[Aggiornamento 27.3.2025: LA LAPIDE]
Bergamo, Sabato 12 Ottobre 2024
alle ore 16 nella piazzetta a fianco della chiesa di San Sebastiano
(In caso di grave maltempo l’evento è spostato allo Spazio di quartiere di Longuelo, via Mattioli 12a)
SVELAMENTO DELLA TARGA IN MEMORIA DEL PARTIGIANO JUGOSLAVO PREDRAG KUJUNDZIĆ
Interventi di:
Elena Carnevali, Sindaca di Bergamo
Andrea Martocchia, Jugocoord
Andrea Pellegrinelli, ANPI Bergamo Città
Andrea Pellegrinelli, ANPI Bergamo Città
Annarosa Pievani, figlia di Mary Mangili
Canti popolari del gruppo LAPIS
Canti popolari del gruppo LAPIS
Organizza ANPI sez. "E. Bruni" Bergamo Città
Partecipa JUGOCOORD onlus ETS
In collaborazione con il Comune di Bergamo
San Sebastiano doveva bruciare!
Il 14 Agosto 1944 a San Sebastiano i fascisti della 612° Compagnia OP di Aldo Resmini, guidati da una spia, uccidono il partigiano jugoslavo Predrag Kujundžić, ex prigioniero del Campo di concentramento della Grumellina.
Ritenuta colpevole di aver dato ospitalità ai ribelli, la contrada viene minacciata d’incendio. Il pericolo viene sventato grazie all’intervento di persone autorevoli presso i comandi tedeschi.
Tuttavia i fascisti bruciano i pochi beni e la casa della famiglia Mangili dove aveva trovato rifugio il maresciallo slavo.
Nella stessa giornata, la spia conduce i militi a Bergamo e Petosino nelle case di altri partigiani della banda, provocando arresti, torture e distruzione.
Nella stessa giornata, la spia conduce i militi a Bergamo e Petosino nelle case di altri partigiani della banda, provocando arresti, torture e distruzione.

L'Eco di Bergamo, 9 ottobre 2024
LA TARGA

In questa contrada, il 14 agosto 1944 reparti della 612° Compagnia Ordine Pubblico, guidati da una spia, troncarono la vita di Kujundžić Predrag.
Nato a Prizren nel 1909, Predrag fu maresciallo dell'Esercito Jugoslavo. Detenuto nel Campo di concentramento della Grumellina (PG 62) come prigioniero di guerra, evase dopo l'armistizio del settembre 1943. Inizialmente ospitato dalle famiglie Vitali e Madini in Borgo Canale, si spostò a San Sebastiano nel giugno 1944 dove assunse il comando di una banda partigiana.
I fascisti riconobbero la complicità degli abitanti di San Sebastiano, per aver favorito la Resistenza e dato ospitalità ai partigiani. Distrussero l'abitazione con i pochi averi della famiglia Mangili che ospitava il Maresciallo Predrag.
Lasciarono il suo corpo esanime sulla pubblica via, esposto per alcuni giorni, come monito per la popolazione. Picchiarono selvaggiamente alcuni abitanti e ne fermarono altri: Bruna Mangili fu arrestata e torturata. Riconosciuta partigiana come la sorella Mary che, riuscita a fuggire, venne imprigionata pochi mesi dopo.
Anche il fratello Angelo, in seguito, fu catturato e deportato; mentre la madre con le due bambine più piccole riuscì a nascondersi da parenti. Solo ai primi di maggio 1945 i famigliari fecero ritorno. La minaccia d'incendio dell'intera borgata venne spenta grazie all'intervento di persone influenti presso i comandi tedeschi. Non soddisfatti del sangue versato, i militi e il traditore si diressero verso le abitazioni di altri partigiani componenti la banda in Bergamo bassa e a Petosino.Bergamo, 14 agosto 2024