Una Norimberga per Israele

1) DA BOLOGNA A GAZA: NO ALLE STRAGI DI STATO!
Manifestazione sabato 2 agosto 2014
2) NOI ACCUSIAMO
e chiediamo UNA NORIMBERGA PER ISRAELE. Appello
3) DICHIARAZIONE COMUNE DELLE ORGANIZZAZIONI GIOVANILI COMUNISTE SUL GENOCIDIO ISRAELIANO DEL POPOLO PALESTINESE


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DA BOLOGNA A GAZA:

NO ALLE STRAGI DI STATO!

Il 2 agosto 2014 saremo in Piazza Medaglie d'Oro a ricordare le vittime della strage e di tutte le stragi di Stato. La memoria, filo di continuità della Storia, non può lasciarci indifferenti mentre si compie l'ennesima strage a carico della popolazione di Gaza, strage deliberatamente determinata da Israele che, come sempre, agisce senza freni sicuro del silenzio e della complicità di molti Paesi, Italia compresa, e istituzioni internazionali.


Nell'arco di 21 giorni di bombardamenti incessanti e con il tentativo di un'invasione di terra della Striscia di Gaza, Israele ha ucciso oltre 1000 persone, fra questi moltissimi bambini. Obiettivo dei bombardamenti sono abitazioni civili, scuole, ospedali e ambulanze, il risultato sono devastazioni e condizioni umane apocalittiche.


A livello internazionale, mentre si muove la solidarietà popolare, la diplomazia mondiale va a passo di lumaca in maniera ipocrita e inconcludente. Solo dopo due settimane di massacro, il Consiglio per i Diritti Umani dell’ONU ha deciso di approvare la creazione di una commissione di inchiesta che indaghi eventuali crimini di guerra di Israele su Gaza, l'Italia e i paesi dell'UE si sono astenuti confermando l'anima tutt'altro che pacifista dell'Unione Europea. Lo Stato italiano, ambiguo e omertoso nelle varie stragi nel nostro Paese, anche in questa occasione rimane in silenzio, regalando ancora una volta la sua complicità alle devastazioni israeliane. Questo silenzio è avallato dalla disinformazione fatta dai principali giornali e canali televisivi italiani a servizio della propaganda israeliana.


In continuità con le manifestazioni di solidarietà con il popolo palestinese delle scorse settimane, anche nella giornata della commemorazione delle vittime della strage di Bologna, oltre a rinnovare la nostra vicinanza alle famiglie delle vittime, rinnoviamo la nostra solidarietà con chi è sotto i bombardamenti e l'occupazione israeliana. Denunciamo la politica distruttiva dello stato israeliano e la complicità di chi guarda in silenzio o distorcendo le informazioni dipingendo i massacratori come vittime. Le rituali passerelle che i rappresentati istituzionali, complici del massacro palestinese e del massacro sociale delle politiche di austerity, vengono a fare il 2 agosto a Bologna risultano opportuniste, ipocrite e ciniche. Invitiamo tutti a sostenere la campagna di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) contro lo Stato di Israele e chiediamo alle istituzioni italiane e al Comune di Bologna di condannare in maniera chiara e univoca la strage di Gaza interrompendo accordi e cooperazioni con lo stato di Israele.


2 agosto 2014 ore 9,00

Piazza Nettuno - Bologna



STOP BOMBING GAZA

Adesioni:


USB, Comitato Palestina Bologna, Comitato Ucraina Antifascista, Ross@ Bologna, Rete dei Comunisti, Noi Restiamo, ASIA-USB, csa Lazzaretto, Primavera Urbana, Rete Corpi Civili di Pace, cs TPO, Labàs Occupato, Hobo, PCL, Exaequo-Bottega del Mondo, Coordinamento Campagna BDS Bologna, PdCI, VAG61, XM24


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Informazioni e contatti:
http://comitatopalestinabologna.blogspot.com/
comitatopalestinabologna @ gmail.com


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http://www.historiamagistra.it/

NOI ACCUSIAMO

Noi fir­ma­tari di que­sto Appello, sgo­menti per gli avve­ni­menti in corso nella “Stri­scia di Gaza”, accu­siamo i gover­nanti attuali di Israele, che nei con­fronti del popolo pale­sti­nese stanno por­tando avanti una poli­tica all’insegna dell’espansionismo colo­niale, della puli­zia etnica, del mas­sa­cro; noi accu­siamo i pre­ce­denti gover­nanti dello Stato di Israele, i quali hanno avviato la spo­lia­zione della terra, dei beni, della stessa memo­ria di un popolo vivente nella Pale­stina da mil­lenni; noi accu­siamo l’esercito israe­liano, e tutti gli altri corpi armati di quello Stato, che fanno ricorso ai metodi più infami del colo­nia­li­smo (quelli non a caso ere­di­tati dal Terzo Reich), usano armi proi­bite dalle con­ven­zioni inter­na­zio­nali, e si com­por­tano come una forza colo­niale di occu­pa­zione, trat­tando i pale­sti­nesi da esseri infe­riori, da espel­lere, e quando pos­si­bile, con il minimo pre­te­sto, da eli­mi­nare; noi accu­siamo la classe poli­tica, impren­di­to­riale e finan­zia­ria degli Stati Uniti d’America, senza il cui soste­gno costante Israele non potrebbe nep­pure esi­stere, e che garan­ti­sce l’impunità di cui lo Stato israe­liano gode; noi accu­siamo governi e par­la­menti degli Stati ade­renti all’Unione Euro­pea, e il Par­la­mento e la Com­mis­sione Euro­pea, per com­pli­cità attiva o pas­siva con l’espansionismo colo­niale, la puli­zia etnica, e mas­sa­cri inferti popolo pale­sti­nese; noi accu­siamo l’ONU per la sua inca­pa­cità di bloc­care Israele, di fer­mare la sua arro­ganza, di appli­care le san­zioni di con­danna (ad oggi 73) che nel corso degli anni sono state pro­mul­gate dal Con­si­glio di Sicu­rezza, con­tro Israele, in par­ti­co­lare quelle che impon­gono il rien­tro di Israele nei con­fini ante-1967 e il ritorno dei 700.000 pro­fu­ghi pale­sti­nesi; noi accu­siamo il sistema dei media occi­den­tale, del tutto suc­cube a Stati Uniti e Israele, che for­ni­sce una volta di più una rap­pre­sen­ta­zione falsa e addi­rit­tura rove­sciata della realtà, pre­sen­tando l’azione mili­tare israe­liana come una “legit­tima difesa”, tutt’al più talora “spro­por­zio­nata”; noi accu­siamo il ceto intel­let­tuale inter­na­zio­nale troppo sordo e lento davanti al mas­sa­cro in atto;

noi accu­siamo le auto­rità reli­giose del cri­stia­ne­simo inter­na­zio­nale, a par­tire dalla Chiesa di Roma, che non rie­scono a dire se non qual­che fle­bile parola “per la pace”, tra­scu­rando di dire chi sono le vit­time e chi i carnefici;

noi accu­siamo la società israe­liana nel suo com­plesso che, avve­le­nata dallo scio­vi­ni­smo e dal raz­zi­smo, mostra indif­fe­renza o peg­gio nei con­fronti della tra­ge­dia del popolo pale­sti­nese e fa pesare una grave minac­cia sulla stessa mino­ranza araba;

men­tre espri­miamo la nostra soli­da­rietà e ammi­ra­zione per le per­so­na­lità della cul­tura e cit­ta­dini e cit­ta­dine del mondo ebraico che, nono­stante il clima di inti­mi­da­zione, con­dan­nano le infa­mie inflitte al popolo pale­sti­nese, noi accu­siamo i gruppi diri­genti delle Comu­nità israe­li­ti­che sparse per il mondo che spesso diven­tano com­plici del governo di Tel Aviv, il quale sta diven­tando la prin­ci­pale fonte di una nuova, pre­oc­cu­pante ondata di anti­se­mi­ti­smo, che, non­di­meno, noi respin­giamo e con­dan­niamo in modo cate­go­rico, in qual­siasi forma esso si presenti.

Espri­miamo il nostro più grande apprez­za­mento per quelle orga­niz­za­zioni come la Rete “ECO (Ebrei con­tro l’occupazione), che svol­gono il dif­fi­cile ma fon­da­men­tale com­pito di dimo­strare che non tutti gli ebrei con­di­vi­dono le scel­le­rate poli­ti­che dei governi israe­liani e lot­tano per la libertà del popolo palestinese.

Per­ciò noi chie­diamo che il mondo si mobi­liti con­tro Israele: non basta la pur impor­tante e lode­vole cam­pa­gna BDS (“Boy­cott Disin­vest­ment Sanc­tions”); rite­niamo che si debba por­tare lo Stato di Israele davanti a un Tri­bu­nale spe­ciale inter­na­zio­nale per la distru­zione della Pale­stina. Non sin­goli espo­nenti mili­tari o poli­tici, ma un intero Stato, (e i suoi com­plici): il suo pas­sato, il suo pre­sente e il suo pre­su­mi­bile futuro. Se vogliamo sal­vare con il popolo pale­sti­nese, la giu­sti­zia e la verità, dob­biamo agire ora, fer­mando non solo il mas­sa­cro a Gaza, ma il lento geno­ci­dio di un popolo. Noi vogliamo lot­tare per la paci­fica con­vi­venza di arabi, ebrei, cri­stiani e cit­ta­dini di qual­siasi con­fes­sione reli­giosa o pro­ve­nienza etnica, respin­gendo le pre­tese di qual­siasi Stato “etni­ca­mente puro”.

Noi chie­diamo

UNA NORIMBERGA PER ISRAELE

Per ade­sioni: info@​historiamagistra.​it
25 luglio 2014

FIRMATARI:


=== 3 ===

Na s-h-om: ZAJEDNIČKO SAOPŠTENJE KOMUNISTIČKIH OMLADINSKIH ORGANIZACIJA PROTIV IZRAELSKIH VOJNIH OPERACIJA U PALESTINI

http://www.gioventucomunista.it/dichiarazione-comune-delle-organizzazioni-giovanili-comuniste-sul-genocidio-israeliano-del-popolo-palestinese/

DICHIARAZIONE COMUNE DELLE ORGANIZZAZIONI GIOVANILI COMUNISTE SUL GENOCIDIO ISRAELIANO DEL POPOLO PALESTINESE

Le organizzazioni giovanili firmatarie del presente appello condannano fermamente le operazioni militari dello Stato d’Israele contro il popolo Palestinese, che hanno comportato la perdita di centinaia di vite.

Gli Stati Uniti d’America, ma anche l’Unione Europea, che incoraggiano le attività criminali di Israele mediante il loro totale appoggio, equiparando i colpevoli con le vittime, incrementando le loro relazioni politiche, finanziarie e militari con Israele in vario modo, organizzando esercitazioni militari congiunte con le forze armate di Israele, hanno una grave responsabilità rispetto al crimine continuo contro il popolo palestinese e la sua gioventù.

Le gioventù comuniste chiamano i giovani uomini e le giovani donne del mondo a bloccare con la nostra lotta e solidarietà internazionalista il nuovo genocidio di Israele contro il popolo palestinese e i suoi giovani, che sono nel punto cruciale dell’aggressione imperialista, nel mezzo dei piani imperialistici generali che esistono e vengono promossi nella regione del Medio Oriente e del Mediterraneo Orientale.

Noi esigiamo:

-       che le continue azioni militari dell’esercito israeliano contro il popolo palestinese cessino immediatamente;

-       che le forze di occupazione israeliana e tutti i coloni abbandonino i territori palestinesi;

-       la liberazione dei prigionieri politici dalle prigioni israeliana e la libertà per tutti i palestinesi di poter tornare nelle proprie case. La soluzione del problema dei rifugiati palestinesi come stabilito dalla risoluzione dell’ONU;

-       la cancellazione delle esercitazioni militari congiunte e degli accordi di cooperazione militare con Israele;

-       uno stato indipendente Palestinese nei confini del 1967 con capitale Gerusalemme Est.

Organizzazioni firmatarie:

Federazione Giovanile Comunista di Argentina (FJC)

Gioventù Comunista dell’Austria (KJOE)

Gioventù Comunista di Bolivia (JCB)

Lega della Gioventù Comunista del Brasile (UJC)

Lega della Gioventù Comunista del Canada (YCL)

Gioventù Socialista di Croazia

Organizzazione della gioventù democratica unita di Cipro (EDON)

Unione della Gioventù Comunista della Rep. Ceca (KSM)

Gioventù Comunista in Danimarca (UKD)

Gioventù Comunista dell’Ecuador (JCE)

Movimento della Gioventù Comunista di Francia (MJCF)

Gioventù Socialista dei lavoratori di Germania (SDAJ)

Gioventù Comunista di Grecia (KNE)

Movimento della Gioventù Connoly Irlanda (CYM)

Lega della Gioventù Comunista di Israele (YCL)

Fronte della Gioventù Comunista d’Italia (FGC)

Gioventù Comunista del Lussemburgo (JCL)

Federazione della Gioventù Comunista del Messico (FJC)

Gioventù Comunista Paraguajana (JCP)

Gioventù Comunista del Perù – Patria Rossa (JCP -PR)

Gioventù Comunista Peruviana (JCP)

Gioventù Comunista Portoghese (JCP)

Gioventù Comunista Rivoluzionaria Bolscevica di Russia

Lega della Gioventù Comunista di Jugoslavia – Serbia (SKOJ)

Collettivi dei Giovani Comunisti di Spagna (CJC)

Unione della Gioventù Comunista di Spagna (UJCE)

Gioventù Comunista di Svezia (SKU)

Gioventù Comunista Siriana Kaledh Baghdash