(english / srpskohrvatski / italiano)

Chi ha paura di Rade Končar?

1) Online il video "RADE KONČAR. UNA STORIA DI OPERAI JUGOSLAVI"
2) Vandalizam kao refleksija politike.. Rade Končar po drugi put pred strojem (Gradska organizacija SRP-a Split)
3) Croatian man breaks his leg vandalising anti-fascist monument (The Guardian)


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Le cronache – che di seguito riportiamo nelle lingue serbocroata e inglese – riferiscono di un fascista croato che due giorni fa nella città di Spalato, nella foga di abbattere a calci il busto di Rade Končar, si è rotto una gamba.
Sulla figura eroica di Rade Končar, martire degli occupanti fascisti italiani, alcuni anni fa è stato realizzato un video che è adesso integralmente visibile online.


RADE KONČAR
UNA STORIA DI OPERAI JUGOSLAVI

Scritto e diretto da:
Tamara Bellone, Gordana Pavlović, Piera Tacchino

Testimonianze di:
Bude KONČAR, Uje Koslova KOSIČ, Ivan RAZI, Vedran OPAAK, Ante BOROVINA, Marija BOROVINA, Palmira POLJAK, Slavko LUKAS, Žika RADEN, Kovic', Giacomo SCOTTI, Svetozar LIVADA.

mini DV - durata 120’ 
Video autoprodotto e senza fini di lucro
Torino, 23/07/2010


Sinossi
Il film documentario racconta la vita di Rade Končar, Segretario del Partito Comunista Croato, giustiziato dagli italiani nella Seconda Guerra Mondiale e di sua moglie Dragica, barbaramente uccisa, nello stesso periodo, dagli ustaša.
La ricostruzione storica è integrata dalle testimonianze di Bude Končar, fratello e cognato dei protagonisti, Slavko Lukas, processato dagli italiani assieme a Rade Končar e di numerosi partigiani e antifascisti.
Il saggista Giacomo Scotti offre ulteriori spunti per riflettere sull’occupazione italiana della Jugoslavia.
La Jugoslavia è vista negli anni precedenti la Seconda Guerra Mondiale, caratterizzati dalla crisi economica e dalle lotte sindacali, durante la criminale occupazione tedesca e italiana, fino alla liberazione.
I testimoni intervistati vengono raggiunti viaggiando nella ex Jugoslavia, tra i ricordi del passato, spesso deturpati e la nuova organizzazione economica e statale.
   
Dichiarazione degli autori
Gli Italiani non hanno ancora provato ad analizzare seriamente la storia dei crimini nei confronti dei popoli da loro occupati, facendo una dannosa e talvolta ridicola opera di rimozione.

Bio filmografie degli autori

Tamara Bellone (Torino 13 agosto 1952)
da quindici anni realizza video ammessi  a concorsi nazionali e internazionali.
“Bentornato” realizzato con Piera Tacchino ha vinto il premio “Round” (Rimini) per il miglior video e il premio “Anpi” al Valsusa Film Festival
“Tecka Breda” realizzato con Piera Tacchino e Boris Bellone ha vinto il premio per “La storia più bella” al Valsusa Film Festival
“Grecia – Appunti sui danni causati dall’occupazione italiana”, un documentario di 90’, realizzato con Nietta Fiorentino, Ghiorgos Korras e Piera Tacchino ha avuto una considerevole diffusione in Italia, in alcune università estere ed è stato proiettato ed apprezzato in Grecia. 
L’autrice ha partecipato al film collettivo “Walls and Borders”. 
Ha scritto alcune sceneggiature con Paolo Docile e Piera Tacchino riscuotendo premi e/o riconoscimenti. 

Gordana Pavlović (Rača, Serbia 15 maggio 1965) 
impegnata nella diffusione delle informazioni sulla situazione economica e sociale della ex Jugoslavia  e nella conservazione della memoria storica e delle tradizioni popolari, organizza eventi culturali. Ha fondato un’associazione non governativa che si occupa dei profughi dei territori della ex-Jugoslavia.

Piera Tacchino (Torino, 10 luglio 1952)
da quindici anni realizza video ammessi a concorsi nazionali e internazionali.
“Bentornato” realizzato con Tamara Bellone ha vinto il premio “Round” (Rimini) per il miglior video e il premio “Anpi” al Valsusa film Festival
“Teška Breda” realizzato con Tamara Bellone e Boris Bellone ha vinto il premio per “La storia più bella” al Valsusa Film Festival.
“Grecia – appunti sui danni causati dall’occupazione italiana”, un documentario di 90’, realizzato con Tamara Bellone, Nietta Fiorentino, Ghiorgos Korras, ha avuto una considerevole diffusione Italia e in alcune università estere, è stato proiettato ed apprezzato in Grecia. 
L’autrice ha partecipato al film collettivo “Walls and Borders”.
Ha scritto alcune sceneggiature con Paolo Docile e Tamara Bellone riscuotendo premi e/o riconoscimenti. Ha realizzato alcuni video con Roberto Sardo.



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IZJAVA ZA JAVNOST – VANDALIZAM KAO REFLEKSIJA POLITIKE

7. studenoga 2018.

RADE KONČAR PO DRUGI PUT PRED STROJEM

Socijalistička radnička partija (SRP) najoštrije osuđuje novi vandalski čin rušenja i daljnje devastacije spomeničke baštine iz antifašističke borbe u našem gradu, u ovom slučaju spomenika narodnom heroju Radi Končaru.

Ovakvi događaji više ne iznenađuju nikoga u zemlji kojoj se vlast odrekla antifašističke prošlosti. Tako nema službene proslave Dana pobjede nad fašizmom, dana koji je svojim civilizacijskim značajem postao i Danom Evrope, pa ga tako nema u svom kalendaru obilježavanja ni Grad Split, u zemlji u kojoj se „Za dom spremni“, iako je protuustavan, slobodno koristi! Isto tako, među drugim značajnim datumima u povijesti našeg grada, na štadarcu na Pjaci  nema upisanog dana oslobođenja Splita od fašizma, jednako kao što nema ni jednog imena ulice, trga, škole, vrtića, tvornice i institucija po ličnostima i događajima iz toga burnog vremena, njih 128 uklonjenih sramnom odlukom Gradskog vijeća još 1992. godine.

Ovaj vandalizam ulice samo je refleksija politike koja se u ovoj zemlji vodi po pitanju odnosa prema događajima i rezultatima narodnooslobodilačke borbe, zemlji u kojoj caruju kvaziznanstvena revizija povijesti, a koja se svodi na notornu laž i uljepšavanje fašističke prošlosti.

Zahtijevamo od institucija da se zaustavi ovaj anticivilizacijski kulturocid te da se poznati počinitelji primjereno sankcioniraju.

Split, 7. 11. 2018.

Gradska organizacija SRP-a Split

Ranko Adorić


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Croatian man breaks his leg vandalising anti-fascist monument

Man to have surgery after toppling statue of leader of resistance to pro-Nazi regime during second world war

Agence France-Presse in Zagreb
Thu 8 Nov 2018

A 65-year-old man who repeatedly shoved a Croatian anti-fascist monument in an effort to topple it paid an immediate penalty for his act of vandalism when the statue fell on his leg and broke it, according to police and local media.
In an incident condemned by authorities in the coastal town of Split as “savage vandalism”, police said the man dislodged a bust of Rade Končar, a celebrated leader of the resistance to Croatia’s pro-Nazi Ustasha regime during the second world war.
But the statue toppled and broke his leg, according to the regional paper Slobodna Dalmacija, in what some Croatian Twitter users said was the statue’s revenge.
“Rade Končar breaks the legs of fascists 76 years after they shot him,” centrist politician Krešo Beljak wrote on Twitter.
The hospital in Split said the man would undergo surgery after the incident on Wednesday.
Končar was celebrated as a Yugoslav hero for his fight against Croatia’s fascist government. In 1942 he was captured by Italian forces and executed at the age of 31 with several of his communist comrades.
When asked by a judge if he would seek clemency, he allegedly replied: “I will not ask for mercy nor would I have it for you!”
Several thousand anti-fascist monuments have been vandalised or destroyed since Croatia’s independence in 1991.
Critics accuse Croatian authorities of turning a blind eye to the surge of nostalgia for the Ustasha – the former pro-Nazi regime that persecuted and killed hundreds of thousands of people, notably Serbs, anti-fascist Croats, Jews and Roma opponents.