I partigiani jugoslavi nella Resistenza italiana



Batt. Tito
                copertina[cod.bat.tito000]
In copertina: partigiani del Battaglione Tito ripresi in un luogo imprecisato forse nel comune di Poggiodomo o Monteleone di Spoleto (Perugia) [ERRATA: non Terni]. La fotografia è esposta da molti anni nella sede ANPI di Terni; il vetro che la protegge nella cornice è da tempo ridotto in pezzi. [Altre note su luogo e circostanze di questa foto e identificazione dei partigiani] ERRATA: Dal confronto con altre fotografie scattate nello stesso luogo è evidente che la foto è orizzontalmente capovolta: la riportiamo qui nell'orientamento corretto (anche l'immagine che appare sulla copertina del nostro libro è capovolta).

Caduti e
                      dispersi jugoslavi in Italia
                      centro-settentrionale
La mappa delle località del sacrificio degli antifascisti jugoslavi in Italia centrale, tratta dall'opuscolo di presentazione del Sacrario di Sansepolcro (rif. [13]). I triangoli rossi rappresentano i luoghi di sepoltura di jugoslavi morti o uccisi nel conflitto, quelli verdi rappresentano località di sparizione.



Cap.1: Che ci facevano in Italia questi jugoslavi?

Il capitolo è basato su traduzioni effettuate da Ivan Pavičevac


PREMESSA STORICA: OCCUPAZIONE ITALIANA E ANTIFASCISMO JUGOSLAVO



(...) La politica dell'Asse e dell'Italia fascista in particolare contro la Jugoslavia era spiegata a chiare lettere già pochi giorni dopo l'invasione in una pubblicazione del Ministero della Guerra intitolata La Jugoslavia ha reso i conti: ((Cfr. in Documentazione, fonte [11].))

<< La Jugoslavia, in quanto tale, ha cessato di esistere [...] Così un'altra ingiustizia della pace di Versaglia è cancellata dalla storia della nuova civiltà; un'altra protetta delle plutodemocrazie ha subìto la sorte degli Stati che avevano tradito la causa europea e la causa della giustizia sociale, auspicata dal Duce e dal Führer. >>

e proseguiva citando alla lettera una "Profezia di Gabriele D'Annunzio":

<< Bisogna opporsi alla costituzione definitiva del S.H.S.; distruggere il mostro jugoslavo. Ho studiato da vicino il moto croato contro il predominio serbo e l'ho favorito come ho potuto, spesso impedito dalle più aspre angustie. Il destino del Regno jugoslavo è segnato. Non è formato secondo le leggi della vita statale. "Si dissolverà, perirà". Degli indizî mi fanno prevedere certa l'agonia e la morte di questo nostro avversario. Il quale, in ogni modo, per fatto storico ed etnico, "deve perire", anche se riesca temporaneamente ad interrompere e a rompere il cerchio che lo serra. >> ((Cfr. il documento [11] che cita come fonte: Messaggio inviato da Gabriele d'Annunzio l'8 maggio 1920 ad un'alta autorità militare italiana.)) (...)

MinGuerra1941_XVNot.jpg     MinGuerra1941_XVNot_dannunzio.jpg
Documentazione reperita e digitalizzata da Ivan Serra, che ringraziamo.



<< Frederick W. Deakin, nel suo La montagna più alta (Einaudi, Torino 1972) riporta alcuni telegrammi inviati al comando inglese del Cairo dall'agente britannico Hudson già dal '42 impegnato a seguire i movimenti delle truppe di cetnici in Bosnia e Montenegro: "...A Mihailović bisognerebbe dire una volta per tutte che gli inglesi preferiscono i comunisti ai traditori. La BBC deve smettere di incoraggiare chi collabora con le forze dell'Asse. I sabotaggi e le azioni contro il nemico rimarranno in numero irrisorio finché (nel Montenegro, in Erzegovina e in Dalmazia i capi dei cetnici) continueranno a gridare -viva il Duce!- con la benedizione di Mihailovi
ć..." >> (Piccin 2004)


L'INTERNAMENTO IN ITALIA



Si veda anche: Luoghi di detenzione e di confino per jugoslavi nell'Italia fascista


LA FUGA DA COLFIORITO E PISSIGNANO



lekovic_autor.jpg
Autoritratto di Veliša Leković (da Ivanović 2004b, p.219).

Casermette di Colfiorito
Le "Casermette" di Colfiorito, così come appaiono oggi (2010). Nonostante il progetto di realizzazione di un Centro visita dell'ex campo di internamento, non c'è ancora nemmeno una lapide a segnalare l'utilizzo delle "Casermette" come lager durante la guerra, né a ricordare la morte di Dušan Golubović.


EVENTI:

Scongiurare l'oblio sul campo di concentramento di Colfiorito (PG): COMUNICATO-APPELLO al Comune di Foligno e NOTA STORIOGRAFICA (Jugocoord, febbraio 2017)

22 settembre 2018: La fuga dalle Casermette – 75.mo Anniversario

Opuscolo "La lotta antifascista dei prigionieri di Colfiorito" (ed. Jugocoord 2018)
Nell'opuscolo per la prima volta viene dato il necessario risalto ad alcuni fatti importanti:
– l'uccisione di Dušan Golubović, il 22 febbraio 1943, per essersi avvicinato troppo alla recinzione del campo;
– l'esistenza di una Risoluzione del Comitato del Fronte di Liberazione che fu formato dai prigionieri (inizio settembre 1943), in cui si ripercorrono per sommi capi le vicende degli internati jugoslavi, all’interno della più generale lotta in corso per la liberazione del loro paese;
 – viene pubblicato un registro dettagliato degli ex internati fuggiti dalle Casermette che hanno reso la loro vita per la Liberazione d’Italia, dal quale risultano, tra i montenegrini di Colfiorito, almeno 30 caduti nella Resistenza, più 11 tra assiderati, dispersi, morti di stenti o in circostanze non chiare dopo la fuga.
22 settembre 2019: La fuga dalle Casermette – 76.mo Anniversario

2020: Foligno, bloccata la apposizione della lapide agli antifascisti reclusi nelle Casermette di Colfiorito

22 settembre 2020: La fuga dalle Casermette – 77.mo Anniversario

22 settembre 2023: La fuga dalle Casermette – 80.mo Anniversario

20-21 gennaio 2024:
Inaugurazione del Memoriale del campo di concentramento di Colfiorito – Centro Studi dell'Internamento e della Deportazione "Olga Lucchi"


Velisa Lekovic e
              Angela Traini       E. Tacconelli
              e V. Roganovic
Legami amorosi... internazionalisti. A sinistra: Veliša Leković e Angela Traini (da Ivanović 1999, p.442).
A destra: Esterina Tacconelli e Veljko Roganović sul fronte isontino (da Ivanović 1999, p.446).

itinerario da Colfiorito
L'itinerario da Colfiorito a Farno e Fleno (Acquasanta Terme), ricostruito in dettaglio da Drago (Ivanović 1999, p.409).

[p.30] (...) si era stabilito un contatto con i comunisti italiani attraverso il farmacista di Serravalle, ((Si trattava di Libero Vannucci, che come vedremo diventerà comandante partigiano. Da Vujović 2002 sappiamo che il contatto veniva dal << muratore Mario Caprio che collega i prigionieri alla cellule del Partito comunista italiano di Serravalle, ai fratelli Olivieri operai di Foligno, all’antifascista Libero Vannucci, capitano di lungo corso pure lui confinato in Umbria. Grazie a loro comincia a circolare nel campo di Colfiorito e in altri il giornale clandestino "L’Unità" >> (G. Scotti). )) (...)

Audio:

Intervento di Drago Ivanović al convegno di Udine sui campi di concentramento italiani (29 gennaio 2014)


LA FUGA DALLA ROCCA DI SPOLETO



Lapide alla Rocca di
              Spoleto
Sulla lapide apposta sul muro di cinta della Rocca di Spoleto, vicino all'entrata, la fuga dei detenuti jugoslavi è ricordata con una imprecisione: non erano solo "sloveni".


EVENTI:

22 luglio 2009: Rocca di Spoleto - Položitev venca slovenkim partizanom

2007–2017: 10 ANNI FA (2 GENNAIO 2007) MORIVA FRANCESCO SPITELLA
... fra i primi a salire sulle montagne dello Spoletino e della Valnerina per dare vita alla Resistenza. Partecipa allo scontro a fuoco di Patrico e successivamente a quello di Sant'Anatolia di Narco contro i tedeschi. Arrestato il 19 novembre, la notte del 26 organizza una rocambolesca fuga dal carcere della Rocca, calandosi con le lenzuola dalla torre più alta. Porta con se 13 compagni e si dirige sulle montagne intorno a Cascia per unirsi col battaglione "Tito", partecipa alla battaglia di Mucciafora, dove caddero in 16 tra partigiani e civili ... il 19 gennaio del '44, su ordine del Prefetto Rocchi viene portato a Perugia per essere fucilato. Lo salvano un giudice coraggioso, Mattioli, che nasconde le carte processuali e Otello Loreti che impone uno scambio, "vita per vita", ai fascisti spoletini già allo sbando. Il 13 giugno del '44 si riprende la libertà con una nuova evasione dal carcere di Perugia. Il giorno dopo, alla fine di un lungo camino, giunge a Spoleto e partecipa alle ultime fasi della Liberazione.
Non molto tempo dopo la sua morte la città di Spoleto attraverso il Sindaco Brunini prendeva l'impegno di dedicare una via della città, a questo suo figlio coraggioso... La burocrazia impose allora di attendere 10 anni, così come la legge dettava. Ora i 10 anni sono trascorsi e siamo quindi a chiedere come Associazione culturale cittadina Casa Rossa la realizzazione dell'impegno che la città prese allora...

Leggi l'articolo su SpoletOnline




RESISTENZA E FUGA DAL CAMPO DI RENICCI

Questa sezione è stata redatta insieme da Susanna Angeleri e Andrea Martocchia


Lavatoio a Renicci
Campo di Renicci, estate 1943: internati al lavatoio comune in un settore del campo (fonte: Kardoš 2009, p.189).


   renicci2.JPG   renicci3.JPG
Queste foto sono state da noi scattate a "La Motina" il 31/3/2008. Dopo lunghi anni di imperdonabile oblio,
sul sito del campo è stato recentemente realizzato questo piccolo "Giardino della memoria" con una scultura centrale somigliante ad un altare.
La riscoperta di quei tragici eventi è potuta avvenire grazie ad alcune personalità del luogo, come l'ex ragazzo dello spaccio del campo Odilio Goretti,
ed al lavoro profuso dallo storico Carlo Spartaco Capogreco e dalla "Fondazione Ferramonti".


Mappa del campo di
              Renicci
Fonte: Kardoš 2009, p.186.

renicci4.jpg
Fonte: Kardoš 2009, pp.188-189.


[p.37:] Jure Jaksetič [...] pochi giorni prima dell’8 Settembre fu preso con il sindacalista brindisino [ERRATA: Vincenzo Gigante non era triestino di origine anche se fu combattente in Istria e poi martire alla Risiera di San Sabba a Trieste nel 1944] Gigante e con l’anarchico romano Preziosi

[n.26 p.45:] un gruppo guidato da Vincenzo Gigante
[ERRATA: Vincenzo Gigante non era "istriano"]


Sul lager di Renicci e sulle sepolture degli internati nei cimiteri di Micciano, Anghiari e Sansepolcro si vedano gli articoli apparsi su Panorama e Patria Indipendente nel 1971


NOTE SUI CAMPI ABRUZZESI



Riccardo Lolli: PRESENZA DEGLI INTERNATI SLAVI NELL’APPENNINO AQUILANO 1942-44
Ricerca effettuata per conto dell'Istituto Abruzzese per lo studio della Storia della Resistenza e dell'Età Contemporanea - stesura provvisoria febbraio 2014



Fonte: ACS, Ministero dell’Interno, Direzione Generale di P.S., AA.GG.RR., cat. A 4bis, B. 6. (riportato in: Di Sante s.d., All.28)


Teramo 12 luglio 1942 XX

R. PREFETTURA DI TERAMO

DIVISIONE P.S. ROT. N. 5338

ALLEGATI N. 1

OGGETTO: Zingari provenienti da Lubiana

1°) - HUDOROVIĆ Giovanni fu Paolo e Hudorović Caterina, nato a Fragomelj 18/41892, pertinente a Smarje e figlia;

2°) - Anita di Giovanni e fu Anica Brajdic, nata a Postumia di anni 8;

3°) - HUDOROVIĆ Francesco di Ignoto ed Anna Hudorović, nato a Crn Lac nel 1910, pertinente a Studenec, moglie;

4°) - Francesca di Luigi e Maria Hudorović di anni 26, figli:

5°) - Ida, nata a Homas di anni 9;

6°) - Frida, nata a Homas di anni 6;

7°) - Peppino, nato a Cocevje, di anni 8;

8°) - Silvestro, nato a Tomisler di mesi 5;

9°) - Carlo, nato a Nomenda di anni 3;

10°) - HUDOROVIĆ - Giovanni fu Antonio e Hudorović Caterina, nato a Oselic il 27.11.1893, pertinente a Bloska Polica 18;

11°) - " Dora di Giorgio e Maria Hudorović, nata a Vrhnika nel 1903; pertinente a Stari Trg (convivente con il predetto) figli:

12°) - " Lorenzo, nato a Sranja 3.5.1925;

13°) - " Milan, nato Vrhnika il 10.10.1927;

14°) - " Nazi, Turjak di anni 11;

15°) - " Albina, nata S. Vid di anni 9;

16°) - " Giuseppe, nato a Siska di anni 6;

17°) - " Dora, nata Horjul di anni 6;

18°) - " Atonio, nato a Log di anni 1 e 6 mesi;

19°) - " Antonio, di Francesco di Josefa Hudorović, nato Hrosuplje 28.10.1914;

20°) - " Carlo di Giorgio e di aria Hudorović, nato Grosuplje di anni 14;

21°) - " Ivana di Giuseppe e Anna Hudorović, nata Zuzemberg di anni 21;

22°) - LEVAKOVIĆ Rodolfo di Giovanni e Levaković carolina, nato Vana-Iska il 14.5.1986;

23°) - HUDOROVIĆ Anna in Levaković di Luca e di N.N. nata Vrhnika 18.7.1900 figli:

24°) - LEVAKOVIĆ Giuseppe, nato Vic 19.9.1935;

25°) - " Amalia, nata Tacen 6.6.1933;

26°) - " Luigi, nato Vgjzach 15.5.1938;

27°) - " Miroslavo, nato Stranzković 28.11.1928;

28°) - " Luigia, nata Smarje 25.4.1940;

29°) - " Vida, nata a Granbuco 25.3.1942;

30°) - " Elena, nata Suelarie di anni 10;

31°) - " Lojska, nata Brezovica di anni 6;

32°) - " Mirko, nato Tresic di anni 11;

33°) - " Maria, nata Vrhnika di anni 22,

34°) - " Miska di padre ignoto, anni 10 (figlia della precedente);

35°) - " Neva di padre ignoto, anni 6.


Fonte: ACS, Ministero dell’Interno, Direzione Generale di P.S., AA.GG.RR., cat. A 4bis, B. 1. (riportato in: Di Sante s.d., All.18)


Elenco degli internati giunti nel campo di concentramento di Tollo nel febbraio 1942 XX

1) Angelopolj Milan fu Nicolo e di Tomic Maria, nato a Mostar (Erzegovina) il 22/1/1896, meccanico;

2) Bartulović Antonio fu Natale e di Sraem Matia, nato a Bloza (Dalmazia) il 7/12/1899, giornalista;

3) Bjeladinović Niko di Ljubo e di Katuric Bosiljka, nato a Risano (Cattaro) il 7/6/1912, macellaio;

4) Bjeladinović Petar di Paolo e di Herman Maria, nato a Risano (Cattaro) il 10/8/1916, conciatore di pelli;

5) Bogdanović Blaggio di Spiro e di Perović Ivana, nato a Teodo (Cattaro) il 14/3/1907, macellaio;

6) Bogdanović Natale fu Simeone e di Minic Persa, nato a Prijepolje (Montenegro) il 30/6/1903, economo di sanatorio;

7) Brguljan Giovanni fu Mateo e di Grgurević Stane, nato a Scagliari (Cattaro) il 30/10/1907, agricoltore;

8) Brcanović Ilia di Natale e di Petrović Stane, nato a Scagliari (Cattaro) il 30/6/1921, operaio costruttore;

9) Buj Stefano fu Francesco fu Gozdenović Giovanna, nato a Petrovac al Mare (Dalmazia) il 4/3/1888, direttore di casa di spedizione;

10) Cetcović Zarko fu Ilia e di Vukasović Mileva, nato a Dobrota (Cattaro) il 26/9/1919, agricoltore;

11) Bracanović Paolo fu Giovanni e di Zico Stana, nato a Scagliari (Cattaro) il 13/10/1919, operaio costruttore;

12) Ciatović Gojko fu Giovanni e di Petrović Sofia, nato a Risano (Cattaro) il 15/9/1911, autista;

13) Dzono Nikola fu Giovanni e di Radoman Mara, nato a Ljubotinje (Montenegro) il 12/2/1893, gendarme;

14) Dokic Uroš fu Miro e di Bulatović Jaliza, nato a Lipovo (Montenegro) il 14/12/1908, gendarme;

15) Grgurević Pietro fu Luca e di Franović Pave, nato a Scagliari (Cattaro) il 6/6/1920, falegname;

16) Grugrević Antonio fu Natale e di Petrović Stane, nato a Scagliari (Cattaro) il 2/6/1920, falegname;

17) Ivović Luigi fu Antonio e di Cosilari Maria, nato a Lastava (Cattaro) il 22/2/1894, possidente;

18) Ivović Trifone di Giovanni e di Usanović Josefina, nato a Perzagno (Cattaro) il 6/12/1908, meccanico;

19) Jancović Svetozar fu Nicolo e di Marinic Mile, nato a Genovizzo (Cattaro), il 17/9/1901, pescatore;

20) Kisic Luka fu Giogio e di Dostinic Saveta, nato a Kuti (Cattaro), il 28/10/1906, fornaio;

21) Kisic Mitar fu Giogio e di Dostinic Saveta, nato a Kuti (Cattaro), il 31/10/1902, agricoltore;

22) Kavacević Emilio fu Lazzaro e di Gacinović Ange, nato a Gazco (Erzegovina), il 30/3/1902, tornitore;

23) Kovacic Giogio fu Dusan e di Cincović Vukosava, nato a Risano (Cattaro), il 7/6/1901, negoziante;

24) Kukuric Risto fu Risto e di Bokonic Andje, nato a Trebinje (Erzegovina), il 15/4/1901, agente di polizia;

25) Marcović Ilia fu Marco e di Radulović Maria, nato a Trujine (Montenegro), il --/8/1910, agricoltore;

26) Milinović Lazzaro fu Costantino di Popović Natalie, nato a Cattaro l’8/8/1905, impiegato di Pretura;

27) Marcović Mirco fu Stefano e di Ivancović Marisa, nato a Cattaro il 25/12/1919, falegname;

28) Marcović Slavo di Giovanni e di Nicolić Mariza, nato a Cattaro il 15/8/1920, studente;

29) Marinic Natale di Giorgio e di Lepetic Gospava, nato a Cattaro, il 12/12/1913, agricoltore;

30) Miloscević Gojko fu Cristoforo e di Seferović Giovanna, nato a Bjela (Cattaro) il 23/9/1903, gendarme;

31) Milutin Daniele di Vincenzo e di Petrović Ozana, nato a Krpanj (Sebenico) il 4/8/1921, meccanico;

32) Mustur Dusan fu Natale e di Mandi Jovanka, nato a Perasto (Cattaro) il 21/9/1908, impiegato di porta, tecnico;

33) Petrović Ante di Giogio e di Petrović Mara, nato a Scagliari (Cattaro) il 30/5/1918, meccanico;

34) Petrović Grazia fu Trifone e fu Petrović Anna, nato a Scagliari (Cattaro) il 25/3/1899, negoziante;

35) Petrović Pietro fu Filippo e di Sontic Daniza, nato a Scagliari (Cattaro) il 18/6/1904, operaio;

36) Petrović Natale di Cristoforo e di Bosarević Stane, nato a Scagliari (Cattaro) il 18/1/1923, calzolaio;

37) Petrović Nicolo di Cristoforo e di Boserević Stane, nato a Scagliari (Cattaro) il 5/12/1912, giardiniere;

38) Petrović Roko fu Marco e di Sandic Daniza, nato a Scagliari (Cattaro) il 28/11/1921, falegname;

39) Sindik Trifone di Cristoforo e di Sindik Maria, nato a Teodo (Cattaro) il 2/2/1918, tornitore;

40) Subotic Veselin fu Mitar e di Krljević Gospava, nato a Risano (Cattaro) il 15/11/1904, macellaio;

41) Todorević Giogio di Trifone e di Brcović Cristina, nato a Perasto (Cattaro) il 3/5/1908, impiegato;

42) Vrbica Michele fu Basilio e di Vuković Gospava, nato a Njegus (Montenrgro) il 18/8/1921, studente in medicina;

43) Vujacic Gojko fu Cirac e di Coprivica Cosa, nato a Grhovo (Montenegro) il 15/8/1905, negoziante;

44) Vuković Vlado fu Mitar e fu Tanzović Maria, nato a Kruscevize (Cattaro) il 16/11/1909, autista;

45) Vuković Vojslav di Biaggio e di Boljević Daniza, nato a Cattaro il 18/6/1920, agricoltore.


Fonte: ACS, Ministero dell’Interno, Direzione Generale di P.S., AA.GG.RR., cat. A 4bis, B. 5. (riportato in: Di Sante s.d., All.19)


Ministero dell’Interno

Elenco dei civili internati nel campo di concentramento di "Città S. Angelo"

Abjević Huseim fu Soli jugoslavo

Anzie Albino fu Antonio "

Buvac Giovanni di Matteo "

Bostiancich Stanko d’ignoto "

Ban Luca di Mario "

Bacic Peter fu Martino "

Balaban Alessandro di Arkadine "

Biegović Pietro fu Mareo "

Belcic Matteo di Matteo "

Bai Miroslavo di Francesco "

Bordin Rado di Drago "

Bezic Ladislao di Ignazio Spione

Barbalić Opietro fu Giovanni jugoslavo

Ban Dusan fu Giuseppe "

Blazina Iesip di Giovanni Spione

Boncina Ferdinando di Antonio jugoslavo

Cimmermann Antonio di Antonio "

Carli (già Krali) Stanislao fu Giovanni "

Ciulić Vinko fu Ante "

Cugeli Mirko fu Matteo "

Cvenianov Zivco fu Giovanni "

Carlavaris Ferdinando fu Ferdinando "

Cosic Giovanni fu Matteo "

Dimich Bogden di Oros "

Diniaski Todor di Milan "

Dragicievich Kovacević Arsenio d’ignoto "

Dimovec Emilio fu Cristiano "

Duimic Giovanni fu Giovanni "

Emili (De) Boren di Enrico "

Filippovich Gregorio di Gregorio "

Flasner Edoardo di Adolfo ebreo tedesco

Fon Daniele fu Giusepope Spione

Frlau Luigi fu Luigijugoslavo "

Gatara Giovanni fu Gerolamo "

Gerzetic Stanislao di Rodolfo "

Glavacevich Vinko di valentino "

Grzunov Ioso di Natale "

Grzac Pietro di Pietro "

Grm Luigi di Giovanni "

Gabrenja Francesco fu Giovanni "

Germek Alfonso di Alfonso "

Giunio Rodolfo fu Giovanni "

Gluscenio Vladimiro di Paolo "

Grosmann Desiderio fu Ernesto jugoslavo

Gaglianic Giovanni di Giovanni "

Hrovatin Mario fu Bartolomeo "

Hlandik Francesco fu Francesco "

Hujev Jerko di Matteo "

Heidenfelder Leonardo di Pietro "

Iovanović Simon di Simon "

Jussich Giuseppe fu Giuseppe "

Jacovina Rodolfo di Giovanni "

Imetic Emilio fu Marco "

Jurković Gabriele fu Stefano "

Ielisei Giuseppe fu Giacomo "

Ibraimović Jcozja di Husseim "

Jokich Michele fu Vasilio "

Ielencic Cirillo Metodio fu Ferdinando "

Klesnik Ivan fu Francesco "

Kinnor Vladimiro fu Francesco "

Krstie Aklessandro fu Michele "

Kucinic Giuseppe di Tommaso "

Kozoglav Giovanni fu Giuseppe "

Elemen Paolo fu Floriano "

Kapović Antonio fu Nicolò "

Kotnic Vittorio Cirillo di Francesco "

Knavs Giuseppe fu Antonio "

Korencic Gabriele di Franco "

Labyosky Michele fu Vitaliano "

Lozei Antonio di ignoto "

Lorber Giacomo fu Giacomo "

Lenhart Delimir detto Miro di Antonio "

Lasic Zvonko fu Andrea "

Lipnik Giovanni di Antonio "

Lucev Antonio fu Sava "

Matulić Ernesto di Antonio "

Milos Sante di Matteo "

Mazura Stefano fu Vasilio "

Mattias Marco di Giuseppe "

Mosetic Miroslavo di Filippo "

Milanović Milan fu Enrico "

Montanara Pietro fu Francesco "

Mihich Stanislao di Antonio "

Matetic Francesco fu Giuseppe "

Motkovich Augusto di Giorgio "

Mialivich Bruno fu Antonio "

Czegović de Barbalesca fu Stefano "

Perović Ivan fu Francesco "

Petric Bozo Natale fu Cosimo "

Predadović Ivi fu Dusan "

Pintoris Rudolf di Ivan " (croato)

Paulin Giuseppe fu Giuseppe "

Preis Francesco fu Carlo "

Pirisum Paolo di Pietro Spione

Prener Branco di Josep jugoslavo

Preghel Michele fu Pietro "

Poliakoff Alexis di Ivan ebreo apolide

Rupret Cirillo d’ignoto jugoslavo

Rugeli Giuseppe fu Giovanni "

Rodizza Giuseppe fu Giuseppe "

Romie Jure di Duie "

Ruzichka Emilio fu Giuseppe "

Relia Antonio fu Simeone "

Rapotec Vincenzo di Francesco "

Radulich Mario di Gustavo "

Rozic Kzuma fu Andrea "

Rubessa Giovanni fu Giovanni "

Salamonec Matteo fu Ivan "

Skrobogna Giovanni fu Francesco "

Stojan Carlo fu Giogio "

Solić Milan fu Francesco "

Solić Marjan fu Francesco "

Spitzer Francesco di Ignazio "

Scaunikar Vinko fu Stefano "

Sancin Giovanni fu Giovanni "

Soie Filippo fu Gregorio "

Skomina Venceslao di Vinko "

Srok Antonio fu Giuseppe "

Sosnović Zvonimir fu Costantino "

Sorenic Bozo fu Hinko "

Sasson Giovanni fu Giuseppe "

Spincich Antonio fu Domenico "

Todorović Miloslav di Radivoi "

Tuta Andrea fu Michele "

Tatalović Giovanni fu Elia "

Truta Antonio fu Giovanni "

Tolianic Pietro fu Giuseppe "

Troha Giuseppe di Filippo "

Ukmar Francesco fu Giacomo "

Valentincich Albino fu Giovanni "

Vidmar Zivko fu Antonio "

Verbic Andrea di Andrea "

Valiacic Emerik di Giovanni "

Vaniar Giuseppe di Giuseppe "

Varenina Ivo di Antonio "

Zagar Vincenzo di Giuseppe "

Zigoni Antonio di Antonio Spione

Zic Valentino fu Andrea jugoslavo




DOVE ANDARE?



Le linee del
                fronte
Le linee del fronte ed i movimenti delle truppe alleate nel 1943-1944 (fonte: Giansanti 1998, p.231)


Ultimo aggiornamento di questa pagina: 18 gennaio 2024
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I partigiani jugoslavi nella Resistenza italiana