1. MONTENEGRO: CREDO FERMAMENTE NELL'INDIPENDENZA, DJUKANOVIC (ANSA)
2. CONTRABBANDO: DENUNCIA UE; FORSE BASATA SU ATTI DDA BARI (ANSA)
3. CONTRABBANDO: CHIESTE 16 CONDANNE E 17 RINVII A GIUDIZIO (ANSA)
4. Idea of Montenegrin independence is not dead, Djukanovic (Tanjug)



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Blic: Weapons for Kosovo and Albania via Podgorica

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MONTENEGRO: CREDO FERMAMENTE NELL'INDIPENDENZA, DJUKANOVIC

(ANSA) - SARAJEVO, 23 OTT - Il presidente montenegrino Milo Djukanovic
ha dichiarato, in un'intervista al quotidiano di Sarajevo Dnevni avaz,
che ''l'idea dell'indipendenza del Montenegro non e' affatto morta''
dopo la vittoria della coalizione da lui guidata alle politiche del 27
ottobre. ''Credo fermamente - ha detto Djukanovic - che l'indipendenza
del Montenegro e della Serbia sia l'epilogo logico del processo di
dissoluzione dell'ex Jugoslavia''. Il nuovo governo, ha detto
Djukanovic, sara' stabile e ''si adoperera' nei prossimi quattro anni
per avvicinare il piu' possibile il Paese all'integrazione nell'Unione
europea''. Secondo il presidente montenegrino, l'accordo di Belgrado del
14 marzo per la creazione di una nuova unione  leggera con la Serbia,
sponsorizzata dall'Ue e che non si chiamera' piu' Jugoslavia, ha solo
rinviato la questione dell'indipendenza di tre anni. ''Penso che
l'Europa - ha detto - cerchera' anche nei prossimi tre anni, come sta
facendo ora, di convincerci di quanto ' bello vivere in uno stato comune
con la Serbia, ma se il nuovo governo riformista dimostrera' che il
Montenegro e'  in grado di risolvere da solo tutte le dificolta'
economiche e coltivare la realta' multietnica del Paese, le contrarieta'
saranno sempre meno''. ''Credo che l'Occidente si convincera' - ha
concluso il presidente - che un Montenegro e una Serbia indipendenti non
rappresentano un fattore di instabilita' nella regione''. (ANSA) COR*VD
23/10/2002 16:01
http://www.ansa.it/balcani/jugoslavia/20021023160132363652.html

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CONTRABBANDO: DENUNCIA UE; FORSE BASATA SU ATTI DDA BARI

(ANSA) - BARI, 31 OTT - Sarebbero stati inviati dalla Dda di Bari alcuni
degli atti giudiziari in base ai quali la Commissione europea ha avviato
una causa civile per ''riciclaggio di denaro'' contro il gruppo
R.J.Reynolds. E' quanto ipotizzano fonti giudiziarie baresi che da tempo
hanno in corso uno fitto scambio di atti giudiziari con l' Olaf, l'
organismo antifrodi europeo. La Dda di Bari, unica in Italia, indaga dal
'96 sulla 'connection' mafiosa del contrabbando internazionale di
sigarette e sul riciclaggio dei proventi illeciti in istituti di credito
e agenzie di cambio di Panama, Malta, Svizzera e di altri Stati. Da
tempo il sostituto procuratore della Dda di Bari, Giuseppe  Scelsi,
titolare di molti filoni d' inchiesta sul contrabbando di sigarette, ha
ricostruito i canali del riciclaggio del danaro ed ha affermato negli
atti giudiziari che le sigarette venivano acquistate e pagate in
Svizzera con danaro 'sporco'. All' Olaf il magistrato ha da tempo
inviato, tra gli altri, dossier relativi al presunto coinvolgimento di
Alfred Bossert, di 68 anni, di Mendrisio (Svizzera), titolare della
'Interscambi sa', ritenuto dalla Dda il piu' importante riciclatore di
danaro, l' uomo che avrebbe provveduto al finanziamento del circuito
criminale della mafia dei tabacchi. All'attenzione dell' Olaf - a quanto
e' dato sapere - sono anche gli atti giudiziari relativi al  presunto
'boss dei boss' del contrabbando internazionale di sigarette, Franco
Della Torre, di 59 anni, di Mendrisio. Questi nel '95 ottenne dal
governo montenegrino la licenza che gli permise di importare in
Montenegro 100mila casse di sigarette al mese. La licenza venne
rilasciata alla  societa' di Della Torre, la ''Santa Monica Sa'' di
Panama. A quanto si e' appreso a Bari all' Olaf non e' giunto alcun atto
relativo all' indagine in corso nel capoluogo pugliese nei confronti del
presidente della Repubblica del Montenegro, Milo Djukanovic, indagato
per associazione mafiosa finalizzata al contrabbando internazionale di
sigarette. Sulla vicenda Djukanovic la Dda di Bari - si e' saputo - ha
chiesto assistenza giudiziaria alla Svizzera. L' indagine di Bari non
riguarda invece il caso 'Iraq-connection'. (ANSA). KLP
31/10/2002 19:32
http://www.ansa.it/balcani/jugoslavia/20021031193232372955.html

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CONTRABBANDO: CHIESTE 16 CONDANNE E 17 RINVII A GIUDIZIO

(ANSA) - BARI, 4 NOV - Sedici richieste di condanna, tre di assoluzione,
nove patteggiamenti, due stralci e 17 rinvii a giudizio sono stati
chiesti dall' accusa nel procedimento a presunti aderenti a un'
associazione mafiosa che - secondo la Dda di Bari - dalla Grecia avrebbe
trafficato sigarette di contrabbando in Italia, Montenegro, Spagna e
Gran Bretagna. Nel procedimento sono imputati, tra gli altri, Albino
Prudentino, di 51 anni, di Ostuni (Brindisi), suo figlio Angelo, di 29,
con i presunti dirigenti dell' organizzazione criminale: Stlylianos
Kolovos, di 62, di Pireo (Grecia), Costantinos Soulis, di 54, di
Igoumenitsa, Liberato Porzio, di 44, di  Boscotrecase (Napoli), Orros
Panajotis, di 40, e Spiros Galariotis, di 44, di Patrasso. Per Albino
Prudentino e per Panajotis la posizione e' stata stralciata. Prudentino
e' infatti detenuto in Grecia per altri fatti; Panajotis, che in base
alle dichiarazioni della difesa era detenuto in Grecia, dagli atti
prodotti successivamente dai suoi stessi legali e' risultato essere
stato scarcerato su cauzione e sottoposto a misure di sicurezza. Le
richieste di condanna sono a pene comprese  tra i sette anni (per
Liberato) e i 22 mesi per due agenti della polizia stradale di Bari -
Massimo Modeo, di 32, di Bari, e Armando Carolillo, di 51, di Monopoli
(Bari) - accusati di concussione per aver costretto un 'corriere' che
trasportava in Campania sigarette di contrabbando a consegnare loro due
milioni di lire per evitare il sequestro dei tabacchi. Gli altri
presunti dirigenti  del sodalizio mafioso non vengono giudicati con rito
abbreviato. I procedimenti (i riti alternativi e l' udienza preliminare)
giungeranno a termine il 9 novembre prossimo a pochi giorni dalla
scadenza dei termini di custodia cautelare: per 41 degli imputati furono
infatti emessi provvedimenti cautelari il 19 novembre 2001, nell' ambito
dell' operazione della Guardia di  Finanza di Bari chiamata 'Ellas'.
Secondo la Dda, i Prudentino per trafficare i tabacchi nel Sud  Italia,
si sarebbero avvalsi dell' appoggio del clan mafioso barese di Savino
Parisi, del clan di Sebastiano Nardo della Sicilia orientale, del clan
Pillera di Catania, di Cosa Nostra nella Sicilia occidentale (per questo
avrebbero avuto contatti con uomini vicini all' imprendibile boss di
Cosa Nostra Bernardo Provenzano), e del clan calabrese di Santo Carelli.
Secondo l' accusa, l'organizzazione avrebbe ricavato dai traffici oltre
266 miliardi di vecchie lire in 18 mesi e avrebbe riciclato il danaro in
parte in Grecia, in parte attraverso i circuiti bancari della
triangolazione Italia, Russia e Svizzera. (ANSA). KLP 04/11/2002 17:52
http://www.ansa.it/balcani/jugoslavia/20021104175232375704.html

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Idea of Montenegrin independence is not dead, Djukanovic

SARAJEVO, Oct 23 (Tanjug) - Montenegrin President Milo Djukanovic said
in an interview to Wednesday's issue of Sarajevo paper Avaz that "the
idea of an independent Montenegro is in no way dead" and that he "firmly
believes that independence both for Montenegro and Serbia is a logical
epilogue to the dissolution of the former Yugoslavia".
"In our election campaign we began from the fact that the Belgrade
Agreement was verified and the resolution of this issue postponed for
the next three years. We also started from the fact that the future
government should resolve economic difficulties that arise and that it
will be much
easier to resolve the issue of the state status of Montenegro, with less
tensions, at the end of the mandate of the future government,"
Djukanovic pointed out.
He expressed belief that "Western opposition to the independence of
Montenegro will gradually diminish if the future government is
convincing in the resolution of the economic situation and the further
strengthening of the multi-ethnic unity of Montenegro."