Sulla possibilita' che proiettili all'uranio impoverito fosse stati
preparati dai nazisti si vedano le precedenti puntate:
http://www.egroups.com/message/crj-mailinglist/205?&start=1
http://www.egroups.com/message/crj-mailinglist/206?&start=1


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From: Marco Saba
Subject: Uranio e nazisti (note)
To: Francesco Polcaro

Egregio Dr. Polcaro,

ho notato i suoi commenti sulla lettera che avevo
inviato (e che riassume un trattato di 400 pagine).

A me risulta quanto segue:

- che il sistema di accensione della bomba al plutonio
fu messo a punto da Luis Alvarez (poi premio nobel)
basandosi sui suggerimenti di Schikle (e su alcuni
detonatori presenti nel sommergibile);

- che non tutti i dati relativi al progetto Manhattan
siano stati dissegretati;

- che il sistema di innesco della bomba al plutonio
non c'entra niente con una bomba all'uranio 235;

- che l'uranio necessario alla bomba venne consegnato
solo tre settimane prima del lancio.

Gradirei capire se sono questi i punti con cui non
concorda.

Cordiali saluti,

Marco Saba
Osservatorio Etico Ambientale
via F.lli Cervi Res. Idra
20090 Segrate (MI) Italy
Tel (Italy+) 2 21591373
GSM (Italy+) 338 5838282


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Caro Marco, rispondo alle tue diverse domande, fermo restando quello che
ritengo il punto fondamentale, cioe' che se i nazisti avessero avuto sia
il materiale fissile che il sistema d'innesco, dato che avevano
a disposizione i vettori, avrebbero sicuramente bombardato
qualche capitale europea (Londra, Parigi, ecc.) a meno naturalmente di
non
supporre che avessero remore di carattere morale, cosa della quale mi
permetto fortemente di dubitare:

Dunque:

> - che il sistema di accensione della bomba al plutonio > fu messo a
punto da Luis Alvarez (poi premio nobel)
> basandosi sui suggerimenti di Schikle (e su alcuni
> detonatori presenti nel sommergibile);

dipende ovviamente da cosa si intende per mettere a punto: Alvarez
ebbe
l'idea della suddivisione della massa critica, ma l'elettronica che
gestisce il detonatore si basa sulle "anticoincidenze alla Rossi", ed
e'
la parte elettronica, non quella meccanica, la piu' difficile da
realizzare (a quell'epoca; ora non piu' ma ora ci sono i circuiti
integrati e mezzo secolo di studi).


> - che non tutti i dati relativi al progetto Manhattan
> siano stati dissegretati;

Tutti i documenti relativi al progetto Manahattan noti sono stati
declassificati, o almeno cosi' era riportato nel numero del "Bulletin of
the Atomic Scientist" dedicato al cinquantenario della bomba;
naturalmente, se qualche documento non fosse mai stato inserito nella
classificazione, non sarebbe neanche stato declassificato, pero' non
credo
che si possa neanche dimostrare che sia mai esistito.

> - che il sistema di innesco della bomba al plutonio
> non c'entra niente con una bomba all'uranio 235;

Sono diversi nei dettagli costruttivi, ma la logica e' ovviamente la
stessa


> - che l'uranio necessario alla bomba venne consegnato
> solo tre settimane prima del lancio.

E' vero: infatti, uno dei grossi problemi del progetto Manahattan fu
proprio la tempistica. Ma proprio il fatto che fu consegnato a quella
data
mi sembra dimostrare che fu arricchito proprio nell'impianto che e'
stato
dichiarato, del quale e' noto sia il metodo di arricchimento che la
potenzialita' produttiva che le quantita' prodotte nei diversi mesi del
'45.

Suggerisco inoltre di leggere, sempre sul numero in questione del
"Bulletin", le registrazioni, ottenute segretamente con
quelle che ora si definirebbero intercettazioni ambientali dal Servizio
Segreto inglese, delle conversazioni dei maggiori scienziati atomici
tedeschi (incluso Heisenberg) radunati in una villa vicino Londra
trasformata in campo di prigionia speciale, quando furono dati loro i
giornali che riportavano la notizia delle esplosioni di Hiroshima e
Nagasaki: e' chiarissimo che non avevano idea di come gli americani
avessero potuto fare. E' per altro ben noto che Hitler in persona aveva
fatto ridurre al minimo le ricerche in campo nucleare, perche', non
potendo prescindere dalle teorie relativistiche, erano considerate
troppo
legate alla "scienza giudea" alla quale si doveva contrapporre una
"scienza ariana".

In definitiva, non si puo' dare ai nazi la colpa della bomba atomica
(tanto, direi che ne hanno gia' abbastanza per essere maledetti per i
prossimi miliardi di anni): gli americani hanno fatto tutto da soli,
naturalmente con l'aiuto di quegli scienziati europei che i nazifascisti
avevano costretto alla fuga dai loro paesi. Ed e' anche noto che molti
di
questi scienziati, quando si resero conto che ormai il bersaglio non era
piu' la Germania nazista, tentarono di fermare il progetto, anche se
senza
risultati perche' c'era una componente notevolissima del mondo
scientifico
alla quale stava molto bene sviluppare la bomba in funzione anti-URSS

Cordialmente


Francesco


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