A CONFRONTO


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Da: "sitoti@libero  .it"
Data: 14 giugno 2013 11:44:39 CEST
Oggetto: I: gent.dott Sergio Romano
Rispondi a: "sitoti@..." <sitoti@...>



Inviata stamane al dottor Sergio Romano, editorialista del Corriere della Sera.

Precetto dal vangelo secondo Matteo:

Non giudicate, per non essere giudicati. Perchè con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi e con la misura con la quale misurerete sarà misurato a voi. Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello, e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? O come dirai al tuo fratello: "Lascia che tolga la pagliuzza dal tuo occhio", mentre nel tuo occhio c'è la trave? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello. 



Gent. Dottor Sergio Romano, 

se non fosse per il titolo (Iran, un regime e il voto manipolato IL TERMOMETRO DI TEHERAN), leggendo il suo fondo sul Corriere della Sera del 14 giugno verrebbe spontaneo pensare che si stia parlando dell'Italia. 

Per accorgersene, basta sostituire i personaggi iraniani citati con i loro corrispondenti  italiani. Ad esempio il leader supremo Alì Khamenei con l'ayatollah Giorgio Napolitano, il Consiglio dei Guardiani con le cosiddette "parti sociali", Confindustria e i sindacati di regime CGILCISLUIL. 

"Nella fase che precede il voto esistono pur sempre comizi, incontri televisivi, candidati che si contrappongono, programmi elettorali che lasciano trasparire diverse linee politiche ed economiche, dichiarazioni di notabili che esprimono pubblicamente le loro preferenze … Tutti ragionano e agiscono come se le elezioni fossero libere e il loro risultato potesse avere grande importanza per il modo in cui il Paese sarà governato nei prossimi anni".  Di chi si sta parlando se non dell'Italia, del PDL e del PDMENOELLE con i loro piccoli satelliti?  PDL e PDMENOELLE si addossano reciprocamente tutte le responsabilità per la grave situazione economica in cui versano le classi meno abbienti di questo nostro paese, fanno finta di proteggere il loro elettorato di riferimento (IMU per il centrodestra, esodati per il centrosinistra)  e promettono di andare a battere i pugni sul tavolo della Troika, salvo inginocchiarsi sempre ai voleri del maggiordomo Monti , del cameriere Letta e del loro datore di lavoro di riferimento, il club Bilderberg.

Tutti costoro sanno benissimo che l'Italia è ormai un paese economicamente in caduta libera e quindi tentano solo più di evitare che la piazza insorga. Tutti i provvedimenti presi vanno in questa direzione: l'inasprimento delle pene per chi tenta di contrastare gli interessi delle varie mafie di centrodestra e centrosinistra come quella del TAV; leggi tampone per il lavoro giovanile perché è chiaro che una rivolta la possono mettere in piazza solo giovani arrabbiati e non i vecchi pensionati come il sottoscritto; un sistema elettorale sempre più blindato che eviti di far entrare nelle istituzioni movimenti non coinvolgibili nel sistema.

Se infine si entrasse nel merito mettendo a confronto i problemi economici e democratici che affliggono i due paesi, penso che l'Italia ne uscirebbe con le ossa rotte.

Potrebbe anche succedere che questa lettera sia pubblicata dal Corriere della Sera per dimostrare la totale infondatezza delle mie affermazioni, in particolare quella dell'Italia ormai paese largamente post-democratico. Non credo che succederà, ma non si sa mai, le vie della propaganda di regime sono infinite. 

Cordiali saluti.

Cesare Allara

Torino, 14 giugno 2013