… in occasione del Pisa Book Festival 2014
nella Sala BLU del Palazzo dei Congressi di Pisa (Via Matteotti 1 – N.B. venerdì 7 novembre l'ingresso è gratuito)


dalle ore 14:00 alle ore 14:45

UOMINI E NON UOMINI
La guerra in Bosnia Erzegovina nella testimonianza di un ufficiale jugoslavo

Presentazione del libro di Goran Jelisić (Zambon 2013)

presentano:
Jean Toschi Marazzani Visconti - giornalista e saggista, curatrice del libro
Manlio Dinucci - membro del Comitato scientifico del Coord. Naz. per la Jugoslavia Onlus



Eroismi, viltà, atrocità, doppigiochi e connivenze della NATO in Bosnia Erzegovina nel racconto di un tenente dell’esercito jugoslavo. 
La parzialità e la colpevole incompetenza dei giudici del preteso tribunale internazionale dell’Aja, finanziato dagli USA, dai Paesi Arabi, dalla Fondazione Soros e sostenuto dai Paesi occidentali e dalla NATO, che ne hanno stabilito le regole di funzionamento e le competenze (il tribunale non é autorizzato a giudicare cittadini degli Stati Uniti).

Leggi la recensione di A. Martocchia: https://www.cnj.it/MILOS/testi.htm#jelisic_rec_am

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Con l'occasione segnaliamo anche che di seguito, nello stesso luogo,

dalle ore 15:00 alle ore 15:45

si terrà la presentazione del libro

VIVERE COME LUI
NGUYEN VAN TROI simbolo della lotta di liberazione del Vietnam

di Phhan Thi Quyen curato da Adriana Chiaia (Zambon 2014)

presenta il libro:
Aldo Serafini per la rivista Teoria e prassi
introduce:
Riccardo Antonini del Circolo Partigiani Sempre di Viareggio

Nel racconto spontaneo e coinvolgente della giovane moglie, Phan Thi Quyen, si delinea la figura di Nguyen Van Troi, divenuto il simbolo internazionale delle lotte di liberazione dei popoli contro il colonialismo. È il racconto del sacrificio della felicità personale alla causa della libertà e dell’indipendenza del Vietnam, oppresso, da oltre un secolo, dalla dominazione coloniale delle potenze imperialiste, Francia, Giappone e Stati Uniti.
Nguyen Van Troi, davanti al plotone di esecuzione e ai giornalisti invitati ad assistervi, rivendica la giustezza della sua azione rivoluzionaria (è condannato a morte per aver tentato di dinamitare un ponte sul quale avrebbe dovuto passare McNamara, segretario alla Difesa degli USA) e proclama la sua fede nella causa della liberazione della sua patria. Il sacrificio della sua giovane vita, si inserisce nel grande, generale movimento rivoluzionario della guerra di popolo che, a sua volta, affonda le radici in una aspirazione millenaria, – all’indipendenza del popolo vietnamita.
L’introduzione al libro si propone di inquadrare la mirabile vicenda di Nguyen Van Troi nel suo contesto storico. A questo scopo ci si è serviti soprattutto di documenti originali vietnamiti, con ampie citazioni degli scritti di Vo Nguyen Giap, di Ho Chi Minh, e di testi tratti da Études Vietnamiennes. Si è inoltre fatto ricorso alle opere dello storico Jean Chesneaux e della ricercatrice Enrica Collotti Pischel, studiosi dei problemi dell’Estremo Oriente ed in particolare delle rivoluzioni cinese e vietnamita.
Il libro è arricchito da due schede tematiche, la prima sulla Guerra chimica, cui gli Stati Uniti hanno fatto ampiamente ricorso nel Vietnam e sulle sue conseguenze, e la seconda su I movimenti di lotta contro la “sporca guerra” nel Vietnam, sorti negli stessi Stati Uniti.