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70 anni fa, sotto l’impulso decisivo dei comunisti, iniziava la Resistenza antifascista

30 Agosto 2013 - di Alexander Höbel per Marx21.it

70 anni fa, il 29 agosto 1943, si ricostituiva a Roma la Direzione provvisoria del Pci, divisa in due gruppi: quello di Roma, con Scoccimarro, Longo, Amendola, Novella, Roveda; e quello di Milano, con Massola, Secchia, Roasio, Li Causi e Negarville. La direzione decise di intensificare la mobilitazione contro il governo e per il ripristino di tutte le libertà, di rafforzare l’unità d’azione col PSI, e costituire ovunque “Comitati di fronte nazionale” dotandoli di un respiro di massa.

Ricorderà Amendola in Lettere a Milano:

Con Longo, abbandonato il luogo della riunione, ci recammo in via Po dove Pintor ci avrebbe portato le ultime notizie. Egli ci confermò [...] che l’armistizio era virtualmente concluso e che si sperava in un breve rinvio dell’annuncio per permettere la preparazione della difesa di Roma. Fu in quel momento che Longo assunse la direzione della lotta di liberazione. Lo vedo ancora camminare in silenzio per la stanza e poi mettersi a scrivere la bozza di quello che sarà il ‘Promemoria sulla necessità urgente di organizzare la difesa nazionale contro l’occupazione e la minaccia dei colpi di mano da parte dei tedeschi’. Questo promemoria porta la data del 30 agosto. Era infatti passata da poco la mezzanotte quando Longo finì di correggere il testo del promemoria.

Nel testo si propongono la rottura dell’alleanza con la Germania, l’armistizio, la preparazione della difesa del Paese, la collaborazione a tal fine fra esercito e popolo, l’“armamento di unità popolari” di combattimento (quelle che saranno le brigate partigiane), la cooperazione tra i comandi militari e il Fronte Nazionale, e infine si sottolinea la necessità di “liquidare tutte le sopravvivenze fasciste nell’apparato dello Stato”, e di “portare ai posti di maggiore responsabilità uomini di sicura fede democratica, decisi a lottare fino in fondo contro l’occupante tedesco e i suoi strumenti: i fascisti italiani”. Il Promemoria, come scriverà Amendola, è “il primo atto compiuto dal PCI per l’inizio della Resistenza.

Il giorno seguente, il documento viene presentato alla riunione con gli altri partiti di sinistra. Longo vi partecipa con Scoccimarro e Amendola; vi sono poi Nenni, Saragat e Romita per il PSI, e Lussu, La Malfa e Bauer per il Partito d’azione. La maggior parte dei presenti ha partecipato all’esperienza unitaria costruita in Francia negli anni precedenti, e questo indubbiamente favorisce la loro intesa. Il testo di Longo è “accolto nella sostanza”, e la mozione approvata ribadisce l’esigenza di un governo formato dai partiti antifascisti, e intanto il ruolo di guida del Fronte nazionale. Viene infine istituita una “giunta militare tripartita”, composta dallo stesso Longo, Pertini e Bauer: una decisione che suscita una grande impressione negli altri partiti e favorisce un loro maggiore dinamismo.

Di fatto, è l’inizio della Resistenza.



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