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Il funerale della NATO
 
1) NKPJ: A 70° anniversario, la NATO resta nemica della pace e del progresso / Serbian communists blast NATO as an "enemy of peace and progress"
2) Evropske WPC članice: Ne  NATO-vom ratnohuškačkom samitu u Londonu!
3) Manlio Dinucci: Scherzi a parte, si rafforza il partito della guerra
 
 
See also / vedi anche:
 
BUCHI NERI E FERITE APERTE NELLA STRAGE DI STATO IN PIAZZA FONTANA (di Sergio Cararo, 12.12.2019)
... dall’inchiesta condotta dal giudice Guido Salvini – e conclusasi con una sentenza che ha messo la lapide su ogni possibile verità giudiziaria sulla Strage di Stato – emergono i nomi degli agenti amerikani che agirono nell’organizzazione della Strage di Stato insieme ad alcuni agenti italiani reclutati nei servizi militari Usa di stanza nelle basi NATO del Veneto, in particolare il Comando Ftase di Verona e la Caserma Ederle di Vicenza. Si tratta di Joseph Luongo e Joseph Leo Pagnotta. E’ tutto scritto ed è stato consegnato anche alla Commissione Parlamentare d’inchiesta sulle Stragi...
 
AL VERTICE DI LONDRA IL “FUNERALE” DELLA NATO SCADE NELLA FARSA (di Gianandrea Gaiani, 7 dicembre 2019) 
... Non ci si poteva attendere nulla di convincente dal vertice NATO di Londra e dagli incontri bilaterali di corollario ma almeno era lecita la pretesa che il “de profundis” dell’Alleanza Atlantica venisse celebrato, insieme al 70° compleanno, in una cornice di rigore e serietà... Destinato a venir ricordato per aver sancito le profonde spaccature all’interno dell’alleanza, il vertice Londra ha celebrato i funerali della NATO in un clima quasi farsesco... "Quando si forma il ghiaccio ci vuole il rompighiaccio. Certo, fa un po’ di rumore, ma farlo era un dovere” ha detto Macron affermando di aver preso atto di “una evidente e inaccettabile disconnessione” nei due ultimi vertici della Nato...
 
НАТО-У ПРЕТИ КАТАСТРОФА. ПОЧЕЛО ЈЕ ЗАВРШНО ОДБРОЈАВАЊЕ (Russia Clarified SRB, 1.12.2019)
У част 70. годишњице НАТО-а лидери овог блока састаће се 4. децембра у Лондону. Међутим, они неће да говоре о својим грандиозним победама, већ како да спрече слом алијансе. У наставку ћете чути како се догодило да овај грандиозни савез буде на ивици катастрфе, али и како је Турска, за само недељу дана пре сусрета, преварила Прибалтичке земље...
 
REARMAMENT DESPITE DISSENTIONS (GFP, 5.12.2019)
In spite of fierce internal conflicts, NATO is enhancing its operational readiness, is preparing its next expansion and is setting its sights on China as a new "challenge." These are the main results of the war alliance's anniversary summit, which ended in London yesterday, with the participation of the heads of states and governments of the member countries. As early as next year, NATO will be able deploy 30 army, air force and naval units in a war within a 30 day maximum. At the London summit, North Macedonia, which is about to join the Alliance, was represented for the first time. In the future, NATO will extensively concern itself with China, however not exclusively confrontational, as Washington would have wanted. The conflict with Turkey did not escalate, even though the dissentions between Ankara and various other allied states, by no means, had been resolved. In fact, the Turkish government has implicitly been given a blank check for its heavily criticized activities in the occupation of Northern Syria...
https://www.german-foreign-policy.com/en/news/detail/8129/
 
MINIMALKONSENS AUFRÜSTUNG (GFP, 3.12.2019) 
Angesichts heftiger transatlantischer und innereuropäischer Differenzen vor dem Londoner Jubiläumstreffen der NATO kämpft Berlin mit aller Macht für Geschlossenheit im Bündnis. "Der Erhalt der NATO" sei "in unserem ureigensten Interesse", erklärte Bundeskanzlerin Angela Merkel bereits in der vergangenen Woche. Zur Beilegung der erbitterten Auseinandersetzungen zwischen den USA und Frankreich, zwischen Frankreich und der Türkei, zwischen der Türkei und den USA und zwischen anderen Mitgliedern der NATO soll auf Initiative von Außenminister Heiko Maas ein "Reflexionsprozess" gestartet werden, der neue Einigkeit schaffen soll.. Die gegenwärtigen Streitigkeiten verdecken dabei, dass das westliche Kriegsbündnis eine beispiellose Aufrüstung eingeleitet hat, die innerhalb weniger Jahre fast eine halbe Billion Euro zusätzlich für militärische Zwecke mobilisieren wird. Bereits heute geben die NATO-Staaten knapp eine Billion Euro im Jahr für ihre Streitkräfte aus - beinahe sechsmal so viel wie China und sechzehn Mal so viel wie Russland. Erstmals übersteigt der deutsche Wehretat 50 Milliarden Euro...
https://www.german-foreign-policy.com/news/detail/8124/
 
 
IS NATO DYING? (Al Jazeera English, 12..11.2019)
French President Emmanuel Macron raises eyebrows by describing NATO as 'brain dead'. 
NATO is experiencing brain death, says French President Emmanuel Macron. Many of his European partners in the alliance certainly don't agree and call his words 'drastic and dangerous'. In an interview with the Economist magazine, the French President blamed the U.S., saying its commitment to NATO is weakening. Macron cited the U.S.' failure to consult it before pulling its forces out of northern Syria, and questioned whether the alliance is still committed to collective defence. And he called on Europe to think of itself as a geopolitical power and ensure it's in control of its destiny. Macron's remarks come ahead of a summit in the UK early next month to mark NATO's 70th anniversary. So is the alliance weakening? And can Europe create an alternative? 
Presenter: Sami Zeidan 
Guests:
 John Laughland, author and consultant on International Law and a specialist on East-West relations.
Alexander Vershbow, former deputy secretary general of NATO and the former U.S. Ambassador to NATO and Russia. 
Pavel Felgenhauer, defence and military analyst and columnist for Novaya Gazeta. 
 
 
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www.resistenze.org - osservatorio - della guerra - 10-12-19 - n. 732

A 70° anniversario, la NATO resta nemica della pace e del progresso

Nuovo PC di Yugoslaviasolidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

04/12/2019

Dalla sua istituzione nel 1949, la NATO divenne uno dei quartieri generali dell'anticomunismo e un'alleanza imperialista volta a impedire l'ascesa della classe operaia. La NATO fu responsabile di attacchi criminali contro i comunisti nei suoi stati membri ed era il centro delle organizzazioni anti-guerrigliere.

La NATO, in quanto braccio armato degli Stati Uniti e dell'Unione europea, si sta espandendo ulteriormente verso est per salvaguardare il controllo delle risorse energetiche e dei gasdotti, delle sfere di influenza e dei mercati a vantaggio del grande capitale e delle multinazionali. L'Unione europea, in particolare, sta avanzando da sola e/o / con la NATO per la sua ulteriore militarizzazione con la cooperazione strutturata permanente (PESCO) e il suo potente esercito dell'UE.

Tutti i governi degli stati membri della NATO hanno la responsabilità diretta delle politiche aggressive della NATO e dell'aumento dei propri budget militari al 2% del PIL, mentre i loro popoli subiscono gravi misure di austerità e la crisi economica causata dalle loro politiche militaristiche.

Le basi militari degli stati NATO in altri paesi non sono in difesa della loro sicurezza nazionale o globale. Sono l'espressione militare dell'intrusione imperialista nella vita dei paesi per conto degli interessi finanziari, politici e militari delle élite dominanti al potere.

Negli ultimi anni, la NATO ha svolto il proprio ruolo omicida nelle guerre imperialiste in Jugoslavia, Afghanistan, Iraq, Siria e Libia. I suoi stati membri intervengono in Africa e in altre regioni. La NATO espande le sue basi militari nei Balcani, nell'Europa centrale e orientale, crea nuovi centri di comando, crea pericolose infrastrutture in Europa, comprese quelle relative allo stoccaggio di armi nucleari.

I popoli della Serbia sono uniti nella posizione secondo cui la NATO è nemica del nostro paese e la migliore prova è l'intervento militare del 1999 che ha avuto conseguenze catastrofiche per i civili serbi. Più di 3.000 civili, di cui 70 bambini sono stati uccisi dalle bombe della NATO e più di 10.000 persone, sono state ferite. Il danno è stato valutato in 100 miliardi di dollari.

La nostra unità è la nostra forza nella lotta per un mondo di pace, solidarietà e progresso: per un mondo senza NATO!

Rafforziamo la lotta contro la guerra imperialista, l'UE, la NATO e tutte le alleanze imperialiste!

Poniamo fine al sistema di sfruttamento che genera guerre, crisi, rifugiati, sfruttamento!

Belgrado, 4 dicembre 2019
 
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Saturday, December 7, 2019

Serbian communists blast NATO as an "enemy of peace and progress"
 
On the occasion of NATO's 70th anniversary, the New Communist Party of Yugoslavia (NKPJ) issued a statement exposing and condemning the murderous role of the imperialist alliance.
The statement reads:
"As of its establishment in 1949, NATO became one of the headquarters of anti-communism and an imperialist alliance aimed to stop the rise of the working class. NATO was responsible for criminal attacks against communists in its member states and was the center of counter-guerilla organizations.
 
NATO, as the armed wing of the United Sates and the European Union, is expanding further to the east to safeguard its control of energy resources and pipelines, spheres of influence and markets for the sake of big capital and the transnational corporations. The European Union, in particular, is advancing alone or/and with NATO to its further militarization with the Permanent Structural Cooperation (PESCO) and its powerful EU army.

All governments of the member states of NATO bear direct individual responsibility for NATO’s aggressive policies, and the increase of their military budgets to the 2% of the GDP while their people are suffering under severe austerity measures and the economic crisis caused by their militaristic policies.
The NATO states’ military bases in other countries are NOT in defense of their national or global security. They are the military expression of imperialist intrusion in the lives of sovereign countries on behalf of their dominant financial, political, and military interests of the ruling elite.
In recent years, NATO has fulfilled its own murderous role in the imperialist wars in Yugoslavia, Afghanistan, Iraq, Syria and Libya. Its member states intervene in Africa and other regions. It expands its military bases into the Balkans, Central and Eastern Europe, establishes new command centres, creates dangerous infrastructure in Europe, including infrastructure related to the storage of nuclear weapons.
Peoples of Serbia are united in the position that NATO is the enemy of our country and best proof for it was military intervention in 1999 which had catastrophic consequences for Serbian civilians. More than 3,000 civilians, of which 70 children were killed by the NATO bombs and more than 10,000 people, were wounded. The cost of the damage was assessed at 100 billion dollars.
Our unity is our strength in the fight for the world of peace, solidarity and progress - for the world without NATO!
Let’s strengthen the struggle against imperialist war, the EU, the NATO and all imperialist alliances!
End the system of exploitation that breeds wars, crises, refugees, exploitation!
Belgrade, December 4, 2019".
 
 
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Da miru! Ne NATO-u!

Ne  NATO-vom ratnohuškačkom samitu u Londonu

Organizacija Sjevernoatlantskog pakta (NATO) nastavlja s obilježavanjem 70. godišnjice održavanjem samita šefova država i vlada u Londonu 3. – 4. prosinca 2019. godine.

NATO je već 70 godina agresivni vojni alat imperijalizma broj jedan. To je najveća i najopasnija vojna organizacija na svijetu. Unatoč rivalitetima njegovih pojedinačnih članica i proturječnosti koja su s vremena na vrijeme prisutna, on je i dalje inherentno i duboko povezan s politikom SAD-a i EU-a.

NATO je odgovoran za agresivne ratove protiv zemalja i njihovih naroda – uključujući Jugoslaviju, Afganistan i Libiju – ostavljajući iza sebe smrti, patnje, uništenja i dugoročno zagađenje i degradaciju okoliša.

NATO je kontinuirano primao nove članice i partnere i širio svoju sferu utjecaja i intervencija širom svijeta.

NATO predvodi utrku naoružanja i globalnu vojnu potrošnju, opterećujući narode. U 2018. godini, ukupna vojna potrošnja svih 29 članica NATO-a iznosila je 963 milijarde dolara, 53% svjetske vojne potrošnje – više od preostale 164 države svijeta. Samo će europske članice NATO-a i Kanada potrošiti 100 milijardi dolara više na militarizam do kraja 2020. godine.

Na svom sastanku na vrhu u Londonu, NATO će proslaviti superiornost svojih vrhunskih vojnih snaga spremnih za rat. Kao što je istaknuo njegov glavni tajnik, “Prvi put u povijesti NATO je osnovao borbene skupine spremne za borbu; povećao svoju prisutnost na istoku; utrostručio veličinu NATO snaga za djelovanje; povećao izdatke za obranu u svim savezničkim zemljama NATO-a pet godina zaredom i stacionirao više američkih trupa u Evropi. ”

U okviru ratnohuškačkog dnevnog reda sljedećeg samita, i između ostalih pitanja, naći će se korištenje kibernetskog prostora i umjetne inteligencije u vojne svrhe.

SAD se uz potporu NATO-a povlači iz Ugovora o nuklearnim raketama srednjeg dometa INF. Odluka predstavlja ozbiljnu prijetnju nuklearne eskalacije i preusmjeravanja američkih raketa u Europu, kao što se dogodilo s raketama Pershing II 1980-ih, što je dovelo do masovnih mirovnih demonstracija u obrani mira i razoružanja.

SAD i njihovi saveznici u NATO-u nemilosrdno povećavaju svoje vojne aktivnosti i šire baze i postrojenja od Kaspijskog mora do Arktika, sve bliže Rusiji, ali i azijsko-pacifičkoj regiji i opkoljavajući Kinu. Ta ogromna mreža stranih vojnih baza, mornaričke flote, takozvani proturaketni sistemi i sistemi globalnog nadzora, koji su SAD i njihovi saveznici u NATO-u proširili po Evropi i svijetu, instrumenti su njihove svjetske strategije dominacije. NATO-vi ciljevi danas su otvoreno agresivni i njegova ratnohuškačka  arena prostire se po cijeloj planeti.

Apeliramo na sve organizacije i mirovne aktiviste u Evropi, na promicanje akcija protiv NATO-a i njegovog samita u Londonu, za raspuštanje ovog političko-vojnog bloka i na podršku neposrednoj borbi svake države članice NATO-a za povlačenje iz ovog agresivnog vojnog pakta.

Potvrđujući  nastavak kampanje Svjetskog mirovnog vijeća “Da miru! Ne NATO-u! “, apeliramo na mobilizaciju i mirovne inicijative u svakoj zemlji 3. prosinca uz snažnu prisutnost na anti-NATO demonstracijama u Londonu, zajedno s Britanskom mirovnom skupštinom, pozivajući na:

• Raspuštanje NATO-a!
• Kraj rasta vojne potrošnje i povećanje sredstava za socijalni napredak i mir!
• Povlačenje svih NATO snaga, uključujući prestanak svih agresija i okupacija!
• Kraj ucjene, destabilizacije i imperijalističkih ratova, agresije protiv suverenih država i naroda!
• Podršku izbjeglicama, prognanicima i ostalim žrtvama ratova koje NATO, SAD i EU promiču i šire!
• Zatvaranje vojnih baza na stranom teritoriju i rastavljanje američkih i NATO proturaketnih sistema!
• Ukidanje nuklearnog oružja i drugog oružja za masovno uništenje i općeg razoružanja, zajedno s trenutnim prestankom istraživanja i razvojem smrtonosnog oružja!
• Zaustavljanje daljnjeg širenja NATO-a!
• Poštivanje načela Povelje UN-a i međunarodnog prava, suverenitet i ravnopravnost naroda i država!
 
Da miru! Ne NATO-u!

Evropske WPC članice,
Novembar 2019. godine
 
 
=== 3 ===
 
 
Scherzi a parte, si rafforza il partito della guerra
 
di Manlio Dinucci, su Il Manifesto del 6.12.2019
 
Il presidente francese Macron ha parlato di «morte cerebrale» della Nato, altri la definiscono «moribonda». Siamo dunque di fronte a una Alleanza atlantica che, senza più una testa pensante, si sta sgretolando per effetto delle fratture interne? I litigi al Summit di Londra sembrano confermare tale scenario. Occorre però guardare alla sostanza, ai reali interessi su cui si fondano i rapporti tra gli alleati.

Mentre a Londra Trump e Macron polemizzano sotto gli occhi delle telecamere, in Niger senza tanta pubblicità lo US Army Africa (Esercito Usa per l’Africa) trasporta con i suoi aerei cargo migliaia di soldati francesi e i loro armamenti in diversi avamposti in Africa Occidentale e Centrale per l’Operazione Barkhane, in cui Parigi impegna 4.500 militari, soprattutto delle forze speciali, con il sostegno di forze speciali Usa anche in azioni di combattimento. Contemporaneamente i droni armati Reaper, forniti dagli Usa alla Francia, operano dalla Base aerea 101 a Niamey (Niger). Dalla stessa base decollano i Reaper della US Air Force Africa (Forza aerea Usa per l’Africa), che vengono ora ridislocati nella nuova base 201 di Agadez nel nord del paese, continuando a operare di concerto con quelli francesi.

Il caso è emblematico. Stati uniti, Francia e altre potenze europee, i cui gruppi multinazionali rivaleggiano per accaparrarsi mercati e materie prime, si compattano quando sono in gioco i loro interessi comuni. Ad esempio quelli che hanno nel Sahel ricchissimo di materie prime: petrolio, oro, coltan, diamanti, uranio. Ora però i loro interessi in questa regione, dove gli indici di povertà sono tra i più alti, vengono messi in pericolo dalle sollevazioni popolari e dalla presenza economica cinese. Da qui la Barkhane che, presentata come operazione anti-terrorismo, impegna gli alleati in una guerra di lunga durata con droni e forze speciali

Il più forte collante che tiene unita la Nato è costituito dai comuni interessi del complesso militare industriale sulle due sponde dell’Atlantico. Esso esce rafforzato dal Summit di Londra. La Dichiarazione finale fornisce la principale motivazione per un ulteriore aumento della spesa militare: «Le azioni aggressive della Russia costituiscono una minaccia per la sicurezza Euro-Atlantica». Gli Alleati si impegnano non solo a portare la loro spesa militare almeno al 2% del Pil, ma a destinare almeno il 20% di questa all’acquisto di armamenti. Obiettivo già raggiunto da 16 paesi su 29, tra cui l’Italia. Gli Usa investono a tale scopo oltre 200 miliardi di dollari nel 2019. I risultati si vedono. Il giorno stesso in cui si apriva il Summit Nato, la General Dynamics firmava con la US Navy un contratto da 22,2 miliardi di dollari, estendibili a 24, per la fornitura di 9 sottomarini della classe Virginia per operazioni speciali e missioni di attacco con missili Tomahawk anche a testata nucleare (40 per sottomarino).

Accusando la Russia (senza alcuna prova) di aver schierato missili nucleari a raggio intermedio e aver così affossato il Trattato Inf, il Summit decide «l’ulteriore rafforzamento della nostra capacità di difenderci con un appropriato mix di capacità nucleari, convenzionali e anti-missilistiche, che continueremo ad adattare: finché esisteranno armi nucleari, la Nato resterà una alleanza nucleare».

In tale quadro si inserisce il riconoscimento dello spazio quale quinto campo operativo, in altre parole si annuncia un costosissimo programma militare spaziale della Alleanza. È una cambiale in bianco data all’unanimità dagli Alleati al complesso militare industriale.

Per la prima volta, con la Dichiarazione del Summit, la Nato parla della «sfida» proveniente dalla crescente influenza e dalla politica internazionale della Cina, sottolineando «la necessità di affrontarla insieme come Alleanza». Il messaggio è chiaro: la Nato è più che mai necessaria a un Occidente la cui supremazia viene oggi messa in discussione da Cina e Russia.

Risultato immediato: il Governo giapponese ha annunciato di aver comprato per 146 milioni di dollari l’isola disabitata di Mageshima, a 30 km dalle sue coste, per adibirla a sito di addestramento dei cacciabombardieri Usa schierati contro la Cina.