Coordinamento
Nazionale per la Jugoslavia



Segnalazione iniziativa


Il Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia
aderisce al

Convegno Nazionale "Mediterraneo para Bellum",

organizzato dal
Comitato Nazionale per il ritiro immediato delle truppe dall’Iraq

in programma l'11 e 12 dicembre 2004 a Pisa.

Il CNJ ha inviato agli organizzatori un intervento scritto,
sulla falsariga dell'intervento per il Convegno tenutosi a Taranto il 20 novembre 2004.




GLI ATTI DEL CONVEGNO SI POSSONO RICHIEDERE A:

Walter del Circolo AGORA’ di Pisa:    walter.l @ officinaweb.it


programma



Mediterraneo para Bellum

Il “Grande Medioriente”, l’Europa,
le basi militari della guerra infinita

Convegno nazionale – Pisa, 11 e 12 dicembre 2004

Biblioteca Comunale - Lungarno G. Galilei


 

•     Il convegno "Mediterraneo para Bellum" è organizzato del Comitato Nazionale per il ritiro immediato delle truppe dall’Iraq (viadalliraqora @ libero.it) e si svolgera' il prossimo 11 e 12 dicembre a Pisa ( presso la Biblioteca Comunale sita in Lungarno G.Galilei ).
•     L'obiettivo sara' quello di analizzare le strategie economiche, politiche, geostrategiche e militari che si confrontano nello scacchiere mediterraneo e medio orientale, alla base dell'attuale rafforzamento delle basi USA - NATO nel Mediterraneo, e di verificare un percorso di coordinamento tra le realta' territoriali italiane che lottano contro di esse.

 
•     Il sabato 11 dicembre sara' dedicato alle relazioni e dibattito generale :

Le tendenze alla guerra e la riorganizzazione della NATO,
i Neocons americani ed il "soft power" dell'Europa,
le risposte del movimento di lotta per la pace.

Inizio lavori ore 9.30

Intervento introduttivo del Comitato Nazionale per il ritiro immediato delle truppe italiane dall’Iraq

Ore 9.50 Manlio Dinucci “ Le basi USA-NATO nel Mediterraneo nel quadro del riorientamento strategico statunitense - Ore 10.10 Alberto Burgio “ Guerra e Democrazia” - Ore 10.30 Vladimiro Giacche’ “l’economia della guerra infinita” - Ore 10.50 Stefano Chiarini “L’ideologia fondamentalista dei Neocons” - Ore 11.10 Sergio Cararo “Il soft power dell’Europa”

Pausa

Ore 11.30 contributo scritto di Walden Bello per il convegno: “ La vittoria di Bush, Falluja e il Movimento globale contro la guerra” - Ore 11.50 Mariella Cao  - Comitato sardo "Gettiamo le basi”: “Sardegna, l'isola-sentina della portaerei Italia" - Ore 12.10 Domenico Moro - Ore 12.30 Francesco Iannuzzelli - PeaceLink

Pausa pranzo - Presso il circolo agorà ( 500 metri di distanza dalla Biblioteca) sarà disponibile cucina espressa a prezzi popolari per i partecipanti al convegno.

Ore 15 ripresa lavori

con l’intervento di Gabriele Fruzzetti, per il Laboratorio per le Disobbedienze Rebeldìa – Pisa - Ore 15.15 intervento dello spazio antagonista Newroz “15 anni di lotte contro la militarizzazione dei territori” - Ore 15.30 Mauro Bulgarelli - Ore 15.45 Bruno Steri - Ore 16 Alberto Tarozzi del Comitato "gettiamo le basi" di Bologna e Romagna: “ Veleni civili, veleni militari. Per un territorio dell’abitare” - Ore 16.15 Jacopo Venier - Ore 16.30 Maia Maiore del Comitato Cittadino Spontaneo de La Maddalena : “32 anni di “convivenza” con la base statunitense della Maddalena” - Ore 16.45 Luciano Pettinari

Pausa

Ore 17.15 Mauro Casadio - Ore 17.30 Vincenzo Miliucci - Ore 17.45 Roberto Taddeo del Comitato napoletano contro la guerra - Ore 18 CPA Firenze - Ore 18.15 Francesco Martone - Ore 18.30 Luigi Marino - Ore 19 Francesco de Lorenzo

Cena - Presso il circolo agorà sarà disponibile cucina espressa a prezzi popolari per i partecipanti al convegno 

  • Domenica 12 dicembre Ore 9.30
La domenica mattina continuerà il dibattito presso la sede del circolo agorà, in Via Bovio 50  e ci concentreremo sull’ipotesi di coordinamento tra le realta' presenti, con l'obiettivo di contribuire al rafforzamento della rete nazionale e per una grande manifestazione unitaria:

Le basi della guerra e le lotte per fermarle:
incontro tra realta' nazionali per rilanciare l'iniziativa sulle basi USA e NATO


Inizio lavori Ore 9.30

Sono previsti i seguenti interventi:

Contributo dal Movimento contro la guerra greco. Contributo dal movimento contro la globalizzazione della Repubblica Ceca. Contributo del movimento spagnolo contro la guerra - Marco Santopadre (Comitato Nazionale per il ritiro delle truppe dall’Iraq) -  Nella Ginatempo, gruppo bastaguerra di Roma - A Manca pro s’indipendentzia, Sardegna con “Colonialismo e occupazione militare in Sardegna” - Aldo Lombardi del Comitato contro la militarizzazione del porto di La Spezia con “ Via dal mare e dai porti – Le navi a propulsione nucleare e i sommergibili nucleari” -  Comitato Unitario Contro Aviano 2000  - COBAS Pisa - Comitato permanente per la smilitarizzazione della base di Sigonella -  Gruppo pace Social Forum di Brescia - Comitato "gettiamo le basi" di Cesena - Comitato per i due no Taranto – Circolo agorà Pisa



COMUNICATO FINALE DEL CONVEGNO NAZIONALE
"MEDITERRANEO PARA BELLUM"



From:  "CONTROPIANO" <cpiano @ tiscali.it>


COMUNICATO FINALE DEL CONVEGNO NAZIONALE

“MEDITERRANEO PARA BELLUM”

PISA, 11 E 12 DICEMBRE 2004


Realtà e soggetti sociali impegnati nel movimento contro la guerra, si
sono incontrati e confrontati a Pisa per discutere le possibilità e la
priorità della mobilitazione contro le basi militari USA e NATO nel
nostro paese.

Il movimento internazionale contro la guerra già nel FSM di Mumbay ed
in quello di Beirut hanno indicato la stretta connessione tra la
campagna per lo smantellamento delle basi militari con quella che
chiede il ritiro delle truppe e la fine della occupazione in Iraq e
Palestina.

Le basi militari rappresentano infatti l’elemento materiale della
complicità dell’Italia nella guerra. Da queste basi partono le armi di
distruzione di massa scaricate ieri sui Balcani, oggi in Medio Oriente,
domani nella regione caucasica e in Asia centrale.

Il grande Medio Oriente è il target dei progetti di destabilizzazione e
rapina delle risorse ma anche dell’escalation militarista, che vede
come protagonista l’amministrazione Bush ma in prospettiva anche
l’Europa del “soft power”.

La presenza delle basi militari concretizza l’integrazione dell’Italia
ai trattati militari sovranazionali, al dispositivo della guerra
infinita e determina la militarizzazione dei territori, dell’ambiente,
della società e dell’economia.

La riorganizzazione strategica della NATO in funzione della guerra
infinita assegna al nostro paese un ruolo centrale. I comandi militari,
i centri strategici delle comunicazioni, i porti d’attracco delle unità
navali nucleari vengono trasferiti dall’Europa centrale verso Sud. A
tale scopo si ampliano le basi militari in Puglia, Campania, Sicilia,
Sardegna, Toscana, Emilia Romagna, ma anche basi “storiche” come Aviano.

Per sbarrare il passo a questo processo occorre mettere in rete a
livello nazionale tutte le realtà locali già attive o aiutarle a
crescere. Passi in avanti in tal senso sono già stati avviati alla
riunione di Venezia del 14 novembre scorso. A questo intende
contribuire il convegno di questi giorni a Pisa. E’ necessario definire
un incontro nazionale di tutte le reti per discutere e decidere come
procedere unitariamente.

Lo smantellamento del sistema di guerra rappresentato dalle basi
militari può e deve diventare obiettivo qualificato e qualificante del
movimento contro la guerra. Lo chiedono le realtà locali da anni
impegnate su questo, lo chiedono le organizzazioni popolari nei paesi
attaccati o minacciati dai signori della guerra infinita.

L’obiettivo dello smantellamento delle basi militari deve entrare con
forza nell’agenda dei movimenti e della politica. In tal senso il
passaggio adeguato può rivelarsi una manifestazione nazionale che ponga
questo obiettivo nero su bianco. E’ una proposta che chiediamo a tutte
le realtà del movimento di prendere in esame. Chiediamo anche di
valutare la proposta che questa manifestazione si tenga,
significativamente, in una città del Sud, per mandare un segnale
adeguato alla posta in gioco.

La giornata di mobilitazione mondiale contro la guerra del 19 marzo può
raccogliere questa esigenza.

L’esperienza ci ha insegnato che senza investire i territori non c’è
partecipazione adeguata ma che senza mobilitazione nazionale non è
adeguata l’opposizione locale alle basi della morte. Perché le
complicità e i ricatti del sistema di guerra sono troppo forti.

La manifestazione nazionale dovrà proseguire con mobilitazioni
nazionali contemporanee davanti alle basi che mandino un segnale di
avvertimento ai comandi e ai governi locali, che espliciti come il
movimento non sia in ritirata ma stia ricalibrando la sua iniziativa
individuando tutte le complicità del sistema di guerra, a partire dalle
scelte in sede di comitati paritetici tra regioni e autorità militari.

 
CONTRO LA GUERRA GETTIAMO LE BASI

Pisa 12 dicembre 2004



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