Il Partito Comunista di Ucraina accusa i dirigenti dell'UE “di volere distruggere l'Ucraina come Stato”

8 Dicembre 2013 
da solidarite-internationale-pcf.over-blog.net | Traduzione di Marx21.it

Comunicato stampa di Petro Simonenko, leader del Partito Comunista di Ucraina

Il Partito Comunista di Ucraina chiede ai dirigenti dell'Unione Europea di reagire immediatamente alle dichiarazioni provocatrici del co-presidente della sua missione nel paese, Aleksandr Kwasniewski che, nella sua intervista sul giornale polacco Rzeczpospolitaha apertamente invitato l'opposizione a usare la forza per impadronirsi del potere in Ucraina.

Il Partito Comunista esige anche di sapere dalla cancelliera Angela Merkel con quale diritto e a nome di chi il ministro degli Affari esteri tedesco Guido Westerwelle si sia recato in Piazza dell'Indipendenza per incontrare i rappresentanti dell' “opposizione”.

Il Partito Comunista invita il Ministro degli Affari Esteri a reagire nei confronti dell'ingerenza diretta di dirigenti di Stato stranieri negli affari interni del paese.

Si cerca di negare al popolo ucraino il diritto di disporre del proprio destino. Si cerca di negare il suo diritto a prendere decisioni in base ai propri interessi, e non a quelli del capitale internazionale.

Oggi, la pseudo-opposizione, come nel 2004, rappresenta la quinta colonna che sacrifica l'interesse nazionale sull'altare delle multinazionali. Sono praticamente gli stessi attori, le stesse promesse, gli stessi metodi.

Ecco perché il Partito Comunista invita tutti i cittadini, il popolo dell'Ucraina a cercare la risoluzione della crisi politica attuale con i soli strumenti legali.

In caso contrario, noi ci dirigeremo verso una “balcanizzazione” del paese, verso la distruzione dell'Ucraina come Stato.

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Appello del Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista d'Ucraina a sostegno delle forze di sinistra e per condannare le azioni della cosiddetta "opposizione" e del partito fascista "Libertà"

12 Dicembre 2013 

Partito Comunista di Ucraina | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

Cari compagni!

L'8 dicembre 2013, l'intero mondo civilizzato ha assistito all'atto vandalico e sacrilego, perpetrato sotto il pretesto dei valori europei, quando una folla festante di brutale estremismo distruggeva il monumento di Lenin nel centro di Kiev.

I principali canali televisivi mondiali hanno diffuso i filmati scioccanti dei rappresentanti del partito fascista "Libertà" guidato da Oleg Tyagnibok mentre come invasati abbattevano il monumento, minacciando che il prossimo obiettivo sarebbe stato il Presidente dell'Ucraina Viktor Yanukovych. La cosiddetta "Opposizione" in Ucraina esige apertamente la punizione dei funzionari governativi, mentre sovverte l'ordine pubblico, a partire dal pogrom di Kiev, dalle barricate, con il centro della capitale ucraina praticamente paralizzato.

Allo stesso tempo, i ministri degli esteri di Polonia, Lituania e Svezia, nonché alcuni leader politici dell'Unione europea, non hanno esitato a surriscaldare ulteriormente la situazione in Ucraina. Rappresentanti del Partito Popolare europeo hanno palesato approvazione per la situazione in Ucraina. Molti ambasciatori dell'Unione europea nei loro commenti hanno espresso anch'essi esplicita approvazione per il tentativo di rovesciamento del governo ucraino, infrangendo il saldo principio di non interferenza del mondo diplomatico.

Per converso è inimmaginabile una situazione in cui disordini in paesi come la Francia o la Svezia, ricevano il plauso dei politici di altri paesi per le azioni di una folla aggressiva, allo stesso modo è impossibile immaginare interferenze negli affari di un altro stato da parte del corpo diplomatico.

I tragici eventi in Ucraina vengono presentati sotto il pretesto di una lotta per i valori europei, ma di quali valori stiamo parlando, se al posto di un monumento demolito viene issata la bandiera dell'Unione europea, quando viene posta, in nome dei valori europei, la richiesta di distruzione fisica delle autorità?

I valori europei non possono essere chiamati a discolpa delle gravi percosse di una folla aggressiva ai danni di centinaia di funzionari di polizia disarmati dell'amministrazione del presidente dell'Ucraina, molti restati gravemente feriti.

Noi crediamo che le azioni della cosiddetta "opposizione" e del partito fascista "Libertà", che distruggono monumenti, commettono enormi provocazioni contro i funzionari di polizia e i dipendenti pubblici, occupano numerose istituzioni statali in Kiev, in nessun modo siano da considerarsi valori europei.

Sfortunatamente, i media filo-occidentali mostrano solo una parte della verità. I fatti reali che dovrebbero essere descritti da un punto di vista neutrale, sono taciuti. Il pubblico europeo è indotto a credere che, apparentemente, "tutto il popolo ucraino difende la scelta europea". In realtà c'è una traslazione di concetti: invece della retorica europea in Ucraina si inscena un colpo di stato.

Vi chiedo per sostenere le forze della sinistra in Ucraina. La situazione attuale nel paese rappresenta la continuazione di un serie di colpi di stato nel mondo arabo, con caratteristiche europee. Vi chiedo di condannare severamente il partito "Libertà". Vi chiedo di chiamare l'élite politica di tutto il mondo al boicottaggio del leader del partito "Libertà" e dei suoi deputati nel Parlamento di Ucraina. Vi chiedo di far appello alla Comunità mondiale per una sobria valutazione della situazione reale in Ucraina e per prevenire ulteriori estremismi e azioni provocatorie della cosiddetta "Opposizione" e di "Libertà" il partito guidato da Oleg Tyagnibok. Vi chiedo di chiamare tutti i deputati nei vostri parlamenti nazionali di tutti i livelli e i funzionari dei vostri partiti per sostenere con ogni mezzo la posizione del Partito comunista di Ucraina.

Di ogni vostra iniziativa informate il Dipartimento Internazionale del CC del Partito Comunista di Ucraina, in modo che possiamo rendere nota la vostra posizione in merito alla società ucraina. Credo sinceramente nel vostro sostegno.

Cordiali saluti

Il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Ucraina, capogruppo dei comunisti nel Parlamento ucraino, membro della delegazione permanente ucraina nell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, Petro Symonenko