BANCA MONDIALE: L'AIUTO E' STATO CONDIZIONATO ALLA
MESSA IN BANCAROTTA DELLE BANCHE LOCALI

Belgrado, 20 gennaio (Beta): Il responsabile della Banca Mondiale per la
Jugoslavia, Christian Portman, ha detto lo scorso 18/1 che l'aiuto della
Banca Mondiale e' stato condizionato alla messa in bancarotta delle
banche jugoslave, e non alla collaborazione della Jugoslavia con il
Tribunale Penale Internazionale per la ex Jugoslavia (ICTY).
In una conferenza stampa a Belgrado Portman ha affermato che la Banca
Mondiale ha concesso 250 milioni di dollari nel 2002 alla condizione che
i governi serbo e jugoslavo "continuino a rispettare la direzione delle
riforme economiche e dello sviluppo come e' stato finora".
La Banca Mondiale ha garantito il prestito a dieci anni, con una
scadenza di pagamento a 20, senza interessi fatta eccezione per un 1,7
per cento di commissione per il servizio, ha detto Portman. Egli ha
sottolineato che la Banca Mondiale e' "molto colpita" per come sono
state realizzate le riforme economiche in Jugoslavia, ed ha spiegato che
"solo adesso inizia la parte principale del programma della Banca
Mondiale, nel senso dell'appoggio al corrente programma di riforme,
dinamico e promettente."

WORLD BANK: AID CONDITIONED WITH BANKRUPTCY OF LOCAL BANKS

BELGRADE, Jan20 (Beta) - The head of the World Bank for Yugoslavia,
Christian Portman,said on Jan. 18 that the World Bank's aid has been
conditioned with the bankruptcy of Yugoslav banks, but not with
Yugoslavia's cooperation with the International Criminal Tribunal for
the Former Yugoslavia (ICTY).
The World Bank granted Yugoslavia US$250 million in 2002, under the
condition that the Yugoslav and Serbian governments "continue to respect
the direction of economic reforms and development as they have so far,"
Portman said at a press conference in Belgrade.
The World Bank granted the loan with a 10-year grace period, a 20-year
payment deadline, and no interest, apart from a 1.7 percent commission
for services, Portman said. He stressed that the World Bank was "very
impressed" with the implementation of economic reforms in Yugoslavia
and pointed out that "only now begins the main part of realizing the
World Bank's program, in the form of support to the dynamic and
promising reform program underway."