Cari compagni,
sono tornata l'altro ieri da Belgrado.
La cosa che mi ha colpito di pi� � che durante le feste di
Capodanno la
parola "speranza" era sulle labbra di tutti. Era la cosa che si sentiva
ovunque. Del tipo - qualcosa sta cambiando, spero che ora vada meglio.
Vi
giuro che stavolta, solo 4 mesi dopo, non ho sentito pi� nessuno
pronunciarla. Pare che la gente stia cominciando a capire che non ha
tanto
da sperare, che anzich� in meglio sta andando tutto in peggio e che
continuer� cos�. Cominceranno a svegliarsi, piano piano? A me � capitato
di
parlare con una vecchietta sull'autobus, il primo giorno. Non ha avuto
paura di dirmi (senza sapere con chi stava parlando, e per fortuna, ha
trovato me e non una dell'Otpor), indicando un grande poster della
propaganda anti-Milosevic (lui da giovane, col sigaro, sotto scritto:
"Chi
� colpevole?"): "Guardi com'� bello qui! E' la foto pi� bella!". Pure
lei
aveva votato Dos a ottobre, ma ora diceva che � pentita e delusa, che
"questi di adesso sono peggio di quelli di prima", che si stava bene 20
anni fa e che non se ne pu� pi��
Un altro esempio: quelli del Dos si stanno adeguando ai loro
modelli
occidentali senza badare alle differenze del proprio paese dagli altri.
Quindi stanno introducendo, in nome della democrazia e sviluppo civile,
un
sacco di tasse molto alte che tantissima gente non potr� pagare. E poi?
Per
esempio, una decina di giorni fa sono state votate tutte le tasse del
tipo
sulla successione, regali e simili. L� c'� tantissima gente che ha una
casa
ma non ha un soldo per vivere. E come qualche anno fa si vedevano
persone
in giacca e cravatta o con la pelliccia che frugavano nei cassoni della
spazzatura (perch� i vestiti ce li avevano, ma gli stipendi e pensioni
erano tali da non poter comprarsi da mangiare), si vedranno persone che
avranno dei problemi giudiziari semplicemente perch� vorranno restare a
vivere nelle case dei propri genitori.
Vedere le scene dal Parlamento alla televisione non so se fa pi�
ridere o
piangere. Quello italiano non � niente� I delegati si insultano uno
dietro
l'altro invece di parlare di cose per le quali sono l�. La gente ormai
abbandona le telenovelas sudamericane per seguire questa vergogna, si
diverte di pi�. La star del momento, anche se negativa, � Seselj. I suoi
insulti sono i pi� pesanti, le sue scenate le pi� pittoresche, ma certe
volte colpisce anche in modo giusto quelli del Dos. Visto che � pazzo
furioso, quasi nessuno lo prende sul serio nemmeno allora.
A Belgrado tutto sembra normale, anzi, � sempre pi� "bella". Si
aprono i
nuovi negozi, sempre pi� del tipo occidentale. Si fanno affari con
l'estero. Torneranno i vecchi partner e arriveranno i nuovi
investimenti.
Dovrebbe aprire la Banca Commerciale, sta tornando l'Ikea, stanno
aprendo
un negozio Nike solo per le donne. Certa gente spende, quelli che hanno
-
piace tanto farsi vedere. Il centro quasi splende. Basta spostarsi un
po'
per vedere che nei supermercati le persone di solito hanno solo un paio
di
cose nei cestini. Mi hanno guardata male e con invidia quando ho speso
20.000 lire tutte in una volta (pi� della met� era per l'olio d'oliva
italiano, invece di scegliere secondo il potere d'acquisto loro,
importano
le marche che costano di pi� e le fanno pagare ancora di pi� - � solo
per i
pochi "scelti", appunto). I generi alimentari "normali" ci sono (nei
paesini all'interno al mercato la roba costa un terzo), le uniche file
per
strada erano per avere dalle banche una piccola parte dei risparmi in
valuta che per anni non si potevano ritirare. I prezzi stanno salendo
ancora, per la corrente, il telefono (quindi le cose essenziali),
l'aumento
previsto per le medicine � del 82%. Si ricovera poco, per non dover dare
le
medicine dell'ospedale. Tanti devono portare ancora tutto da casa,
comprando a prezzi esorbitanti le cose indispensabili, perfino
l'anestesia
per farsi operare. Mi dicono che si muore molto (e anche gente giovane,
tumori, attacchi cardiaci) e che si ricovera solo alla fine, quindi, se
ti
capita, sai come stanno le cose. Intanto, Djindjic promette standard pi�
alto, appartamenti a buon prezzo, occupazione - � uscito qualche giorno
fa
con la barzelletta che la Serbia ha bisogno di 3 milioni di lavoratori
in
pi�, senza spiegare perch� la gente allora sta soffrendo senza lavoro
adesso. Si ripara dicendo che il capitale dei nuovi lavoratori deve
essere
il know-how. Perch� "tutti gli altri capitali li abbiamo gi� spesi"
(parole
sue)� Quindi, gli operai che sono senza lavoro non vanno bene, non sono
abbastanza qualificati e sono distribuiti male sul territorio. Bisogna
studiare l'inglese, saper usare l'Internet, dice lui� vi suona
familiare?
Non sono riuscita ad andare a trovare i compagni di Kragujevac.
Probabilmente siete abbastanza aggiornati sulla situazione alla Zastava,
sulla tentata chiusura della fabbrica di automobili. Gli operai si sono
ribellati. Li stanno evidentemente mettendo uno contro l'altro. Dopo un
paio di giorni di disordini (e il silenzio totale dei telegiornali per
le
prime 24 ore), il governo ha promesso degli aiuti (che non basteranno
mai).
Ma dalla fonte interna apprendo poi che hanno tentato di coprirsi con
una
specie di referendum senza senso, chiedendo gli operai se sono per 1)
l'accordo con il governo o 2) il fallimento. E' ovvio che, senza altre
alternative, quasi tutti hanno votato per il punto 1). Meno 19. Ma tanti
non hanno voluto votare, pi� di 1000, se non sbaglio. Non sar� facile
capire tutti i giochi e giochetti che succedono l� dentro.
Come vi avevo gi� accennato, la situazione, sia in Kosovo sia
nella valle
di Presevo e Bujanovac, � grave. Le intimidazioni, spari, mine, feriti
sono
all'ordine del giorno e qualche volta ci scappa anche qualche morto. La
cosa strana sono le notizie che arrivano dai paesi dove la polizia
jugoslava ha permesso ai profughi albanesi di tornare nelle proprie
case,
scambiandosi perfino le ricevute su varie cose, credo mobilia e simili.
Visto che dopo questa operazione ci sono stati casi di ritorno di alcuni
poliziotti e maltrattamenti a danno degli Albanesi, i giornali hanno
subito
cominciato a scrivere tantissimo di come questi poliziotti saranno
puniti.
Buon segno o qualcos'altro?
L'ultima storia incredibile dal Kosovo riguarda il ritrovamento
di 11
soldati jugoslavi rapiti il 13 giugno 1999 mentre cercavano di salvare
la
tecnica della VJ gi� ritirata. Non so quanto possano essere credibili le
fonti. Si parla anche di 1300 civili rapiti (quasi la met� sarebbe gi�
morta), 22 sono bambini. Alcuni sono stati portati in Albania. I
responsabili dei lager sono, fra gli altri, Besim e Ethem Cehu, fratelli
di
Agim, comandante dell'UCK. Gli 11 trovati, ma non salvati, vivrebbero in
una specie di lager, in catene, dormendo per terra o sulle assi di
legno,
con una scarpa sola (?), vestiti di stracci. Ogni giorno li portano a
lavorare bendati per costruire le case o fare altri lavori pesanti. Fino
al
15 novembre scorso erano nella base americana a Urosevac. La signora che
li
ha trovati � una Serba con conoscenze nelle forze internazionali e tra
gli
Albanesi importanti (nel traffico di droga soprattutto - il suo
biglietto
d'ingresso nel lager sarebbero stati 2 chili di eroina) ed � definita
"una
bella cinquantenne con la vita da film". Sostiene che KFOR e UNMIK
abbiano
gli elenchi cifrati di tutti i rapiti (compresa l'ubicazione di ognuno
di
loro), ma non facciano niente per liberarli, visto che hanno interessi
nel
traffico di armi.
Per quanto riguarda la prigionia di Milosevic, dopo le polemiche
se �
malato o no, e qualche gruppo (definito di solito "mucchio di vecchiacce
rimbambite e impazzite") che manifestava contro l'arresto, gli attivisti
dell'Otpor continuano la farsa annunciando per l'8 maggio una visita al
carcere "per portargli i regali". Gli stessi stanno facendo la campagna
per
la riabilitazione di tutti i cittadini "ingiustamente processati" dal
1945
ad oggi dal "regime comunista" e per il ritorno delle propriet�
confiscate
nelle mani dei vecchi proprietari.
Di KORAK vi ho gi� scritto. L'idea era buona, ma pare che gli interessi
dei singoli gruppi siano prevalgano e che si far� ben poco. Preferirei
darvi qualche dettaglio in pi� alla prossima riunione. Intanto,
tantissimi
saluti a tutti (a grazie a chi mi aveva scritto per il "buon viaggio"),
a
presto,
Ivana

(dalla lista interna di discussione della Assemblea Antimperialista)

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