Fascismo ieri e oggi
 
Link a documenti utili per capire, in ordine cronologico inverso:
 
1) 10 fake news oggi diffuse sul fascismo. Viva il 25 aprile – di Giorgio Cremaschi, 25.4.2019
2) Perché il fascismo non sia più, oggi come ieri, l’autobiografia della nazione – di Franco Astengo, 28.10.2018
3) Fascismo: passato e presente – di Jorge Cadima, 28.10.2018
4) "Antifascismo" borghese e antifascismo proletario – di C.p.c. Tazebao / Antitesi, novembre 2018

5) Pericolo fascista e unità. Ma con chi e per cosa? – di Collettivo Genova City Strike, 2.9.2018

6) Effetti economici del fascismo – di Lorenzo Battisti, 23.4.2018
7) SUL FASCISMO – di Ivo Andrić (ed. italiana: Nuova Dimensione, 2011)
 
 
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10 fake news oggi diffuse sul fascismo. Viva il 25 aprile
 
di Giorgio Cremaschi (Potere Al Popolo), 25 Aprile 2019

Per colpa di Salvini, ma anche di altri che non si dichiarano salviniani, in Italia si sta sdoganando il fascismo. Uno dei mezzi di questa operazione è propalare fakenews, di cui la più scontata e banale è: “Mussolini ha anche fatto cose buone”. (...) Vediamo alcune di queste falsità. 1) Mussolini ed il fascismo sono andati al potere con il consenso elettorale della maggioranza degli italiani. 2) Mussolini era contro il liberismo economico e per una sorta di socialismo nazionale. 3) Il fascismo oggi sarebbe contro l’Euro e la moneta unica ed i sacrifici che essa comporta. 4) Il fascismo stava dalla parte degli operai. 5) Il fascismo era una dittatura all’acqua di rose. 6) Il fascismo non era razzista ed antisemita, lo divenne solo dopo l’alleanza con Hitler. 7) Il fascismo era patriottico. 8) Il fascismo era duro, ma onesto. 9) I partigiani ed i fascisti in fondo avevano, pur da parti opposte, lo stesso amor di Patria. 10) Non ha più senso oggi di parlare di fascismo e antifascismo...

 
 
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Perché il fascismo non sia più, oggi come ieri, l’autobiografia della nazione

di Franco Astengo, 28 ottobre 2018
 
... Ricordando che il fascismo salì al potere pur rappresentando un’esigua minoranza parlamentare sulla base proprio di una mancata opposizione e di un accompagnamento “furbesco” attuato da coloro che pensavano di addomesticarlo anestetizzandolo nella gabbia del potere. L’attuale situazione, nella quale si stanno riproducendo soprattutto i temi  più deteriori del razzismo deve essere affrontata attraverso l’espressione costante della negatività dei principi che il fascismo ha rappresentato realizzandone la costante comparazione con ciò che sta concretamente accadendo. Per questo motivo la conoscenza assume un valore fondamentale ed è in questo senso che attraverso le note che seguiranno si cercherà di offrire un contributo attraverso un tentativo (certo parziale e appena abbozzato) di ricostruzione storica del peggior fenomeno che ha attraversato la storia d’Italia e d’Europa...
 
 
 
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Fascismo: passato e presente
 
di Jorge Cadima – da “O Militante”, rivista teorica del Partito Comunista Portoghese, n° 355 luglio-agosto 2018
L'essenza del fascismo / Violenza, demagogia, paura e capri espiatori / Quando il grande capitale scommette sul fascismo / Militarismo e guerra / Il fascismo non è mai scomparso / Il momento attuale
 
 
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"Antifascismo" borghese e antifascismo proletario

di C.p.c. Tazebao / Antitesi n.5 (2018)
Introduzione / Il falso antifascismo dei socialdemocratici e dei revisionisti sul piano storico / La riabilitazione dei fascisti. Riscrivere la storia per dominare il presente / La legge Scelba ieri, il ddl Fiano oggi. Il mito del fascismo vietato per legge / Memoria e presente dell'antifascismo proletario / Conclusioni
 
 
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Pericolo fascista e unità. Ma con chi e per cosa?

di Collettivo Genova City Strike, 2 settembre 2018

.... Quando i comunisti, a livello internazionale puntarono al fronte unico antifascista (e in Italia ciò pose le basi per il C.L.N.)(3) si era in situazione di guerra dispiegata; il regime fascista e quello nazista erano propriamente dittature e non governi di coalizione. Per limitarci al solo fascismo italiano, si arrivava da vent’anni in cui si era condotta una guerra di annientamento contro l’opposizione con carceri e uccisioni. La libertà di stampa era stata abolita e il regime controllava ogni forma istituzionale. Pur non sottovalutando i pericoli odierni, siamo in quella situazione?...

 
 
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Effetti economici del fascismo
 
di Lorenzo Battisti per Marx21.it, 23 Aprile 2018

I duri anni di crisi che stiamo attraversando stanno portando una rinascita dei movimenti di estrema destra in tutti i paesi europei. Questo aumento è dovuto anche ai consensi che questi partiti riescono ad ottenere nei quartieri popolari. Il successo di questi partiti non è solo elettorale o legato esclusivamente al voto di protesta, ma è testimoniato dal diffondersi del sostegno a questa ideologia in vasti strati sociali dei paesi europei: sulle reti sociali si osserva periodicamente il riproporsi diffuso di testi che rivendicano e ricordano i successi del ventennio fascista in Italia, fatto di grandi investimenti e di istituti sociali a favore della popolazione. In sostanza il fascismo viene descritto come un regime bonapartista che, sotto la guida carismatica di Mussolini, ha soggiogato la borghesia italiana, ha contribuito al rilancio e al successo economico del paese e ne ha diffuso i benefici tra tutta la popolazione. 
 
 
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Editore Nuova Dimensione
Portogruaro 2011 - 13,00 euro
ISBN 10: 8889100702 / ISBN 13: 9788889100707
 
Nel 1920 Ivo Andric assume l’incarico di diplomatico presso l’Ambasciata del Regno dei Serbi, Croati e Sloveni in Vaticano. Durante il suo periodo romano (durato fino al novembre del 1921) un fenomeno politico e sociale non sfugge all’occhio acuto e all’animo inquieto dello scrittore: la nascita e lo sviluppo del fascismo. Tutti i suoi scritti su questo tema sono stati elaborati dopo la sua permanenza a Roma e quella, brevissima, a Trieste (fine 1922 - inizio 1923) e pubblicati sulle riviste letterarie croate e serbe nel periodo 1923-1926: “Rivoluzione fascista, Benito Mussolini, Caso Matteotti, Crisi del fascismo - crisi d’Italia”, firmati con lo pseudonimo Res. Alla sua attenzione non sfuggono le opere di Marinetti e di D’Annunzio, di cui ha parlato nelle recensioni intitolate “Un libro di guerra di Gabriele d’Annunzio” e “Un nuovo romanzo di F.T. Martinetti”. All’edizione italiana di questi scritti di Andrić si aggiungono due ricordi dello scrittore serbo, entrambi del secondo dopoguerra: il primo è del suo amico Kalmi Baruh, ispanologo, ebreo di Sarajevo; il secondo è frutto di una dolorosa passeggiata di Andrić per i sentieri dell’antico cimitero ebraico di Sarajevo; questi saggi trasmettono intatta l’originalità dello sguardo di Andrić sul fascismo, un fenomeno che al tempo suscitò molte perplessità nelle cancellerie e nei parlamenti delle cosiddette vecchie democrazie e che oggi, travestito a volte da varie forme di populismo, conferma la sua preoccupante vitalità ideologica. Nel cinquantesimo anniversario del Premio Nobel, questo libro rappresenta qualcosa di più di un semplice omaggio a uno dei più grandi scrittori del Novecento.