(english / italiano)
 
Cinque anni dopo l'abbattimento del Boeing malaysiano
 
– Donbass, Russia e Malesia concordi su "politicizzazione" indagini su abbattimento MH17 (28 agosto 2019)
– VIDEO: La verità sul Boeing Malaysiano abbattuto il 17 luglio 2014 (31 luglio 2019)
– MH-17: l’Olanda accusa tre russi e un ucraino (25 giugno 2019)
– We regret ‘baseless’ accusations by intl probe Russian military complicit in MH17 crash – Moscow (19 June, 2019)
– Malaysia Airlines MH17, tre russi e un ucraino incriminati per il disastro aereo (19 giugno 2019)
– Ucraina: ex ufficiale dei servizi segreti ucraini SBU, ha indicato le persone coinvolte nello schianto del Boeing malese MH17 in Donbass (8 aprile 2019)
– Tutto sulla fonte di Bellingcat e dell’inchiesta ufficiale sull’abbattimento dell’aereo MH17 (5 Aprile 2019)
– La responsabilità ucraina nell’abbattimento del Boeing malese (26 Marzo 2019)
– Il capo della sicurezza ucraina ammette che Kiev ha abbattuto il volo MH-17 (26 marzo 2019)
– Serial numbers of missile that downed MH17 show it was produced in 1986, owned by Ukraine - Russia (17 Sep, 2018)
 
 
Sullo stesso argomento si vedano anche i nostri precedenti post su JUGOINFO, in ordine cronologico inverso:
NOVITÀ SULL'ABBATTIMENTO DEL VOLO MH17 [24 settembre 2018]
QUARTO ANNIVERSARIO DELLA "USTICA" UCRAINA [21 luglio 2018]
VOLO MH17: IL REGIME EUROPEISTA UCRAINO LO HA FATTO ABBATTERE ED HA CERCATO DI ADDOSSARE LA COLPA ALLA RUSSIA PER AGGRAVARE LA CRISI [2017]
https://it.groups.yahoo.com/neo/groups/crj-mailinglist/conversations/messages/8731 
LA USTICA UCRAINA – UN ANNO DOPO [2015]
NOME E COGNOME DELL'AVIERE UCRAINO CHE HA ABBATTUTO IL VOLO MH17 / Malaysian Boeing hit by an Ukrainian pilot [2015]
nonché i link sul nostro sito:
17 LUGLIO 2014: DUE CACCIA UCRAINI ABBATTONO AEREO DI LINEA AMSTERDAM - KUALA LUMPUR [2014]
 
 
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Speciale difesa: Donbass, Russia e Malesia concordi su "politicizzazione" indagini su abbattimento MH17
 
Mosca, 28 ago 2019 
 
(Agenzia Nova) - Il segretario del Consiglio di sicurezza russo Nikolai Patrushev ha discusso con il ministro della Difesa malese Mohamad Sabu delle indagini sull'incidente del volo MH17 della Malaysian Airlines avvenuto nel luglio del 2014 nel Donbass, l’area orientale dell’Ucraina. Entrambi, secondo quanto riferisce una nota del Consiglio di sicurezza russo, hanno concordato sull’estrema politicizzazione degli investigatori impegnati nel caso. "La parte russa ha concordato con le critiche del primo ministro Mahathir Mohamad in merito all'attività della Commissione investigativa congiunta per il suo approccio politicizzato e le sue accuse infondate e affrettate", si legge nella nota dell’organismo di sicurezza russo. (Rum) © Agenzia Nova
 
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VIDEO: La verità sul Boeing Malaysiano abbattuto il 17 luglio 2014
 
a cura di Giulietto Chiesa – PandoraTV, 31 lug 2019 – Clamoroso: il presidente della Malaysia, Mohammed Mahatir dichiara che l’inchiesta (olandese-belga-australiana-ucraina) è una truffa internazionale. La Malaysia è stata esclusa senza spiegazioni. Pandora TV aveva rivelato lil complotto dei paesi occidentali, con documentazione mai smentita, fin dalla fine di agosto del 2014. Il Boeing fu abbattuto dai servizi segreti dell’Ucraina, per addossare la colpa alla Russia. "MH17 - Call for Justice" un Documentario a cura di Bonanza Media. Traduzione e sottotitoli a cura di Maya Nogradi
 
 
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MH-17: l’Olanda accusa tre russi e un ucraino
Rete Voltaire | 25 Giugno 2019 
 
Nella conferenza stampa del 19 giugno 2019 la squadra internazionale d’investigazione olandese (Joint Investigation Team – JIT) ha accusato tre russi e un ucraino di essere implicati nell’abbattimento sopra il Donbass, dell’aereo MH-17, nel 2014.
Gli imputati saranno giudicati dall’Olanda, probabilmente in absentia, con un processo che inizierà a Schiphol il 9 marzo 2020.
Del JIT fanno parte esperti australiani, belgi, malesi, olandesi e ucraini. La Russia, considerata diversamente dall’Ucraina colpevole a priori, ne è stata da subito esclusa.
Curiosamente, il JIT non ha fornito altre prove oltre a quelle già note del sito Bellingcat, dei cui investigatori Jürgen Cain Külbel su queste colonne ha dimostrato l’incompetenza [1]. Il JIT ha invece ignorato i dati forniti dalla Russia, ritenuta, senza alcuna giustificazione, «poco affidabile».
Al momento dei fatti le persone sotto inchiesta avrebbero svolto mansioni nella difesa antiaerea degli indipendentisti e per questo sono considerate automaticamente responsabili.
L’Olanda è «reputata» «Stato di diritto».

Traduzione 
Rachele Marmetti
Giornale di bordo 

[1] “Tutto sulla fonte di Bellingcat e dell’inchiesta ufficiale sull’abbattimento dell’aereo MH17”, di Jürgen Cain Külbel, Traduzione Rachele Marmetti, Rete Voltaire, 5 aprile 2019 – https://www.voltairenet.org/article205933.html 
 
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We regret ‘baseless’ accusations by intl probe Russian military complicit in MH17 crash – Moscow
RT, 19 Jun, 2019
 
Russia called regrettable the “absolutely baseless” accusations made by the international investigation into the downing of Malaysian Airlines flight MH17, which said the Russian military was involved in the incident.
On Wednesday, the Dutch-led Joint Investigations Team (JIT) accused three Russians nationals and a Ukrainian of playing a significant role in the downing of MH17 over Ukraine in 2014. All 298 people onboard died back then.
The JIT said the individuals, who were fighting on the side of the rebel forces in eastern Ukraine, received a Buk surface-to-air missile from Russia, possibly provided by the Russian military. The Russian foreign ministry said such accusations “deserve only regret.”
On top of that, the allegations were not backed up by reliable evidence and followed a “not quite coherent” line of argument. At the same time, the ministry maintains, JIT still opts to ignore information provided by Moscow.
That includes declassification of military data on the Buk missile, publication of radar data and an experiment conducted to show the exact effect that the projectile has on a plane cockpit
“Since day one after the tragedy Russia was most interested in establishing the truth and willing to cooperate with the investigation,” the ministry said.
That includes declassification of sensitive military data on the Buk missile, radar data and “documents” proving the projectile that downed the passenger jet was a Ukrainian one.
The foreign ministry noted that while Russia was only given a secondary role in the investigation, Kiev enjoyed full membership. That allowed Ukraine “to fabricate evidence” and ditch any responsibility for not closing its airspace. The decision to keep the airspace open was criticized by the 2015 report of the Dutch Safety Board (which led the technical part of the probe into the crash).

<< Under such circumstances, we have legitimate questions about the work of the JIC. That underscores our previous concerns about the [investigation] process being biased and one-sided. >>

That said, Moscow is still ready to cooperate on the matter to bring the actual perpetrators to justice.
 
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Malaysia Airlines MH17, tre russi e un ucraino incriminati per il disastro aereo
 
L’inchiesta condotta dal Joint Investigative Team (Jit) a guida olandese ha individuato i responsabili del lancio del missile Buk, l’arma con cui secondo gli investigatori la 53esima brigata anti aerea russa ha distrutto il volo di linea partito da Amsterdam il 17 luglio 2014 e abbattuto nei cieli del Donbass. Sono morte 298 persone

di F. Q. | 19 GIUGNO 2019
 
In Olanda quattro persone sono state incriminate per l’omicidio di 298 persone,passeggeri e membri dell’equipaggio, che erano a bordo del volo MH17 della Malaysia Airlines abbattuto all’altezza di Krasnodar, tra Russia e Ucraina, il 17 luglio 2014. Il Joint Investigation Team accusa tre russi e un ucraino per il ruolo da loro svolto nell’abbattimento del Boeing 777 partito da Amsterdam e diretto a Kuala Lumpur.
Gli investigatori hanno impiegato cinque anni per stabilire chi fu a lanciare il missile Bukl’arma con cui la 53esima brigata anti aerea russa ha distrutto l’aereo di linea nella regione di Donetsk, nel Donbass, dove era in corso un violento conflitto fra forze separatiste filorusse e ucraine. Benché Mosca avesse sin da subito negato un possibile coinvolgimento della sue Forze Armate nella tragedia, già nel 2016 erano state trovate le prove che un camion lanciamissili russo era entrato in territorio ucraino con quattro vettori e ne era uscito con uno di meno poco tempo dopo la caduta dell’aereo. 
L’inchiesta condotta dal Joint Investigative Team (Jit) e guidata dall’Olanda, a cui partecipano anche specialisti di BelgioMalaysia e Ucraina, ha portato all’incriminazione di Igor GirkinSerghei Dubinsky e Oleg Pulatov e dell’ucraino Leonid Kharchenko. Sono immediatamente scattati i corrispettivi mandati di arresto internazionali. Tutti e tre i russi che sono coinvolti nel delitto risultano essere ex membri dei servizi di sicurezza del Cremlino. Girkin all’epoca era il ministro della Difesa dell’autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk (Dpr), Dubinsky era il capo dei servizi di intelligence mentre Pulatov sembra aver avuto un ruolo chiave nell’ottenere il missile Buk che ha poi abbattuto l’aereo malese. L’ucraino Kharchenko invece è un soldato separatista che si trovava allora a capo di un’unità militare nella regione di Donetsk.
 
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Ucraina: ex ufficiale dei servizi segreti ucraini SBU, ha indicato le persone coinvolte nello schianto del Boeing malese MH17 in Donbass
 
Fonti TASS, DNI - A cura di Enrico Vigna – CIVG   8 aprile 2019
 
Ex funzionario del Servizio di sicurezza dell'Ucraina (SBU) dal 1999 al 2018, Vasily Prozorov ha denunciato in una conferenza stampa a Mosca, che la parte ucraina è coinvolta nello schianto del Boeing malese in Donbass.
 
Prozorov ha spiegato i suoi sospetti con la "risposta incredibilmente rapida" della leadership ucraina alla catastrofe. Secondo lui, il presidente Poroshenko e il suo servizio stampa sapevano cosa era successo già in precedenza.
Prozorov ha anche fatto notare un aspetto inquietante, cioè il fatto che lo spazio aereo sopra la zona di combattimento non fosse chiuso ai voli.

Secondo le sue informazioni, due persone sono coinvolte nell'incidente: il vice capo dell'amministrazione di Poroshenko, Valeriy Kondratyuk e il  capo della direzione dell'intelligence del ministero della Difesa Vasily Kurbatov.
Il Malaysian Boeing, in rotta da Amsterdam a Kuala Lumpur, si era schiantato il 17 luglio 2014 vicino a Donetsk. A bordo c'erano 298 persone, tutte morte, da subito furono accusate dell’atto criminale le autorità delle Repubbliche Popolari del Donbass, aiutate dalla Russia.

Ora queste nuove rivelazioni di un funzionario della parte ucraina, conferma alcuni fatti avvenuti in questi mesi.

Per esempio il fatto che l'Occidente sia stranamente rimasto in silenzio in questi mesi, dopo che il Ministero della Difesa russo, aveva rilasciato ulteriori informazioni sul volo  del MH17 abbattuto, ciò conferma l’attendibilità dei dati forniti. Infatti il ministero della Difesa russo aveva presentato file declassificati sul missile Buk che ha colpito il volo MH17 nel 2014, dimostrando che il missile era stato fatto nello stabilimento russo di Dolgoprudny nel 1986 e poi fornito a un'unità militare in Ucraina, dove è rimasto, dopo che l'Unione Sovietica è crollata nel 1991.
 
Il funzionario ha dichiarato: "…Viviamo purtroppo in un'era di propaganda, dove i media e il sistema occidentale cercano di screditare sistematicamente qualsiasi informazione proveniente dalla Russia. La squadra che indaga sull’abbattimento  dell'aereo sarà obbligata a tenere conto di queste informazioni rilasciate dalle autorità russe, seppure la comunità internazionale vorrebbe il silenzio. 

Preferiscono non parlare su un argomento su cui non hanno appigli. Sono e rimarranno totalmente in silenzio su questo argomento, perché sono equivoci. Il loro silenzio dimostra che quelle informazioni sono   vere e credibili…".
Sono ormai molti, sia esperti che politici internazionali, i quali ritengono che la Russia non aveva alcun interesse o obiettivo da cui trarre beneficio militare o peggio di immagine, dall’abbattimento di un volo civile con 289 persone civili a bordo, mentre era più probabile che fosse la controparte ucraina in alcuni suoi settori oltranzisti, che avesse necessità di screditare e additare come potenza criminale la Russia, per coprire la situazione alquanto complessa nel 2014, conseguente alla rivolta delle popolazioni nel Donbass e il loro distacco dai golpisti di Kiev, che ha poi portato alla costituzione delle Repubbliche Popolari.
 
[FOTO: La popolazione locale della Repubblica Popolare di Donetsk che ogni anno commemora le vittime dell’ MH17]
 
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Tutto sulla fonte di Bellingcat e dell’inchiesta ufficiale sull’abbattimento dell’aereo MH17 (di Jürgen Cain Külbel / Rete Voltaire | Berlino (Germania) | 5 Aprile 2019)
Jürgen Cain Külbel, ex investigatore della polizia criminale della Repubblica Democratica Tedesca, è diventato giornalista [di Neues Deutschland] dopo la riunificazione della Germania. È riuscito a identificare l’autore dei rapporti del sito Bellingcat, che hanno influenzato la squadra internazionale di polizia incaricata dall’Ucraina di individuare chi ha abbattuto il volo MH17. Questo dilettante, che ha “trovato” prove supposte “inconfutabili” della colpevolezza russa, è in realtà un musicista senza alcuna competenza in scienze forensi...
 
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La responsabilità ucraina nell’abbattimento del Boeing malese
di Fabrizio Poggi, 26 Marzo 2019
 

Regolarmente si torna a parlare del disastro del Boeing civile malese e del tragico volo MH17, conclusosi con 298 morti sui cieli del Donbass, nel luglio 2014, abbattuto da un razzo, probabilmente aria-aria, anche se non è mai stata del tutto esclusa l’ipotesi di un missile terra-aria. E ogni volta che i riflettori si accendono sul “mistero”, la responsabilità ucraina prende sempre più campo. 

Del resto, abituati alle moderne strategie mediatiche, sappiamo che se i golpisti di Kiev e i loro padrini preferiscono tacere, è perché sono consapevoli di non aver “prove” per suffragare le proprie dichiarazioni; se disponessero di un minimo appiglio per gettare addosso alle milizie del Donbass la colpa dell’abbattimento, non se ne starebbero certo in silenzio. Dunque, quando l’affare torna a far capolino nelle cronache, lo è solo grazie a testimonianze che, ogni volta, aggravano sempre più la posizione dei nazigolpisti.

Nel giugno dello scorso anno, addirittura alla TV ucraina,insieme a deboli accenni olandesi sulla “possibile responsabilità” di Kiev nell’abbattimento, l’ex deputato della Rada, Aleksej Žuravko era arrivato a dire che, a suo parere, il presidente Petro Poroshenko in persona avrebbe potuto impartire l’ordine dell’abbattimento del Boeing.

Ieri è stata la volta di un ex agente del SBU ucraino (Kiev ne ha confermato la passata appartenenza ai Servizi, dal 1999 al 2018), Vasilij Prozorov che, in una conferenza stampa a Mosca, ha ammesso di aver regolarmente passato alla Russia, a partire dal golpe del 2014, “del tutto volontariamente e per motivi ideologici”, informazioni sulle operazioni militari ucraine nel Donbass. 

Prozorov non ha lesinato dichiarazioni, su un largo spettro di temi legati all’odierna Ucraina nazigolpista: dalla strage di Odessa del 2 maggio 2014, alle prigioni segrete del SBU, in cui vengono torturati i miliziani catturati (in particolare, una, nell’area dell’aeroporto di Mariupol, chiamata “biblioteca” e i prigionieri “libri”); dai crimini dei battaglioni nazisti contro i civili del Donbass, alla responsabilità ucraina nell’assassinio, se non di tutti comandanti delle milizie popolari, quantomeno dei comandanti Arsenij Pavlov “Motorola” e Mikhail Tolstykh “Givi”, da parte della V sezione del SBU, incaricata specificamente di atti di terrorismo, sabotaggio, allestimento di reti clandestine, sotto la supervisione di istruttori da USA e Gran Bretagna. 

“Parlando dei crimini delle strutture armate ucraine nel Donbass” ha detto ancora Prozorov, “non si può non menzionare il fatto che ciò è possibile soprattutto per la forte diffusione delle idee naziste e fasciste non solo nei battaglioni ‘volontari’, ma nelle stesse forze armate e nella Guardia nazionale. E i crimini sono stati commessi non solo nel territorio di Mariupol e nell’area di guerra. Rapine e omicidi commessi dai battaglioni ci sono stati nelle regioni di Zaporozhe, di Dnepropetrovsk. Ogni battaglione risponde a un centro ben preciso: così “Ajdar” al Ministero della Difesa, “Dnepr” alla polizia nazionale, “Azov” è formalmente un reggimento della Guardia Nazionale, ma non risponde né a questa, né alla Direzione delle operazioni di guerra, bensì al Ministro degli interni Arsen Avakov.

L’ex agente del SBU ha parlato del bombardamento con razzi “Grad” sulla città di Mariupol, nel gennaio 2015, in cui rimasero uccise 31 persone e che, a parere concorde degli abitanti della città, fu opera delle forze ucraine; ha parlato di vari media russi di opposizione, finanziati da Kiev e della partecipazione di strutture militari e non governative occidentali all’addestramento dei battaglioni neonazisti, fino ai preparativi per un’aperta falsificazione delle elezioni del 31 marzo. 

A quest’ultimo proposito, vale la pena di aggiungere le dichiarazioni dell’ex deputato Žuravko, secondo cui nelle liste elettorali per le elezioni presidenziali del 31 marzo figurerebbero almeno duecentomila “anime morte” della popolazione del Donbass, tra cui addirittura i nomi di Tolstykh, Pavlov e l’ex Presidente della Repubblica popolare di Donetsk, Aleksandr Zakharčenko, assassinato lo scorso 31 agosto.

Ma, soprattutto, Prozorov ha parlato delle responsabilità ucraine nell’abbattimento del Boeing malese. Le sue convinzioni si basano, tra l’altro, anche sul fatto che la reazione all’accaduto da parte della leadership ucraina fu incredibilmente rapida, come se Poroshenko e i suoi servizi sapessero tutto in anticipo; il secondo elemento, è la deliberata mancata chiusura dei corridoi aerei civili nell’area delle ostilità e il terzo, che, di fronte a ogni tentativo di discernere attentamente le circostanze della tragedia, viene sempre detto: “Non ti immischiare, se non vuoi passare dei guai”. 

Prozorov ha anche affermato che il vice capo dell’amministrazione presidenziale Valerij Kondratjuk e il capo dell’Intelligence militare Vasilij Burba sono coinvolti nel tentativo di nascondere le tracce della colpevolezza ucraina.

Il sito topwar.ru ricorda come l’indagine olandese (la maggior parte dei passeggeri era olandese) sull’abbattimento del Boeing stia continuando in maniera più che strana, rifiutando ad esempio di prendere in esame il numero di serie del missile “Buk”, che ne dimostrerebbe l’appartenenza a una unità militari ucraina.

Lo scorso gennaio, il direttore della rivista tedesca World Economy, il politologo di origine ucraina Aleksandr Sosnovkij, associato dell’Istituto amburghese “Haus Rissen” e dell’Accademia della Bundeswehr, aveva affermato, in diretta al canale “Rossija 1” che nella tragedia del Boeing sono coinvolti gli Stati Uniti. “Non è un caso” aveva detto, “che proprio ora siano trapelati i presunti colloqui tra Angela Merkel e la Ministra della difesa, secondo cui Merkel avrebbe rifiutato di fornire assistenza militare all’Ucraina nell’area di Kerch, lo scorso novembre, e anche i francesi si siano rifiutati. Ho detto quattro settimane fa che esistono documenti ufficiali in cui è assolutamente mostrato il legame della provocazione condotta dalla marina ucraina con aerei “Awacs” della NATO, che hanno accompagnato praticamente l’intera operazione”.

Sosnovskij osservava che la tedesca ”NT-Fau” aveva a suo tempo pubblicato materiali sulla scomparsa, anni fa, di un Boeing malese e, secondo una delle versioni, l’aereo sarebbe scomparso dopo essere entrato nella zona delle manovre che USA e Malaysia stavano conducendo e, nota “NT-Fau”, proprio come è accaduto un più tardi nel Donbass”.

Secondo Sosnovskij, gli Stati Uniti “hanno messo direttamente in relazione la possibilità della scomparsa del primo Boeing malese con il Boeing abbattuto nel Donbass. “Per la prima volta, anche se indirettamente, gli Stati Uniti sono definiti possibile causa della tragedia. Ciò significa che in Germania si è avuto un cambiamento nella comprensione della situazione, e questo si approfondirà ogni giorno di più”.

 
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SOURCE: Ukrainian side involved in MH17 flight disaster over Donbass, former SBU officer says (TASS, Mar 25, 2019)
https://tass.com/world/1050324
VIDEO: Ukrainian ex-SBU agent uncovers torture prison and total corruption in Ukraine (Drago Victorien, 25 mar 2019)
ORIG.: Ukrainian Security Boss Admits Ukraine Shot Down MH-17, Planned Ethnic Genocide In Donbass (Joaquin Flores, Mar 27, 2019)
 
 
Il capo della sicurezza ucraina ammette che Kiev ha abbattuto il volo MH-17
Joaquin Flores, FRN 26 marzo 2019
 
L’agente del SBU (Servizio di sicurezza ucraino) responsabile dell’operazione ATO del 2014, Vasilij Prozorov, rilasciava alcune dichiarazioni sbalorditive ai media internazionali, fuggendo in Russia. Inoltre, senza esagerare, questo è un duro colpo alla politica estera di Kiev, ed argomento molto pesante per le forze in Europa che vogliono smuovere rapidamente il processo di pace in Ucraina dall’attuale stallo. Parlando coi giornalisti, la presentazione di Prozorov può essere riassunta da questi punti:
– Sin dall’inizio Kiev non aveva intenzione di risolvere il conflitto nel sud-est dell’Ucraina con mezzi pacifici
– Kiev inizialmente pianificò un gran numero di vittime tra la popolazione del Donbas, poi volle dichiararle complici dei terroristi
– Nell’area dell’ATO ci sono prigioni segrete ucraine (come chiamava i campi di concentramento)
– L’unità neonazista Azov aveva anche le sue prigioni segrete. Questa non è propaganda russa, delle persone vi venivano effettivamente uccise.
– Specialisti di Stati Uniti e Regno Unito istruirono una divisione della SBU (Dipartimento n. 5) addestratasi negli Stati Uniti e all’estero per organizzare attacchi terroristici e sabotaggi nel Donbas
– Gli ucraini sono coinvolta nell’incidente del Boeing del volo MH17
Gli ucraini erano coinvolti nel disastro aereo dell’MH17 nel Donbas, dichiarava l’ex-ufficiale del servizio di sicurezza ucraino SBU Vasilij Prozorov, in una conferenza stampa. “È una mia opinione personale e si basa su determinate informazioni. L’Ucraina è complice del disastro aereo malese MH17”, aveva detto. “La reazione sorprendentemente rapida della leadership ucraina è stata la prima cosa che m’insospettì La mia opinione inequivocabile era che il presidente Pyotr Poroshenko e il suo servizio stampa sapevano già tutto della faccenda. In secondo luogo, le ostilità erano in corso da diversi mesi, ma lo spazio aereo sull’area non fu chiuso”, aveva detto Prozorov. In particolare, notava l’invariabile risposta a tutti i suoi tentativi di scoprire le circostanze del disastro, ad esempio una conversazione cogli ufficiali dello Stato Maggiore. La solita risposta era: “Non mettere il naso in questa faccenda, se non vuoi avere problemi”. “Alcune informazioni trapelarono alla fine, però. Sulla base della mia analisi, posso ipotizzare chi fosse complice del crimine e chi coinvolto nell’occultare le prove. A mio avviso, c’erano due uomini coinvolti: l’attuale vicecapo dello staff presidenziale ucraino Valerij Kondratjuk e il capo della direzione dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino Vasilij Burba”.
L’aereo passeggeri Boeing-777 della Malaysia Airlines (volo MH17 da Amsterdam a Kuala Lumpur) scomparva dagli schermi radar a est della regione ucraina del Donetsk il 17 luglio 2014. Il suo incidente uccise tutti i 298 passeggeri e membri dell’equipaggio a bordo, cittadini di dieci Paesi. Sebbene le ostilità fossero state avviate sul campo da un certo tempo, Kiev non riuscì a chiudere lo spazio aereo del Donbas ai voli internazionali. Australia, Belgio, Malesia, Paesi Bassi e Ucraina crearono una squadra investigativa congiunta. Il 24 maggio dello scorso anno pubblicò un rapporto provvisorio per affermare che il lanciamissili che aveva sparato il missile che abbatté l’aereo avrebbe potuto essere della 53.ma Brigata missilistica della difesa aerea russa.

Fonte: TASS
Traduzione di Alessandro Lattanzio
 
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Serial numbers of missile that downed MH17 show it was produced in 1986, owned by Ukraine - Russia
RT, 17 Sep, 2018
 
The serial numbers found on debris of the Buk missile which downed Malaysian Airlines Flight MH17 over eastern Ukraine show it was produced in 1986, the Russian military said. The projectile was owned by Ukraine, they added.
There are two serial numbers found on fragments of the missile, which shot down the passenger airliner in June 2014 according to an international team of investigators led by the Netherlands. The numbers were marked on the engine and the nozzle of the missile.
The Russian military on Monday said they had traced them to a missile which had the producer serial number 8868720.
[VIDEO: Russian MoD reveals new findings in MH17 downing probe
 
Speaking to journalists, Gen. Nikolay Parshin showed a document trail of the Buk missile. According to the documents, some of which have been declassified for the presentation, it was produced at a military plant in Dolgoprudny in the Moscow region in 1986.
 
[PHOTO: Serial number on engine and nozzle of the missile]
 
The missile was shipped from the plant on December 29, 1986 and delivered to military unit 20152 located in what is now Ukraine. It is now called 223rd anti-aircraft defense regiment of the Ukrainian armed forces, the report said. The unit took part in Kiev's crackdown on rebels in eastern Ukraine in June 2014, the general said.

The evidence disproves the accusations by Ukraine and some other parties, which claim that a missile fired by a launcher, secretly delivered from Russia, was responsible for the downing of MH17, the Ministry of Defense report said. All the materials have been sent to the Dutch investigators, the Russian military added.
 
[PHOTO: MIssilye shipment records found in Russia.]
 
The Russian military also challenges video footage used by the UK-based group Bellingcat, which calls itself a citizen journalism organization, to back its allegations about the delivery of the Buk launcher from Russia. The Defense Ministry showed a video clip with some of the footage, highlighting inconsistencies, which it said proved that the footage had been manipulated to place images of the launcher into background which were not in the original.
The Bellingcat investigation was featured in the latest update by Dutch prosecutors involved in the MH17 investigation, prompting them to directly accuse Russia of providing the launcher and the missile. The Russian military said it decided after this to study the purported trail of photo and video evidence showing the path of the launcher in detail. The Russian video showed an example of how an Abrams tank can be shown to be carried by a trailer in the streets of Ukraine in the same way.
The third part of the presentation was what the Russian officials called a record of intercepted communications of Ukrainian officials discussing, in 2016, the risk of flying through restricted airspace over Ukraine. Among a barrage of complaints one phrase says unless the restrictions are respected "we'll f***ing f**k up another Malaysian Boeing".
The Russian military say the complaints came from Col. Ruslan Grinchak, who serves in a brigade responsible for radar control in Ukrainian airspace. His unit tracked the MH17 flight in 2014, so he may have information which is not publicly available about the disaster, and his outburst may have been factual rather than hyperbolic, they suggested.
[PHOTO: Information on a Col. Ruslan Grinchak shown by the Russian military]
 
Gen. Igor Konashenkov, who hosted the briefing, said that Ukraine failed to provide radar data from its stations to the Dutch investigators. He also suggested that archive documents from the Ukrainian unit, which received the Buk missile back in 1986, would be of use to the probe, unless Kiev claims that they are no longer available. He stressed rules are in place which mean that such documents should still be stored in Ukraine.
 
The Russian military said they had no evidence to disprove a scenario, involving the Ukrainian rebels capturing the missile from the Ukrainian army, but pointed out that Ukrainian officials publicly denied anything like this had ever happened.
Malaysian Airlines flight MH17 was shot down over eastern Ukraine on July 17, 2014, falling in the rebel-held part of the country. The crash claimed the lives of 283 passengers and 15 crew members, most of them Dutch nationals. Russia was blamed by Western media in the first days after the tragedy, even before any evidence had been collected on the ground.
The Joint Investigation Team, which is lead by the Netherlands, includes Ukraine, but not Russia. Moscow believes that the investigation is biased, failing to obtain all necessary evidence from Ukraine and relying on questionable sources while ignoring evidence provided by Russia, which doesn't fit the theory favored by Kiev. For instance, Moscow said a theory was never tested that the airliner could have been downed by a fighter jet spotted by Russian radar stations near flight MH17. The theory was later proven false by the discovery of debris from the Buk rocket.