Jugoinfo

BOLOGNA 20/3
PISA 22/3
RAVENNA 30/3


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"Enduring Freedom"
dalla tolleranza alla libertà ALLA SUA NEGAZIONE

> http://www.contropiani2000.org/calendario/libertaduratura.htm

A tre anni dall'inizio del bombardamento in Jugoslavia
Milosevic sotto processo all'Aja, N.A.T.O. assolta.
Il padrone giudica, non si processa.

Il preteso diritto umanitario che la N.A.T.O. ha teatralmente
impugnato per giustificare il bombardamento nella Repubblica
Federale Jugoslava - massacro della popolazione, negazione dei
diritti, crollo dell'economia, inquinamento ambientale - viene
provvidenzialmente sostituto dalla nuova "emergenza": la lotta al
terrorismo. Ma gli obiettivi sono sempre gli stessi: l'egemonia
politica, militare ed economica nella contesa delle risorse
strategiche. Viene così legittimata la "libertà duratura" di
decimare popolazioni scomode perché in luoghi geograficamente
determinanti, di progettare e utilizzare sistemi d'arma sempre
più aberranti e sofisticati - in linea di principio banditi dal
diritto internazionale - di calpestare i diritti civili, di
ignorare le libertà personali, e nel democratico Occidente di
introdurre nuovi strumenti legali per delegittimare e criminalizzare
il dissenso. Un'emergenza "duratura" che giustifica spese militari,
carcere preventivo, sequestri e irruzioni nelle sedi di media
liberi, repressione di piazza. "Libertà duratura" Il vero
volto dei valori occidentali.
E lì, dove il padrone si dipinge vittima, i bambini muoiono nei
campi profughi e alle donne, ai posti di blocco, viene impedito
di partorire con la dovuta assistenza sanitaria, dignità e sicurezza

il Comitato Cittadino Contro la Guerra

per ricordare i bombardamenti della NATO sulla Jugoslavia
iniziati la sera del 24 marzo 1999
organizza un incontro con
- Raniero La Valle
- Sandro Provvisionato
- Francesco Strazzari


Mercoledì 20 marzo alle ore 21,00

- nei nuovi spazi autogestiti di Contropiani -
via Fioravanti 24 Bologna

Comitato cittadino contro la guerra - Bologna controguerra@...


===*===


Nell'ambito del ciclo
GLI IMPERIALISMI DEL XXI SECOLO
incontri seminariali sulla fase monopolistica nel nuovo secolo

PISA, saloncino del CIRCOLO UTOPIA, via San Lorenzo 38

22 Marzo - ore 21.30

DAL GOLFO ALL'AFGHANISTAN, PASSANDO PER I BALCANI: LA SFIDA
IMPERIALISTICA TRA USA E UE

Interverranno:
Carla Filosa (rivista "La contraddizione")
Andrea Martocchia (Coordinamento Nazionale per la jugoslavia)
Giorgio Lindi (rivista L'Ernesto Toscano)


===*===


A 3 anni dall'aggressione NATO alla Jugoslavia:

NON SI PUO' TACERE!

contro le guerre imperialiste
dalla parte dei lavoratori e dei popoli oppressi!

Ravenna - Sabato 30 Marzo

Manifestazione

Concentramento:
ore 11 piazzale coop via faentina

assemblea:
ore 14,30 c/o sala Forum viale Berlinguer, 11

---

NON SI PUO' TACERE!
contro le guerre imperialiste
dalla parte dei lavoratori e dei popoli oppressi!

24 marzo del 1999.
Il governo dell'Ulivo, con l'appoggio del Polo, scateno' contro la
Jugoslavia, la più intensa campagna di bombardamenti dopo la
seconda guerra mondiale.
"Effetti collaterali" della "guerra umanitaria": 15mila civili
ammazzati, mezzo milione di profughi, città rase al suolo, un paese
contaminato per secoli dall'uso di proiettili all'uranio e gettato nel
baratro della miseria e costretto a diventare uno Stato vassallo.
Dissero che quello era il prezzo per mantenere la pace e difendere la
democrazia.

7 ottobre 2001.
A soli due anni di distanza il governo del Polo (appoggiato da Ulivo-
DS) ha portato l'Italia a fianco degli USA in un'altra guerra, questa
volta nel cuore dell'Asia, contro l'Afganistan e il suo popolo già
martoriato da vent'anni di conflitti intestini. Con il pretesto di
"colpire il terrorismo" gli USA, l'Europa e la NATO hanno esteso il loro
raggio di morte e sfruttamento.
Risultato: invece di "portare la pace e la democrazia", gli imperialisti
stanno spingendo il mondo nell'abisso di una guerra permanente,
globale, sistematica.
E più la macchina bellica avanza, più i governi borghesi adottano
misure repressive e antidemocratiche, imbavagliano l'informazione,
spaventano l'opinione pubblica per spostarla su posizioni razziste,
autoritarie e militariste, aggrediscono le condizione di vita e di
lavoro dei proletari smantellando le conquiste passate. Gli infiniti
soprusi che il popolo palestinese deve subire, sono l'esempio più
lampante che non c'è posto, nel "nuovo ordine mondiale" targato USA-NATO
per la dignità, la libertà, la giustizia.

Non si può stare nel mezzo tra l'oppresso e l'oppressore, tra la
vittima e il carnefice!

NON SI PUO' TACERE! NON SI PUO' STARE A GUARDARE!

BASTA CON LE GUERRE E L'OPPRESSIONE DEI POPOLI!

CHIUDERE LA BASI AMERICANE IN ITALIA, IN EUROPA E LE SERVITU' MILITARI!

RITIRARE LE TRUPPE DAI BALCANI E DA TUTTI I PAESI OCCUPATI!

SCIOGLIERE LA NATO E CONTRASTARE LA NASCITA DEL NUOVO ESERCITO EUROPEO!

NO ALLE SPESE MILITARI E AL RIARMO!


Coordinamento romagnolo contro la guerra e la NATO

Info / adesioni / comunicazioni / volantini :
tel. 338-9116688
momotombo@...
red-ghost@...

Prime adesioni nazionali:

Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia (CNJ)
Comitati contro la Guerra / Milano
Federazione PRC Cesena
Assemblea Antimperialista
Federazione PRC Trieste

---

AUTOBUS DA ROMA

Stiamo organizzando gli autobus da Roma per Ravenna.
Per prenotare: <convgm@...>

Subject: 24. März - Gedenkkundgebung in Wien
Date: Mon, 18 Mar 2002 20:34:19 +0100
From: joesb@...


Wir gedenken der Todesopfer des
Nato-Angriffkrieges auf Jugoslawien 1999 und
aller künftigen Todesopfer der kommenden
Nato-Kriege.

24. März - Angriffstag der Nato auf Jugoslawien
- Gedenkkundgebung um 18 Uhr Stephansplatz, 1010
Wien


Wir erinnern uns!
Die Toten mahnen uns!
Nie wieder Nato-Krieg!

Jugoslawien war das einzige Land auf dem
Balkan, das seinen Weg alleine gehen wollte und
seine Selbstbestimmung und Souveränität
verteidigte. Da dies mit westlicher Integration
und westlichen Koalitionen offensichtlich
unvereinbar ist, wurde es von diesem zum
Schurkenstaat gestempelt. Seit den 80er Jahren
wurde vor allem seitens Deutschland und
Österreich die Zerschlagung Jugoslawiens mit
allen diplomatischen, politischen und
wirtschaftlichen Mitteln vorbereitet, bevor
modernste konventionelle Vernichtungsmittel zum
Einsatz kamen. Bilanz? In 78 Kriegstagen
zerstörten die USA und die Nato das Lebenswerk
einer ganzen Generation: mehr als ein Drittel
des lndustriepotenzials, 100 Brücken, unzählige
soziale, medizinische, Verkehrs-, Informations-
und Bildungseinrichtungen. In Kosovo-Metochien
wurden seit 1999, seitdem der Krieg beendet und
die UCK angeblich entwaffnet wurde, 50.000
Häuser dem Erdboden gleich gemacht, 40
Friedhöfe wurden mit Bulldozern niedergewalzt,
500 Denkmäler wurden a


bsichtlich beschädigt oder abgerissen. Und über
100 Klöster und Kirchen, teilweise aus dem 13.
und 14. Jahrhundert, wurden einfach geplündert,
entweiht, gesprengt und letztendlich
abgetragen.
Ein weiterer ?Kollateralschaden? des Angriffs
war das Völkerrecht, das zum Hindernis für die
neokolonialen Expansions- und
Hegemoniebestrebungen der USA und ihrer
europäischen Verbündeten geworden ist. Wir
werden die westlichen Kriegsverbrechen nicht
vergessen!
Rund 3.000 jugoslawischen Zivilisten wurden
durch die Bombardierungen getötet und 360.000
Serben und Nicht-Albaner, aber auch
oppositionelle Albaner, wurden vertrieben. Seit
dem Einmarsch der KFOR 1999 wurden unter ihrem
?Schutz? 4.000 Serben und andere Bürger
nicht-albanischer Nationalität entführt, über
1.000 Menschen wurden ermordet - darunter auch
unliebsame, d.h. oppositionelle Albaner. Von
1.300 Serben fehlt jede Spur, sie werden
vermisst.
Der erste Tag der Bombardierung hat 72.086.625
Euro gekostet. Allein die Zerstörung der
petrochemischen Industrie in Pancevo hat
74.687.449 Euro gekostet. Insgesamt betrugen
die Kosten des Krieges in Jugoslawien 350
Milliarden Dollar. Von Reparationszahlungen,
die wir nach wie vor vehement fordern, ist nach
wie vor keine Rede, stattdessen wird Serbiens
Industrie privatisiert und zu Billigpreisen
ausverkauft. Der Internationale Währungsfond
und die Weltbank haben dafür einen Kreditrahmen
von 252 Millionen USD zugesichert, von dem aber
bis jetzt, also drei Jahre später und trotz
Auslieferung Slobodan Milosevics an Den Haag,
126 Millionen US-Dollar ausbezahlt wurden. Nach
Beendigung des Krieges wurde aber eine Summe
von 1,3 Milliarden zugesichert, die aber in
Form von Krediten ausbezahlt werden würde.
350 Milliarden haben sie der BR Jugoslawien
durch Krieg und Zerstörung weggenommen und 126
Millionen hat die jugoslawische Regierung
bisher an Kreditgeldern bekommen: ein
schlechter Tausch. Der Zusammenbruch des
Musterlands des Währungsfonds und der Weltbank,
Argentinien, hat die Gefahr der Schuldenfalle
gezeigt, in die sie Jugoslawien hineinhetzen.
Innerhalb kürzester Zeit hat sich das Land
schwer verschulden müssen, doch jeder Dollar
wird mehrfach zurückgezahlt werden - denn dem
Westen geht es nicht um Entwicklung, sondern
einzig um seine Profite.
In den Kriegen der USA und der Nato werden die
neuesten Waffen und andere Technologien zum
Einsatz gebracht. Ihr Wesen aber ist den
vorausgegangenen Weltordnungskriegen gleich:
den Gegner bis zur Kampf- und
Handlungsunfähigkeit zu schwächen, um über ihn
das Diktat ausüben zu können sowie die
Kontrolle über Ressourcen und Territorien zu
erringen.

Die Waffen nieder, die Truppen raus aus dem
Balkan und weltweit, es ist genug!




Subject: 24. März - Gedenkkundgebung des
Nato-Angriffskrieges gegen Jugoslawien
Date: Sat, 26 Jan 2002 12:28:39 +0100
From: joesb@...


78 Tage NATOnalismus in Jugoslawien - und noch
kein bisschen leiser!

Jugoslawien war das einzige Land auf dem
Balkan, das seinen Weg alleine gehen wollte und
sich westlicher Integration und westlichen
Koalitionen nicht anzuschließen gedachte. Wie
üblich wurde es zum Schurkenstaat gestempelt,
bevor modernste konventionelle
Vernichtungsmittel gegen die BR Jugoslawien zum
Einsatz kamen. Bilanz? In 78 Kriegstagen
zerstörten die USA und die Nato das Lebenswerk
einer ganzen Generation: mehr als ein Drittel
des lndustriepotentials, 100 Brücken, unzählige
soziale, medizinische, Verkehrs-, Informations-
und Bildungseinrichtungen. In Kosovo-Metochien
wurden seit 1999, seitdem der Krieg beendet und
die UCK angeblich entwaffnet wurde, 50.000
Häuser dem Erdboden gleich gemacht, 40
Friedhöfe wurden mit Bulldozern niedergewalzt,
500 Denkmäler wurden absichtlich beschädigt
oder abgerissen. Und über 100 Klöster und
Kirchen, teilweise aus dem 13. Und 14.
Jahrhundert, wurden einfach beraubt, entweiht,
gesprengt und letztendlich abgetragen.

An die 3.000 jugoslawischen Zivilisten wurden
durch die Bombardierungen getötet und 360.000
Serben und Nicht-Albaner wurden vertrieben.
Seit dem Einmarsch der KFOR 1999 wurden unter
ihrem ?Schutz? 4.000 Serben und andere Bürger
nicht-albanischer Nationalität entführt, über
1.000 Menschen wurden ermordet, von 1.300
Serben fehlt jede Spur, sie werden vermisst.
Der erste Tag der Bombardierung hat 72.086.625
Euro gekostet. Allein die Zerstörung der
petro-chemischen Industrie in Pancevo hat
74.687.449 Euro gekostet. Insgesamt betrugen
die Kosten des Krieges in Jugoslawien 350
Milliarden Dollar. Von Reparationszahlungen ist
nach wie vor keine Rede, stattdessen wird
Serbiens Industrie entnationalisiert und zu
Billigpreisen ausverkauft. Der Internationale
Währungsfond und die Weltbank haben aber dafür
einen Kreditrahmen von 252 Millionen USD
versichert, von dem aber bis jetzt, also drei
Jahre später und trotz Auslieferung Slobodan
Milosevics an Den Haag, 126 Millionen US-Dollar
ausbezahlt wurden. Nach Beendigung des Krieges
wurde aber eine Summe von 1,3 Milliarden
zugesichert, die aber in Form von Krediten
ausbezahlt werden würde.
350 Milliarden haben sie der BR Jugoslawien
durch Krieg und Zerstörung weggenommen und 126
Millionen hat die jugoslawische Regierung
bisher an Kreditgeldern bekommen: ein
schlechter Tausch. Dazu kommt aber noch, dass
Jugoslawien jetzt schon mit 140 %
Auslandsschulden des Bruttosozialprodukts eines
der meistverschuldeten Länder der Welt ist;
durch diese enormen Kredite wird es nur noch
ärmer werden . siehe Argentinien.
In den Kriegen der USA und der Nato werden die
neuesten Waffen und andere Technologien zum
Einsatz gebracht. Ihr Wesen aber ist den
vorausgegangenen Weltordnungskriegen gleich:
den Gegner bis zur Kampf- und
Handlungsunfähigkeit zu schwächen, um über ihn
das Diktat ausüben zu können sowie die
Kontrolle über Ressourcen und Territorien zu
erringen.

Die Waffen nieder, die Truppen raus aus dem
Balkanraum und weltweit, es ist genug!

Wir gedenken der Todesopfer des
Nato-Angriffkrieges in Jugoslawien 1999 und
aller künftigen Todesopfer der kommenden
Nato-Kriege.

Gedenkkundgebung
24. März - dem Angriffstag der Nato auf
Jugolawien
18 Uhr Stephansplatz, 1010 Wien


**************************************
Jugoslawisch Österreichische
Solidaritätsbewegung JÖSB
PF 217
A-1040 Wien
Tel&Fax: (+43 1) 924 31 61
joesb@...
http://www.vorstadtzentrum.net/joesb
**************************************


===*===


http://www.jungewelt.de/2002/03-19/012.php

Inland
Michael Klarmann

Kulturkampf für den Frieden

Dritte Aachener Friedenstage erinnern an
NATO-Angriff auf Jugoslawien

Anläßlich des sich am 24. März jährenden
Angriffs der NATO auf die Republik
Jugoslawien beginnen am Donnerstag die 3.
Aachener Friedenstage. Die
Veranstaltungsreihe versucht »Kunst als
Grundform der inneren
Konfliktbearbeitung« in den Mittelpunkt zu
stellen. Auftakt ist am 21. März
Jürgen Elsässers Vortrag »Make love and war -
Wie Grüne und 68er die
Republik verändern« im »Che-Haus«. Aachens
Antikriegsbündnis erinnert am
Sonnabend mit einer Mahnwache in der Innenstadt
an den Kriegsbeginn.

Entstanden sind die Aktionstage, so Gerhard
Diefenbach, Vorsitzender des
Aachener Friedenspreis e.V., als sich das von
SPD und Grünen
regierte »Deutschland 1999 zum ersten Mal nach
60 Jahren wieder direkt an
einem Krieg beteiligte« und man darüber
»entsetzt« war. Junge Aachener
Künstler regten daraufhin an, mit
»Diskussionsforen, Filmen und kulturellen
Veranstaltungen über Krieg, seine Ursachen und
Hintergründe aufzuklären«.
Die dramatische internationale Entwicklung, so
Diefenbach, mache das heute
notwendiger denn je.

* http://www.comlink.apc.org/
aachener-friedenspreis

E' finalmente pronta la versione sottotitolata in italiano di tre
cortometraggi, inediti in Italia, sui crimini di NATO ed UCK in
Kosovo-Metohija e Serbia meridionale.

I filmati sono in parte basati su immagini della TV americana ARTN e
della britannica REUTERS TV. Si noti che in Italia non e' finora
circolata nessuna documentazione video sulle stragi compiute da NATO/UCK
in Kosmet dopo la occupazione (giugno 1999). I filmati sono consigliati
per la proiezione nell'ambito delle iniziative per il terzo anniversario
dell'inizio dei bombardamenti.

Titoli dei tre cortometraggi:

"PAPA', DOVE DORMIREMO DI SERA?"
sugli effetti del bombardamento della cittadina rurale di Aleksinac

KOSOVO - IL LUOGO DEL DELITTO
immagini della provincia dopo l'arrivo della KFOR

C'ERA UNA VOLTA LA FATTORIA GARIC
"...tra Djakovica e Decani, la casa dei Garic era l'unico focolare
serbo rimasto..."
primo premio al Festival del cortometraggio di Belgrado, giugno 2000

produzione RF di Jugoslavia, 1999-2000

Per il lavoro di sottotitolazione il CNJ deve sostenere un costo non
indifferente, pertanto chiediamo alle realta' locali che vogliono avere
le prime copie del video una sottoscrizione adeguata.

PER ORDINARE IL VIDEO INVIARE UN FAX AL NUMERO: 06-4828957
indicando l'indirizzo al quale spedire la cassetta e le modalita' con
cui viene effettuato il versamento.

Ricordiamo che per i versamenti a favore del CNJ e' stato aperto il
seguente conto postale:

Conto Bancoposta n.73542037 (ABI 07601 CAB 03200 CIN N)
intestato a Gallucci E. e Pavicevac I., Roma

Posledice ratnih razaranja na ekosisteme Fruske gore

Opustoseno 10.000 hektara sume

> http://www.danas.co.yu/images/null.gif

Novi Sad - Nacionalni park Fruska gora je podrucje koje je
najintenzivnije bombardovano u Srbiji za vreme NATO agresije, kaze
biolog Vida Stojsic, prezentujuci na nedavnoj tribini koju su
organizovali Zavod za zastitu prirode Srbije i Ekoloski pokret Novog
Sada, video materijal i rad strucnih ekipa, nastao nakon dvogodisnjeg
posmatranja ostecenog terena.
U periodu od 4.aprila do 8.juna 1999. godine na Frusku goru baceno
je 300 do 500 razornih bombi i dva kontejnera kasetnih bombi, a dosad
su
evidentirana i 103 kratera od bombi, iznosi Stojsic i dodaje da je od
25.000 hektara parka devastirano oko 10.000 hektara, pri cemu je na
podrucju od 13 hektara potpuno unisten zivi svet, stvaran hiljadama
godina.
Stradale stoletne bukove i hrastove sume, ali i retke botanicke
vrste, kao sto su orhideje, sase i jedrenka, a ugrozen je i pticji
svet.
Unistena su gnezdista orla krstasa, najredje vrste u Srbiji, koja je
na
Fruskoj gori imala tri gnezda.
Podrucja koja su najvise stradala u bombardovanju su Iriski venac,
Paragovo, Crveni cot, Duboca, Ravne i Kraljeve stolice. Najvise je
unisten prostor oko TV tornja i centra za rekreaciju Elektrovojvodine.
Tu je pronadjeno 10 kratera, a stradala je suma hrasta kitnjaka i
graba
stara 117 godina. U prolece 2000. godine strucne ekipe su pokusale
sadnjom da obnove sume, ali se zbog suse primilo samo 50 odsto
sadnica,
kaze Stojsiceva i dodaje da je u toku obnova turisticko-rekreativnog
centra na tom terenu.
Na Dubocasu su evidentirana 34 kratera, a bombe su unistile oko 4
hektara zbunja i drveca. Na Kraljevim stolicama je ogroman krater
velicine 15x15 metra, a unistena je retka suma hrasta kitnjaka stara
112
godina. Pokusana je obnova, ali to vrlo tesko ide. Strucne ekipe su
ocenile da je potrebno saditi pionirske vrste drveca, medju kojima je
breza najpogodnija. Na Iriskom vencu stabla su unakazena od kasetnih
bombi, a krosnje su unistene na visini od osam do 10 metara. Za vreme
sanacije su posecena sva ostecena stabla, a secina je ostavljena zbog
spontanog obnavljanja, sto je dalo rezultate - pojavili su se novi
izdanci srebrne lipe, graba i bagrema.
Krajem prosle zime zbog mnogo snega, padala su stabla na
podrucjima
koja su najvise bombardovana. Izvaljena su stabla bukve i lipe, a
steta
se procenjuje na oko 3.000 kubika. Kao posledica toga doslo je do
erozije zemljista, narocito u dubokim jarugama Strazilova, Kalinog
potoka, Skevine jame na Kraljevim stolicama, Rakovcu na Dubocasu i
Hajduckom bregu na Crvenom cotu.
Vida Stosic tvrdi da sumsko voce i bilje nije bilo zatrovano, i da
su radioaktivni stroncijum pronasli samo u gljivama.
Nakon utvrdjene stete, ekipe Zavoda za zastitu Srbije i
Nacionalnog
parka Fruske gore uradile su projekat sanacije i revitalizacije suma,
kojima rukovodi inz. Branko Kovacevic. Do sada su zatrpani svi
pronadjeni krateri. U toku je sanacija i priprema zemljista za
rekultivaciju. Zakljuceno je da je na nekim terenima moguce
samoobnavljanje suma graba, bukve i lipe, dok je za najugrozenije
terene, poput Kraljevih stolica, potrebna dugogodisnja intervencija,
odnosno sadnja drveca, od kojih je najpogodnija breza.
Nikola Aleksic, predsednik Ekoloskog pokreta grada Novog Sada,
dodao
je da veliku stetu parku nanose i neplanske sece, te je zbog toga
organizovano stanovnistvo fruskogorskih naselja da dezura i brani sume
od toga.
N. Lalic - Jankov

http://www.danas.co.yu/