1. Notizie dalla Croazia, agosto-settembre 2001
2. Altre "notiziole" del febbraio scorso...

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Notizie dalla Croazia, agosto-settembre 2001

* Problemi finanziari nella maggioranza delle imprese

A causa dei conti bloccati da oltre 3 mesi, vanno
incontro ad una liquidazione forzata quasi 30.000
imprese, nelle quali sono impiegati 73.000
dipendenti.

* Diatriba tra il Governo croato e l'Istituto
nazionale per la statistica.

Il "paniere statistico" e' del 40% piu' caro di
quello calcolato dalle catene commerciali.
Il direttore Ivan Rusan: "Il Governo deve dire a
quali dati statistici e' piu' interessato perche'
noi non possiamo arretrare dalla metodologia
standard che si usa per seguire i cambiamenti dei
prezzi." Il vice presidente del Governo Slavko
Linic: "Attendo dagli esperti, che lavorano per le
istituzioni statali, consigli per migliorare il
lavoro al quale sono preposti".

Confrontati 14 prodotti

E' proprio irrealistica la variazione dei prezzi
dei prodotti-base alimentari presentata dalla
statistica statale, a causa della "metodologia
rigida" adottata? Al Governo ritengono che la
statistica si appoggia troppo sui prezzi dei
piccoli commercianti, i quali si ritiene siano
piu' alti che quelli della catena dei grandi
negozi. Il Ministero dell'Economia ha raccolto e
confrontato i dati di 5 grandi magazzini.

Il paniere dei prodotti base alimentari
(comprendente il prezzo del pane, dell'olio,
zucchero, farina, carne suina, abbacchio, pollo,
cioccolato, biscotti, margherina, pasta) secondo
l'Istituto statale di statistica e' aumentato in
18 mesi del 5,8%. Nel gennaio dell'anno scorso era
di 375,62 kune, mentre a luglio di quest'anno era
a 397,58 kune. Ma i dati raccolti dal Ministero
dell'economia per la stessa specie e la stessa
quantita' di prodotti in 5 ditte commerciali
dimostravano una notevole differenza nei prezzi.
Lo stesso paniere, per il Konzum ammontava
(nell'agosto di quest'anno) a 241,41, per la Kerum
a 266,57, per la Billa a 270,62, per Getrou a
253,87, mentre per il KTC-Krizevci a 239,38 kune.

* Assurdita' sul mercato nazionale bancario

Le "kune" mancano, ed il loro valore diminuisce...
Gli analisti della banca Erste sottolineano che la
stabilita' della kuna viene garantita dalla HNB
(Banca nazionale croata), ma non ci si puo'
attendere un suo rafforzamento.

* Scuola. La riforma scolastica puo' attendere il 2006.

(Dopo che era stata gia' "riformata" dal regime
tudjmaniano).
Anche quest'anno la maggiorparte dei maturandi
vanno in gita scolastica all'estero. ("Estero": ad
esempio, Slovenia.)
I meno agiati non vanno da nessuna parte, mentre
altri vanno in Grecia e Spagna.

* Catene alberghiere

Il Consiglio direttivo del Fondo per la
privatizzazione non ha ancora deciso come
procedere a distribuire le azioni ai proprietari
della catena degli alberghi nel comune di Cavtat,
ed attende la prossima decisione del Governo al
quale ha inviato la documentazione per il
complesso alberghiero "Cavtat"... Ma il Governo
dovrebbe decidere prossimamente di vendere tutti
gli alberghi di Cavtat ad un certo Androniko
Luksic, un imprenditore che proprio in questi
giorni non per caso arriva in Croazia, e al
consorzio spagnolo "Thomas Cook". Luksic non gode
di buona fama come investitore, anche se ha
offerto un buon prezzo per la "Croatia": 105
milioni di kune piu' 10 milioni in marchi per
nuovi investimenti...

* Inaugurazione mostra

Una mostra sulla Croazia e' stata inaugurata nel
Klementinum di Wiesbaden (Germania).

* Manovre militari

Dal 10 al 21 settembre sulle Alpi austriache
parteciperanno alle manovre militari NATO 15
soldati e 2 ufficiali croati.

* Traffico di droga

Sul treno internazionale Skoplje - Ljubljana la
polizia croata di Vinkovci ha trovato 3 kg di
hashish.
A Zagabria per la droga sono state arrestate 19
persone. La maggior parte di loro sono state
arrestate nella discoteca "Mungos".

* Meteo

Malgrado l'arrivo della pioggia non si sono
alleviate le conseguenze della siccita'.
Nell'irrigazione del suolo, la Croazia si trova
indietro rispetto alla Grecia, all'Albania,
all'Italia, alla Romania...

(a cura di Ivan Pavicevac, sulla base di stralci
dai giornali croati di fine agosto e inizio
settembre 2001)

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"RETROSPETTIVA" (QUALCHE MESE FA...)

SLUNJ, DIVIETO
All'indice la "Battaglia della Neretva"

SLUNJ - "La Battaglia della Neretva", il piu' noto
film della cinematografia ex jugoslava, dedicato
alla lotta partigiana, e' finito all'indice. Il
vicesindaco di Slunj Ivan Matesa, su richiesta di
un gruppo di cittadini, ha infatti vietato ieri
sera la proiezione della pellicola in questa
localita' a sudest di Zagabria che nei primi anni
novanta era in mano ai ribelli serbi. "Si tratta
di un film fortemente ideologizzato, tutto proteso
a rafforzare l'idea jugoslava e a far scomparire
la croaticita'", ha sottolineato, affermando che,
anche se non glielo avessero chiesto i cittadini,
lui avrebbe vietato comunque la proiezione della
pellicola. Inevitabile e' stata la reazione di
condanna della decisione, da parte del direttore
dell'Adria Art Artist 21" Zeljko Brkic,
organizzatore della proiezione della "Battaglia
della Neretva" che avrebbe dovuto svolgersi
nell'ambito della retrospettiva del film croato.
Brkic ha definito terrificante, oggigiorno caso
unico in Europa e nel mondo, il divieto del
vicesindaco.

(apparso su: "La Voce del Popolo",
quotidiano in lingua italiana di Rijeka/Fiume, 3/2/2001)

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"RETROSPETTIVA" DUE

Da "Il Manifesto" del 3 Febbraio 2001

Zagabria, bomba all'Ossario dei partigiani

Fascisti neoustascia di nuovo all'offensiva in
Croazia. Proteste al governo dei leader della
sinistra

GIACOMO SCOTTI - ZAGABRIA

L'estrema destra in Croazia, che ingenuamente
qualcuno riteneva fosse stata sconfitta con la
scomparsa di Tudjman e l'allontanamento dal potere
dell'Hdz, � di nuovo all'offensiva. I fascisti
neoustascia e i nostalgici del regime sconfitto il
3 gennaio dello scorso anno hanno firmato un
attentato terroristico particolarmente simbolico
facendo esplodere un ordigno dinamitardo sotto
l'Ossario degli eroi partigiani nel monumentale e
centralissimo Cimitero Mirogoj di Zagabria. A
parte i gravissimi danni arrecati al monumento,
per fortuna non ci sono state vittime. La reazione
delle forze democratiche � stata immediata e, si
promette, sar� seguita da iniziative concrete per
far cessare la catena delle provocazioni dei
neofascisti cominciata lo scorso anno con la
costruzione abusiva, nella cittadina di Slunj
nell'ex Krajina, di un monumento a Jure Francetic,
criminale di guerra e "eroe" del regime ustascia
nella II guerra mondiale. Quel monumento, con
tanto di lapide apologetica degli stermini
compiuti dai nazifascisti croati contro
partigiani, ebrei e altri combattenti della
Resistenza, sta ancora l�, nessuna autorit�
governativa si � mossa per rimuoverlo. Si spera
ora che almeno vengano scoperte le tracce dei
terroristi di Mirogoj perch�, come ha detto lo
stesso premier croato Ivica Racan - peraltro il
maggior responsabile della politica del "lasciar
fare" e della tolleranza verso i fascisti -questo
attentato "� rivolto non solo contro
l'antifascismo, ma anche contro la democrazia e la
vita pacifica dei cittadini". Una rapidissima ed
energica azione che porti alla scoperta dei
responsabili, ma anche dei vari covi di terrorismo
neoustascia nel paese, � stata chiesta anche dai
massimi esponenti delle associazioni della
Resistenza e dell'antifascismo, e dai leader dei
partiti di sinistra, fra cui il deputato della
Dieta democratica istriana Damir Kajin. Kajin ha
ricordato che dal 1990 a oggi sono stati distrutti
in Croazia, con il benestare del passato regime e
nell'indifferenza del nuovo governo di centro
sinistra, ben 4.000 monumenti partigiani. "E' una
barbarie - ha detto -conseguenza di una politica
portata avanti per dieci anni. Evidentemente la
situazione non � cambiata nemmeno negli ultimi
tredici mesi". L'esplosione al Mirogoj � avvenuta
nel tardo pomeriggio, alle 17,35, quando nel
cimitero c'era poca gente, ma c'era. La polizia �
arrivata sul posto chiamata da un testimone e
dalla potente deflagrazione. Sono in molti,
purtroppo, a temere che ancora una volta - grazie
anche all'inquinamento di certi delicati organi
dello Stato nei quali tuttora pullulano uomini di
Tudjman - difficilmente si metteranno le mani
sugli esecutori e sui mandanti.

Ricordiamo, in questa occasione, che l'estate
scorsa, nel giorno dell'anniversario dell'inizio
della lotta partigiana in Croazia (22 luglio
1941), i neoustascia croati devastarono in pieno
giorno e al cospetto della polizia il
monumento-ossario di Veljun, cittadina nella quale
durante il regime di terrore di Ante Pavelic
(1941-1945) oltre 500 persone furono massacrate
soltanto perch� di etnia serba e di religione
"scismatica", cio� cristiano-ortodossa. I
neoustascia, non contenti della loro "eroica
impresa" di dissacrazione dell'ossario,
celebrarono l'episodio con un raduno, inneggiando
al "duce" dell'ustascismo. Durante quell'adunata
di camicie nere, una donna si cal� le mutandine e,
al cospetto di tutti, applauditissima, urin� sulle
ossa dei martiri. Ancora oggi quella donna
fascista e i suoi camerati girano liberi per il
paese, tenendo raduni provocatori. Nessuno li
tocca.

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