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Inizio messaggio inoltrato:

Da: Dieci Febbraio <diecifeb @ diecifebbraio.info>
Oggetto: Lettera Aperta al MIUR - Ogg. Giorno del Ricordo
Data: 9 febbraio 2017 12:33:41 CET
A: urp @ istruzione.it, valeria.fedeli @ senato.it


In allegato Lettera Aperta a più firme, che si prega di trasmettere alla Ministra Valeria Fedeli.
Distinti saluti,
i promotori


Lettera Aperta al Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca 

alla vigilia del 10 febbraio “Giorno del Ricordo”

 

Gentile Ministro, 

 

a fine febbraio dell’anno scorso sono stati prorogati per dieci anni i termini per il conferimento di riconoscimenti e medaglie a vittime (ai loro congiunti) delle foibe del ’43 e del ’45, in base alla legge 92 del 2004 che ha istituito il «Giorno del ricordo in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale» per il 10 febbraio di ogni anno.

Ma quanti e chi sono stati coloro che hanno ricevuto riconoscimenti e medaglie nei primi dieci anni di applicazione della legge? 

La domanda è tanto più importante alla luce del “caso Mori”, il caso del parmense Paride Mori fascista repubblichino volontario al confine nordorientale col grado di capitano del Battaglione Bersaglieri “Mussolini” ucciso nel ’44 con armi da fuoco dai partigiani jugoslavi, al quale le massime autorità della Repubblica il 10 febbraio 2015 hanno conferito la medaglia da vittima delle foibe e poi l’hanno revocata in seguito alle proteste antifasciste. 

Non esiste un elenco ufficiale centrale; secondo ricerche e studi storici recenti (in particolare di Sandi Volk, all’indirizzo web www.diecifebbraio.info/2017/01/truffe-fuffe-e-fascisti-i-premiati-del-giorno-del-ricordo-un-bilancio-provvisorio/) le persone insignite di medaglie, pur nell’accezione molto ampia del termine “infoibato” introdotto nella legge 92/2004, risultano appena poco più di trecento, 323, un numero assai inferiore a quello delle migliaia e decine di migliaia di “infoibati” sostenuto dai promotori della legge 92, di cui la gran parte, 250 (77%), sono state appartenenti a formazioni armate dell’Italia fascista e personale politico fascista.

Sulla base di questi numeri - ma anche ipotizzando l’esistenza di altre vittime non presenti fra i beneficiari del riconoscimento, dispersi, scomparsi o fatti prigionieri dagli jugoslavi al momento della Liberazione (maggio’45), anche considerando il fenomeno stesso dell’esodo da Istria e Dalmazia in Italia, che ha riguardato 200.000÷250.000 persone compresa una parte per quanto piccola di sloveni e croati, è avvenuto nel corso di oltre un decennio, e (a differenza di fenomeni analoghi avvenuti altrove) non è stato imposto dalle autorità jugoslave con provvedimenti di espulsione - è insostenibile la tesi che vi sia stato nei confronti dell’Italia e degli italiani un «disegno annessionistico slavo» che «assunse i sinistri contorni di una pulizia etnica» come disse il Presidente Napolitano il 10 febbraio 2007.

Semmai disegno annessionistico e sprezzante razzismo nei confronti delle popolazioni slave vi fu da parte del fascismo e di  Mussolini. Con la guerra d’aggressione e d’occupazione della Jugoslavia, che nulla aveva fatto all’Italia, condotta al fianco dell’alleato nazista, con l’italianizzazione forzata nel corso del ventennio precedente di zone del confine abitate da sloveni e croati, con le violenze squadriste dei primi anni ’20 nei loro confronti. Il razzismo del fascismo si manifestò la prima volta, quasi vent’anni prima delle leggi contro gli ebrei, nel ’20 a Pola con le parole di Mussolini: «Di fronte a una razza come la slava, inferiore e barbara, non si deve seguire la politica che dà lo zuccherino ma quella del bastone».

Con la legge 92/2004 che ha attribuito medaglie della Repubblica immeritate, che ha istituito un giorno di solennità civile nazionale il 10 febbraio, che ha introdotto anche nelle scuole racconti del passato parziali e incompleti, si è generato un revisionismo storico del tutto inaccettabile. I soggetti vengono considerati in modo rovesciato rispetto alla realtà storica, in definitiva facendo dell’aggressore, l’Italia fascista, la vittima, e dell’aggredito, le popolazioni dell’ex Jugoslavia, il carnefice.

Nella scuola della Repubblica vanno fatte ricostruzioni storiche corrette, ben più documentate e complete di quanto è stato negli ultimi dieci anni in occasione del 10 febbraio.

Alla vigilia del 10 febbraio alle autorità scolastiche e a Lei stessa sig. Ministro dell’Istruzione Università e Ricerca chiediamo: che nelle scuole rievocazioni e iniziative sui fatti e i temi oggetto della legge 92/2004 non siano lasciate in modo esclusivo alle associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati, alle quali in questi anni sono stati dati consistenti finanziamenti pubblici, ma vedano coinvolti anche studiosi, storici, associazioni culturali, istituti storici, ecc., impegnati nel dibattito e nella ricerca in merito; che vengano non più sottaciuti ma adeguatamente fatti conoscere i crimini dell’Italia fascista nei Balcani e in Jugoslavia (con morti delle popolazioni jugoslave non solo precedenti i morti delle foibe ma di numero di più ordini di grandezza superiore a questi); che venga proiettato l’istruttivo al riguardo film documentario inglese della BBC «Fascist Legacy» acquistato dalla RAI; che vengano ricordate e commemorate le tante migliaia di soldati italiani, i quarantamila soldati italiani, che in Jugoslavia l’indomani dell’8 settembre ’43 scelsero di combattere come partigiani insieme con la Resistenza Jugoslava contro il nazifascismo e in ventimila morirono in questa guerra di liberazione transnazionale, così riscattando l’Italia dall’onta in cui il fascismo l’aveva gettata.    

 
 

 

Giuseppe Aragno                 storico, Napoli

Boris Bellone                       Segretario ANPPIA provinciale Torino 

Andrea Catone                     Direttore della rivista “MarxVentuno”                                                                           

Claudia  Cernigoi                 giornalista e ricercatrice storica, Trieste

Serena Colonna                    Segretaria Nazionale ANPPIA

Davide  Conti                       storico e consulente dell’Archivio Storico del Senato, Roma

Angelo Del Boca                  storico, Università di Torino 

Angelo D'Orsi                      storico, Università di Torino

Sante Giovannetti                 partigiano, Roma

Eric Gobetti                          storico freelance, Torino

Alexander Hobel                  ricercatore di storia contemporanea e saggista, Roma   

Alessandra Kersevan            storica ed editrice, Udine 

Umberto Lorenzoni              partigiano, Presidente ANPI provinciale Treviso

Gabriella Manelli                 già Preside Liceo Classico ed ex Presidente ANPI provinciale Parma

Rita Martufi                          ricercatrice, direttrice CESTES

Raul Mordenti                      docente, Università Tor Vergata Roma

Carla Nespolo                       membro del Comitato Nazionale ANPI

Miriam Pellegrini Ferri        partigiana, Roma 

Vito Francesco Polcaro        ricercatore, Roma 

Giacomo Scotti                     scrittore e storico, Fiume - Trieste

Roberto Spocci                     Presidente ANPPIA Parma

Luciano Vasapollo                docente, Università La Sapienza Roma

Alessandro (Sandi) Volk      storico, Trieste

 
  

Roma,   9 febbraio 2017 

 

per contatti:   diecifeb @ diecifebbraio.info




IL POLIGRAFICO DI STATO OLTRAGGIA LE VITTIME DELLE GUERRE EUROPEE


Da: "donbass @ libero.it
Oggetto: Il Poligrafico di Stato oltraggia le vittime delle guerre europee
Data: 6 febbraio 2017 18:18:45 CET

Apprendiamo dalla stampa che il Poligrafico di Stato ha ricevuto un riconoscimento internazionale per le monete celebrative dei "70 anni di pace in Europa", un progetto vergognoso e oltremodo offensivo per tutte le vittime dei conflitti che hanno insanguinato questo continente da dopo la fine della seconda guerra mondiale.

Come si può parlare di 70 anni di pace agli jugoslavi che hanno visto il loro paese distrutto anche grazie ad alcuni stati europei? Ai greci che ancora pagano il prezzo di una infinita guerra contro la Turchia? Agli spagnoli che solo grazie ad un eroica resistenza sono riusciti a porre fine alla dittatura franchista?


Questa iniziativa ci porta a pensare che lo Stato italiano abbia un'idea alquanto malsana di pace: sicuramente la intende come "nessuna scocciatura in casa propria". Ma anche un bambino sa bene che pace significa "non fare la guerra". Eppure gli stati europei ne hanno fatte moltissime di guerre negli ultimi 70 anni, ma sempre in altri stati. Per l'Italia basti ricordare: Somalia, 2 volte in Iraq, Yugoslavia, Afganistan, Libia, ecc.

Se guardiamo ad altri partner europei lo scenario è ancora peggiore, ad esempio la Croazia ha attuato una feroce pulizia etnica di matrice fascista massacrando migliaia di persone.

Invece la Francia oltre alle guerre a cui ha partecipato insieme all'Italia ha fatto: l'intervento in Indocina, la criminale permanenza in Algeria, la guerra in Siria, la guerra in Mali e tanti altri interventi in Africa.

Analogo discorso vale per tutti gli altri stati europei con un passato coloniale che si è trascinato (più o meno esplicitamente) oltre il secondo conflitto mondiale: Regno Unito, Belgio, Portogallo, ecc.

Se si fa la guerra in altri paesi e si sostiene di stare in un periodo di pace, si è degli ipocriti.


Le guerre europee non sono tutte finite. L'eurocentrismo porta a pensare che l'Europa sia solo l'Unione Europea, ma ovviamente non è così, quindi nella lista dei conflitti del vecchio continente va inserito anche quello attualmente in corso nell'ex-Ucraina. Proprio in questi giorni l'artiglieria di Kiev ha ripreso a bombardare insistentemente i civili delle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, un bagno di sangue che si sta consumando in un assordante silenzio.


Pertanto chiediamo al Ministero delle Finanze di presentare delle pubbliche scuse per l'emissione di queste oltraggiose monete.


Se si deve fare una moneta celebrativa di qualcosa, si scelga un altro tema. La si può dedicare al popolo del Donbass che da tre anni eroicamente resiste alla violenza fascista, oppure a tutte le vittime delle guerre sferrate dagli stati europei negli ultimi 70 anni.



Comitato Donbass Antinazista




VOCE JUGOSLAVA ★ JUGOSLAVENSKI GLAS / "Od Vardara do Triglava - Dal fiume Vardar al monte Triglav"
La nuova puntata del 7.2.2017, interamente dedicata al "Giorno del Ricordo", è ascoltabile online alla pagina: 


Roma giovedì 9 febbraio 2017 
alle 11:30 alla SALA STAMPA della Camera dei Deputati
CONFERENZA STAMPA: IL GIORNO DEL RICORDO
L’INSUFFICIENZA STORICA E CULTURALE DELLE PAROLE CHE LO ISTITUISCONO E LO CELEBRANO
iniziativa organizzata dalla deputata Serena Pellegrino (S.I.). Intervengono:
dott.ssa Alessandra Kersevan, studiosa e coordinatrice del Gruppo di lavoro Resistenza Storica
dott.  Davide Conti, ricercatore e consulente presso l'Archivio Storico del Senato della Repubblica
http://www.serenapellegrino.it/conferenza-stampa-9-febbraio-il-giorno-del-ricordo-linsufficienza-storica-culturale-delle-parole-che-lo-istituiscono-lo-celebrano/
I dettagli per l'accesso non sono ancora noti, sarà probabilmente necessario accreditarsi come giornalisti; agli ambienti della Camera si accede con abbigliamento adeguato (giacca cravatta ecc.).


Parma, giovedì 9 febbraio 2017
alle ore 21 presso il Cinema Astra – Piazzale Volta 3
FOIBE E FASCISMO: manifestazione antifascista alternativa al "giorno del ricordo" del 10 febbraio (XII ed. – 2017)
ore 21:00 conferenza: Crimini e criminali fascisti nei Balcani e in Jugoslavia
con DAVIDE CONTI, storico, consulente Archivio Storico Senato della Repubblica
ore 22:00 filmato: sequenze dal documentario della BBC "FASCIST LEGACY" sui crimini dell'Italia fascista in Jugoslavia
ingresso gratuito – promuovono: ANPI, ANPPIA, Comitato Antifascista Antimperialista e per la Memoria Storica
evento FB: https://www.facebook.com/events/1190804784369909/
scarica la locandina: https://www.cnj.it//INIZIATIVE/PARMA/controm2017.pdf


Pavia, giovedì 9 febbraio 2017 
alle ore 21.00 presso l'Aula Magna dell'Università degli Studi
GIORNO DEL RICORDO: GENESI DI UNA RICORRENZA E USI POLITICI DELLA STORIA
interventi di Piero Purini e Federico Tenca Montini


Pordenone, venerdì 10 febbraio 2017
alle ore 20.30 alla Casa del Popolo di Torre, via Carnaro 10
I GIORNI DEI RICORDI: STORIA, STORIOGRAFIA E MANIPOLAZIONI SULLE FOIBE E IL CONFINE ORIENTALE
intervento di Federico Tenca Montini
sulle polemiche attorno all'iniziativa si vedano anche: 
L'iniziativa si svolgerà alla Casa del Popolo di Torre
PORDENONE: CHI HA PAURA DELLE FOIBE ? (PNREBEL e NEA, 6/2/2017)
... Maldestro tentativo di censura a Pordenone, dove il Comune sta pesantemente sabotando l’incontro... Gli organizzatori ... dopo il diniego del Comune si erano indirizzati verso il ridotto del vicino Teatro Verdi (regolarmente concesso pagando l’affitto della sala in anticipo) ma il 5 febbraio ecco arrivare la revoca della concessione della sala anche da parte del Teatro...


Orvieto (TR), sabato 11 febbraio 2017
alle ore 16.30 nella Sala consiliare del Comune
FOIBE E CONFINE ORIENTALE (titolo provvisorio)
interventi di Alessandra Kersevan
e Angelo Bitti, ricercatore I.S.U.C. 
letture di Laura Ricci 
introduzione a cura del Centro di Documentazione Popolare


Vittorio Veneto (TV), sabato 11 febbraio 2017
dalle ore 16.00 presso la Biblioteca Civica
I GIORNI DEI RICORDI: STORIA, STORIOGRAFIA E MANIPOLAZIONI SULLE FOIBE E IL CONFINE ORIENTALE
intervento di Federico Tenca Montini


Genzano (RM), sabato 11 febbraio 2017
dalle ore 17 presso l'ex Enoteca Comunale
ore 17:00 presentazione del libro di Davide Conti: CRIMINALI DI GUERRA ITALIANI
ore 18:30 spettacolo teatrale: DRUG GOJKO di e con Pietro Benedetti
promuove: ANPI


Arcore (MI), domenica 12 febbraio 2017
alle ore 10.30 nella sede A.N.P.I.
OPERAZIONE FOIBE TRA STORIA E MITO
intervento di Claudia Cernigoi


Modena, domenica 19 febbraio 2017
alle ore 15.30 nella Sala Ulivi dell'Archivio Storico della Resistenza, Viale Ciro Menotti 137
FOIBE E CONFINI ORIENTALI: LE AMNESIE DELLA REPUBBLICA
intervento di Alessandra Kersevan
organizza: Rete Antifascista Modenese





INIZIATIVE SEGNALATE

Roma 3/2: I SOLDATI ITALIANI IN ALBANIA
Padova 4/2: NOI RICORDIAMO TUTTO
Portogruaro 4/2: I GIORNI DEI RICORDI
Bologna 5/2: PRESIDIO in solidarietà alla popolazione del Donbass colpita dalla guerra
Parma 9/2: FOIBE E FASCISMO


=== Roma, venerdì 3 febbraio 2017
dalle ore 9:30 alle 18:00 presso la Fondazione Gramsci, Via Sebino 43a

Convegno
I SOLDATI ITALIANI IN ALBANIA: DA OCCUPATORI A COMBATTENTI PER LA LIBERTÀ

organizzano:
Ambasciata d'Albania
Istituto del Nastro Azzurro - CESVAM
Ass. "Occhio Blu"
Fondazione Gramsci



=== Padova, sabato 4 febbraio 2017
alle ore 16 alla Marzolo Occupata, Via Marzolo 4 (rione Portello)

NOI RICORDIAMO TUTTO
Foibe, revisionismo, Resistenza

incontro-dibattito con lo storico Sandi Volk 

Inoltre dal 1 febbraio alla Marzolo Occupata è allestita la mostra 
TESTA PER DENTE: crimini fascisti in Jugoslavia 1941-1945
a cura di Pol Vice


=== Bologna, domenica 5 febbraio 2017
dalle ore 15 in Piazza del Nettuno

PRESIDIO 
in solidarietà alla popolazione del Donbass colpita dalla guerra

Dal gennaio 2017 la situazione in Donbass si è aggravata. La guerra infuria con morti e feriti, case distrutte, danni ingenti alle infrastrutture con persone al freddo a 25 gradi sotto zero: i bombardamenti hanno distrutto acquedotti, fabbriche, infrastrutture civili, scuole e ospedali. Mentre in Ucraina si celebrano gli “eroi” collaborazionisti dei nazisti come Bandera, mentre le burocrazie europee si voltano dall’altra parte, il martellamento ucraino colpisce Makeevka, Jasinovataja e Gorlovka. IL COORDINAMENTO UCRAINA ANTIFASCISTA INVITA TUTTI GLI ANTIFASCISTI AD ESPRIMERE SOLIDARIETA' AL DONBASS.
PACE NELL'UCRAINA COLPITA DALLE BOMBE DI UN GOVERNO NATO DA UN GOLPE SOSTENUTO DA FORZE FASCISTE E NAZIONALISTE CON L'AVALLO DELLA NATO

Comitato Ucraina Antifascista Bologna
(aderente al Coordinamento Ucraina Antifascista)

per adesioni e contatti: ucraina.antifascista.bo@...
evento FB: https://www.facebook.com/events/243817632731380/


=== Portogruaro (VE), sabato 4 febbraio 2017
ore 17:30, Villa Comunale

I GIORNI DEI RICORDI
storia, storiografia e manipolazioni sulle foibe e il confine orientale

Quali processi comunicativi costruiscono una «narrazione» sostitutiva della storia? Quale finalità politica sottende a una operazione di questa natura? A queste domande proviamo a rispondere grazie al lavoro di Piero Purini, e al suo libro "Metamorfosi etniche: i cambiamenti di popolazione a Trieste, Gorizia, Fiume e in Istria, 1914-1975", (Edizioni Kappa VU), un testo che affronta le cause politiche e le implicazioni sociologiche delle memorie e degli esodi del confine orientale.
Grazie agli studi di Piero Purini tutto diventa più comprensibile: partiremo dell'annessione dei territori del confine orientale avvenuta tra le due guerre mondiali, della successiva espulsione delle moniranze, del dominio di questi territori da parte dell'Italia fascista e delle conseguenze a cui questi eventi hanno portato. Lo sguardo sarà rivolto anche alla contemporenaità: alla propaganda revisionista sempre più intensa e portata a tutti i livelli da organizzazioni neofasciste e dalle istituzioni - come la recente vicenda della "foiba volante"di Rosazzo, archiviata con un nulla di fatto dalla Procura di Udine - ha evidenziato.

IL PROGRAMMA:

incontro con
- Piero Purini/storico
Autore di "Metamorfosi etniche: i cambiamenti di popolazione a Trieste, Gorizia, Fiume e in Istria, 1914-1975"

seguirà dibattito

sarà presente un banchetto con libri e dossier sul tema

Organizzano
NEA (Osservatorio Antifascista del Nord-Est)
Collettivo Stella Rossa - Nordest



=== Parma, giovedì 9 febbraio 2017
alle ore 21 presso il Cinema Astra – Piazzale Volta 3

FOIBE E FASCISMO
manifestazione antifascista alternativa al "giorno del ricordo" del 10 febbraio
dodicesima edizione – 2017

ore 21:00 conferenza
Crimini e criminali fascisti nei Balcani e in Jugoslavia
DAVIDE CONTI
storico, consulente Archivio Storico Senato della Repubblica

ore 22:00 filmato
sequenze dal documentario della BBC
FASCIST LEGACY
sui crimini dell'Italia fascista in Jugoslavia

ingresso gratuito
promuovono: ANPI, ANPPIA, Comitato Antifascista Antimperialista e per la Memoria Storica

evento FB: https://www.facebook.com/events/1190804784369909/
scarica la locandina: https://www.cnj.it//INIZIATIVE/PARMA/controm2017.pdf