LA DELEGAZIONE DELL'ASSIJUG
Di ritorno da Belgrado...

Una delegazione di 6 compagni dell'ASSIJUG (Associazione
Italia-Jugoslavia) di Perugia,
la sera del 23 marzo, dopo un viaggio in macchina di 14 ore è giunta a
Belgrado.

La mattina seguente, giorno dell'anniversario dell'aggressione NATO,
siamo stati
fraternamente ricevuti dai massimi dirigenti sindacali, i quali ci hanno
subito accompagnato
alla manifestazione invitandoci a metterci in prima fila con le nostre
bandiere rosse. Inutile
nascondere che eravamo emozionati, non solo per la calorosa accoglienza,
ma per il
sentirci, anche solo per qualche ora, una particella di quella cosa
viva, consapevolmente
antimperialista, che è il proletariato iugoslavo. Fortissimo l'odio per
la NATO e i suoi servi
dell'UCK, ma nessuna traccia dello "sciovinismo cetnico" e del
"razzismo" con cui l'infame
propaganda occidentale ha bollato il fiero sentimento patriottico dei
proletari serbi.
Emozione ancora più forte quando la piazza ha accolto con un fragoroso
applauso la notizia,
data dal palco, della presenza della nostra delegazione.
Alla fine tanti compagni e compagne hanno voluto abbracciarci,
salutarci, cantare con noi
bandiera rossa e le canzoni partigiane. Abbiamo anche riincontrato i
compagni della Zastava
di Kraguievac, i quali hanno voluto ringraziare tutto quanto è stato
fatto e viene fatto in
Italia per loro.




VERSO IL PRIMO GEMELLAGGIO ANTI-NATO...


L¹altro importante impegno che la delegazione della Associazione
Italia-Iugoslavia ha
portato a termine nel suo viaggio a Belgrado é stato quello di
incontrare il Sindaco della
cittadina di Bogatic che si trova 80 km a nord di Belgrado.
Già da qualche mese, fra la cittadina iugoslava ed il comune di Pizzo
Ferrato della provincia
di Chieti in Abruzzo si sono stabiliti, grazie alla mediazione
determinante della nostra
Associazione, dei preliminari contatti finalizzati alla realizzazione
del gemellaggio fra i due
Comuni . In questo viaggio abbiamo avuto l¹opportunità di approfondire
meglio questi contatti
e realizzare dei concreti passi in avanti nei rapporti con gli
amministratori di Bogatic.
L¹incontro che abbiamo avuto con il Sindaco ha avuto, infatti, un
esito altamente positivo,
sia per le forme con cui é avvenuto che per i contenuti. L¹ospitalità
che l¹Amministrazione di
Bogatic ci ha riservato é stata infatti splendida ed i contenuti della
discussione veramente
interessanti.
Il Sindaco, opportunamente, ci ha illustrato in modo dettagliato le
caratteristiche della
cittadina: la sua struttura sociale ed economica, le sue risorse ed i
suoi pregi artistici che
non sono pochi. Ma principalmente egli ha espresso grande interesse e
disponibilità all¹idea
del gemellaggio con il Comune di Pizzo Ferrato e si é dichiarato
disposto ad attivare per il
futuro, di converso con l¹Amministrazione del Comune italiano, le
pratiche necessarie per
poter espletare tutti i dovuti passaggi burocratico-amministrativi.
Insomma, i fatti sono andati oltre le nostre più rosee aspettative.
Il Sindaco di Bogatic ha colto appieno il significato e l¹importanza
della proposta di
gemellaggio. Egli stesso, denotando una acuta sensibilità ed
intelligenza politica, ha
affermato: ³il gemellaggio che la Giunta Comunale di Pizzo ferrato ci
ha proposto é un
significativo gesto di stima, rispetto ed amicizia che noi apprezziamo
profondamente e di cui
ringraziamo di cuore sia l¹Amministrazione del Comune di Pizzo Ferrato
che gli amici
dell¹Associazione Italia-Iugoslavia che hanno reso possibile con il loro
encomiabile impegno
tutto ciò². ³Questo atto é tanto più importante poiché, anche se
formalmente indirizzato alla
cittadina di Bogatic, esprime solidarietà ed amicizia a tutto il popolo
iugoslavo........²
³...proprio perché viene da un luogo istituzionale (il Comune italiano,
N.d.R.), concordiamo
con gli amici dell¹Assijug che esso sia un gesto coraggioso ed in
controtendenza, vista la
posizione del Governo italiano; ed é per questo motivo che l¹apprezziamo
molto di più ³.
³......Restiamo in attesa che ci arrivi la lettera del Sig. Sindaco di
Pizzo Ferrato che ci avete
preannunciato, per dare l¹inizio formale alle pratiche di gemellaggio
tra le due cittadine; spero
vivamente che esso si possa realizzare con successo e nei tempi dovuti².
Questo stesso augurio il Sindaco lo ha poi ribadito al momento del
congedo che é stato
intenso, da veri fraterni amici.
Come Assijug non possiamo che esprimere tutta la nostra soddisfazione
per l¹esito di
questo incontro che rappresenta un importantissimo passo in avanti per
la concretizzazione
del rapporto di gemellaggio fra Pizzo Ferrato e la cittadina di Bogatic,
a cui teniamo
particolarmente. Riteniamo infatti che esso, se come é prevedibile si
realizzerà,
rappresenterà un esempio altamente significativo qui in Italia che, ci
auguriamo di cuore,
possa poi essere seguito da altri Comuni altrettanto coraggiosi e
democratici come sta
dimostrando di essere quello di Pizzo ferrato.
Anche per questo siamo stati ben felici, nonostante i sacrifici e gli
sforzi compiuti di aver
inviato una nostra delegazione in Iugoslavia, e di essere stati presenti
a Belgrado
nell¹importante anniversario dell¹aggressione della NATO.



Lo stesso giorno, il 24 marzo, un centinaio di persone hanno partecipato
a Perugia al sit-in
organizzato dalla ASSIJUG e dal Comitato Umbro Antimperialista. Oltre
alla comunità degli
iugoslavi residenti in Umbria, hanno portato i loro saluti numerosi
compagni e cittadini, il
Partito della Rifondazione Comunista e Voce Operaia.


Per contatti con l'ASSIJUG: assijug@...

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L'IMPERIALISME N'AGIT JAMAIS POUR L'INTERET DES PEUPLES

----- Original Message -----
From: "Dhkc" <dhkc.bruxelles@...>
To: "Tabe Kooistra" <tabe@...>
Sent: Sunday, March 26, 2000 11:15 AM
Subject: declaration 108 (French)


FRONT REVOLUTIONNAIRE
DE LIBERATION DU PEUPLE


Date: 24 mars 2000 Déclaration: 108


L'intervention en Yougoslavie a mis une vérité en évidence:
L'INTERVENTION IMPERIALISTE N'APPORTE AUCUN REMEDE

Un an vient de passer depuis l'intervention en Yougoslavie des
impérialistes
européens agissant au sein de l'OTAN, avec à leur tête l'impérialisme
US. Un
an que les peuples de Yougoslavie, Serbes et Albanais subissent des
souffrances accrues, sont victimes sur leur sol des massacres perpétrés
par
les occupants, sont victimes du mépris de ces derniers, victimes
d'humiliation, des fouilles à plat ventre et sont dévisagés comme s'ils
étaient des coupables. Et aujourd'hui, les peuples de Yougoslavie
constatent
ce que signifient la paix et la démocratie des impérialistes. Ils
réalisent
que l'intervention est un euphémisme pour dire "occupation". L'OTAN
allait
prétendument distribuer paix et démocratie aux peuples de Yougoslavie.
Les
Albanais seraient libérés de la tyrannie serbe. Voilà pourquoi les
troupes
d'occupation auraient fait pleuvoir les bombes sur les terres
yougoslaves.

Le nationalisme a accueilli les forces d'occupation en applaudissant
des
deux mains.
Or aujourd'hui, les Albanais comme les Serbes affrontent les soldats de
l'OTAN et d'autre part, ils s'entre-tuent. Voilà le résultat de
l'intervention impérialiste et du nationalisme.

L'IMPERIALISME N'AGIT JAMAIS POUR L'INTERET DES PEUPLES
Sa politique est entièrement déterminée par la chasse au profit et la
quête
de nouveaux débouchés pour ses monopoles.
Il y a de cela un an, nous avions dit ceci: "Pour affaiblir ces pays en
vue
de les conquérir, l'impérialisme recourt à la politique du "diviser pour
régner" en exacerbant les différences nationales et religieuses".
C'est ce qui se produisit en Yougoslavie.

Au nom du Nouvel Ordre Mondial et pour créer de nouveaux marchés,
l'impérialisme agresse, bombarde, assassine et sème le trouble entre le
peuples. Et il repasse à l'offensive chaque fois que sa soif de
domination
n'est pas satisfaite.
On a ainsi largué des tonnes de bombes sur le peuple irakien, puis on a
divisé les terres irakiennes.

Dans les Balkans, on a d'abord veillé à ce que les peuples
s'entre-tuent,
puis on a morcelé la Yougoslavie.
L'impérialisme veut reproduire la même chose dans le Caucase,
c'est-à-dire
contrôler la région en créant des états après avoir préalablement attisé
les
différences nationales et religieuses. La Turquie joue un rôle de
premier
ordre dans ce plan. Mais toutes ces interventions sont patronnées par
l'impérialisme.
Religieux, "démocrates", nationalistes kurdes et compagnie, vous qui
applaudissez l'intervention en Yougoslavie, admirez la démocratie et la
paix
impérialistes! Sang, larmes, boucheries...
Les peuples doivent éviter de tomber dans ces manoeuvres. Il faut
empêcher
que l'impérialisme sème la discorde et la division entre les peuples.

LA LIBERATION DES PEUPLES RESIDE DANS LA LUTTE COMMUNE CONTRE
L'IMPERIALISME


FRONT REVOLUTIONNAIRE DE LIBERATION DU PEUPLE
DEVRÝMCÝ HALK KURTULUÞ CEPHESÝ



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2000 SERBI DELLA MACEDONIA IN PIAZZA A SKOPJE PER L'ANNIVERSARIO

2,000 MACEDONIAN SERBS STAGE ANTI-NATO PROTEST IN SKOPJE

SKOPJE, Macedonia, March 26, 2000 (Agence France
Presse)

At least 2,000 people gathered here Friday at
an anti-NATO rally organized by a Macedonian Serb
political party to mark the first anniversary of the
start of NATO air strikes against Yugoslavia.

The rally was organized by the Democratic Party
of Serbs (DPS) in Macedonia, whose leader Dragisa
Miletic addressed the protesters, gathered at
Skopje's main square Macedonia, criticizing the
"servile attitude" of Skopje and other neighboring
countries towards NATO.

They were also burning leaflets with American
flags where the stars had been replaced by swastikas.

After an hour the protesters started to disperse
peacefully, although under a heavy police presence.


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INAUGURATA UNA MOSTRA SULLA AGGRESSIONE NATO
AL MUSEO DELL'AVIAZIONE JUGOSLAVA

Thursday, March 23 12:02 PM SGT

Yugoslav Airstrikes Museum hunting NATO air strike
"souvenirs"
BELGRADE, Mar 23 (AFP) -
One year after the first NATO bombing raids on
Belgrade, the Yugoslav Aviation Museum is hunting down
everything from bomb parts to aircraft wreckage to
join a collection which has become a major tourist
attraction.

Thousands of people have visited the NATO bombing
exhibition since it opened in December on the first
floor of the Aviation Museum, near Belgrade's
international airport in Surcin, 15 kilometers (nine
miles) northwest of the capital.

Top draws include the wreckage of a sophisticated US
F-117A Stealth fighter, brought down by an Yugoslav
anti-aircraft missile on March 27, 1999, near
Budjanovci, west of Belgrade.

On display are the ejection seat and the plane's
canopy, bearing the inscription "Capt. Ken 'Wizz'
Dwelle".

The exhibition also includes a piece of a bomb that
severely damaged the Chinese embassy in Belgrade,
killing three people -- a gift from the embassy, said
museum director Cedomir Janjic.

The more items put on display, the bigger the crowds,
Janjic noted, adding: "We are still hunting for NATO
bomb parts and airplane wreckages that fell on our
soil during the aggression."

On March 24, 1999, NATO launched a 78-day bombing
campaign against the Federal Republic of Yugoslavia in
order to force Belgrade to accept Alliance troops in
Kosovo and end what it termed Serbian repression
against ethnic Albanians in the province.

The bombing campaign killed up to 2,000 civilians,
according to the official Tanjug news agency, or
around 1,500, according to the G17, a group of
independent Serb economists.

The airstrikes ended on June 10, 1999, with Belgrade's
agreement to withdraw its troops from Kosovo and the
arrival of a NATO-led international force (KFOR) to
ensure security in the province.

Although the Stealth fighter is, in Janjic's words,
"the pride of the collection," the museum also has
wreckage from an F-16 fighter plane, shot down May 2,
1999, near Sabac in western Serbia, displaying the
rear of the cockpit and a vertical stabilizer with an
eagle on it.

An American Predator spy plane shot down near Urosevac
in southern Kosovo on May 13 hangs on the roof of the
exposition hall, which attracts foreign visitors as
well as Yugoslavs.

Remains of radio-locators, CBU-87 cluster bombs and
BLU-114 graphite bombs are displayed in showcases next
to the first Tomahawk cruise missile shot down in the
war, near Kraljevo, in central Serbia, during the
first night of airstrikes.

NATO has given out few details on its losses, although
it acknowledged the downing of the F-117A and the
F-16A on display in the museum. The pilots of both
planes were rescued.

The Yugoslav side claimed to have shot down a total of
61 NATO planes, 30 drones, seven helicopters and 238
cruise missiles, according to Tanjug, but the
authorities did not provide evidence of destroyed
manned aircraft other than the two on display.

Janjic said the displays were only a "small part" of
the 1,500 items the museum has gathered from 90
locations. Thirty other locations were yet to be
inspected, Janjic added.

"Through what we call aero-archaeology -- searching
for remnants of crashed planes -- we had found in the
past wreckages of planes from World War I and II. With
the same process, we expect to find more evidence that
there were many more NATO planes shot than the two
publicly acknowledged" by the Alliance, he said.

Janjic added he expected to find wreckage in rivers
and lakes as well as in the Adriatic Sea.

Many countries are interested in getting items for
their collections, including museums from "aggressor"
NATO countries, he said, without giving details.


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COMMEMORAZIONE IN SUD AFRICA

http://news.24.com/English/South_Africa/South_Africa/ENG_319621_1105108_SEO.asp

South Africa News 24
March 24, 2000

Protestors commemorate Kosovo bombing

Pretoria - About 80 South African citizens and
residents of Yugoslavia held a peaceful protest in
Pretoria on Friday to commemorate the first
anniversary of Nato's bombardment of Yugoslavia.

SABC radio news reported that memorandums were handed
to the British High Commission and the American
Embassy.

The protesters were demanding, among other things, the
rebuilding of their country and also requested a
peaceful resolution of the situation.

Thousands of Yugoslavian civilians were killed and
scores injured on this day when Nato forces attacked
and bombed their country.

In remembrance of all innocent victims, a minute of
silence was observed. - Sapa

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SELEZIONE DI ARTICOLI

Current Headlines
http://www.serbianna.com/current_headlines.html

THE GLOBAL TYRANNY

The Balkans:

Yugoslavia Hoped For More Russian Support In War
http://www.russiatoday.com/news.php3?id=146005

Chasing a Balkan Mirage
http://www.washingtonpost.com/cgi-bin/gx.cgi/AppLogic+FTContentServer?pagename=wpni/print&articleid=A17045-2000Mar25

Nato's mistakes
http://www.the-times.co.uk/news/pages/tim/2000/03/27/timfeafea02007.html

WAS IT A MISTAKE?
http://www.FreeRepublic.com/forum/a38de1ad32112.htm

The Lies Last Time ( by Phil Hammond)
http://emperors-clothes.com/articles/hammond/lieslast.htm

British Media Follow Cook's Instructions Not to Commemorate Kosovo War
http://www.serbia-info.com/news/2000-03/26/18059.html

Europe's Dirty Secret (by Rick Rozoff )
http://emperors-clothes.com/articles/rozoff/europes.htm

Venice on a sea of bombs
http://emperors-clothes.com/misc/veniceon.htm

Ideological Opposites Gather Against War
http://www.sfgate.com/cgi-bin/article.cgi?file=/chronicle/archive/2000/03/25/MN32848.DTL


--------- COORDINAMENTO ROMANO PER LA JUGOSLAVIA -----------
RIMSKI SAVEZ ZA JUGOSLAVIJU
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