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Handzar and Skanderbeg reloaded

1) HAIL ISLAM! In Sangiaccato sfilano una trentina di giovani con le uniformi ed il "fez" dei reparti musulmani delle "SS" (9 settembre 2014)
2) Ennio Remondino: I ‘nazi-islamisti’, eredità sporca dei Balcani  (10 settembre 2014)
3) Kosovo: ARRESTATO IL CAPO RELIGIOSO DELLA GRANDE MOSCHEA DI PRISTINA. Reclutava per l'ISIS  (19 settembre 2014)
4) FLASHBACKS 2005--2010: 
- 2005: Ex uomo di Al Qaida denuncia crimini di guerra musulmani in Bosnia 
- 2007: Sgominato in Sangiaccato il gruppo terroristico dei Vehabija / Révélations au TPIY : en Bosnie les Mujahedins étaient bien sous les ordres de Sarajevo
- 2008: 'Militant Islam' trial in Serbia
- 2010: Ambasadorka SAD u Novom Pazaru [Finanziamenti degli USA ai sangiacchesi per tramite USAID]


Vedi anche: 

INCHIESTA SULL'ISIS di Redazione Sibialiria
i. Siria: ribelle “buono”, ribelle “cattivo” (29/8/2014)
http://www.sibialiria.org/wordpress/?p=2668
ii. La coalizione dei colpevoli. La madre (e i padrini) di tutte le Al Qaede – e alleati di ferro dell’Italia… (19/9/2014)
http://www.sibialiria.org/wordpress/?p=2687

LA "TRASVERSALE VERDE": UN PO' DI STORIA
A cura del Coordinamento Romano per la Jugoslavia, 1998
http://digilander.iol.it/lajugoslaviavivra/CRJ/GEOPO/storia_zetra.html

I CROCIATI E GLI ASSASSINI
Evidentemente il terrorismo islamista nei Balcani andava bene finché tagliavano le teste ai Serbi, adesso non va più bene…
https://it.groups.yahoo.com/neo/groups/crj-mailinglist/conversations/messages/8102


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http://italintermedia.globalist.it/Detail_News_Display?ID=73974&typeb=0

Hail Islam

Novi Pazar, nel Sangiaccato, un "imam" estremista fa sfilare una trentina di giovani con le uniformi ed il "fez" dei reparti musulmani delle "SS" che seminarono morte in Bosnia e Kosovo

martedì 9 settembre 2014

Nel capoluogo del Sangiaccato, regione del Sud della Serbia a maggioranza musulmana, la ricorrenza dell' "Hadzet", ovvero dei processi e delle fucilazioni avvenute settant'anni fa nei riguardi dei musulmani che avevano collaborato con i nazisti ha dato vita ad una esibizione sconcertante: nel centro di Novi Pazar ha sfilato nel gelo generale una trentina di giovani che indossavano la divisa grigia il ed "fez" rosso dei reparti musulmani delle "SS".

La vergognosa iniziativa si deve ancora una volta a Muamer Zukorlic, discusso leader di un gruppo islamico di minoranza. la comunità islamica di Serbia (Izus) che da anni tenta di farsi spazio con posizioni sempre più estremiste.

Quella dei battaglioni musulmani delle "SS" è una delle pagine più buie della seconda guerra mondiale nei Balcani: a seguire la via della collaborazione con nazismo in chiave anti ebraica indicata per primo dal "Muftì" di Gerusalemme, dopo diverse migliaia di palestinesi furono i musulmani bosniaci ed infine quelli kosovari. I primi si aggregarono ai resti della divisione "Prinz Eugen" reduce dalla Russia formando la divisione "Hamdja", che per un anno e mezzo semino' morte. I kosovari riuscirono a massacrare solo per otto mesi, durante i quali la divisione "Skanderbeg" uccise però quasi 60mila fra serbi e "rom".

Questa storia di eccidi per gli estremisti islamici di Zukorlic oggi è qualcosa di cui gloriarsi, anche se la manifestazione di Novi Pazar finora é riuscita a creare soltanto stupore. Meho Omerovic, deputato al Parlamento bosniaco e presidente cel comitato per i diritti umani oltre che della commissione per la sicurezza, si dice "scioccato dall'assenza di reazioni da parte del governo di Sarajevo: non si può accettare il fatto che tutti restino in silenzio di fronte al riapparire delle divise delle "SS",che collaborarono con gli occupanti in imprese cos' sanguinose". La critica coinvolge anche Rasim Ljajic, ministro di Serbie e massimo esponente del partito islamico che fa parte del governo (SDPS).

Quest'ultimo si limita a definirsi stupefatto: " Organizzando gli eventi come la celebrazione dell "Hadzet " portando giovani in uniforme nazista nel centro di Novi Pazar, Zukorlic sta cercando soltanto di attirare l'attenzione dei media e di imporsi come negoziatore nei confronti del governo. Il suo messaggio equivale a un ricatto: Zukorlic manda a dire che non creerà problemi se ottiene certe concessionie la cosa peggiore é che per fare questo coinvolge giovani musulmani abusando delle loro coscienze. Dopo manifestazioni simili che avrà il coraggio di investire nel Sangiaccato?".


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http://www.remocontro.it/2014/09/10/i-nazi-islamisti-eredita-sporca-dei-balcani/

10 settembre 2014

I ‘nazi-islamisti’ eredità sporca dei Balcani

Sangiaccato, terra di popolazione slavo musulmana tra Serbia e Montenegro, eredità dell'Impero Ottomano

Novi Pazar, nel Sangiaccato serbo, un Imam estremista fa sfilare una trentina di giovani con le uniformi ed il ‘fez’ dei reparti musulmani delle ‘SS’ che seminarono morte in Bosnia e in Kosovo. Memorie dimenticate della ‘Hamdja division SS’ bosniaca, e della ‘Skanderbeg SS’ kosovaro albanese


Novi Pazar, capoluogo del Sangiaccato, Sud della Serbia che raggiunge il Montenegro, regione a maggioranza musulmana. Nella ricorrenza dell’ «Hadzet», la data dei processi e delle fucilazioni, settant’anni fa, dei musulmani che avevano collaborato con i nazisti s’è scatenata una esibizione sconcertante di Nazi-islamismo. Nel centro della città serba hanno sfilato una trentina di giovani che indossavano la divisa grigia il fez rosso dei reparti musulmani delle ‘SS’. Nuova iniziativa di Muamer Zukorlic, discusso leader di un gruppo islamico estremista che guarda al Califfato di IS.

Quella dei battaglioni musulmani delle ‘SS’ è una delle pagine più buie della seconda guerra mondiale nei Balcani. A seguire la via della collaborazione con nazismo in chiave anti ebraica indicata dal ‘Muftì’ di Gerusalemme, furono una parte dei musulmani bosniaci ed infine di quelli kosovari. I primi si aggregarono ai resti della divisione “Prinz Eugen” reduce dalla Russia formando la divisione “Hamdja”, che per un anno e mezzo seminò morte. Kosovari e albanesi si Albania furono operativi solo per otto mesi ma riuscirono a dar memoria truce al reparto di collaborazionisti.
 
La ‘Waffen-Gebirgs-Division der SS Skanderbeg’ fu costituita nel 1944 soprattutto con volontari albanesi dal Kosovo e dall’Albania a cui furono aggregati qualche centinaia di marinai provenienti dagli esuberi della Kriegsmarine. Una avventura poco gloriosa da tutti i punti di vista. Costituita come forza da impegnare nella lotta contro i partigiani, la ‘Division der Skanderbeg’ fu rapidamente sciolta per il gran numero di diserzioni: più di 3.500 soldati in soli due mesi, sui 6.500 arruolati. ne decretarono lo scioglimento. Non prima di aver massacrato quasi 60 mila fra serbi  e rom.

Una storia quasi rimossa di eccidi -riporta Italintermedia- che per alcuni estremisti islamici dei Balcani è oggi qualcosa di cui gloriarsi, anche se la manifestazione di Novi Pazar finora é riuscita a creare solo stupore. Come l’assenza di reazioni all’episodio da parte del governo di Sarajevo, dove le prime milizie jihadiste vicine ad al Qaeda arrivarono nel 1992 a sostenere la guerra civile interna. Memoria labile ed episodi di adesione all’estremismo jihadista del Califfato che si ripetono, senza che le autorità locali oltre il territorio di Serbia e Montenegro, diano segnale di seria attenzione.
 
Altre Fonti : Italintermedia

Ennio Remondino
giornalista, già corrispondente estero Rai e inviato di guerra


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http://www.lastampa.it/2014/09/19/esteri/kosovo-arrestato-limam-che-reclutava-jihadisti-wNa123zPGt7QiVrIjWlEFO/pagina.html

19/09/2014

Kosovo, arrestato l’imam che reclutava jihadisti


Blitz a Pristina contro i seguaci del Califfo Ibrahim dello Stato islamico (Isis). A finire in manette sono stati 15 militanti di Isis: 9 di loro sono imam delle moschee della città

MAURIZIO MOLINARI
CORRISPONDENTE DA GERUSALEMME
Blitz a Pristina contro i jihadisti kosovari seguaci del Califfo Ibrahim dello Stato islamico (Isis). A finire in manette nella capitale del piccolo Stato balcanico sono stati 15 militanti di Isis e la maggiore sorpresa è che 9 di loro sono imam delle moschee della città. Costituivano la spina dorsale di un network che ha fatto arrivare in Siria e Iraq almeno 200 volontari locali per Isis, circa 20 dei quali sono morti in combattimento.  

 

Fra i personaggi più noti accusati di “terrorismo” c’è Shefqet Krasniqi, capo religioso della Grande Moschea di Pristina, accusato di aver sfruttato la propria autorità religiosa per aver attirato “centinaia di reclute da più Paesi europei per spingerle a trasferirsi in Siria ed Iraq al fine di battersi a favore del Califfato”. In manette anche Fuad Raqimi, leader islamico del Kosovo, catturato mentre era nella sua casa.  

 

Lo scorso mese le forze di sicurezza di Pristina avevano già catturato 40 seguaci e fiancheggiatori dello “Stato Islamico” in Kosovo e gli arresti avvenuti ora disegnano la presenza di un network assai vasto sul territorio del Kosovo, che deve la propria indipendenza alla campagna aerea condotta dalla Nato nel 1999 contro l’ex Federazione Jugoslava guidata da Slobodan Milosevic.


=== 4: FLASHBACKS ===

Fonte: LA   NEWSLETTER   DI   MISTERI   D'ITALIA
Anno 6 - n. 99    13 aprile 2005

EX JUGOSLAVIA: EX UOMO DI AL QAIDA
DENUNCIA CRIMINI DI GUERRA MUSULMANI

Ali Hammad, un ex membro della rete terroristica di Al-Qaeda, che ha combattuto a fianco dei musulmani in Bosnia durante la guerra civile del 1992-1995, ha descritto in una lettera aperta al quotidiano serbo-bosniaco Glas Srpske i crimini contro i civili commessi dalla sua unità di mujahedin.

Hammad, che sta scontando 12 anni di prigione nella città bosniaca di Zenica, ha tra l'altro descritto l'attacco al villaggio croato di Guca Gora, dove la sua unità ha combattuto contro le forze internazionali (UNPROFOR): "Quando le forze internazionali si sono rese conto di trovarsi di fronte a dei mujahedin si sono ritirate, lasciando i civili alla mercè di soldati giunti in Bosnia per combattere una guerra santa, una jihad", ha ricordato Hammad, raccontando inoltre che 20 civili croati di Guca Gora sono stati prelevati ed uccisi e tra di loro c'era un ragazzino di 14 anni.

Hammad ha descritto il modo in cui i mujahedin hanno ucciso un civile serbo nel loro campo di Orasac, tagliandogli la testa con un coltello da cucina. Hanno assistito alla scena anche quattro civili serbi che sono riusciti a salvarsi.

Nella sua lettera, Hammad ha detto di essere pronto a testimoniare di fronte al Tribunale dell'Aja per i crimini di Guerra nell'ex Jugoslavia, al processo all'ex comandante dell'esercito bosniaco Rasim Delic il quale, annunciando che si consegnerà al Tribunale la prossima settimana, ha negato qualunque suo coinvolgimento nei crimini commessi dai mujahedin, dicendo che non erano sotto il suo diretto controllo.

I bosniaci serbi e croati, inclusi alcuni servizi di intelligence stranieri, hanno sostenuto per anni che migliaia di mercenari stranieri provenienti dai paesi islamici avevano combattuto a fianco dei musulmani locali, ma le autorità bosniache avevano sempre smentito queste informazioni.

Nella lettera Hammad ha spiegato di essere stato mandato in Bosnia come funzionario di Al-Qaeda, "dopo aver fatto esperienza" in Afghanistan, ma di essere diventato uno strenuo oppositore del terrorismo dopo aver assistito agli orrendi crimini perpetrati in Bosnia e dopo gli attentati dell'11 settembre 2001. Ha rivelato che il suo quartier generale si trovava vicino al villaggio di Bijela Buca, vicino la città di Travnik, dove i mujahedin hanno rapito e ucciso due stranieri che credevano giornalisti britannici.

Nella lettera Hammad ha indicato le iniziali di sei combattenti mujahedin che avrebbero commesso questo crimine: due algerini, un saudita, un libico, un tunisino e un egiziano.

Fonte: AKI

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Serbie : sanglant affrontement entre la police et les wahhabites dans le Sandjak (B92, 20 avril 2007)

Des affrontements entre la police et des militants wahhabites ont éclaté très tôt ce matin dans le village de Donja Trnova, près de Novi Pazar. Le chef supposé du groupe wahhabite a été tué, deux autres personnes blessées, dont un policier. Il y a un mois, un camp d’entraînement du groupe wahhabite avait été démantelé par la police et cinq personnes arrêtées… 

http://balkans.courriers.info/article8147.html

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Vesti Radio Beograda, 21.april 2007. sa www.radioyu.org

A Novi Pazar oggi si sono svolti i funerali di Ismail Prentic, ucciso ieri negli scontri con i membri dell’unità speciale del Ministero dell’interno della Serbia. Secondo il comunicato del Ministero dell’interno della Serbia, ieri mattina, alle 4 e 50, la polizia ha tentato di arrestare Prentic, identificato con “il leader del gruppo terroristico dei vehabia”. “Quando la polizia si è avvicinata alla casa, contro di loro sono stati lasciati una decina di cani, e quando i membri di polizia sono entrati nella casa sono state lanciate delle bombe ed è stato aperto il fuoco, contro di loro. Un poliziotto è rimasto ferito, ha comunicato la polizia. Rispondendo all’attacco, la polizia ha aperto il fuoco, e in quell’occasione è stato ucciso Ismail Prentic, ed è stato ferito Senad Ramovic, mentre l’illeso Safet Becirovic è stato arrestato.

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Nouvelles révélations au TPIY : les mujahedins étaient bien sous les ordres de Sarajevo

BIRN, 7 septembre 2007 - Un ancien membre d’al-Qaïda ayant combattu pendant la guerre en Bosnie aux côtés de l’armée de Bosnie-Herzégovine affirme que le commandement bosnien n’a pas seulement fermé les yeux sur les opérations de nettoyage et autres crimes commis par les mujahedins, mais les auraient en fait commandées et activement soutenues…

http://balkans.courriers.info/article8815.html

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http://news.bbc.co.uk/go/pr/fr/-/2/hi/europe/7188190.stm

'Militant Islam' trial in Serbia

BBC World, 2008/01/14 - A group of alleged [SIC] militant Islamists has gone on trial in Belgrade, Serbia, accused of terrorism offences.
The 15 men are charged with running terrorist training camps and plotting assassinations inside Serbia.
Most of them were arrested last year near Novi Pazar, the main town in the southern region of Sandzak, where there is a Muslim majority.
Prosecutors say the group was planning to attack a police station and murder a Muslim cleric.
Prosecutor Jovica Jovanovic said the defendants had close ties with fellow Islamists in neighbouring countries, as well as Saudi Arabia and Austria.
It is alleged that the men were planning to kill Muarem Zukorlic, a local Muslim cleric, who they believed was an American spy.
So far, the only defendant asked to plead has denied the charges.
Police said that in raids carried out last year they discovered a mountain cave, used as a terrorist training ground, that was packed with plastic explosives, masks and machine guns.
The defendants are believed to be followers of the radical Wahhabite sect of Islam.

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Ambasadorka SAD u Novom Pazaru [Finanziamenti degli USA ai sangiacchesi per tramite USAID]

09. jul 2010. 11:43 (Izvor: Beta / Glassrbije.org)

Ambasadorka SAD u Srbiji Meri Vorlik razgovarala je u Novom Pazaru sa predstavnicima poslovne zajednice i privrednicima koji uc(estvuju u USAID Programu jac(anja ekonomske sigurnosti (PPES). Vorlik se sa novopazarskim privrednicima sastala sa ciljem da se upozna sa rezultatima podrške koju USAID pruža preduzetnicima u tom kraju. Na sastanku je bilo rec(i i o modalitetima buduc'e saradnje na bržem ekonomskom oporavku Novog Pazara i regiona. Prema planu njenog boravka u Novom Pazaru, Vorlik c'e danas sa gradonac(elnikom Mehom Mahmutovic'em otvoriti centralnu pešac(ki zonu c(iju je izgradnju sa oko 100.000 dolara finansijski pomogao USAID.