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SIRIJA: ZAUSTAVITE BUBNJARE RATA!

INIZIATIVE SABATO 31 AGOSTO 2013:

1) NAPOLI, PIAZZA DELLA REPUBBLICA ORE 10:00 - PRESIDIO AL CONSOLATO AMERICANO
2MILANO, LARGO DONEGANI ORE 16.30 - PRESIDIO-MANIFESTAZIONE AL CONSOLATO  U.S.A.
3) PISA, PIAZZA XX SETTEMBRE ORE 17:30 - GIU' LE MANI DALLA SIRIA! SCENDIAMO IN PIAZZA CONTRO LA GUERRA!

Il Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia -onlus convintamente aderisce ed invita tutti/e a partecipare ad ogni iniziativa indetta nell'ambito della mobilitazione delle forze progressiste ed antimperialiste contro le nuove convulsioni guerrafondaie che stavolta prendono di mira la Siria.

DICHIARAZIONI:

4) ЗАУСТАВИТЕ БУБЊЕВЕ РАТА! (SUBNOR Srbije i Beogradski Forum)
5) STATEMENT ON DEVELOPMENTS REGARDING SYRIA (Belgrade Forum for a World of Equals)

APPROFONDIMENTI:

Intervista a Bashar al-Assad a “Izvestia”
http://www.voltairenet.org/article179993.html
http://informazionescorretta.altervista.org/blog/intervista-al-presidente-siriano-assad/

«Dal gas naturale al gas Serin ... il fondo del pantano siriano»
di Khaled ABDELHAFIZ - per Investig’Action, 20 agosto 2013
http://comitatocontrolaguerramilano.wordpress.com/2013/08/29/dal-gas-naturale-al-gas-serin-il-fondo-del-pantano-siriano/

(en francais: « Du gaz naturel au gaz sarin... le fond du bourbier syrien »
Khaled ABDELHAFIZ, 20 août 2013
http://www.michelcollon.info/Du-gaz-naturel-au-gaz-sarin-le.html )

Siria: le "armi chimiche". E la storia alle loro spalle
di Domenico Losurdo | da domenicolosurdo.blogspot.it - 30 Agosto 2013
http://www.marx21.it/internazionale/pace-e-guerra/22677-siria-le-qarmi-chimicheq-e-la-storia-alle-loro-spalle.html


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Fermiamo l’aggressione alla Siria. Presidio a Napoli, sabato 31 agosto

 

Fermiamo l’aggressione alla Siria

 

 

Dopo l’Iraq e Ia Libia, ora è il turno di un altro “stato canaglia”: la Siria. Con il pretesto di altre “Armi di Distruzione di Massa” – in questo caso gas tossici, con ogni evidenza, utilizzati dai “ribelli” per “giustificare” l’attacco della NATO – una nuova guerra si sta preparando. E mentre il ministro degli Esteri Emma Bonino assicura con tono tranquillizzante che l’Italia non parteciperà a un’operazione militare contro la Siria senza mandato Onu, il rombo della guerra già risuona. Tutte le basi militari in Italia – Lago Patria, Pisa, Sigonella... sono in stato di massimo allarme, mentre da Napoli – sede del Comando delle Forze navali Usa in Europa, comprendenti la VI flotta – partirebbe l’ordine di attacco.

E a riprova della sua “volontà di pace”, il governo italiano annuncia che – insieme a Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Arabia Saudita – parteciperà, il 4 settembre, alla riunione del gruppo degli «Amici della Siria» (quello, per capirci, che sostiene i «ribelli» e quindi la guerra interna).

Non è che l’ultimo atto di una aggressione alla Siria che il governo Monti prima e il governo Letta ora conducono da due anni. Dapprima con sanzioni economiche (imposte nella illusione di scatenare per fame il popolo siriano); poi con il riconoscimento dei tagliagole della Coalizione Nazionale Siriana riconosciuti quali “unici rappresentanti del popolo siriano”; poi con l’appoggio alla Turchia, testa di ponte dell’aggressione alla Siria; poi con lo scandaloso accoglimento alla Farnesina di Burhan Ghalioun, (il 22 luglio 2012, e cioè il giorno dopo che una autobomba a Damasco, rivendicata da una delle sue bande, aveva fatto 400 morti); poi con l’invio in Siria di istruttori militari (alcuni di questi scoperti un anno fa alla frontiera libanese); poi con il rifiuto del visto di ingresso a parlamentari siriani invitati da loro colleghi italiani….

E tutto questo in nome dei diritti umani di donne e bambini, diritti che i governi occidentali hanno negato alle donne ed ai bambini iracheni, libici ed afgani massacrati dai loro bombardamenti “umanitari” e che i satrapi delle Petromonarchie, – principali sponsor della carneficina in Siria – continuano a negare macellando le opposizioni nei loro paesi.

Contro l’intervento militare in Siria, qualunque sia l’ombrello con cui lo si vorrà coprire (ONU, NATO), occorre – da subito – rompere il silenzio e, riprendere la mobilitazione pacifista ed internazionalista sottraendosi all’ipocrita equidistanza tra aggressori ed aggrediti ed alla inaccettabile subalternità agli interessi dell’imperialismo, in primis dell’Italia.

  • No all’aggressione alla Siria con o senza ONU
  • No al sostegno ai “ribelli” siriani, veri responsabili di una guerra civile che ha già fatto 100.000 morti e 1 milione di profughi (alcuni dei quali già approdati sulle nostre coste)
  • Ritiro immediato delle truppe italiane all’estero
  • No a nuove spese militari.

 

SABATO 31 AGOSTO – PRESIDIO AL CONSOLATO AMERICANO –

Piazza della Repubblica – ore 10 – NAPOLI

Rete NapoliNoWar – http://napolinowar.wordpress.com/

 



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SABATO 31 AGOSTO - ORE 16.30
LARGO DONEGANI - MILANO
PRESIDIO - MANIFESTAZIONE
AL CONSOLATO  U.S.A.


Da:  comitatocontrolaguerramilano <comitatocontrolaguerramilano  @...>

Oggetto:  I: Appello per la mobilitazione contro la guerra con le prime adesioni

Data:  30 agosto 2013 16.23.35 GMT+02.00



Appello con le prime adesioni:
Siamo di fronte all’incombente aggressione contro la Siria.
Le precedenti guerre contro Yugoslavia, Iraq, Afghanistan, Libia ci hanno insegnato che le "guerre umanitarie" altro non sono che massacri perpetrati per interessi economici e geopolitici.
"L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali"
QUESTO RECITA L’ART.11 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA NATA DALLA RESISTENZA
Questa guerra presenta anche gravi pericoli di estensione del conflitto.
Chiamiamo quindi alla mobilitazione contro la guerra alla Siria tutte le organizzazioni democratiche e i cittadini amanti della pace e soprattutto tutti i lavoratori poiché la guerra è contro il lavoro e tocca ai lavoratori fermarla. 
SABATO 31 AGOSTO - ORE 16.30
LARGO DONEGANI - MILANO
PRESIDIO - MANIFESTAZIONE
AL CONSOLATO  U.S.A.

Comitato contro la guerra – Milano
Le adesioni ad ora pervenute, in ordine di tempo, sono:
“La Casa Rossa", "PdCI Federazione di Milano", "Associazione La Stella Alpina", PRC Federazione di Milano, "Rete di solidarietà con la Palestina", "Palestina Rossa", Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia o.n.l.u.s., ...


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Giù le mani dalla Siria! Scendiamo in piazza contro la guerra!

Appello per un presidio Sabato 31 agosto ore 17.30 in Piazza XX settembre - Pisa

A settanta anni di distanza dai bombardamenti angloamericani su Pisa, la solita mano assassina continua a seminare morte e distruzione nel mondo.

La sanguinosa strategia di destabilizzazione della Siria, organizzata e sostenuta attivamente dalle potenze occidentali e dai loro alleati (Israele, Giordania, Arabia Saudita, Qatar, Turchia), attraverso l’uso massiccio di mercenari legati ad Al Qaeda e all’Islam radicale, sta subendo un’escalation pericolosa. Il probabile attacco angloamericano e francese rischia di far esplodere, insieme all'intera area mediorientale, il fragile equilibrio tra grandi poli in competizione.

Il progressivo declino dell’egemonia USA in Medio Oriente determina una devastante instabilità, capovolgimenti di alleanze, scontri e tregue repentine, acuite dalla crisi egiziana, che hanno frantumato gli equilibri preesistenti nell’area.

La Siria è il campo di battaglia sul quale si tentano di ricomporre gli equilibri: potenze NATO, Israele e Petromonarchie del Golfo sono uniti contro il comune nemico, ma senza un progetto unitario di ridefinizione degli equilibri nell’area.

L’amministrazione USA, spalleggiata da Inghilterra e Francia, lavora per un’aggressione unilaterale della Nato senza mandato Onu, come nel 1999 contro la Iugoslavia.

Come per l’ex Jugoslavia, l’Afghanistan, l’Iraq e la Libia, l’attacco è preparato da una poderosa campagna di manipolazione mediatica, incurante delle informazioni sul probabile uso dei gas da parte delle bande foraggiate dall’esterno.

Il governo Letta/Alfano, di fronte all’escalation di guerra, assume una posizione ambigua e contraddittoria, al fine di nascondere il ruolo di portaerei che la penisola italiana svolge al servizio della NATO: tutte le basi militari sono in piena attività per sostenere la nuova aggressione, a partire da quella USA di Camp Darby.

Il 31 Agosto nella nostra città saranno ricordati i settanta anni dal bombardamento anglo-americano, che causò oltre 3000 vittime civili: sette decenni nei quali gli USA hanno continuano a sostenere le loro strategie imperialiste a suon di bombe, anche atomiche, come per Hiroshima e Nagasaki. Dopo tutti questi anni, le stesse minacce di morte e distruzione. I popoli sono diversi, la mano assassina è la solita.

Facciamo appello a tutte le forze politiche, sociali, sindacali pisane, a tutti i pacifisti e gli antimperialisti, perché facciano sentire forte la loro voce contro l'aggressione alla Siria, sabato 31 Agosto al presidio in Logge dei Banchi. Ore 17.30


GIU' LE MANI DALLA SIRIA! NO ALLA NUOVA AGGRESSIONE IMPERIALISTA!
CHIUDERE LE BASI DELLA MORTE, A PARTIRE DA CAMP DARBY!

Rete dei Comunisti - Pisa
cell. 3357698321
evento Facebook: https://www.facebook.com/events/650027718341181/


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http://www.subnor.org.rs/agresija-2 
http://www.beoforum.rs/saopstenja-beogradskog-foruma-za-svet-ravnopravnih/505-u-vezi-sa-situacijom-oko-sirije.html

ЗАУСТАВИТЕ БУБЊЕВЕ РАТА!


СУБНОР Србије и Београдски форум за свет равноправних најоштрије осуђују ратне планове Сједињених Америчких Држава, њихових НАТО савезника и савезника на Блиском истоку, за оружани напад на Сирију, под изговором да је војска Сирије наводно употребила хемијско оружје у борби против побуњеника.

Та нова ратна авантура против независне и суверене земље се најављује као још једна „хуманитарна интервенција“, уз лицемерно уверавање светске јавности да војним нападом желе само да народ Сирије „заштите“ од евентуалне нове употребе хемијског оружја у руци његове владе.

Припреме за агресију на Сирију су врло интензивне последњих дана, при чему актери не желе да сачекају ни извештај експерата Уједињених нација налазу на терену.

С друге стране, војну интервенцију најављују и без сагласности Савета безбедности УН, по моделу који је примењен у агресији на Србију (СР Југославију) 1999. што би значило још једно грубо кршење међународног права и Повеље Уједињених нација.

Предтекст за агресију употребљен овог пута од САД и њихових савезника нас грађане Србије болно подсећа на монструозне и лажне  оптужбе  које су претходиле агресији НАТО на Србију, под називом „Милосрдни анђео“. Ради се о моделу који је касније примењен у агресији на Авганистан, Ирак и Либију, са трагичним и далекосежним последицама за народе тих земаља.

Сви ти примери ратних похода САД и њихових савезника, праћени тешким злочинима против човечности и најгрубљим кршењем међународног права, недвосмислено показују да иза декларисаних „добрих намера“ и „хуманитарних интервенција“ стоје себични империјалистички интереси и циљеви за доминацијом над другим земљама и народима.

Са запрепашћењем констатујемо да је, упоредо са разрадом ратних планова западних командних центара, у току бесомучна медијска пропаганда против Сирије и њеног председника. Ради се о моделу демонизације циљаног противника, који је свестрано разрађен и примењен пре и у току агресије НАТО на Србију, затим на Ирак и Либију. Искуство показује да дијаболизација противника, комбинована са војном интервенцијом и другим репресивним мерама, представља константу свих „хуманитарних интервенција“ САД и њихових савезника после престанка хладног рата.

СУБНОР Србије и Београдски форум очекују да Савет безбедности Уједињених нација  уложи максималне напоре како би се зауставили претећи „бубњеви рата“ и отворио пут за решавање драматичне кризе у Сирији дијалогом и преговорима, уз пуно поштовање сувереног права народа Сирије да о својој судбини одлучује сам, без страног мешања. Да би се у томе успело, неопходно је и да земље које, од почетка кризе у Сирији, обилато подржавају и помажу опозицију и побуњенике, охрабрујући их да наставе оружану борбу и насиље, обуставе сваку подршку и прихвате преговоре као једини пут за окончање грађанског рата и на тај начин спрече катастрофалне последице могућег ратног сукоба ширих размера.

СУБНОР Србије

Београдски форум за свет равноправних


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http://www.beoforum.rs/en/press-releases-belgrade-forum-for-the-world-of-equals/317-statement-on-developments-regarding-syria.html

Statement on Developments regarding Syria

Leadership and the members of the Belgrade Forum for a World of Equals in strongest terms condemn the warring plans of the United States of America and their NATO and Middle East allies aimed at the armed attack on Syria, on the pretext of the Syrian Army’s alleged use of chemical weapons against the insurgents. Their new war adventure, latest in the string of many previous ones waged against an independent sovereign country, is being heralded as yet another “humanitarian intervention”, hypocritically reassuring the international public how they wish to only employ military attack in order to “protect” the Syrian people against any purported renewed use of chemical weapons by their government.

The preparations for the aggression on Syria intensified recently, where the masterminds do not intend to wait for the report to be drafted by UN experts. In addition, they openly announce military intervention even without the UN Security Council, applying scenario already exploited back in 1999 in the aggression against Serbia (Federal Republic of Yugoslavia), which will be tantamount to yet another gross violation of the international law an the UN Charter.

For citizens of Serbia, the pretext for the aggression used in this particular case by the USA and its allies, is painfully reminiscent of the monstrous false accusations that had preceded NATO aggression on Serbia, dubbed “Merciful Angel”. That same model has been in the meantime also applied in aggressions in Afghanistan, Iraq and Libya, causing tragic and far reaching consequences for the peoples in these countries.

All these instances of military campaigns waged by the USA and their Western allies, accompanied by grave crimes against humanity and harshest violations of the international law, unmistakably reveal that behind declaratory “good intentions” and “humanitarian interventions” lie their naked imperialist interests and attempts to dominate over other countries and peoples. Preparations for aggression on Syria serve the function of their control over the entire Middle East and unimpeded exploitation of the regional rich mineral resources.

We watch in disbelief the relentless media propaganda against the Syrian Government and its President, unfolding in parallel with the drafting of war plans by the Western command centers. This is the model of demonizing the target adversary, which has previously been thoroughly developed and implemented before and during NATO aggression on Serbia, and thereafter in aggressions on Iraq and Libya. The experience shows that satanizing the rival, in combination with military intervention and other repressive measures, makes the unavoidable constant of all “humanitarian interventions” executed by the USA and its Western allies following the end of the Cold War.

The Belgrade Forum for a World of Equals expects that the UN Security Council invests maximum efforts in order to halt the threatening “war drums” and pave the way for solving the dramatic crisis in Syria by means of dialogue and negotiations, under full observance of the sovereign right of the Syrian peoples to decide about its destiny on its own, without foreign interference. To achieve this, it is necessary that the countries which amply support and assist the opposition and rebels, thus encouraging them to continue armed struggle and violence, halt such practice and instead revert to supporting the negotiations as the only way to end the civil war.

Belgrade, 30 August 2013. 
Belgrade Forum for a World of Equals




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Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia - ONLUS
https://www.cnj.it/
http://www.facebook.com/cnj.onlus/

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