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Macedonia, protesta silenziosa

PandoraTV 09/10/2016 – Milenko Nedelkovski decide di fare scena muta nel corso del suo show settimanale (Late Night) in una televisione Macedone in segno di protesta per la nuova legge censoria imposta dal protettorato congiunto dell’Unione Europea e dell’Ambasciata americana a Skopje. Sono cinquanta minuti di silenzio. La Macedonia sta vivendo un sostanziale colpo di Stato (dopo che la rivoluzione colorata ha fatto cilecca).



Lo stesso Milenko Nedelkovski con il suo programma Milenko Nedelkovski Late Night Show tratta spesso di temi indigesti al sistema di potere UE-NATO.

Ad esempio, il 27 settembre 2013 intervistava Thierry Meyssan, presidente della Rete Voltaire, a proposito degli avvenimenti in Medio Oriente ("rivoluzioni colorate"), del colpo di Stato dell’11 settembre 2001 e più in generale degli inganni del sistema della disinformazione strategica, con parallelismi tra le guerre in Jugoslavia e in Siria: l’intervento dell’internazionale jihadista, al fianco di Stati Uniti e Unione europea, il ruolo d’Israele e l’addestramento militare dei combattenti dell’Esercito libero siriano da parte dell’UCK in Kosovo, ecc.

Nel 2015 Nedelkovski co-redigeva invece una importante analisi sulle interferenze della Open Society Foundation in Macedonia: 
ORIG.: (by Mirka Velinovska and Milenko Nedelkovski, 28/04/2015)
http://www.geopolitica.ru/en/article/open-society-foundation-macedonia
TRAD.: L’Open Society Foundation in Macedonia (di Mirka Velinovska e Milenko Nedelkovski – Geopolitica 28 aprile 2015)
https://aurorasito.wordpress.com/2015/05/19/lopen-society-foundation-in-macedonia/
e pochi giorni dopo denunciava la presenza di statunitensi tra i terroristi pan-albanesi liquidati dalla polizia a Kumanovo:


Nedelkovski: There are Americans killed among Terrorists in Kumanovo

MINA Breaking News – Monday, 18 May 2015

One of Macedonia's most famous journalists is Milenko Nedelkovski.
In an editorial published on his website on May 15th, he is asking himself one question, will Macedonia make it from the foreign initiated destabilization? The short answer says Nedelkovski, is a resounding Yes.
"The six horsemen of the apocalypse, the so called "western" ambassadors didn't wait a single day for us to even bury the Macedonian heroes, they rushed to meet with president Ivanov and Gruevski, to blackmail, to "insist", to request, to demand!!" writes Nedelkovski.
"The basic requests were layered like a baklava, you know, the usual suspects, judicial reforms, protection for whistleblowers (I assume the same protection US granted Manning and Snowden?), political dialog and similar cr*p, but the Real Request Was for the Courts Not to Release the Name of the British Ambassador as Directly Ordering the Coup" says Nedelkovski adding "Just as Important was to Hide the Names of 4 Americans and British Terrorists Killed in Kumanovo" The four came from the US Base in Kosovo, BondSteel.
"The US Ambassador Jess Bailey, nicknamed by Macedonian media as "Jess (Himmler) Bailey was instrumental in the failed coup attempt in Turkey where several civilians died during months old staged protests. There too the coup started with a fabricated wiretapping scandal." says Nedelkovski.
"Now Himmler was sent here to do the same" adds Nedelkovski. 
Yesterday, the Macedonian Government lowered the count of 14 killed terrorists to 10, is it to hide the 4 American terrorists and their involvement?
Skopje based Dnevnik ran an editorial as well, of leaked information that 4 of the killed were neither from Kosovo, nor Macedonia or Albania, rather from "another nation". 

Marija Nikolovska




IL BLA BLA BLA DI UN "PACIFISMO" CHE NON INDICA MAI I VERI NEMICI DELLA PACE


La marcia Perugia-Assisi è passata.
Con tutto il suo accompagnamento di dirette televisive, accorati messaggi presidenziali, adesioni anche di partitini "a sinistra del PD" che forse dovrebbero chiarirsi le idee, i luoghi comuni della Boldrini e, soprattutto, il bla bla bla di un "pacifismo" che ben si è guardato dall'indicare come nemico della pace l'imperialismo USA/NATO e che non ci ha risparmiato i soliti rituali ammiccamenti a tutte le "cause" che servono all'Impero per fare il bello e il cattivo tempo nel mondo.

Mauro Gemma – direttore di Marx 21




Contribuisci anche tu a infiammare la guerra in Siria!

Al TG3 delle 14:20 di oggi è stato dato ampio spazio (alcuni minuti) all'allestimento della mostra fotografica sulle presunte torture compiute nelle prigioni siriane.
Lo foto, che sarebbero state scattate da un aguzzino, nome in codice CAESAR, poi pentitosi e provvidenzialmente riuscito a emigrare in Occidente con tutto il materiale, sono infatti esposte con grande risalto al MAXXI di Roma, nell'ambito della operazione di guerra psicologica organizzata dai paesi NATO per demonizzare, aggredire militarmente e squartare la Siria - anche a costo di entrare in urto con la Russia, anzi come suol dirsi "due piccioni con una fava" per i guerrafondai nostrani.

La sfacciata campagna di disinformazione strategica, analoga a tante altre che abbiamo subito come pecore – dalla strage di Račak alle armi di distruzione di massa irachene, dalle fosse comuni sulle spiagge libiche ai morti di Timisoara – è apertamente avallata anche da "Un ponte per...":

In merito alla totale falsità delle attribuzioni delle foto esposte al MAXXI si vedano:

Report sulla attendibilità delle “Foto di Caesar”

La bufala di “Caesar” in mostra al Senato? (di Francesco Santoianni, 14.3.2016)
http://www.sibialiria.org/wordpress/?p=3174

Ha scritto Manlio Dinucci (su Il Manifesto del 27 settembre 2016):
... sarà presentata a Roma agli inizi di ottobre, per iniziativa di varie organizzazioni «umanitarie», una mostra fotografica finanziata dalla monarchia assoluta del Qatar e già esposta all’Onu e al Museo dell’olocausto a Washington per iniziativa di Usa, Arabia Saudita e Turchia: essa contiene parte delle 55mila foto che un misterioso disertore siriano, nome in codice Caesar, dice di aver scattato per incarico del governo di Damasco allo scopo di documentare le torture e le uccisioni dei prigioneri, ossia i propri crimini ...

Chiunque fosse interessato a dare il suo contributo per aggravare la guerra in Siria e lo stato di tensione tra paesi NATO e Russia è cordialmente invitato al MAXXI di Roma entro il 9 ottobre.

(a cura di Italo Slavo)


(deutsch / italiano)
 
PSYOPs 
 
1) Psyop: operazione Siria (Manlio Dinucci su il manifesto del 27.9.2016)
2) I “giornalisti comprati” in Europa (Thomas S. Harrington, 10.8.2016)
3) Europa, il bavaglio delle multinazionali sul giornalismo d'inchiesta (Fabio Sebastiani, 25/04/2016)
4) Repubblica e le menzogne di guerra (Francesco Santoianni, 21.1.2016)
5) Obama, da messia a spia (Sputnik News, 12.01.2016) – In un documento intitolato "Disposizioni in materia di diritto militare", il Pentagono ha dichiarato che tutti i giornalisti in futuro dovranno essere catalogati come "combattenti di basso livello" ...
6) Informationskrieg. Die "strategische Kommunikation" der NATO (GFP 28.10.2015)