Caro-Ric <caroric@...> wrote:
>
> --------------------------------------------------------------------------
>
> Padova- Novi Ligure: serial killer o omicidi di stato?
>
> Fatti come quelli di Padova e Novi Ligure, aldilà delle sparate dei
> girornalisti e della magistratura, devono farci riflettere sulla
> mancanza di moventi plausibili in eventi criminali che troppo
> frettolosamente vengono catalogati come "ordinaria cronaca nera":
>
> Cominciano ad essere troppi questi serial-killers e maniaci anche in
> una società malata come quella italiana: gente che ammazza decine di
> persone con sospetta lucidità e "professionalità" militare: il killer
> delle pensionate in Puglia, Bilancia a Genova, il killer delle
> prostitute in Emilia, quello in Lombardia, il mostro di Firenze,
> "manolo lo slavo" , la banda della uno bianca, il bombarolo
> anti-bambini nomadi …
>
> E se in Italia esistesse ancora un vero giornalismo militante
> indipendente e qualcuno fosse più attento alla funzione fortemente
> politica che assumono questi efferrati crimini, nel manipolare e
> condizionare l’opinione pubblica,allora non mancherebbero gli
> elementi e le prove per cominciare a sostenere la tesi che dietro
> certi fatti, ci sia una precisa strategia terroristica legata ad
> apparati dello stato dipendenti dal potere esecutivo, dalla NATO e
> dalle strutture, più o meno occulte, del grande capitale.
>
> Non è dietrologia da bar , ne fanta-politica.
>
> Come gruppo di compagni di Cesena partendo dalla contro-inchiesta
> sugli omici della uno bianca, nel lavoro di archiviazione di articoli
> di stampa e testimonianze su varie vicende di presunti mostri e maiaci
> ci siamo resi conto che il fenomeno poteva essere molto più
> esteso…
>
> In numerose occasioni, riguardanti crimini addebitati a maniaci o
> delinquenti comuni, appaiono sempre personaggi legati a corpi dello
> stato: poliziotti, carabinieri, ex-militari, parà,informatori etc..
>
> Poi ci sono tantissimi fatti collaterali che lasciano sorgere più di
> un dubbio: perché ad esempio il giorno dopo la sentenza che condanna
> Pacciani due ragazze di Scandicci vengono trovate morte (assassinate)
> nella Senna nei dintorni di Parigi dove si erano recate a lavorare in
> un maneggio, dopo essere state ingaggiate da un misterioso personaggio
> (ex legionario) in Toscana?
>
> Perché la magistratura francese pone immediatamente il segreto
> istruttorio, il silenzio stampa, e non rivela la causa della morte
> delle ragazze?
>
> Perché "Manolo lo slavo", che terrorizzava le campagne del Nord
> Italia, sterminando intere famiglie vestito da para-militare, disse
> che era riuscito a fuggire dal Carcere di Rimini "grazie a quelli
> della uno bianca"?
>
> Perché la magistratura bolognese, legata al PCI-DS, costruiva teoremi
> contro malavitosi siciliani accusandoli dei delitti della uno bianca
> quando erano evidenti i depistagli falliti del carabiniere Macauda
> (uomo della NATO) e le tracce di un elefante che lasciavano i fratelli
> Savi?
>
> Ricordate l’insospettabile collaboratore del SISMI, suicidatosi
> "misteriosamente" nel bagno del Tribunale di Torino durante il
> processo, dopo aver confessato spontaneamente numerosi delitti comuni
> senza un movente credibile?
>
> Potremmo scrivere pagine e pagine di questi "strani" fatti.
>
> Cosa vogliamo sostenere?
>
> Vogliamo sostenere che in Italia sono attivi degli "squadroni della
> morte".
>
> Non siamo i soli a sostenerlo: i fratelli Savi dopo il loro arresto,
> dissero telegraficamente: "siamo tanti". Anche uno dei carabinieri
> periti nella strage di Bagnara di Romagna, pochi giorni prima di
> morire confidò ad un suo parente: "i terroristi sono fra noi ci
> uccideranno tutti".
>
> Chi sono e perché agiscono?1
>
> Innanzitutto non hanno niente a che vedere con gruppi fascisti o di
> neo-nazisti come qualcuno, ingenuamente, è portato a credere.
> Praticano un terrorismo con metodi e scopi diversi da quello delle
> bombe che assumono, invece, una valenza comunque politica.
>
> Nel caso dei piccoli omicidi il messaggio è subdolo pur avendo un
> forte impatto sull’opinione pubblica che spesso invoca leggi e
> controlli più duri, scatenano campagne razziste, lanciano messaggi
> cifrati alla vecchia classe politica, non colpisce militanti politici,
> giornalisti ma gente comune che fa una vita ordinaria.
>
> Agiscono impunemente: dietro di loro si muovono macchine ben oliate
> che costruiscono depistaggi (appresi dalla scuola americana), verso
> soggetti o personaggi generalmente schedati, con precedenti o
> fortemente ricattabili (vedere Bilancia e Profeta): il guardone, il
> maniaco sessuale, il fanatico fascista, il marocchino, lo zingaro, il
> giocatore d’azzardo, la banda di mafiosetti siciliani ma anche
> bravi ragazzi come Scattone. Tutti possono diventare mostri.
>
> Questo tipo di terrorismo ha in comune con quello stragista le
> tecniche del depistaggio.
>
> La manovalanza è costituita da killers professionisti, in genere
> addestrati militarmente ad uccidere con ogni genere di arma con
> modalità da commandos. E’ una guerra segreta da manuale che
> unisce pragmatismo anglosassone a machiavellismo italiano: guerra
> psicologica e contro-rivoluzione per obiettivi chiari e semplici:
> stabilizzare i poteri esecutivi organici agli interessi del capitale.
>
> Come movimento rivoluzionario e antagonista non siamo in grado, per
> incapacità e per scelta, di produrre neanche livelli minimi di
> controinchiesta o di controinformazione; e nemmeno tentativi di
> analisi complessiva del fenomeno.
>
> Quello che non possiamo accettare sono gli accostamenti facili e
> frutto dei luoghi comuni che certa stampa pseudo-sinistra divulga (il
> fu Avvenimenti, Liberazione, Il manifesto), sulla matrice fascista,
> mafiosa, eversiva dei servizi"deviati" naturalmente al servizio
> dell’immortale Andreotti o della vecchia struttura "Gladio"
> parafulmine volutamente sputtanato..
>
> Ma la situazione è molto cambiata.
>
> Uno dei primi a dare l’allarme nei primi anni ’90 fu
> proprio uno di quei personaggi della vecchia DC colpiti e travolti da
> tangentopoli-CIA che dichiarò pubblicamente: "per imporre il
> turbo-capitalismo in Italia faranno scorrere molto sangue". Facile
> intuire a chi si riferisse l’onorevole Piccoli; peccato che
> c’è voluto l’uranio impoverito perché molti compagni lo
> capissero…
>
> Agganciare un nuovo allarmismo sui legami della "nuova destra" con
> questi fenomeni non contribuisce politicamente a fare chiarezza sul
> terrorismo di stato e su un certo tipo di terrorismo. La vicenda della
> uno bianca è emblematica sul livello di confusione che pervade i
> gruppi della sinistra di classe incapaci di affrontare questi problemi
> se non con una sloganistica cristallizzata agli anni 70. Al punto che
> sulla vicenda dei Savi e della "banda delle coop" sono stati proprio i
> fasciti bolognesi a fare controinformazione e a denunciare le
> responsabilità dei servizi segreti militari…
>
> Non sarà che questa "nuova destra" raccoglie qualche consenso perché
> la sinistra "sovversiva" spesso dorme o comunque sta assumendo un
> ruolo stato-compatibile?
>
> Qui siamo di fronte ad apparati e strutture che solo la NATO e il
> SISMI possono garantire in Italia come in Europa.
>
> Non occorre andare in Turchia , in Colombia, in Brasile per denunciare
> l’esistenza degli "squadroni della morte": ce li abbiamo in
> casa!!
>
> E’ un periodo convulso, siamo già in piena campagna elettorale.
> Anche se i programmi su alcune questioni coincidono è evidente la
> forte preoccupazione del capitale straniero su una quasi certa
> vittoria di Berlusconi. Nonostante i suoi ripetuti sforzi per avere un
> riconoscimento, i viaggi in Israele e nella city londinese, le lobby
> ebraiche ed anglosassoni della finanza mondiale ancora non si fidano
> del Cavaliere; il risultato sarà una ripresa delle bombe e di altri
> episodi de-stabilizzanti.
>
> Inoltre non bisogna dimenticare la posizione strategica
> dell’Italia, che continua ad essere attraversata da scontri
> inter-imperialistici.
>
> La sua collocazione la rende insostituibile nel controllo dei Balcani
> e di tutto il bacino mediterraneo. La guerra alla Jugoslavia ha
> rappresentato uno dei primi importanti frutti di queste strategie
> interne.
>
> Per recuperare il tempo perduto occorre guardare e analizzare i fatti
> più attentamente fuori dai condizionamenti dei luoghi comuni della
> sinistra istituzionale o neo-istituzionale.
>
> Sono atti di guerra dell’imperialismo anche questi: le bombe su
> Belgrado sono passate prima sui corpi di vittime innocenti del terrore
> di stato. I mandanti sono gli stessi e non occorre menzionarli. Questa
> purtroppo è quella cosa disgustosa che si chiama real-politik, di cui
> ,che ci piaccia o no, dobbiamo ritornare ad occuparci con un chiaro
> approccio rivoluzionario. E’ proprio il "financial times" di
> questi giorni a esprimere la preoccupazione della mecca del liberismo
> anglosassone su una possibile vittoria del Cavaliere: il
> turbo-capitalismo non tollera neanche più il populismo di destra.
>
> …dovrà scorrere ancora molto sangue
>
> CENTRO AUTOGESTITO PELLEROSSA CESENA

---

Questa lista e' provvisoriamente curata da componenti
dell'ex Coordinamento Nazionale "La Jugoslavia Vivra'",
oggi "Comitato Promotore dell'Assemblea Antimperialista".

I documenti distribuiti non rispecchiano necessariamente le
opinioni delle realta' che compongono questa struttura, ma
vengono fatti circolare per il loro contenuto informativo al
solo scopo di segnalazione e commento ("for fair use only").
Archivio:
> http://www.ecircle.it/an_ecircle/articles?ecircleid%c2%91979
> http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/messages
Sito WEB:
> http://digilander.iol.it/lajugoslaviavivra
Per iscriversi al bollettino: <jugoinfo-subscribe@...>
Per cancellarsi: <jugoinfo-unsubscribe@...>
Per inviare materiali e commenti: <jugocoord@...>

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Ti piace leggere?
Cosa preferisci?
I classici, gli erotici, le favole, la magia...?
Scopri le 5 straordinarie offerte: + del 50% di sconto!
da eCircle e Gullivertown
http://www.domeus.it/ad1170711/216.74.87.165