(italiano / deutsch)

Die neue deutsche Arroganz

1) Il BND, servizio segreto tedesco, spia politici tedeschi, alti funzionari del Ministero degli Esteri francese e dell'Eliseo e perfino della Commissione Europea
2) Die neue deutsche Arroganz:
* BND spionierte französische Regierung aus
* BND spioniert mit Hilfe der Deutschen Telekom die Telekom Austria aus


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L'americana NSA spiava l'Europa con l'aiuto dei servizi segreti tedeschi

24.04.2015

La statunitense National Security Agency (NSA) per oltre dieci anni spiava i politici e uomini d'affari in Europa sfruttando le opportunità tecniche dei servizi segreti tedeschi, riferisce “Spiegel”.

Come chiarito dalla rivista, i collaboratori della NSA si rivolgevano ai loro colleghi tedeschi per verificare tramite i propri canali i numeri dei cellulari e gli indirizzi IP delle persone interessate. In particolare erano finiti nel mirino dell'agenzia di intelligence americana i rappresentanti del gruppo aerospaziale europeo "Eads" e della società "Eurocopter", così come diversi funzionari e politici francesi. Tutte queste azioni venivano effettuate all'insaputa del Servizio d'informazione federale tedesco (BND, servizi segreti).
La BND si è accorta dell'illegalità di queste attività solo nel 2008. Si era scoperto che alcune richieste dell'intelligence degli Stati Uniti non erano coerenti con gli obiettivi e le disposizioni dei servizi segreti tedeschi nell'ambito degli accordi USA-Germania per la lotta comune contro il terrorismo globale. Ciononostante la BND ha avviato i controlli solo nel 2013. Si è scoperto che venivano spiate circa 2mila persone di interesse per gli Stati Uniti. Secondo "Spiegel", il cancelliere tedesco non era stato informato di questo fatto. Contemporaneamente nel febbraio 2014 Berlino aveva rifiutato un accordo di antispionaggio con Washington.

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I tedeschi aiutavano gli USA a spiare l'Europa

03.05.2015

L'agenzia di intelligence tedesca BND non solo collaborava con la NSA americana, svolgendo i loro compiti in Germania, ma effettuava anche attività di spionaggio in altri Paesi della UE.
"La stazione di intercettazioni della BND a Bad Aibling per anni è stata illegalmente sfruttata per le attività di spionaggio della NSA negli altri Paesi europei. Tra le vittime figurano alti funzionari del ministero degli Esteri francese, dell'Eliseo e della Commissione Europea", — scrive il giornale tedesco "Sueddeutsche Zeitung".

Il primo scandalo è scoppiato nell'agosto 2013, dopo le rivelazioni di Edward Snowden. In seguito era emerso che la NSA intercettava anche il cellulare del cancelliere tedesco Angela Merkel. Un paio di settimane fa lo scandalo ha raggiunto un nuovo livello, dopo che si è scoperto che in un modo o nell'altro la BND aiutava i suoi colleghi americani a raccogliere informazioni sui politici europei e ad impegnarsi in attività di spionaggio industriale. Adesso è chiaro perché il cancelliere tedesco non ha reagito duramente al fatto che il suo telefono era sotto controllo: di cosa indignarsi se proprio la tedesca BND era direttamente implicata nello scandalo? 
Una commissione speciale del Bundestag (Parlamento tedesco) è ora al lavoro per far luce sulle attività in Europa della NSA, impegnata nello spionaggio industriale e nella raccolta di informazioni sui politici tramite i servizi segreti tedeschi. I partiti di opposizione della Germania chiedono indagini e le dimissioni del direttore della BND. Contemporaneamente il governo ha promesso di riformare l'agenzia.
Tuttavia la cancelleria tedesca aveva ignorato inizialmente gli avvertimenti sulle attività di spionaggio della NSA, ha dichiarato in un'intervista alla tedesca SNA Radio André Hahn, presidente della commissione del Bundestag per il controllo sui servizi segreti. Ora l'ufficio della cancelleria riconosce che c'erano dei rapporti tra il 2005 e 2008. Se questo è vero, allora la cancelleria federale era obbligata ad insistere sul fatto che la BND fermasse tali attività e a rivolgersi agli americani affermando che tali forme di spionaggio sono inaccettabili.
La cooperazione tra NSA e BND iniziò con lo scopo di impedire il contrabbando di armi e contrastare le minacce terroristiche dopo l'11 settembre 2001, — afferma André Hahn. Ma se, in contrasto con le condizioni di questa collaborazione sono state spiate aziende e soggetti privati, tramite uomini che gli americani hanno mandato ad hoc, si tratta di un significativo scostamento rispetto agli accordi. Tuttavia finora l'elenco di questi selettori non è noto e la lista è stata segretata. André Hahn ritiene che debba essere trasmessa alla commissione del Bundestag e alla commissione d'inchiesta. Solo allora si potrà valutare il danno effettivo subito dalla Germania e dalle istituzioni europee.
Si ha l'impressione che i fatti non siano oggetto dell'inchiesta. Ottenere l'accesso ai documenti sul caso è piuttosto difficile e richiede molto tempo, afferma Hahn. Ovviamente la grande coalizione al potere in Germania teme che fornendo le informazioni necessarie si scoprirà qualcos'altro. In questo caso il cancelliere in persona potrebbe impegnarsi per chiarire la situazione, ordinando di dare la lista alla commissione. Solo allora si potrà valutare con precisione le imprese, le istituzioni e le personalità che sono finite nel mirino dell'intelligence. Vogliamo chiarire la questione, ma ci scontriamo con meccanismi insormontabili e la protezione reciproca del segreto negli ambienti governativi, — ha detto in un'intervista a "Radio SNA" André Hahn.

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Opposizione tedesca sul piede di guerra per scandalo spionaggio con americana NSA

03.05.2015

In precedenza i media avevano riferito che l'agenzia di intelligence americana NSA aveva sfruttato i mezzi tecnici dei servizi segreti tedeschi per spiare politici francesi, tra cui il ministero degli Esteri, l'Eliseo, e i rappresentanti della Commissione Europea.
L'opposizione tedesca minaccia di portare in trubunale il governo federale nel caso in cui non fornisca informazioni dettagliate a riguardo delle presunte attività di spionaggio della statunitense "National Security Agency" (NSA) in Germania.
I "Verdi" e "Die Linke" (sinistra radicale) chiedono i dettagli sulle richieste della NSA per capire cosa l'agenzia di intelligence americana voleva spiare e sapere con l'aiuto dei servizi segreti tedeschi (BND), scrive il giornale "Welt am Sonntag".
"Se non otterremo risposte, significa che difendete le spie che infrangono la legge",
— ha dichiarato la rappresentante della sinistra radicale nella commissione d'inchiesta del caso Martina Renner, aggiungendo che il governo
"deve decidere da quale parte stare."
Ha chiesto misure radicali anche la rappresentante dell'organizzazione giovanile del Partito Socialdemocratico tedesco Johanna Uekermann, che ha espresso la necessità di dimissioni del ministro dell'Interno in carica Thomas de Maiziere a seguito dello scandalo di spionaggio.

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Il Grande Fratello USA guarda l'Italia 

di Mario Sommossa, 5/5/2015

Nell'Agosto del 2013, le rivelazioni del funzionario della NSA americana, Edward Snowden, sorpresero il mondo e sconvolsero l'Europa. Si scoprì che l'agenzia di spionaggio non solo sorvegliava spostamenti e conversazioni telefoniche di nemici, o potenziali tali, ma anche degli alleati europei compresa la Cancelliera tedesca Angela Merkel.

Anche i giornali e i politici italiani ne parlarono, ma senza scaldarsi troppo.  Non si seppe con chiarezza se anche i vertici del nostro Stato e i rappresentanti dei nostri maggiori partiti erano stati intercettati e controllati. E' certo che, con il senno di poi, possano nascere dei dubbi su come si ottennero e furono divulgate le notizie sulla vita privata di Silvio Berlusconi, informazioni che contribuirono a gettare discredito su di lui e su tutto il governo, fino alla caduta dello stesso. 
In Germania si alzarono le proteste di rito per la sovranità violata ma, perfino da loro, tutto finì a "tarallucci e vino". Anche se si era scoperto che, sistematicamente, i nostri amici americani si comportavano in Europa come fossero a casa loro, il tempo tutto rimedia e le necessità del realismo politico restano sempre superiori al garbo e al rispetto reciproco. Un po' meno realiste ma senza poter nulla fare furono le aziende europee perché, non contenta di controllare i nostri politici, la NSA praticava anche spionaggio industriale a favore delle grandi corporation USA.
Tutto sembrava, comunque, appartenere al passato salvo che, oggi, si scopre un seguito ancora più inquietante. Il 30 Aprile scorso il giornale tedesco Sud Deutsche Zeitung ha pubblicato la notizia che non solo la NSA praticava lo spionaggio ai danni degli alleati ma, su suo incarico, lo faceva pure il BND, il servizio segreto tedesco, che spiava e spia politici tedeschi, alti funzionari del Ministero degli Esteri francese e dell'Eliseo e perfino della Commissione Europea. Se la scusante allora addotta dagli americani fu che lo spionaggio industriale serviva per raccogliere informazioni su possibili esportazioni illegali verso Paesi sotto embargo, sarà curioso sentire le motivazioni per cui sono state messe sotto "ascolto " anche la Commissione Europea e la politica estera francese.
Non dobbiamo tuttavia stupirci troppo. Ogni servizio segreto fa il proprio mestiere e, a voler essere concilianti, potremmo giustificare gli americani col fatto che non si puo' mai fidarsi ciecamente di nessuno, nemmeno degli amici.  
Ma anche se volessimo "comprendere" i servizi d'oltreoceano, ciò che merita una riflessione più attenta è che le spie tedesche hanno agito contro un altro membro dell'Unione Europea e contro l'Unione stessa proprio per conto degli Stati Uniti. Interrogato in merito dalle opposizioni, il governo tedesco ha negato di essere informato di queste pratiche e, tantomeno, di averle autorizzate. Ciò nonostante, la Cancelliera Merkel e la tenuta della sua maggioranza attuale sono messe in discussione perché delle due l'una: o veramente i vertici di Berlino non ne sapevano nulla e quindi si creerebbe un problema di gestione, oppure ne erano perfettamente al corrente e il caso diventerebbe ancora più grave. Ricordiamo che per spionaggio ai danni di concorrenti politici in una campagna elettorale il presidente Nixon fu costretto a dimettersi. Non ci sembra per niente che al di fuori di una competizione elettorale la cosa diventi meno grave, anzi. 
Se, comunque, accettassimo per buona l'ipotesi che il servizio segreto tedesco abbia fatto di testa sua, nasce allora una domanda ancora più preoccupante. Come fidarsi di un'istituzione che ha poteri profondamente invasivi nella vita privata e pubblica di alleati e uomini politici se essa, anziché essere a totale disposizione del proprio Paese, si mette al servizio di una potenza straniera, per quanto amica?
La preoccupazione si aggrava se pensiamo che quanto fatto dalla BND non si limiti alla Germania ma possa accadere, nello stesso modo, anche da noi. E' vero che, su molti soggetti, tutte le organizzazioni di spionaggio alleate lavorano insieme e da qui nascono frequentazioni e conoscenze che possono portare, magari involontariamente, a qualche leggerezza. Tuttavia non ci risulta, né si è mai sentito, che fossero i servizi americani a spiare i loro politici per conto di una qualunque organizzazione europea o tantomeno italiana. Siamo sicuri, dopo le rivelazioni del quotidiano tedesco, ripreso anche da Le Monde, che non stia avvenendo la stessa cosa a Roma, oggi?
Considerati i rapporti di forza del nostro paese con l'alleato americano e la nostra tradizionale sudditanza nei confronti di qualunque "suggerimento" in arrivo da Washington, il dubbio resta ed è destinato a crescere.


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Die neue deutsche Arroganz
 

04.05.2015
BERLIN/PARIS
 
(Eigener Bericht) - Der deutsche Auslandsgeheimdienst hat die im Auftrag der NSA abgefangene Kommunikation höchster französischer Regierungsstellen für seine eigene Spionagetätigkeit genutzt. Dies geht aus aktuellen Medienberichten hervor. Demnach hat der BND nicht nur Metadaten, sondern auch den Inhalt von E-Mails und Telefonaten aufgezeichnet und sich daraus zur Erstellung seiner Berichte bedient. Betroffen waren nicht nur die Verwaltung des französischen Staatspräsidenten, sondern auch österreichische Regierungsbehörden und die EU-Kommission. Insider urteilen, es sei dem BND eindeutig um "die politische Ausspähung unserer europäischen Nachbarn" gegangen; die durch das Bekanntwerden dieser Tatsache ausgelöste Affäre habe mit der Aufdeckung der deutschen Spionage in Frankreich, Österreich und bei der EU "ihren Scheitelpunkt noch nicht erreicht". Die Enthüllungen erfolgen zu einem Zeitpunkt, zu dem neue Verbalattacken aus der Bundesregierung in Frankreich Empörung hervorrufen. Mitte April hatte Bundesfinanzminister Wolfgang Schäuble behauptet, Frankreich könnte "froh sein", sollte jemand das französische Parlament zu Sparmaßnahmen "zwingen". Französische Spitzenpolitiker hatten sich daraufhin heftig über die "neue deutsche Arroganz" beschwert.

In Text und Ton

Der Bundesnachrichtendienst (BND) hat jahrelang mehrere europäische Verbündete Deutschlands sowie die EU bespitzelt und die Daten an den US-Militärgeheimdienst NSA weitergegeben. Dies bestätigen aktuelle Medienberichte. Grundlage dafür war demnach ein deutsch-US-amerikanisches Memorandum of Understanding aus dem Jahr 2002, das offiziell geschlossen wurde, um im "Anti-Terror-Krieg" nach dem 11. September 2001 gemeinsam Spionage zu treiben. Von 2002 bis 2013 habe der BND auf der Basis dieses Abkommens massenhaft Kommunikation abgefangen und darin auf Ersuchen der NSA nach rund 690.000 Telefonnummern und etwa 7,8 Millionen IP-Kombinationen gesucht, heißt es: "Deutsche und amerikanische Personen und Einrichtungen" seien von der Ausforschung ausgenommen gewesen [1]; auf verbündete Staaten sei hingegen keinerlei Rücksicht genommen. Die Spionage beschränkte sich nicht nur auf sogenannte Metadaten, sondern umfasste auch Telefonate und E-Mails, die in Ton- und Textdateien aufgezeichnet wurden.[2]

Die Nachbarn ausgespäht

Dabei richteten sich die Maßnahmen entgegen dem offiziellen Zweck - dem Vorgehen gegen tatsächliche oder angebliche Terroristen - auch gegen Politiker, Ministerialbeamte und Konzerne. Aktuellen Berichten zufolge ist das Memorandum of Understanding von 2002 offenbar eingehalten worden; deutsche Politiker seien gar nicht ausgeforscht worden, deutsche Unternehmen nur in sehr geringer Zahl. Allerdings seien deutsch-französische Konzerne wie Airbus (Ex-EADS) oder Eurocopter ausspioniert worden. Insbesondere hat sich die Spionage offenkundig gegen Staaten gerichtet, die als bedeutende Verbündete Deutschlands gelten können. Laut den Berichten fing der BND mit Hilfe seiner Abhöranlage im bayerischen Bad Aibling, die auf das gezielte Abgreifen der Kommunikation mit dem Nahen und Mittleren Osten einschließlich Afghanistans spezialisiert ist, Kommunikationsdaten hochrangiger Beamter des französischen Außenministeriums und des Élysée-Palastes, österreichischer Behörden sowie der EU-Kommission ab. Es sei eindeutig um "die politische Ausspähung unserer europäischen Nachbarn und von EU-Institutionen" gegangen, wird ein Insider zitiert.[3] Insbesondere habe der BND die abgefangenen Daten keineswegs nur an die NSA weitergeleitet, sondern sie auch selbst ausgewertet, heißt es nun; seine Mitarbeiter hätten "die Daten jahrelang ... begutachtet, ausgewertet, teilweise kopiert und in Berichten verwertet".[4]

Unter Freunden

Damit bestätigt sich, dass die Bundesrepublik sich gegenüber ihren europäischen Verbündeten erlaubt, was sie sich von der NSA im eigenen Land verbittet. "Ausspähen unter Freunden, das geht gar nicht", hatte Bundeskanzlerin Angela Merkel im Herbst 2013 zur US-Spionage in Deutschland erklärt.[5] Entsprechend heißt es nun, das Kanzleramt sei über die Ausforschung von Verbündeten in Europa nicht informiert gewesen. Allerdings liegen längst gegenteilige Berichte vor, die nicht nur die Amtszeit von Innenminister Thomas de Maizière (2005 bis 2009), sondern womöglich auch diejenige von Außenminister Frank-Walter Steinmeier (bis 2005) an der Spitze des Kanzleramts betreffen (german-foreign-policy.com berichtete [6]). Entsprechend werden in Berlin mittlerweile besorgte Warnungen laut. "Sollte sich herausstellen, dass Partner gezielt, allein aus Gründen wirtschaftlicher Interessen und des Informationsvorsprungs ausspioniert wurden, wird dies zu Belastungen im bilateralen, aber auch im innereuropäischen Verhältnis führen" [7], erklärt der stellvertretende Vorsitzende der SPD-Bundestagsfraktion Rolf Mützenich: "Vertrauen im deutsch-französischen Verhältnis" sei jedoch "existenziell für die europäische Integration". Dabei rechnen Insider mit weiteren Enthüllungen. Der CDU-Bundestagsabgeordnete Armin Schuster, Mitglied im Parlamentarischen Kontrollgremium, erklärt: "Ich fürchte, die Affäre hat ihren Scheitelpunkt noch nicht erreicht."[8]

Kein Gleichgewicht

Die Enthüllungen über das Ausspionieren französischer Regierungsstellen durch den BND erfolgen zu einem Zeitpunkt, zu dem das dominante Auftrumpfen der Bundesregierung in Frankreich für neue Verstimmungen sorgt. Bereits seit Jahren leistet sich das deutsche Polit-Establishment einen abschätzigen Umgang mit dem Verbündeten, der den gängigen politischen Sonntagsreden über eine angebliche deutsch-französische "Freundschaft" Hohn spricht. Bereits Anfang 2011 deklassierte ein Journalist aus dem Berliner Establishment den damaligen französischen Staatspräsidenten Nicolas Sarkozy, indem er ihm "die Rolle des Vizekanzlers" unter einer "EU-Kanzlerin" Merkel zuschrieb: Sarkozy dürfe "durchaus die Initiative" übernehmen, müsse sich allerdings damit abfinden, "im Konfliktfall von der Kanzlerin immer wieder gebremst" zu werden.[9] Ende 2012 hatte eine deutsche Außenpolitik-Expertin gefordert, nun auch offiziell das zwischen Berlin und Paris immer wieder vorgeschobene "Gleichgewichts-Paradigma aufzugeben".[10] Ende 2014 beschimpfte EU-Kommissar Günther Oettinger Frankreich als "Wiederholungstäter", weil es sich Spardiktaten aus Berlin und Brüssel verweigerte, und verlangte von der EU ultimativ "Härte" gegenüber Paris.[11] Die Beispiele ließen sich vermehren.

"Das Parlament zwingen"

Mitte April hat nun Bundesfinanzminister Wolfgang Schäuble (CDU) den früheren Verbalattacken gegen Frankreich eine neue hinzugefügt. Mit Blick auf die massiven französischen Widerstände gegen die deutschen Spardiktate hatte er erklärt: "Frankreich könnte froh sein, wenn jemand das Parlament zwingen würde, aber das ist schwierig, so ist die Demokratie".[12] Der Wunsch des deutschen Ministers, das Parlament eines souveränen Nachbarstaates zu "zwingen", ist in Paris auf Empörung gestoßen. "Die Frankreichfeindlichkeit von Wolfgang Schäuble" sei "unerträglich, inakzeptabel und kontraproduktiv", protestierte der Vorsitzende von Frankreichs Regierungspartei Parti socialiste (PS), Jean-Christophe Cambadélis. Jean-Luc Mélenchon, Präsidentschaftskandidat des oppositionellen Front de gauche im Jahr 2012, forderte von Schäuble eine "Entschuldigung bei der französischen Bevölkerung".[13] Die Äußerungen des deutschen Ministers zeigten "die neue deutsche Arroganz", die exakt "zu dem Zeitpunkt" zutage trete, zu dem Berlin "Europa dominiert". Dass Berlin sich über Jahre die Ausforschung höchster französischer Regierungsstellen genehmigt hat, passt dazu.
[1] Georg Mascolo: BND half NSA beim Ausspähen von Frankreich und EU-Kommission. www.sueddeutsche.de 29.04.2015.
[2] BND wertete Daten für eigene Zwecke aus. www.handelsblatt.com 02.05.2015.
[3] Georg Mascolo: BND half NSA beim Ausspähen von Frankreich und EU-Kommission. www.sueddeutsche.de 29.04.2015.
[4] BND wertete Daten für eigene Zwecke aus. www.handelsblatt.com 02.05.2015.
[5] Marlies Uken: Für Merkel geht Abhören unter Freunden gar nicht. www.zeit.de 24.10.2013.
[6] S. dazu "Russland, China, Terror".
[7] Mützenich warnt vor Schaden für Europa. www.ksta.de 30.04.2015.
[8] "Die Affäre hat ihren Scheitelpunkt noch nicht erreicht". www.badische-zeitung.de 02.05.2015.
[9] Andreas Rinke: Die EU-Kanzlerin. Angela Merkel überträgt ihren Regierungsstil auf die europäische Ebene. www.internationalepolitik.de 21.01.2011. S. dazu Die Kanzlerin Europas.
[10] Claire Demesmay: Zusammen ist man weniger allein. www.theeuropean.de 23.12.2012. S. dazu Nicht mehr auf Augenhöhe.
[11] Günther H. Oettinger: Déficit français: Bruxelles ne doit pas céder. Les Echos 21.11.2014. S. dazu Eine kontrollierte Entgleisung.
[12] Michaela Wiegel: "Unerträgliche Frankreichfeindlichkeit". www.faz.net 17.04.2015.
[13] Le ministre allemand des Finances voudrait réformer la France de force. www.ledauphine.com 17.04.2015.


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Die neue deutsche Arroganz (II)
 

18.05.2015

BERLIN/WASHINGTON/WIEN
 
(Eigener Bericht) - Der Bundesnachrichtendienst (BND) hat in Kooperation mit dem US-Militärgeheimdienst NSA massenhaft E-Mails aus Österreich sowie aus Luxemburg und der Tschechichen Republik abgefangen und gespeichert. Dies geht aus einer internen E-Mail eines für die Zusammenarbeit mit Geheimdienst und Polizei zuständigen Mitarbeiters der Deutschen Telekom AG hervor, die der österreichische Nationalratsabgeordnete Peter Pilz veröffentlicht hat. Demnach hat der BND von der Telekom schon Anfang Februar 2005 grünes Licht für den Zugriff auf eine Glasfaserleitung erhalten, über die die Internetkommunikation zwischen Luxemburg einerseits und Österreich sowie zahlreichen weiteren Staaten andererseits läuft. Damals lag die Zuständigkeit für den BND in letzter Instanz bei Kanzleramtschef Frank-Walter Steinmeier (SPD). Betroffen war laut Berichten auch Österreichs Inlandsgeheimdienst. Wer Kenntnis über dessen Kommunikation habe, wisse "fast alles über das politische Leben in dieser Republik", urteilt Pilz. Ernsthafte Proteste der betroffenen Regierungen bleiben in der deutsch dominierten EU bisher aus. Die Bundesregierung hingegen setzt die technologische Aufrüstung des BND fort, die die deutsche Spionage letztlich "auf Augenhöhe" mit der NSA bringen soll - auch im Internet.

Ausgeleitet und dupliziert

Der Bundesnachrichtendienst (BND) hat in Kooperation mit dem US-Militärgeheimdienst NSA Einwohner und Regierungsstellen von mindestens vier engen EU-Verbündeten sowie vermutlich diverse in Wien ansässige internationale Organisationen wie die Internationale Atomenergie-Organisation (IAEO) ausspioniert. Dies geht aus einer internen E-Mail eines Mitarbeiters der Deutschen Telekom AG hervor, die der österreichische Nationalratsabgeordnete Peter Pilz (Grüne) Ende vergangener Woche veröffentlicht hat.[1] Der Telekom-Mitarbeiter teilt darin seinem BND-Kontaktmann mit, man habe soeben eine neue Glasfaserleitung von Frankfurt am Main nach Luxemburg freigeschaltet, über die nun "kein nationaler Verkehr mehr" geführt werde. Für den BND, der als Auslandsgeheimdienst deutsche Staatsbürger theoretisch nicht ausforschen darf, war dies ein Signal, künftig freie Hand beim Zugriff auf die Leitung zu haben, die unter anderem nach Wien führt. "Die Daten der Telekom Austria wurden am Internetknoten Frankfurt über das BND-Büro in der Deutschen Telekom AG ausgeleitet, dupliziert, nach Pullach in die BND-Zentrale weitergeleitet", schildert Peter Pilz die deutsche Maßnahme; dann seien sie "von der Technischen Aufklärung (TA) ... für den automatisierten Zugriff zugänglich gemacht" worden.[2]

Spionageziel: Internationale Organisationen

Pilz' Enthüllung offenbart bereits den zweiten Fall umfassender Internetspionage gegen Österreich. Schon im März war bekannt geworden, dass die NSA den Internetprovider UPC (früher: chello.at) auf einer Liste von insgesamt 35 Spionagezielen führte - unter anderem neben den französischen Providern Alcatel-Lucent und Wanadoo. Deren Daten würden abgeschöpft, indem sie "an einem Absaugknoten" vorbeigeführt würden, hieß es damals; dies geschehe "mit der Hilfe von privaten Telekomkonzernen" und deren Glasfaserkabeln. "Der Großteil" werde dabei in den Vereinigten Staaten abgesaugt; jedoch befänden sich "auch acht Vorrichtungen außerhalb von US-Territorium".[3] Die BND-NSA-Kooperation am Knotenpunkt DE-CIX in Frankfurt am Main sorgt schon seit geraumer Zeit immer wieder für Schlagzeilen.[4] Bereits im März mutmaßten Beobachter anlässlich der Ausforschung von UPC, einem Unternehmen, das ungefähr 464.000 Kunden in Österreich hat, das besondere Interesse an der Ausforschung österreichischer Kommunikation könne auf "die Vielzahl an internationalen Organisationen in Wien" zurückzuführen sein. Ausdrücklich genannt wurde die IAEO, in deren Netzwerk bereits zuvor die Spionage-Malware "Regin" gefunden worden war, die der NSA zugeschrieben wird.[5]

Fast alles über Österreich

Schwer wiegt zudem, dass der BND offenbar auch Österreichs Inlandsgeheimdienst abgeschöpft hat. Laut Recherchen des ARD-Magazins "Fakt" ist mit dem nicht näher bezeichneten österreichischen "Bundesamt", das Berichten zufolge ins Visier der BND-NSA-Internetspionage geraten ist, das "Bundesamt für Verfassungsschutz und Terrorismusbekämpfung" gemeint.[6] Dort "gibt es Daten über zehntausende Personen", erklärt der Nationalratsabgeordnete Pilz: Wer auf sie Zugriff habe, wisse "fast alles über das politische Leben in dieser Republik".

Start unter Rot-Grün

Technisch grünes Licht für das massenhafte Abschöpfen österreichischer Kommunikationsdaten erhielt der BND ausweislich der E-Mail aus der "Regionalstelle für staatliche Sonderaufgaben" (ReSA) der Deutschen Telekom in Frankfurt am Main [7] am 3. Februar 2005 - also noch zur Amtszeit von Bundeskanzler Gerhard Schröder und seinem Kanzleramtschef Frank-Walter Steinmeier. Für Aktivitäten des BND war damals ganz wie heute in letzter Instanz der Kanzleramtschef zuständig.

Erste Priorität

Dabei betrifft das Abschöpfen der Daten offenkundig nicht nur Österreich, sondern auch weitere EU-Verbündete. Ausweislich der ReSA-E-Mail durchliefen gleich vier Kommunikationsströme der "ersten Prioritätenliste" des BND die neue Glasfaserleitung der Deutschen Telekom: neben Luxemburg-Wien auch Luxemburg-Prag, Ankara-Luxemburg und Luxemburg-Moskau.[8] Damit gerieten zumindest auch Daten aus Luxemburg und der Tschechischen Republik systematisch in die Speicher des BND. Schon vor wenigen Tagen war bekannt geworden, dass der deutsche Auslandsgeheimdienst auch Daten aus Frankreich abschöpfte und dabei sogar die Kommunikation französischer Regierungsstellen ausspionierte.[9] Ob Vergleichbares auch in der luxemburgischen Heimat von EU-Kommissionspräsident Jean-Claude Juncker und in Prag geschah, ist bislang nicht bekannt. Wenig überraschend ist hingegen die Ausforschung von Kommunikation mit Personen oder Institutionen in Russland und in der Türkei.

Kein offizieller Protest

Ernsthafte Proteste kommen bislang lediglich aus der französischen und aus der österreichischen Opposition. Der österreichische Oppositionsabgeordnete Peter Pilz spricht von einem "glatten Rechtsbruch", fordert die Telekom Austria auf, rechtliche Schritte gegen die Deutsche Telekom in die Wege zu leiten, und spricht sich für die Einsetzung eines parlamentarischen Untersuchungsausschusses in Wien aus.[10] Bereits kürzlich hat der französische Oppositionelle Jean-Luc Mélenchon, Präsidentschaftskandidat des "Front de gauche" im Jahr 2012, eine "neue deutsche Arroganz" konstatiert, die nicht zufällig "zu dem Zeitpunkt" zutage trete, zu dem Berlin "Europa dominiert".[11] Die französische Regierung hingegen verzichtet bislang auf jeden offiziellen Protest; Österreichs Innenministerin hat lediglich eine Strafanzeige "gegen unbekannt" gestellt. Aus Luxemburg und der Tschechischen Republik sind bislang keinerlei Beschwerden gegen die europäische Hegemonialmacht zu hören.

Eine größere Rolle in der Welt

Unterdessen treibt Berlin den Ausbau der BND-Internetspionage voran. Im Rahmen einer "Strategischen Initiative Technik" hat die Bundesregierung dem Auslandsgeheimdienst in einem ersten Schritt fast eine Drittelmilliarde Euro zur Verfügung gestellt, um seine Fähigkeiten in puncto E-Mail- und Onlinespionage zu verbessern und nach Möglichkeit "auf Augenhöhe" mit der NSA zu gelangen.[12] "Will Deutschland eine größere Rolle in der Welt spielen", heißt es dazu in der führenden Zeitschrift der Berliner Außenpolitik-Eliten, der "Internationalen Politik", "führt an einem Ausbau der Kapazitäten kein Weg vorbei."[13] Über eine Milliarde Euro gibt die Bundesrepublik aus, um den BND aus Pullach nach Berlin zu holen, wo er engere Beziehungen zu Ministerien und Parlament aufbauen soll. Erst kürzlich hat die Bundesregierung eingeräumt, dass die ursprünglich auf 720 Millionen Euro veranschlagten Kosten für den Neubau der Berliner BND-Zentrale schon jetzt auf über eine Milliarde Euro gestiegen sind. Die Gesamtkosten für den Umzug werden mittlerweile auf 1,588 Milliarden Euro beziffert. Die Stärkung des nationalen Geheimdienstes, der noch die engsten EU-Verbündeten ausforscht, gehört untrennbar zur Konsolidierung der deutschen Dominanz über Europa und zur neuen deutschen Weltpolitik hinzu.[14]

[1] Die E-Mail ist hier einsehbar: netzpolitik.org/wp-upload/2005-02-03-BND-Telekom-AT.jpg .
[2] Fabian Schmid: BND spionierte für NSA Leitungen der Telekom Austria aus. derstandard.at 15.05.2015.
[3] Fabian Schmid, Markus Sulzbacher: NSA spionierte gezielt österreichische UPC-Kunden aus. derstandard.at 11.03.2015.
[4] S. dazu Beredtes Schweigen und Der Airbus für's Internet.
[5] Fabian Schmid, Markus Sulzbacher: NSA spionierte gezielt österreichische UPC-Kunden aus. derstandard.at 11.03.2015.
[6] BND hatte österreichischen Geheimdienst im Visier. www.mdr.at 05.05.2015.
[7] Für Zuarbeiten für Geheimdienste und Polizeien beschäftigt die Deutsche Telekom an ihren Standorten in Berlin, Frankfurt am Main, Hannover und Münster rund 40 Mitarbeiter. Andre Meister: Interne E-Mail: BND und Deutsche Telekom haben auch Österreich, Tschechien und Luxemburg abgehört (Update). netzpolitik.org 15.05.2015.
[8] Andre Meister: Interne E-Mail: BND und Deutsche Telekom haben auch Österreich, Tschechien und Luxemburg abgehört (Update). netzpolitik.org 15.05.2015.
[9] BND wertete Daten für eigene Zwecke aus. www.handelsblatt.com 02.05.2015. S. dazu Die neue deutsche Arroganz.
[10] Fabian Schmid: BND spionierte für NSA Leitungen der Telekom Austria aus. derstandard.at 15.05.2015.
[11] S. dazu Die neue deutsche Arroganz.
[12] S. dazu Eine deutsch-europäische NSA und Erfordernisse der Weltpolitik.
[13] Peter Neumann: Algorithmen und Agenten. Wo es gerade in Deutschland bei der Geheimdienstarbeit hapert. Internationale Politik November /Dezember 2014.
[14] S. dazu In und durch Europa führen und Die Bilanz eines Jahres.