President Clinton warned Bosnian Serbs to end their civil
> war the same day he kicked off events to honor the end of World
> War II. Greeted by a cheering, flag-waving crowd of about 700
> people on the base flightline Aug. 31, Clinton said NATO bombing
> strikes against Bosnian targets were "the right response to the
> savagery in Sarajevo."
> * NATO begins air strikes on Bosnia (AFNS) 30 August 1995 -- NATO
> aircraft began attacks on Bosnian Serb military targets in Bosnia
> Aug 30. The NATO - and United Nations-approved air strikes
> included air defense missile sites, radar sites, and
> communication facilities. More than 60 aircraft from several NATO
> nations operating from bases in Italy and the U.S. aircraft
> carrier Theodore Roosevelt participated in the initial strikes.
> * NATO Statement by Sec. Gen. Will Claes 30 August 1995 -- ``NATO
> aircraft operating with the provisions of Operation Deny Flight
> today (30 August 1995) just after 00:00 GMT (0200 local)
> commenced attacks on Bosnian Serb military targets in Bosnia. The
> air operations were initiated after the U.N. military commanders
> concluded, beyond reasonable doubt, that Monday's brutal mortar
> attack in Sarajevo came from Bosnian Serb positions.
> * Clinton: U.S. should be prepared to assist NATO (AFNS) 07 June
> 1995 -- President Bill Clinton believes America should be
> prepared to assist NATO if the alliance decides to meet a request
> from the United Nations for help in a withdrawal or a
> reconfiguration and a strengthening of its forces in Bosnia.
>
> -----------------------------------------------------------------------
> Allegato 3: Chi e come
> -----------------------------------------------------------------------
> DELIBERATE FORCE SUMMARY DATA:
>
> * Total sorties flown: 3515
> o Penetrating sorties (CAS, BAI, SEAD, RECCE, SAR/CSAR): 2470
> o Support sorties (NAEW, ABCCC, ELINT/ESM, AAR,): 1045
> * Total bombs dropped: 1026
> o Precision munitions: 708
> o Non-precision munitions: 318
>
> Airstrikes were conducted on eleven days during the period 29 Aug - 14
> Sep 95
>
> * 48 target complexes
> * 338 individual targets within target complexes
>
> DELIBERATE FORCE SORTIE BREAKDOWN FROM 29 AUG 95 - 14 SEP 95
>
> NATION TOTAL PERCENTAGE
> SORIES OF TOTAL
>
> FRANCE 84 8.1%
> GERMANY 59 1.7%
> ITALY 35 1.0%
> NETHERLANDS 198 5.6%
> SPAIN 12 3.4%
> TURKEY 78 2.2%
> UNITED KINGDOM 326 9.3%
> UNITED STATES 2318 65.9%
> NATO (NAEW) 96 2.7%
>
> TOTAL 3515 100.0%
>
> -----------------------------------------------------------------------
>

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