È disponibile il numero 13 della collana orientamenti di Jugocoord
LA PRIMA MISSIONE PARTIGIANA / PRVA PARTIZANSKA MISIJA
[originale serbocroato e traduzione in lingua italiana]
Introduzione di: Adriano Capanna
A cura di: Adriano Capanna, Andrea Martocchia e Rosanna Rizzi
Traslitterazione dal cirillico e traduzioni a cura di: Rosanna Rizzi, Andrea Martocchia, Ivana Kerečki e Tamara Bellone
collana orientamenti n.13
© 2025 Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia ETS, all rights reserved
Stampa: StreetLib.com
pagine 204, 17x24 cm, 18 euro
ISBN: 9791223969588
Titolo originale: PRVA PARTIZANSKA MISIJA
Prima edizione: Dokumenti Današnjice, Nova serija, God. III, br. 62
Editore: SEDMA SILA, Belgrado, 1963
Nell’autunno del 1943 Sergije Makiedo, giovane dirigente comunista dalmata, attraversò l’Adriatico per stabilire i primi contatti tra i partigiani jugoslavi e le autorità alleate. Da quella missione ebbe origine una rete di basi in Puglia, crocevia di profughi, volontari e combattenti, che avrebbe dato vita alle Brigate d’Oltremare: migliaia di uomini e donne impegnati a liberare la propria patria, in molti casi già collegati anche con la Resistenza italiana. La sua testimonianza, qui tradotta per la prima volta in italiano, illumina un capitolo dimenticato della guerra e dei legami tra le due sponde del mare.
Sergije Makiedo (Zara 1910 – Belgrado 1991), originario di famiglia dalmata altolocata e italofona da parte di madre, si laurea in Giurisprudenza a Zagabria nel 1936. Aderisce al partito comunista e dal 1941 milita nella Resistenza jugoslava, svolgendo importanti funzioni nella Marina dell'EPLJ. Dal 3 ottobre 1943 guida la missione jugoslava in Italia. Dopo la guerra assume diversi incarichi nella Segreteria di Stato per gli Affari Esteri, partecipando a numerose conferenze internazionali, tra cui la Conferenza fondativa dell’ONU a San Francisco nel 1945, fino a diventare Capo della Delegazione permanente jugoslava presso l’ONU a Ginevra.
A. Capanna, Introduzione 13
S. Makiedo, La prima missione partigiana 29
Sull'autore 31
Premessa 32
Compito insolito 33
"Operazione Bakar" 35
Nel porto di Bari 39
Il primo incidente "diplomatico" 40
Alla sede del Comando alleato n. 86 40
Contatto con il generale alleato 42
Bari sotto occupazione alleata 44
Nella Commissione Alleata di Controllo per l’Italia 46
Ad Algeri 49
Incontro con il generale Strong 50
Le conversazioni con il Colonnello Fisher 51
Fa capolino Louis Huot 53
Finalmente un piano per realizzare la nostra missione 55
L’ordine di Eisenhower di fornirci assistenza 56
Di nuovo in Italia 58
L’istituzione della nostra base in Italia 60
Prima di tutto: fornitura e riparazione della “Bakar” 62
Restituzione e legalizzazione delle nostre navi 64
Inizio delle operazioni 66
Una linea di rifornimento permanente tra Bari e la costa jugoslava 69
Rapporto al compagno Tito e legittimazione della nostra missione 70
Creazione della Delegazione EPL e MLJ a Bari 73
Cambiamenti negli Alleati 75
Nuova organizzazione alleata 78
Apertura di ospedali jugoslavi e sistemazione dei feriti 79
Arrivo della missione medica dello Stato Maggiore Supremo 82
L’OSS a Bari 83 Primi incontri con la stampa alleata 84
Intrighi e intromissioni dei cetnici 88
La lotta per la liberazione dei nostri internati politici nei campi 90
Plebiscito nel campo: un disastro per i cetnici 93
Formazione delle Brigate d’Oltremare nei campi 94
La Prima Brigata d’Oltremare 95
Provocazione dei cetnici e dell’amministrazione del campo 96
Ispezione, armamento e invio della brigata al fronte 100
Formazione di nuovi battaglioni e brigate 101
Dalla base partigiana alla rappresentanza del Comitato Nazionale 103
La cooperazione con gli Alleati si regolarizza 104
Il rifornimento delle nostre unità per via aerea 106
La Delegazione svolge sempre più le funzioni di rappresentanza 106
Il primo documento di commercio estero della nuova Jugoslavia 108
Infine: la missione dell’EPLJ e la Rappresentanza del CPLJ 108
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La conoscenza della realtà jugoslava e balcanica nel nostro paese è meno che scarsa. Nonostante la prossimità geografica, le vicende comuni e gli inevitabili scambi culturali avuti nei secoli, la visione che permane egemone nella pubblica opinione è sintetizzabile con la ben nota locuzione: hic sunt leones. Se attorno al mondo slavo in genere prevalgono vuoi esotismo e intellettualismo vuoi pregiudizio e ostilità, sullo specifico jugoslavo dopo la crisi drammatica di fine Novecento è stata ulteriormente incoraggiata la propensione a rimuovere tutto quanto riguarda i caratteri al contempo unitari e multiformi di quello spazio culturale e storico-politico.
Perciò il Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia Onlus si è dato come obiettivo costituente quello di rendere possibile una maggiore integrazione delle conoscenze in materia, ed a questo scopo "pubblicare libri, opuscoli, materiali audiovisivi" oltre che diffondere e rendere sempre disponibili informazioni con i moderni strumenti telematici e promuovere specifiche iniziative culturali ed informative.
In linea con questo intendimento viene promossa la collana orientamenti, la quale, intervenendo in territori della Conoscenza attualmente popolati poco e male, necessariamente si prefigge di fornire innanzitutto gli strumenti basilari – ripubblicando classici o traducendo testi importanti mai giunti prima in Italia, fornendo strumenti sintetici e divulgativi su temi diversi, rispondendo alle richieste di chi è veramente interessato a sapere e capire.
CONTENUTI DELLA COLLANA:
Arte e cultura slava e balcanica / Storia contemporanea / Movimento di Liberazione / Politica internazionale / Mondo slavo / Biografie / Movimento operaio e antifascista / Internazionalismo partigiano / Teoria politica / Linguistica / Nazionalità e identità / Amicizia tra i popoli / Macroeconomia / Materiali per la Associazione




