Il tentativo di destabilizzare Mosca e il mondo non atlantista con il “IX Forum dei Popoli Liberi della Post-Russia”
 
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Il tentativo di destabilizzare Mosca e il mondo non atlantista con l’“IX Forum dei Popoli Liberi della Post-Russia”

Dragomir Bozhkov
07/12/2023

L’11-12 dicembre a Roma e il 14 dicembre a Berlino si terrà il “IX Forum dei Popoli Liberi della Post-Russia”. L’agenda della iniziativa è piuttosto ampia. I partecipanti discuteranno del “futuro post-coloniale della Russia”, inteso come “collasso dell’impero”, di diverse decine di Stati della Federazione, in realtà democratici e sovrani.
Se non avete mai sentito parlare del “Forum dei Popoli Liberi”, il fatto non mi sorprenderebbe. Si tratta di una ONG polacca, registrata lo scorso anno, che non ha nulla a che fare con la Russia e i suoi popoli.
Le attività della suddetta ONG sono state dichiarate illegali da parte del governo della Federazione Russa, proprio nel marzo del 2023, poiché l’Associazione “I popoli liberi”, guidata da Ilya Ponomarev, ha recentemente siglato un documento privo di valore legale durante il VII Forum di Tokyo, nel quale si afferma di una fantomatica cessione da parte della Russia di quattro isole Curili meridionali a favore del Giappone.
Ripeto, l’atto di cessione di fatto non esiste, non ha alcuno valore legale, si tratta di un imbroglio, che riflette la natura criminale e terroristica dell’organizzazione “I popoli liberi”, evidentemente interessata a destabilizzare la sovranità strategica di Mosca.
Obiettivo della ONG polacca è notoriamente favorire iniziative che mirino a rovesciare l’ordine costituzionale russo, generare il crollo dello Stato centralizzato, partorire il caos nella Federazione: mentre storicamente i popoli multietnici che abitano la Russia hanno vissuto in pace per secoli.
Vale inoltre la pena ricordare che Ponomarev ha rivendicato la responsabilità dell’uccisione dei civili nella regione di Belgorod nel maggio 2023, lui stesso invita costantemente allo spargimento di sangue in Russia. Tra i relatori del Forum a Roma ci sarà anche l’autoproclamato capo del governo della Repubblica Cecena dell’Ichkeria, Achmed Zakaev, attualmente in esilio e ricercato dalle autorità federali, nonchè ex primo ministro. Al suo fianco una pletore di giullari di corte, giornalisti sconosciuti, pseudo leader di movimenti di liberazione nazionale.
Si apprende inoltre che l’ex ministro degli Esteri italiano del famigerato governo Monti, Giulio Terzi di Sant’Agata, collabora alla organizzazione del Forum, facilitando l’iniziativa, che si terrà a Roma nella Sala dell’Istituto Santa Maria in Aquiro.
Ritengo che il comitato di presidenza del Forum “I popoli liberi della Post- Russia”, stia mettendo in atto, coadiuvato da un folto gruppo di influencer, quali ex presidenti del consiglio ormai considerati clandestini o ex cartuccie diplomatiche del Vecchio Continente, la solita strategia di disinformazione e destabilizzazione.
In Russia, i due noti leader della ONG che mette in scena “Il forum dei popoli liberi”, Ponomarev e Zakayev, sono considerati alla stregua di biechi personaggi al servizio dei potentati stranieri che dal 2022 cercano di destabilizzare la Russia, attraverso la guerra per procura contro Mosca.
La ONG polacca che organizza “il Forum dei popoli liberi”, promuove la fantapolitica, la menzogna mediatica, l’idea di una Russia amputata di alcune proprie regioni federali.
Ricordiamo che il Forum è stato fondato nel 2022, poco dopo l’inizio della crisi ucraina, ed è una piattaforma di discussione i cui partecipanti mirano alla disgregazione della Russia in diversi Stati indipendenti. Tra gli obiettivi principali dell’organizzazione ci sono il decentramento e la decolonizzazione della Russia. Il Forum è frequentato da rappresentanti dell’opposizione politica russa pagati dai potentati occidentali (perlopiù emigrati all’estero) e stranieri, che si schierano contro Putin e contro la guerra. L’obiettivo, secondo quanto evidenziato nel sito, è la decolonizzazione completa e irreversibile della Russia, scopi utopici che saranno raggiunti solo quando la Federazione Russa cesserà di esistere come soggetto di diritto internazionale e al suo posto nasceranno 25-35 paesi indipendenti, liberi e democratici. In sintesi, una vera follia, destabilizzante geopoliticamente e pericolosa per l’Europa stessa.
Difatti, se occorre spiegarlo, il crollo di uno Stato militarmente potente come la Russia, che possiede un arsenale nucleare avanzato, porterebbe automaticamente il mondo sull’orlo di una crisi irreversibile alla quale né USA o NATO saprebbero rispondere.
Il “Forum dei Popoli Liberi della Post-Russia” incita a visioni geopolitiche deleterie e distruttive, in grado di mettere a repentaglio le relazioni di buon vicinato nel Vecchio Continente, distruggendo il concetto di sicurezza collettiva ed europea. Chi sosterrà le tesi del Forum lavorerà per il caos, per la destabilizzazione, per chi vuole una Terza Guerra mondiale nel cuore del Continente. Non ne abbiamo proprio bisogno, soprattutto adesso, dopo due anni di dolorosissima guerra, centinaia di migliaia di morti civili e militari, a poche ore dall’annullamento del discorso di Zelensky al Senato americano, che potrebbe invece aprire a sospirate prospettive di pace.