Si è svolto dal 18 al 25 luglio il tradizionale Festival cinematografico di Pola, già Festival del film jugoslavo. 
Come sempre, il Festival si tiene sotto il patrocinio del Presidente della Repubblica. L'attuale Presidente Kolinda Grabar-Kitarović non è però intervenuta all'inaugurazione, a causa delle sue "vacanze negli USA", come hanno riferito i media. Perciò, ella ha inviato un suo "alto rappresentante", il produttore Branko Lustig, pluripremiato durante il periodo del Presidente Tudjman. Nel suo breve discorso il Lustig ha sentito il bisogno di ricordare ed elogiare da un lato la preparazione della Operazione "Tempesta" (Oluja) organizzata alle isole di Brioni, e dall'altro il matrimonio del generale Ante Gotovina (sic – il noto criminale di guerra ex mercenario della Legione Straniera), avvenuto otto giorni prima.
All'inaugurazione non si sono visti né il Primo ministro Zoran Milanović né il Sindaco di Pola Boris Miletić. Molto fotografato invece l'ex Presidente, Ivo Josipović.
Non è mancata, come ogni anno all’inaugurazione, l'apparizione di Tito attraverso i filmati d'archivio.
Pluripremiato è stato il film "Zvizdan" del regista Dalibor Matanić: un film sull'attuale situazione in Croazia. Non l'abbiamo visto, ma a giudicare da quanto ne ha scritto la critica, parrebbe ispirato al motto: "volemose bene".
Ma il pubblico dell'Arena ha reso soprattutto grande encomio a "Bit ćemo prvaci svijeta" ("Saremo campioni del mondo") di Darko Bajić, un film sulla grande squadra Nazionale di Pallacanestro jugoslava, che sotto la guida di Ranko Žeravica sconfisse la Nazionale USA e vinse nel 1970 il Campionato del Mondo a Lubiana. Il film è prodotto dalla Intermedia Network: "Questo film è stato girato per comunicare col pubblico e con un grande numero di spettatori... Questo film è uno dei pochi che, dopo la disgregazione della Jugoslavia, parlano del periodo positivamente, dato che mentre la Jugoslavia ancora esisteva tutti facevano a gara a criticare e girare film contro la realtà socialista, come fu ad esempio durante l' 'onda nera’ [corrente pessimistica-decadente del cinema jugoslavo, sorta a partire dagli anni Sessanta, ndCNJ]", ha dichiarato Bajić.

(a cura di Ivan P.)