(slovenscina / italiano)

Altre iniziative segnalate per il 25 Aprile

1) Viterbo 21/4: Presentazione del libro di Massimo Recchioni
FRANCESCO MORANINO, IL COMANDANTE «GEMISTO»

2) Lucinico (GO) 24/4: STORIE RESISTENTI: ELISABETTA LISA DEROS
Partigiana combattente nelle fila della Brigata Garibaldi Natisone

3) Vicenza 25/4: Per contribuire alla giornata di lotta del 4 maggio contro la base usa "Dal Molin - Del Din"
DALLA CRISI ALLA GUERRA? ASSEMBLEA PUBBLICA REGIONALE

4) Trieste/Trst 25/4, Risiera di San Sabba: Pesmi, besede in cvetje za 25.april / Canzoni,parole e fiori per il 25 aprile”


RICORDIAMO INOLTRE:

Parma 24/4: Anton Vratuša - un partigiano tra Jugoslavia e Italia 
https://www.cnj.it/INIZIATIVE/index.htm#parma240413

Lubiana/Ljubljana 27/4: CONCERTO... per pane, pace e libertà / KONCERT... za svobodo, za kruh
https://www.cnj.it/INIZIATIVE/iniziative.htm#ljubljana270413


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---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: anpi.vt@...
Oggetto: Presentazione Moranino a Viterbo


domenica 21 aprile 2013, ore 18,00
Spazio Arci Il Biancovolta
via delle Piagge, 23, Viterbo

Nell’Ambito della IX ed. della rassegna Resist, coordinata dal Cp Arci

Il Cp Anpi presenta  

FRANCESCO MORANINO, IL COMANDANTE «GEMISTO»
Un processo alla Resistenza

di Massimo RECCHIONI
(Roma, DeriveApprodi, 2013, pp. 208) 

Ne discute con l’autore: Silvio ANTONINI (Presidente Anpi Cp Viterbo)

La storia del processo al partigiano Francesco Moranino, il comandante «Gemisto», primo parlamentare della storia della Repubblica a subire l’autorizzazione a procedere e all’arresto. Come in molti altri casi, Moranino fu indagato per fatti accaduti durante la guerra di Liberazione solo dopo le elezioni dell’aprile del 1948 che segnarono la sconfitta del Fronte popolare delle sinistre. Alla fine del processo – istruito e dibattuto da pubblici ministeri e giudici che avevano operato durante il regime fascista – venne condannato all’ergastolo per omicidio plurimo. Per evitare di scontare la condanna dovette espatriare in Cecoslovacchia da dove prese il via la sua straordinaria esperienza di militante comunista internazionalista tra Praga, Berlino Est, Budapest, Cuba, Bucarest.
Il libro di Recchioni contestualizza storicamente gli eventi che furono alla base della condanna di Moranino, inserendoli nel complesso contesto politico della Guerra fredda, spiegando come quella vicenda processuale fosse in realtà la metafora di un processo giudiziario molto più generale che mirava alla criminalizzazione della componente maggioritaria comunista della Resistenza, oltre che a minare la forza organizzativa e la grande autorevolezza di cui il Partito comunista godeva presso ampi strati popolari. Il lavoro di Recchioni – che poggia su una ricchissima documentazione testimoniale recente e inedita di ex partigiani, sugli archivi dei familiari di Moranino, oltre che sui verbali delle sedute parlamentari, materiali processuali e iconografici – è un importante contributo alla ricostruzione storica del nostro travagliato Secondo dopoguerra.

Massimo Recchioni (1959) è il principale promotore della Sezione ceca dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia. Si dedica ad attività politiche, giornalistiche, socio-culturali e associative
.

Un’ora prima della presentazione, alle 17,00, sarà inaugurata la mostra VARSAVIA BLUES di Pasquale ALTIERI, sulla Resistenza del Ghetto di Varsavia contro i nazisti. 



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Lucinico (GO), mercoledì 24 aprile 2013
ore 18:00 - Centro Civico, Piazza San Giorgio 37

ANPI Sezione di Gorizia
Vsedrzavno Zdruzenje Partizanov Italije - Sekcija Gorica

68.mo Anniversario della Liberazione

STORIE RESISTENTI: ELISABETTA LISA DEROS

Partigiana combattente nelle fila della Brigata Garibaldi Natisone

Interverranno: Liliana Ferrari, Anna Di Gianantonio, Alessandro Morena


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Per contribuire alla giornata di lotta del 4 maggio contro la base usa "Dal Molin - Del Din"
GiovedÌ 25 Aprile 2013  alle 17
presso la sala della circoscrizione Laghetto, via lago di Fogliano, Vicenza
DALLA CRISI ALLA GUERRA?
ASSEMBLEA PUBBLICA REGIONALE
 
Il 25 APRILE in tutta Italia si celebra la “festa della Liberazione”.  È giusto e doveroso infatti ricordare la fine di quella immane tragedia che fu la II guerra mondiale, con la sconfitta del criminale Asse nazi-fascista ad opera delle potenze “liberatrici” alleate.
Ma un contributo fondamentale  alla liberazione dal nazismo e dal fascismo lo diedero le lotte partigiane nei vari paesi. Donne e uomini, operai, contadini, insegnanti, piccola borghesia  si ribellarono agli occupatori e ai loro servi collaborazionisti, a costo di enormi sacrifici.
La Resistenza partigiana fu la vera lotta di Liberazione.  Quanto poi  da quella importante lotta  sia stato  conquistato, è sotto gli occhi di tutti. Da quasi settanta anni  gli USA hanno consolidato il loro potere militare, ancora oggi indiscutibile,  spedendo truppe e armamenti in giro per il pianeta. Ufficialmente per “difendere la democrazia” nei paesi “liberati”; in pratica per difendere la supremazia della loro economia  e della finanza basata sul dollaro.
 
Ma da cinque anni il sistema capitalistico, in  Nordamerica come in Europa,  è di nuovo in crisi.  
Una crisi altrettanto distruttiva di quella del 1929, che finì solo con la seconda guerra mondiale, grazie agli investimenti per il riarmo prima e per la ricostruzione poi.
Oggi come allora la crisi mette in discussione l'ordine globale, esaspera la concorrenza tra le potenze imperialiste, scatena le guerre economiche per la conquista dei mercati, incentiva le avventure militari per il controllo delle aree di influenza.
 
In questo scontro l'Italia è allo stesso tempo parte del polo imperialista europeo e paese sottoposto alla servitù militare nei confronti della superpotenza Usa di cui ospita oltre cento tra basi e installazioni militari.
Vicenza, con le sue  tre basi americane da un lato (Del Din/Dal Molin, Ederle e Pluto), da dove partono i parà armati fino ai denti per “difendere la pace e la libertà”  in Irak, Afganistan ecc., e  la caserma della Gendarmeria Europea  dall'altra, che addestra i comandanti delle polizie nazionali per compiti di “ordine interno”, esemplifica con chiarezza questa duplice occupazione da parte di due sistemi politici (gli USA e la UE) entrambi dominati da ristrette oligarchie che li governano in nome e per conto delle grandi banche e delle imprese multinazionali.
 
E le vittime predestinate sono i lavoratori e le classi popolari. Oggi basta guardarsi attorno per vedere le macerie anche nel nostro paese: milioni di disoccupati, milioni in cassa integrazione, milioni a stipendi  e pensioni da fame, oltre mezzo milione che da luglio non ricevono  soldi dalla cassa integrazione in deroga.
Ma in varie parti del mondo,  anche  in paesi nostri vicini, stanno scoppiando nuove lotte di liberazione.
E’ necessario costruire una prospettiva diversa dalla barbarie in cui ci vogliono far precipitare i padroni del mondo.
 
Di tutto questo discuteremo non a caso il 25 aprile, 68° anniversario della vittoria della Resistenza.
Discuteremo  della manifestazione del 4 maggio, data in cui il comando USARMY  vuole invitare i cittadini a visitare la nuova base appena finita di costruire,  come  momento di pacificazione, di “accoglienza”,  di accettazione della loro vittoria.
Costruita si  ma non accettata. Intitolata dal  fascista La Russa ad  un “partigiano” collaborazionista.
Con gli occupanti nessuna collaborazione, ma nuova liberazione.
Oggi come allora la liberazione dalla crisi, dalla guerra, dalla barbarie è possibile solo  con la costruzione di un mondo diverso liberato dallo sfruttamento e dall'oppressione.
 
USARMY GO HOME! Liberiamoci dalla Nato e dai diktat dell'Unione Europea
 
USB Vicenza - Rete Disarmiamoli VI – Sinistra Critica Veneto – Rete dei Comunisti Padova





=== 4 ===

Per Trieste si vedano anche: 68° anniversario della Liberazione - appuntamenti culturali
http://www.retecivica.trieste.it/triestecultura/new/news_libero.asp?pagina=vis_articolo.asp&link=1082&tipo=articoli_eventi&ids=13


Concerto in Risiera - Koncert v Rižarni

Trieste, Giovedì 25 aprile 2013 ore 10.00
Risiera di San Sabba

Ob 68.letnici OSVOBODITVE

Pesmi, besede in cvetje za 25.april

Tržaški partizanski pevski zbor Pinko Tomažič čuti kot svojo dolžnost, da se ob 25.aprilu, dnevu zmage nad nacifašizmom , s pesmijo spomni vseh, ki so se borili v narodnoosvobodilnem boju in žrtvovali svoja življenja, zato da bi lahko bodoče generacije živele v miru in v boljšem, ter pravičnejšem svetu.

V ta namen prireja zbor krajši koncert, ki se bo, v ČETRTEK 25.aprila okrog 12.00.ure (po uradni slovesnosti) vršil v notranjosti Rižarne, pri Sv.Soboti. Namen organizatorjev je s pesmijo in recitacijo iz obdobja narodoosvobodilnega boja posredovati vrednote miru, svobode, bratstva in solidarnosti; vrednote, na katerih je zgrajena naša Republika, ki je nastala iz upora nacifašizmu .

Udeležence vabimo, da prinesejo s seboj cvet, v poklon in spomin vsem ki so umrli pod zločinsko roko nacističnih morilcev in njihovih fašističnih sodelavcev.
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68° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE

“Canzoni,parole e fiori per il 25 aprile”

Il Coro Partigiano Triestino Pinko Tomažič, ritiene doveroso, in occasione del 25 aprile Festa della Liberazione dal nazifascismo, ricordare con le proprie canzoni, Chi nella Resistenza lottò e donò la propria vita, affinchè le future generazioni potessero vivere in pace in un mondo migliore e più giusto.

Pertanto il Coro P.Tomažič ha deciso di tenere un breve concerto all’interno del Monumento Nazionale della Risiera di San Sabba GIOVEDI'25 APRILE verso le ore 12.00 (dopo la cerimonia ufficiale).

L’intento degli organizzatori è quello di proporre attraverso i canti e le parole della Resistenza valori come la pace, la libertà, la fratellanza e la solidarietà, che sono i principi fondanti della nostra Repubblica, nata proprio dalla Resistenza.

Si invitano i partecipanti a portare un fiore da deporre presso la lapide che custodisce le ceneri di quelle migliaia di donne e di uomini barbaramente eliminati dagli assassini nazisti con l’aiuto dei loro collaboratori fascisti.





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Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia - ONLUS
https://www.cnj.it/
http://www.facebook.com/cnj.onlus/

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