* VISITA AI MONASTERI ORTODOSSI DELLA JUGOSLAVIA
* RISOLUZIONI DELL'ASSEMBLEA DEL 20 GIUGNO PER UN COORDINAMENTO
NAZIONALE PER LA JUGOSLAVIA
* ELENCO DELLE ADESIONI ALLA SEDUTA CONCLUSIVA DEL TRIBUNALE "CLARK"
* FESTA DEL MOVIMENTO DI SOLIDARIETA' AUSTRIA-JUGOSLAVIA (VIENNA)


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I MONASTERI ORTODOSSI
DELLA JUGOSLAVIA
5/10 Luglio 2000

Primo giorno 05/07/00 Mercoledi
Ritrovo all'eroporto di Bergamo Orio al Serio,
Disbrigo delle formalità doganali e partenza con volo
di linea per Belgrado. Trasferimento in pullman privato
in hotel. Sistemazione in hotel nelle camere riservate.
Cena e pernottamento. Serata incontro con
l'accompagnatore locale in hotel per illustrare e
preparare le visite.

Secondo giorno 06/07/00 Giovedi
Prima colazione in hotel. Partenza per l'escursione
dell'intera giornata in compagnia della guida per la
visita a: Monastero di Zica, costruito nel 1208 dal
primo sovrano di Serbia Stefan Prvovencani.
Proseguimento per il Monastero Studenica, fondato dal
primo Vescovo Stefan Nemanja dal 1183 al 1196. Pranzo
in ristorante in corso di escursione. Sistemazione in
hotel a Novi Pazar. Cena e pernottamento.

Terzo giorno 07/07/00 Venerdi
Prima colazione in hotel. Partenza per l'escursione
dell'intera giornata in compagnia della guida per la
visita a: Monastero Ljubostinja fondato dalla Regina
Milica e costruito prima della battaglia di Kosovo
Polje nel 1380 c.a.. Visita dellal città di Krusevac.
Pranzo in ristorante in corso di escursione.
Proseguimento per Jagodina. Sistemazione in hotel.
Cena e pernottamento.

Quarto giorno 08/07/00 Sabato
Prima colazione in hotel. Partenza per l'escursione
dell'intera giornata in compagnia della guida per la
visita a: Monastero Ravanica, fondato da Re Lazar nel
1300. Trasferimento al Monastero Manasja, fondato dal
sovrano Stefan Lazerevic fra il 1407 e il 1418.
Pranzo in ristorante in corso di escursione. Rientro a
Belgrado. Cena in ristorante caratteristico. Rientro in
hotel, pernottamento.

Quinto giorno 09/07/00 Domenica
Prima colazione in hotel. Partenza per l'escursione
dell'intera giornata in compagnia della guida per la
visita di Fruska Gora e della città di Novi Sad. Pranzo
in ristorante. Rientro a Belgrado. Cena. Pernottamento.

Sesto giorno 10/07/00 Lunedi
Prima colazione in hotel. In compagnia della guida
visita di Belgrado. Pranzo in ristorante. Trasferimento
all'aeroporto. Disbrigo delle formalità doganali.
Partenza con volo di linea per Bergamo Orio al Serio.


Quota di partecipazione in camera doppia
Lire 1.070.000

Supplemento camera singola
Lire 150.000

Quota di iscrizione
LIRE 35.000
(Comprensiva di assicurazione contro le penali di
annullamento)
VISTO CONSOLARE
LIRE 40.000

La quota comprende:
- volo di linea Jat
- sistemazione in hotel *** a Belgrado e durante
il tour
- trasferimento aeroporto / hotel a/r
- trattamento di pensione completa dalla cena del
primo giorno alla prima colazione del quinto
- visite ed escursioni guidate come da programma
- assicurazioni

La quota non comprende: bevande ai pasti - ingressi ai
musei e siti archeologici - extra di carattere
personale e tutto quanto non menzionato nella voce la
quota comprende.


NB: TRATTANDOSI DELLE VISITE AI MONASTERI ORTODOSSI, LA
DISPONIBILITA' DEI POSTI E' LIMITATA, PERTANTO E' BENE
PRENOTARSI PER TEMPO !!!!!!

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RISOLUZIONI DELL'ASSEMBLEA DEL 20 GIUGNO

All'incontro erano presenti militanti di realtà pacifiste e
antimperialiste, italiani e non, delle seguenti città: Milano, Sesto S.
Giovanni, Treviso, Bologna, Ravenna, Cesena, Firenze, Roma, Perugia



Ordine del Giorno finale approvato all'unanimità dall'Incontro di
Perugia
per la solidarietà con la Iugoslavia



* "Cessati i bombardamenti, l'aggressione della NATO alla Iugoslavia
continua con l'embargo, con sanzioni infami che affamano e strangolano i
popoli che vivono in questo paese così da obbligarli ad accettare il
dominio neo-coloniale delle potenze occidentali. * A causa di queste
sanzioni ma anche delle immani distruzioni civili e ambientali causate
dai
bombardamenti, la situazione dei lavoratori e dei popoli iugoslavi è
allo
stremo. * Mentre vogliono mettere in ginocchio la Iugoslavia le potenze
NATO stanno sistematicamente violando la risoluzione 1244 dell'ONU
riguardo
al Kosovo, dove le popolazioni serbe e le altre minoranze sono costrette
a
subire ogni sorta di crimini, di abusi e di ingiustizie. * I
partecipanti
all'incontro di Perugia, allo scopo di porre fine alle sanzioni e
all'embargo, per aiutare fattivamente la Iugoslavia e i suoi popoli, per
impedire alla NATO la sua espansione verso Est per mezzo di nuove guerre
cosiddette "etniche", per il rispetto della Risoluzione 1244 dell'ONU,
per
la dissociazione unilaterale dell'Italia dalle illegittime sanzioni
verso
la Repubblica Federale di Iugoslavia * Lanciano la proposta di una
campagna, che preveda una giornata nazionale di lotta contro le sanzioni
e
una carovana di solidarietà per rompere l'embargo; e di costituire un
Coordinamento nazionale. * Inoltre, considerando la necessità del
rilancio
di una più vasta lotta contro la NATO e le basi militari e allo scopo di
superare le incertezze e le ambiguità che hanno caratterizzato il
movimento
pacifista durante la guerra, i partecipanti all'incontro prpongono di
organizzare, per il prossimo settembre, in occasione della
Perugia-Assisi,
una vera marcia della pace, cioè contro la NATO, l'imperialismo e la
globalizzazione. * In vista del sumnit NATO che si svolgerà a Firenze
nei
prossimi giorni, i partecipanti all'incontro decidono di aderire e
partecipare con determinazione alla manifestazione del 24 maggio
prossimo
nella medesima città. * * L'Assemblea si riconvoca il 24 giugno a
Bologna. Il luogo e l'ora saranno definiti quanto prima." * *
Approvato
all'unanimità




Assemblea nazionale del 20 maggio a Perugia delle Associazioni,
Comitati
e Coordinamenti di amicizia e solidarietà con il popolo jugoslavo


Ordine del Giorno

L'assemblea esprime piena solidarietà alla resistenza di tutte
le
minoranze del Kosovo, in particolare a quelle della città di kosovska
Mitrovica che è divenuta simbolo della resistenza di tutte le minoranze
del
Kosovo che non sono allineate sulle posizioni indipendentiste dell'UCK
(malamente travestito da forza di protezione civile) che sono contro lo
sciovinismo albanese e la dittatura esercitata dalla NATO attraverso la
UNMIK e la KFOR.

L'Assemblea si associa, inoltre, alla richiesta del movimento di
solidarietà Austria-Jugoslavia per la liberazione dei 37 cittadini serbi
e
dei 5 cittadini gitani di Kosovska Mitrovica, arbitrariamente carcerati
dalle cosiddette forze di pace all'inizio dell'anno, in base ad accuse
fondate esclusivamente su denuncie presentate da albanesi ed a tutt'oggi
prive di riscontri e non formalizzate agli interessati che dal 1 aprile
sono in sciopero della fame

Tutte le realtà presenti oggi nell'assemblea di Perugia si
impegnano a promuovere,con ogni mezzo, tutte le iniziative tese a
garantire
il diritto di tutte le minoranze del Kosovo a vivere liberamente sulla
loro
terra.

PG 20.5.2000

Approvato all'unanimità

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s.deangelis wrote:
>
> ROMA 3 GIUGNO 2000
> VIA PIETRO COSSA 40 - SALA UNIVERSITA' VALDESE
> DALLE ORE 9.00
> PROIEZIONE VIDEO, MOSTRE FOTOGRAFICHE
> TRIBUNA APERTA TRA I COMITATI E LE ASSOCIAZIONI
>
> ORE 15.00
> SESSIONE FINALE DELLA SEZIONE ITALIANA DEL TRIBUNALE INDIPENDENTE CONTRO I
> CRIMINI DELLA NATO IN JUGOSLAVIA
> P R O C E S S I A M O L I !!
>
> VI COMUNICHIAMO LE NUOVE ADESIONEI PERVENUTE IN QUESTI GIORNI
>
> Caro Stefano,
> ti comunico la mia adesione personale alla manifestazione ed
> all'iniziativa del Tribunale Clark della quale condivido, fatto salvo
> qualche dettaglio, l'impostazione e gli scopi.
> Cordialmente
> Domenico Gallo
>
> Prof. Angelo Baracca,
> Lidia Campagnano
>
> Fausto Sorini della Direzione nazionale del PRC
> Maurizio Zamboni capogruppo prc comune di bologna,
> Giuseppina Tedde capogruppo PRC provincia di Bologna
> Monteventi Valerio,
> Orsola Mazzola,
> Giorgio Riolo
> La Commissione Esteri della Federazione PRC di Bologna
> Il Comitato contro la Guerra di Bologna
> Inoltre da Bologna ci sono giunte piu' di 200 firme di sottoscrizione all'
> appello.
>
> Aderisce all'iniziativa del 3 giugno a Roma il 'coordinamento torinese per
> la Jugoslavia'.
> Saluti
> Rino Lamonaca
>
> L'Associazione "Internazionalismo e solidarietà" aderisce
> all'appello e sarà presente all'assemblea nazionale del
> Tribunale Clark a Roma il 3 giugno. Diamo inoltre
> comunicazione dell'iniziativa prevista a Trieste il 26 maggio
> prossimo.
>
> p. l'ass.
> Giorgio Ellero
> Trieste
>
> Il circolo agora' di Pisa aveva aderito e continua ad aderire al tribunale
> contro i crimini di guerra della NATO ed a tutte le sue attivita' presenti
> e future, a meno che non avvengano cambiamenti sostanziali di linea, che ci
> sembrano improbabili.
> Ciao
> Per il circolo agora'
> Valter
>
> condividendo i punti di accusa contro la Nato aderisco all'appello promosso
> dal Tribunale Internazionale contro i crimini della Nato in Yugoslavia
> carla francone, direttore periodico comunista nuova unità
>
> Caro De Angelis,
>
> condivido pienamente i punti dell'atto di accusa contro la NATO e i governi
> che l'hanno appoggiata nel corso della guerra nei Balcani del 1999.
>
> Per quanto riguarda il punto in cui si parla dell'uranio impoverito e dei
> rischi per i militari italiani, purtroppo non e' piu' un rischio ma una
> realta': alcuni soldati italiani sono gia' morti di leucemia, come risulta
> da quanto affermato nel sito dell'Osservatorio Etico Ambientale "Stop U238".
>
> Cari saluti,
> Marco Pavone
>
> Seguiamo con grande interesse le vostre iniziative, ma non possiamo
> partecipare attivamente perchè siamo molto impegnati con tebio-contro gli
> organismi geneticamente modificati qui a Genova.
> Per favore, continuate a tenerci informati! Grazie !
> p.il centro ligure di documentazione per la pace
> Norma Bertullacelli
> normadario@...
>
> testo dell'appello:
>
> Il 31 luglio 1999 hanno avuto inizio a New York le attivita' del
> "TRIBUNALE INTERNAZIONALE INDIPENDENTE CONTRO I CRIMINI DELLA NATO IN
> JUGOSLAVIA", promosso da Ramsey Clark, con la stesura di 19 punti di accusa
> contro la NATO ed i governi occidentali.
>
> Le attivita' del "Tribunale" hanno trovato seguito in molti altri paesi del
> mondo. In Italia il primo novembre 1999 alla presenza di Ramsey Clark ha
> preso il via la sezione italiana del Tribunale. Nel
> corso di questi mesi, confortati dal crescente interesse suscitato e dalle
> numerose iniziative di presentazione del "Tribunale Italiano" in molte
> citta', abbiamo potuto verificare con dati oggettivi la veridicita' delle
> nostre accuse.
>
> A completamento del lavoro svolto in questi mesi, noi sottoscritti firmatari
> di questo appello accusiamo le massime autorità della Repubblica in carica
> nel marzo 1999 - in particolare il presidente del Consiglio dei Ministri
> Massimo D'Alema e i membri del Governo per la partecipazione alla guerra
> illegale e il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro per non aver
> difeso la Costituzione - nonchè i loro successori per quanto attiene ai
> crimini in continuità
> con l'aggressione armata, ciascuno secondo la personale responsabilità
> scaturente dalle diverse competenze, azioni e omissioni:
>
> - per avere collaborato attivamente all'aggressione contro la Repubblica
> Federale Jugoslava, paese sovrano da cui non era venuta nessuna minaccia nè
> all'Italia nè ai suoi alleati;
>
> - per aver liquidato e vanificato con l'aggressione militare le iniziative
> internazionali tendenti a favorire la soluzione con mezzi pacifici dei
> problemi esistenti nel Kosovo;
>
> - per avere violato tutti i principi del diritto internazionale e in
> particolare la Carta delle Nazioni Unite, i principi del Tribunale di
> Norimberga, le Convenzioni di Ginevra e i protocolli aggiuntivi sulla tutela
> delle popolazioni civili, nonchè lo stesso trattato istitutivo della NATO;
>
> - per aver consentito che dal proprio territorio partissero attacchi contro
> istallazioni e popolazioni civili, condotti su obiettivi e con armi
> appositamente studiate per infliggere il massimo danno,
> anche protratto nel tempo, alle persone e alle loro condizioni di vita
> (attacchi deliberati contro strutture civili, bombe a grappolo);
>
> - per aver consentito l'utilizzo massiccio di proiettili e missili
> all'uranio impoverito, causando danni incalcolabili e per un tempo
> indeterminato alle popolazioni della Federazione Jugoslava, con
> enormi rischi attuali anche per i volontari civili e per i militari italiani
> impegnati nel Kosovo.
>
> - per aver partecipato al bombardamento di impianti chimici e farmaceutici,
> causando deliberatamente danni ambientali di enorme rilevanza, tali da
> configurare una vera e propria guerra
> batteriologica, chimica e nucleare;
> - per aver danneggiato l'economia della Costa Adriatica con la chiusura
> degli aeroporti civili e per aver consentito e cercato di occultare lo
> smaltimento di ordigni bellici nelle acque territoriali
> italiane e in quelle immediatamente adiacenti, causando danni alle persone,
> all'ambiente, all'economia;
>
> - per aver violato la Costituzione italiana e ignorato le procedure che essa
> impone in caso di stato di guerra, guerra che non può mai essere intrapresa
> dall'Italia ma solo combattuta per difendere dall'aggressione altrui il
> nostro paese e i paesi di cui l'Italia sia impegnata a condividere la
> difesa;
>
> - per avere attivamente collaborato ad affamare e sacrificare la popolazione
> della Jugoslavia, sia nel corso della guerra sia con l'imposizione di misure
> di embargo internazionalmente illegittime;
>
> - per avere attivamente collaborato a esercitare pressioni e ingerenze
> contro un paese sovrano e le sue legittime istituzioni;
>
> - per avere inviato truppe e personale civile a governare territori ridotti
> di fatto a nuovi protettorati e colonie, senza peraltro impedire nel Kosovo
> la persecuzione sistematica e l'espulsione della popolazione di etnia serba
> e di altre etnie non albanesi, nonchè degli stessi abitanti di etnia
> albanese considerati non affidabili o dissidenti dal nuovo potere di fatto
> ivi insediato in violazione della risoluzione 1244 dell'ONU;
>
> - per aver usato la Missione Arcobaleno come operazione di promozione e
> legittimazione della guerra, e per avere allo stesso fine attivato o
> favorito una disinformazione e propaganda di guerra;
>
> - per avere rinunciato all'esercizio della sovranità del nostro paese e al
> diritto-dovere di controllo delle attività che vi svolgono comandi,
> strutture e mezzi militari stranieri;
>
> - per avere acconsentito a modificare, senza nessuna decisione del
> Parlamento, lo "status" politico e giuridico della NATO.
>
> Queste accuse, saranno esposte e ampiamente documentate il 3 giugno a Roma
> nella sessione plenaria del Tribunale Indipendente contro i crimini NATO
> costituitosi in Italia che si terrà presso
> l'Università Valdese (via Pietro Cossa 40) e saranno quindi portate a New
> York, dove il 10 giugno si riunirà il Tribunale Internazionale Indipendente
> promosso dall'ex Ministro della Giustizia USA
> Ramsey Clark.
>
> Invitiamo tutti i cittadini, le associazioni, le personalità consapevoli
> della necessità di impedire che tali crimini siano perpetuati e diventino
> anzi la norma delle relazioni internazionali, a sostenere
> l'iniziativa della sezione italiana del Tribunale Clark e la raccolta di
> testimonianze e documenti e partecipare attivamente all'assemblea del 3
> giugno a Roma.
>
> Stefano de Angelis, Carlo Pona, Paolo Pioppi, Fulvio Grimaldi, Pasquale
> Vilardo, Marinella Correggia, Giovanni Russospena, Gabriele Cerminara,
> Elettra Deiana, Nella Ginatempo,Ambretta Rampelli, Giulia Baroni, Aldo
> Bernardini,
> Luisa Morgantini, Ivan Pavicevac, Anna Kosic Il Comitato contro al guerra e
> la NATO - Ravenna e il Coordinamento romagnolo contro la guerra e la NATO
> Centro di documentazione "Patrizia Gatto" di Napoli. L.Cortesi, "Giano"
> Giovanna Ricoveri, direttrice della rivista telematica Ecol,ogia politica
> Giorgio Nebbia, professore emerito università di Bari
> lavoratori autorganizzati Slai-Cobas di Ravenna ,Alberto
> Bernardini,Dipartimento di Costruzioni e Trasporti Universita' di Padova
> Alessandra Areni,Eduardo Missoni, Paolo Rosignoli (editore, Ed. Achab)
> Daniel Amit (Un. Di Roma),Lucio Chiappetti (IFCTR/CNR - Milano)
> Luisa Morgantini (Parl. Europeo) Romano Oss. >Loredana e luigi
> Daniele Barbieri, cantieri sociali di Imola ,Roberto Foco
> Patrizio E. Tressoldi -Universita' di Padova
> francesco magnocavallo < Giorgio Cortellessa <
> Cesare ASCOLI - C.N.R. Pisa - Franco Marenco -
> christian fischer - (Uve Fischer)
> "Stefano Corradino Orvieto" < "Missoni Eduardo" <
> Fabio Baglioni (Casale Podere Rosa) - (StudenteGianLuca Schiavon)
> Fabiana Fantinel < Mauro Cristaldi < "Antonino Drago"
> "Fabio Marcelli" Andrea Catone"Gennaro Carotenuto" Daniella Ambrosino
> Lucio Triolo (ENEA) Luca Nencini (ENEA) Beatrice De Blasi (Pres. SCI)
> Vincenzo Caffarelli (ENEA) "Roberto Verdi" Claudio Delbianco
> "franco romanò" Lorenzo Savioli, World Health Organization
> Mario Patuzzo - Verona , Enrico Giardino (Forum DAC -tel. 06-3016877)
> Francesca Lepori Massimo Zucchetti politecnico Torino
> Marco Spada Alessandra Filabozzi - LURE Centre Universitaire Paris Sud -
> Alberto Tarozzi Dr Libero Vitiello Universita' di Padova
> Enrico Peyretti Torino Vincenzo Brandi ENEA - vincenzo brandi
>
> gruppi/associazioni
> Archivio Disarmo (Ornella Cacciò)
> AIASP (Associazione Internazionale di amicizia e solidarietà con i
> Popoli)
> Rete Associazioni Popolari
> OVD (Operatori volontari Difesa)
> Casa dei Popoli di Roma
> Coordinamento MAGMA/USCITA DI SIKUREZZA
> most za beograd - un ponte per belgrado in terra di Bari
> SCI
> DP (Democrazia Popolare - Sinistra Unita)
> Forum DAC -tel. 06-3016877
> Coordinamento Romano per la Jugoslavia
> La redazione della rivista MAREA
> Cipax - Centro Interconfessionale per la Pace - Roma -
> Circolo "Puletti" del PRC ENEA Casaccia
> Elena Fido e Stefano Minello
> Il KOLLETTIVO ESTRELLA ROJA DI CESENA
> Luigia Spaccamonti
> Bologna, ASSOCIAZIONE ITALIA-NICARAGUA Circolo di Viterbo
> Andrea Fumagalli
> Docente di Economia Politica Most za Beograd - Un ponte per Belgrado in
> terra di Bari
> Associazione culturale di solidarietà con la popolazione jugoslava RED GHOST
> (materiali per la controinformazione e la lotta) - Ravenna,
> Spazio Libero Autogestito PelleRossa - Cesena,
> Comitato contro la guerra e la NATO - Ravenna,
> Coordinamento romagnolo contro la guerra e la NATO Gordon Poole Roberto
> Sensi
> Giulio Sensi, Lucca
> Centro di Comunicazione Antagonista - Cremona
> Sergio Ruggieri
> Segreteria Federazione di Ancona P.R.C.
> Rossana Montecchiani
> Comitato Politico Nazionale P.R.C.
>
> Antonio Bruno
> Vice Presidente del Consiglio Comunale di Genova
> Altro Polo - Sinistra verde
> 0339 3442011
> bruno@...
> FOSCO VALENTINI e MICHELA MELER
>
> Maurizio Poletto - della segreteria CGIL -Torino.
> La redazione de 'la nostra lotta'
> comunità di via Gaggio
> Giorgio Cadoni
>
> Valerio Gennaro,Medici per l'Ambiente (ISDE-Genova)
>
> Roberto Spaccia
> Antonio Moscato
> Storia del movimento operaio
> Università di Lecce
>
> PAOLO TREZZI
> che come gruppo KHORAKHANE' "a forza di essere vento" Centro ricerca
> /intervento sui temi delle guerre, dell'economia e dei diritti umani
>
> DEL cENTRO iNTERNAZIONALE CROCEVIA il
> vostro appello
> Antonio onorati, presidente
>
> aderisco.
> John Gilbert
> Coordinatore Nazionale
> Lettori Universitari
> SNUR-CGIL (Universita' e Ricerca) Anna Kosic Il Coordinamento Romano per la
> Jugoslavia

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Die Jugoslawisch-Österreichische Solidaritätsbewegung läd anläßlich
ihres
einjährigen Bestehens zum

Fest
Grillen & jugoslawisch-österreichische Kultur
Sa, 27. Mai, 18 Uhr
21., Galvanigasse 15-17

(U6/S-Bahn Floridsdorf, 26er bis Nordbrücke)

****************************
Jugoslawisch-Österreichische Solidaritätsbewegung (JÖSB)
PF 217, A-1040 Wien, Österreich
joesb@...
www.vorstadtzentrum.net/joesb


--------- COORDINAMENTO ROMANO PER LA JUGOSLAVIA -----------
RIMSKI SAVEZ ZA JUGOSLAVIJU
e-mail: crj@... - URL: http://marx2001.org/crj
http://www.egroups.com/group/crj-mailinglist/
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