Jugoinfo

(slovenscina / italiano)

Altre segnalazioni per 25 Aprile e dintorni

1) Pesaro 24/4: WALKIRIA, UNA GUERRIGLIERA SULL'APPENNINO
2) Tolfa (Roma), 24/4: DRUG GOJKO
3) Cannobio (VB) 25 Aprile: INAUGURAZIONE MOSTRA “TESTA PER DENTE”
4) Milano, 25 Aprile: ERAVAMO IN TANTI
5) Trieste/Trst, 25 Aprile: “Partigiani a Trieste”. I Gruppi di Azione Patriottica e Sergio Cermeli
6) Trieste 30/4: LIPA
7) IL TERRITORIO LIBERO DI NORCIA E CASCIA - a 70 anni dalla proclamazione



Ricordiamo in particolare:

1) Pisa, mercoledì 23 aprile 2014
ore 21:00 - Sala riunioni del Dopolavoro ferroviario (1° Piano), Piazza della Stazione
UCRAINA 2014
a 69 anni dalla Liberazione dal nazifascismo
a 15 anni dai bombardamenti sulla Jugoslavia

2) Trieste/Trst, mercoledì 23 aprile 2014 
alle 18.30 – V sredo , 23. aprila 2014, ob 18.30
Presso la Libreria Minerva - V knijgarni Minerva - Via San Nicolò 20
“Partigiani a Trieste”. I Gruppi di Azione Patriottica e Sergio Cermeli

3) Beograd 4/5: četvrti tradicionalni komemorativni skup povodom godišnjice smrti maršala Jugoslavije druga Josipa Broza Tita


=== 1 ===

Pesaro, giovedì 24 aprile 2014
ore 17,30 - sala del Consiglio Provinciale "W. Pierangeli" - viale Antonio Gramsci 4

Anteprima del film
WALKIRIA, UNA GUERRIGLIERA SULL'APPENNINO

L'avventurosa vita di Walkiria Terradura Vagnarelli, una combattente per la libertà
di G. Boiani e G. Bianconi- prod. EIDOS 2014, 53'



=== 2 ===

Tolfa (Roma), 24 aprile 2014
ore 21:00 - Teatro Comunale Claudio

DRUG GOJKO

MONOLOGO DI PIETRO BENEDETTI
REGIA DI ELENA MOZZETTA

UNO SPETTACOLO PRODOTTO DAL CP ANPI VITERBO
TRATTO DAI RACCONTI DI NELLO MARIGNOLI, PARTIGIANO VITERBESE COMBATTENTE IN JUGOSLAVIA

Altre informazioni sullo spettacolo alla nostra pagina: https://www.cnj.it/CULTURA/druggojko.htm


=== 3 ===

Cannobio (VB) 25/4/2014

INAUGURAZIONE MOSTRA “TESTA PER DENTE”


Per festeggiare il 69° anniversario della Liberazione il ritrovo è alle 10.30 al Monumento ai Partigiani in zona Amore per il ricordo dei caduti. 
Dopo la commemorazione ci sposteremo al Nuovo Teatro di Cannobio per inagurare la mostra "I crimini fascisti in Jugoslavia".
La mostra sarà aperta dal 25 aprile fino al 3 maggio. 
Cercheremo di tenerla aperta il più possibile secondo le disponibilità. Se qualcuno fosse disponibile per darci una mano non esiti a contattarci! Ogni aiuto è ben accetto!
Se volete essere sicuri che la mostra sia aperta potete scrivere sulla nostra pagina oppure alla nostra mail: anpicannobioevalle @ inventati.org



=== 4 ===

Milano, 25 aprile 2014
ore 18 - SpazioSUnoMI - Via Popoli Uniti 21 (MM1 Rovereto)

Eros Sequi
ERAVAMO IN TANTI

Valerio Bongiorno voce narrante
Luca Garlaschelli musiche

"Eravamo in tanti" è un diario di Eros Sequi sulla guerra partigiana combattuta in Jugoslavia dal 14 ottobre 1943 all'agosto del 1944. Sequi aveva lasciato la cattedra di insegnante per farsi partigiano nelle file di Tito, per contribuire da italiano alla Liberazione di quelle popolazioni dal nazifascismo. Il suo gesto voleva essere la testimonianza che non tutti gli italiani erano fascisti e che molti erano disposti a sacrificare anche la vita per affermare la libertà e la dignità dei popoli…


=== 5 ===

Da: Gio <palemau68 @ gmail.com>
Oggetto: 25 Aprile 2014: Comunicato stampa con preghiera di cortese pubblicazione e Invito a presenziare.


Comitato Provinciale/Pokrajinski odbor ANPI –VZPI
Sezione Borgo San Sergio - S. Anna - Coloncovez
Naselje Sv. Sergija-Sv. Ane- Kolonkovca

In collaborazione con il SISA – Sindacato Indipendente Scuola e Ambiente
V sodelovanju z Neodvisnim Sindikatom za šolo in okolje SISA


Casa del Popolo - Ljudski Dom - “Palmiro Togliatti”
Borgo San Sergio - Via Di Peco 7
Venerdì 25 aprile 2014 alle 18.00 – V petek, 25. april 2014, ob 18.00
Presentazione del libro - Predstavitev knjige

“Partigiani a Trieste”
I Gruppi di Azione Patriottica e Sergio Cermeli
Hammerle Editori

Introduce: Marta Ivašič Modera: Davide Rossi
Knjigo bosta predstavila Marta Ivašič in Davide Rossi

Sarà presente l'autore - Prisoten bo avtor
Sergio Mauri

Seguirà una cena, per prenotazioni telefonare al numero 040/826921 dal martedì a domenica dalle ore 16.30 alle 20.30, entro martedì 22. aprile.
Sledila bo večerja, za rezervacije kličati na št. 040/826921 od torka do nedelje, od 16.30 do 20.30, rezervacije se sprejmejo do torka, 22. april.


=== 6 ===

Lipa

Lipa è un testo di Giuseppe Vergara. Lipa è reading e musica. Lipa è la commemorazione di una strage.

Video:


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Mercoledì 30 aprile 2014 ore 21.00 presso l'auditorium della Casa della Musica di Trieste in Via Capitelli, verrà commemorato il 70° anniversario della strage di Lipa con una serata di reading e musica.

Musiche originali di Marco Vilevich eseguite dai Bachibaflax. Lettura e interpretazione di Tiziana Bertoli, Luca Giustolisi, Katia Monaco e Stefano Vattovani.

Entrata gratuita

Lipa è un piccolo paese della Croazia nord occidentale a ridosso del confine croato-sloveno. Il 30 aprile del 1944 tedeschi e italiani lo rasero al suolo distruggendo e dando alle fiamme 87 case e 85 fra stalle e capanne. Risparmiarono solo la chiesa. Vennero massacrate 269 persone. Erano anziani, donne e bambini. Gli uomini e i giovani del paese non c'erano, tutti impegnati nei boschi e nei monti con le brigate partigiane. Ben 121 bambini persero la vita quel giorno a Lipa. Il più piccolo aveva solo sette mesi. Lipa è uno dei tre villaggi che sono stati completamente bruciati e distrutti nella seconda guerra mondiale.

Lipa è un testo di Giuseppe Vergara. E' una storia che incrocia la Storia.


=== 7 ===

IL TERRITORIO LIBERO di Norcia e Cascia
a 70 anni dalla proclamazione

«Con la liberazione di Norcia, Leonessa, Poggiobustone, Albaneto, e rispettive frazioni dell’Alta Val Nerina, la Brigata garibaldina A. Gramsci ha liberato circa 1000 Kmq. di territorio, migliaia e migliaia di lavoratori sono stati liberati dalla schiavitù nazifascista. Questo Comando, mentre invita tutti i cittadini a collaborare con i Partigiani per le necessità delle popolazioni locali, rende noto che da oggi, 16 marzo 1944, il territorio di Leonessa e San Pancrazio, in zona di Narni, con i limiti Rivodutri, Poggiobustone, Albaneto, Castiglioni di Arrone è considerato staccato da Rieti, Terni e Perugia, città ancora dominate dai nazifascisti ed è unito al territorio di Cascia, Norcia, Monteleone dell’Alta Val Nerina; per conseguenza la Brigata garibaldina A. Gramsci, unica autorità esistente in detto territorio che degnamente rappresenta la nuova Italia democratica, assume la responsabilità di fronte ai cittadini militarmente, politicamente e amministrativamente. I cittadini, per le loro necessità, sono invitati a rivolgersi ai rispettivi Comuni e al Comando della Brigata sito all’Albergo Italia di Cascia.»

Questo il Proclama del Comando della Brigata "Gramsci", di cui erano commissario politico Alfredo Filipponi "Pasquale" e comandante Svetozar Laković "Toso", affisso esattamente 70 anni fa in 200 copie nelle diverse località umbre e laziali liberate.

Nel 1975, nell'ambito delle celebrazioni per il Trentennale della Liberazione in Umbria, si tenne a Norcia una Tavola Rotonda su quei fatti. Ne è rimasto solo un dattiloscritto, che significativamente riporta la seguente Nota: "Il testo degli interventi, non rivisto dagli autori, è stato trascritto cercando di alterare il meno possibile il 'parlato'. Consapevoli delle carenze di questo ciclostilato, consideriamo comunque utile presentarlo per fornire una prima documentazione, costituita da testimonianze, su una parte rilevante della storia locale riguardante la Resistenza.

La questione, a ben vedere, è sconvolgente. Nel 1975, trenta anni dopo i fatti, ancora non esisteva alcuno studio su quella che è stata a tutti gli effetti la prima “Zona Libera” della Resistenza italiana; alla Tavola Rotonda non seguì una pubblicazione degli Atti; altri quaranta anni sono passati, e tuttora non esistono studi sistematici né sull'episodio della "Zona Libera", né sulla più generale vicenda della formazione partigiana che ne fu protagonista: la Brigata "Gramsci" dell'Umbria. 

L'anniversario che cade quest'anno – il settantesimo – non poteva a nostro avviso passare senza che venisse lasciato un segno, che è al contempo un segnale di allarme per gli storici professionisti. Pertanto, per i tipi delle edizioni Odradek e con la collaborazione della Associazione ProRuscio di Monteleone di Spoleto, sta per andare in stampa il volume:

Il Territorio Libero di Norcia e Cascia
a 70 anni dalla proclamazione 1944-2014

a cura di Andrea Martocchia (1)
prefazione di Francesco Innamorati (2)
introduzione di Costantino Di Sante (3)


La rilettura degli interventi della Tavola Rotonda, tenuta nel 1975 a Norcia, dedicata a quella che è stata a tutti gli effetti la prima "Zona Libera" della Resistenza italiana, non è solamente un duro esercizio di verifica dello stato della storiografia, nazionale e locale. Essa si rivela anche di grande interesse per le questioni molto attuali che vengono poste; questioni di natura sociale e politica che rappresentavano nodi irrisolti allora, e neanche in seguito sono state sciolte. 
Si tratta della scomparsa di quell'Italia rurale che aveva rappresentato il retroterra indispensabile della mobilitazione partigiana; si lamenta la crisi non solo del movimento per una trasformazione sociale radicale, di cui erano stati protagonisti i partigiani delle correnti socialista e comunista, ma anche del più generale processo di democratizzazione del nostro paese; si constata la emarginazione ed irrilevanza politica dei partigiani ex combattenti sulla scena politica dell'Italia repubblicana. 
La componente sociale borghese e intellettuale, nei fatti qui narrati, fu secondaria. È noto d'altronde come la guerra inverta il rapporto città-campagna… e come, nel nostro paese, la fine della guerra abbia frettolosamente ristabilito il rapporto "gerarchico" e di egemonia culturale nei vecchi termini – per molte cause, dall'industrializzazione alla emigrazione, tutte risultanti in una urbanizzazione squilibrata.
La "Zona Libera" ed il movimento partigiano in Valnerina e aree limitrofe avevano rappresentato una inedita esperienza sociale di unione nella lotta tra la componente operaia ternana e la componente contadina e montanara. Tale esperienza fu drasticamente interrotta subito dopo la Liberazione: da una parte gli operai della città, sotto l'egemonia del PCI, dall'altra le popolazioni della valle e delle montagne, "recuperate" dalla Balena Bianca; una separazione significativamente sottolineata anche dalla non scontata demarcazione amministrativa tra le due province, rispettivamente di Terni e Perugia. 
Però la vicenda della Brigata "Gramsci" non solo non può essere semplicisticamente definita "ternana" o "perugina", ma non è nemmeno una vicenda solo "umbra": la zona delle operazioni si estese infatti nelle Marche, fin sui Sibillini, e nel Reatino, quasi fino all'Abruzzo (Posta, Accumoli: la Via Salaria come la Via Flaminia fu asse strategico dell'azione militare dei partigiani). L'area liberata rispecchiava quindi, nella sua estensione, la conformazione geografica reale, la (in)accessibilità effettiva dei luoghi, meglio che non i confini amministrativi provinciali. Tra le specificità della "Zona Libera" alcune vanno insomma declinate in termini eminentemente geografici, perché la Storia, in effetti,
 è anche geografia.

Andrea Martocchia (curatore)


Il Territorio Libero di Norcia e Cascia
a 70 anni dalla proclamazione 1944-2014

Roma: Odradek Edizioni, 2014
euro 18,00


Per informazioni e ordini: odradek@... oppure partigiani7maggio@...
Per altre info e aggiornamenti: https://www.cnj.it/PARTIGIANI/norciacascia.htm


(1) Co-autore del volume "I partigiani jugoslavi nella Resistenza italiana" - http://www.partigianijugoslavi.it
(2) Partigiano e volontario del Gruppo di Combattimento Cremona, c.g.v.m. Già Presidente della Consulta Regionale per le celebrazioni del trentennale della Resistenza, attualmente Presidente del Comitato Provinciale ANPI di Perugia
(3) Direttore dell’Istituto storico provinciale di Pesaro-Urbino





IL 5 PER MILLE A CNJ ONLUS

              Sulla tua Dichiarazione dei Redditi puoi indicare il nostro

              Codice Fiscale: 97479800589

              ... Grazie in anticipo!

Per maggiori informazioni consulta: https://www.cnj.it/coordinamentos.htm#005

... e ricorda anche che i versamenti effettuati direttamente a favore di CNJ-onlus (o equivalentemente JUGOCOORD onlus) - sottoscrizioni annuali, elargizioni e donazioni volontarie - sono deducibili o detraibili, purchè siano stati effettuati:
a) sul conto direttamente intestato al nostro Coordinamento, tramite versamento postale o bancario o tramite carte di credito, debito, o prepagate (in questo caso bisogna conservare l'estratto conto), oppure
b) con assegni bancari o circolari intestati al nostro Coordinamento.
Per i dettagli: https://www.cnj.it/coordinamentos.htm#deduci

Dal 2012 i proventi del 5 per mille sono integralmente destinati ad iniziative mirate:

L'iniziativa beneficiaria dei ricavi dei contributi 5x1000 2009 (redditi 2008 - 618,94 euro) è Ospitalità studenti serbi in Italia - un ponte per domani!
L'iniziativa beneficiaria dei ricavi dei contributi 5x1000 2010 (redditi 2009 - 620,27 euro) è Pubblicazione di una monografia artistica di Milena Ċubraković
L'iniziativa beneficiaria dei ricavi dei contributi 5x1000 2011 (redditi 2010 - 606,46 euro) è Traduzione in lingua serbocroata del volume "I partigiani jugoslavi nella Resistenza italiana"
L'iniziative beneficiaria dei ricavi dei contributi 5x1000 2012 (redditi 2011 - 996,92 euro) è da decidere in occasione della Assemblea dei Soci 2014 della Onlus


(srpskohrvatski / italiano)

Segnalazione prossime iniziative

1) Bassano del Grappa 17/4: MALGA SILVAGNO: UNA MEMORIA SCOMODA
2) Trieste/Trst 23/4: PARTIGIANI A TRIESTE. I Gruppi di Azione Patriottica e Sergio Cermeli
3) Pisa 23/4: UCRAINA 2014. A 69 anni dalla liberazione dal nazifascismo - a 15 anni dai bombardamenti sulla Jugoslavia
4) Beograd 4/5: četvrti tradicionalni komemorativni skup povodom godišnjice smrti maršala Jugoslavije druga Josipa Broza Tita



=== 1 ===

Bassano del Grappa (VI), Giovedì 17 aprile 2014
alle ore 20.30 presso Saletta Bellavitis - via Beata Giovanna

MALGA SILVAGNO: UNA MEMORIA SCOMODA

Dopo settanta anni un libro ricostruisce l’eccidio di quattro partigiani comunisti a Malga Silvagno, nell’altopiano di Asiago, compiuto da altri partigiani badogliani.
Una storia misconosciuta, taciuta, ingombrante: ragioni di opportunità politica, dall’immediato dopoguerra ai giorni nostri, stanno alla base di questo lungo oblio.
Questa storia verrà raccontata e illustrata con una ricca documentazione fotografica da Ugo De Grandis, autore di “Malga Silvagno – il giorno nero della resistenza vicentina”

Seguirà dibattito.
 
Per info: Assemblea Antifascista Bassanese - cianorio @ libero.it


=== 2 ===

Da: <palemau68 @ gmail.com>

Comunicato stampa con preghiera di cortese pubblicazione e invito a presenziare

Presso la Libreria Minerva - V knijžnici Minerva 

Trieste - Via San Nicolò 20

Mercoledì 23 aprile 2014 alle 18.30 – V sreda , 23. april 2014, ob 18.30

Presentazione del libro - Predstavitev knjige

Partigiani a Trieste”

I Gruppi di Azione Patriottica e Sergio Cermeli

Hammerle Editori

Introduce: Marta Ivašič

Knjigo bosta predstavila Marta Ivašič

Sarà presente l'autore - Prisoten bo avtor

Sergio Mauri

Segue dibattito - Sledi razprava



=== 3 ===

Pisa, Mercoledì 23 aprile 2014
ore 21:00 - Sala riunioni del Dopolavoro ferroviario (1° Piano), Piazza della Stazione


UCRAINA 2014

A 69 anni dalla liberazione dal nazifascismo - a 15 anni dai bombardamenti sulla Jugoslavia

I padroni di oggi - Unione Europea, U.S.A., N.A.T.O. - continuano ad usare organizzazioni nazi-fasciste e reazionarie per imporre con la violenza la dissoluzione di interi stati, lo sfruttamento intensivo della manodopera, l'annessione di territori, la rapina delle altrui risorse naturali


ALL’INCONTRO-DIBATTITO  PARTECIPERANNO:

GIULIETTO CHIESA Giornalista e Presidente di Alternativa Politica
ANDREA MARTOCCHIA Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia Onlus
INTRODUCE:
VALTER LORENZI Rete dei Comunisti

La ricorrenza della liberazione dell’Europa dal giogo nazifascista torna quest’anno di estrema attualità, per evidenti motivi. Sull’onda della crisi sistemica del capitalismo gli epigoni di Hitler, Mussolini e dei vari duci che contribuirono al massacro della seconda guerra mondiale (Stepan Bandera in Ucraina, Ferenc Szálasi in Ungheria, Philippe Pétain in Francia…), tornano a occupare un ruolo centrale nelle vicende politiche contemporanee del continente.

La storia post bellica ci ricorda che in Europa, ben prima della fine della seconda guerra mondiale, i servizi segreti occidentali (in primis statunitensi e inglesi) reclutarono quadri militari e politici dei regimi reazionari in rotta, in funzione anticomunista e antisovietica. Furono organizzate sia vie di fuga sicure (le famigerate Rat line) per l’espatrio dei gerarchi nazi-fascisti più noti, sia reti spionistiche e paramilitari di funzionari degli ex regimi neri, attraverso l’uso delle basi militari della NATO e delle forze dell’ordine locali, (le reti Stay behind – Gladio). Così i nazi fascisti hanno continuato a svolgere il ruolo di braccio armato contro i movimenti politici, sociali e sindacali che si battevano per l’emancipazione dallo sfruttamento capitalista. In Italia questa funzione fu svolta attraverso la “strategia della tensione”, con le bombe sui treni e nelle piazze, gli omicidi mirati di dirigenti sindacali, comunisti, antifascisti, democratici.

I leader di questi gruppi reazionari sono da tempo usciti dall’ombra, proponendosi come leader di partiti e coalizioni diverse, nel tentativo di egemonizzare e rappresentare il malessere prodotto dalla attuale crisi sistemica del capitalismo. Il loro successo in alcuni paesi è sotto gli occhi di tutti, dalla Francia all’Ungheria, sino all’Ucraina, dove le milizie naziste di Svoboda e Pravij Sector hanno svolto un ruolo decisivo nel golpe che ha defenestrato il governo Yanukovich. La coalizione filo occidentale impostasi a Kiev a fine febbraio scorso vede tra i suoi venti ministri quattro nazisti. Nel silenzio dei mass media occidentali, la vita a Kiev per comunisti, democratici, ebrei, antifascisti e russofoni è resa impossibile dalle scorrerie dei gruppi paramilitari nazisti, inseriti recentemente nelle strutture di sicurezza statali dal governo in carica.

L’iniziativa del prossimo mercoledì 23 aprile ha come obiettivo quello di squarciare il velo di silenzio costruito ad arte dai mass media su questa realtà. Il caso ucraino oggi, le aggressioni contro il governo rivoluzionario venezuelano, la disintegrazione della Libia, l’aggressione alla Siria, così come la distruzione dell’ex Jugoslavia quindici anni fa, sono esempi evidenti di come le politiche di proiezione bellica dell’imperialismo della Unione Europea e degli USA continuino a usare reazionari, fondamentalisti  islamici e nazi - fascisti per imporre con la forza le proprie ricette economiche, strappando con il terrorismo  e golpe militari territori, risorse energetiche e umane all’avversario di turno, in questo caso la Russia. 

A sessantanove anni dalla liberazione dal nazi – fascismo, a cento dall’anniversario della prima guerra mondiale, la storia del continente torna a vivere, in forme diverse dall’inizio del secolo scorso, l’incubo del bellicismo militarista delle grandi potenze.

Per questo le parole d’ordine che invitano i cittadini a partecipare all’iniziativa di mercoledì 23 aprile indicano l’urgenza di TORNARE A LOTTARE CONTRO LA MACCHINA BELLICA DELL'IMPERIALISMO EUROPEO E STATUNITENSE E A COMBATTERE IL FASCISMO, DA SEMPRE BRACCIO ARMATO DI QUESTE POLITICHE DI MORTE.

Durante la serata sarà presentato il quaderno della Rete dei Comunisti “ ANTIFASCISTI OGGI ANTIFASCISMO PERMANENTE”. 

Raccolta sottoscrizioni per PANDORA TV - Un’altra visione del mondo

INIZIATIVA PROMOSSA DALLA RETE DEI COMUNISTI
www.retedeicomunisti.org/ - www.contropiano.org/ 
Cercaci su Facebook: Rete dei Comunisti Pisa




=== 4 ===

Beograd, Nedelja 4 maj 2014 
10:00, kod Muzeja Istorije Jugoslavije, Boticeva 6, 11000 Belgrado

U nedelju 4. maja 2014. godine pokret JUGOSLOVENSKI CENTAR TITO organizuje četvrti tradicionalni komemorativni skup povodom godišnjice smrti maršala Jugoslavije druga Josipa Broza Tita.
Skup će se održati od 11 do 13 časova u bioskopskoj sali Muzeja Istorije Jugoslavije. 

Prethodno će se u 10 časova u Kući Cveća obaviti polaganje venaca svih jugoslovenskih naroda i narodnosti drugu Titu i drugarici Jovanki. 

Pozivamo sve drugarice, drugove, Jugoslovenke, Jugoslovene, komuniste i antifašiste da se tog dana nađemo na istom mestu i da pokažemo da nastavljamo putem koji nam je trasirao naš predsednik, naš maršal Tito. 

SMRT FAŠIZMU, NACIONALIZMU I KAPITALIZMU!!!
SLOBODA NARODU, KOMUNIZMU I JUGOSLAVIJI!!!
NEKA VEČNO ŽIVI LIK I DELO MARŠALA TITA!!!
ŽIVELA JUGOSLAVIJA!!!

U vezi svih pitanja i informacija o skupu ČETVRTI KOMEMORATIVNI SKUP MARŠALU JUGOSLAVIJE JOSIPU BROZU TITU možete se obratiti sledećim osobama:

Boris Petković generalni sekretar pokreta JUGOSLOVENSKI CENTAR TITO - +30160/3997070

Dragana Živanović organizacioni sekretar pokreta JUGOSLOVENSKI CENTAR TITO - +38160/4226041




http://ilmanifesto.it/quanto-ci-costa-il-def-della-nato/

Il governo taglia tutto, ma non le spese militari

Quanto ci costa il Def della Nato

di  Manlio Dinucci, Il Manifesto, 9.4.2014

Men­tre nella «spen­ding review» il governo pro­mette una ridu­zione di 300–500 milioni nel bilan­cio della difesa — senza dire nulla, a quanto pare sugli F35 — , l’Italia sta assu­mendo nella Nato cre­scenti impe­gni che por­tano a un ine­vi­ta­bile aumento della spesa mili­tare, diretta e indi­retta. La Nato non cono­sce crisi. Si sta costruendo un nuovo quar­tier gene­rale a Bru­xel­les: il costo pre­vi­sto in 460 milioni di euro, è quasi tri­pli­cato salendo a 1,3 miliardi. Lo stesso è stato fatto in Ita­lia, dove si sono spesi 200 milioni di euro per costruire a Lago Patria una nuova sede per il Jfc Naples: il Comando inter­forze Nato agli ordini dell’ammiraglio Usa Bruce Clin­gan – allo stesso tempo coman­dante delle Forze navali Usa in Europa e delle Forze navali Usa per l’Africa – a sua volta agli ordini del Coman­dante supremo alleato in Europa, Phi­lip Breed­love, un gene­rale sta­tu­ni­tense nomi­nato come di regola dal pre­si­dente degli Stati uniti.

Tali spese sono solo la punta dell’iceberg di un colos­sale esborso di denaro pub­blico, pagato dai cit­ta­dini dei paesi dell’Alleanza. Vi è anzi­tutto la spesa iscritta nei bilanci della difesa dei 28 stati mem­bri che, secondo i dati Nato del feb­braio 2014, supera com­ples­si­va­mente i 1000 miliardi di dol­lari annui (circa 750 miliardi di euro), per oltre il 70% spesi dagli Stati uniti. La spesa mili­tare Nato, equi­va­lente a circa il 60% di quella mon­diale, è aumen­tata in ter­mini reali (al netto dell’inflazione) di oltre il 40% dal 2000 ad oggi.

Sotto pres­sione degli Stati uniti, il cui bud­get della difesa (735 miliardi di dol­lari) è pari al 4,5% del pro­dotto interno lordo, gli alleati si sono impe­gnati nel 2006 a desti­nare al bilan­cio della difesa come minimo il 2% del loro pil. Finora, oltre agli Usa, lo hanno fatto solo Gran Bre­ta­gna, Gre­cia ed Esto­nia. L’impegno dell’Italia a por­tare la spesa mili­tare al 2% del pil è stato sot­to­scritto nel 2006 dal governo Prodi. Secondo i dati Nato, essa ammonta oggi a 20,6 miliardi di euro annui, equi­va­lenti a oltre 56 milioni di euro al giorno. Tale cifra, si pre­cisa nel bud­get, non com­prende però diverse altre voci. In realtà, cal­cola il Sipri, la spesa mili­tare ita­liana (al decimo posto su scala mon­diale) ammonta a circa 26 miliardi di euro annui, pari a 70 milioni al giorno. Adot­tando il prin­ci­pio del 2%, que­sti sali­reb­bero a oltre 100 milioni al giorno.

Agli oltre 1000 miliardi di dol­lari annui iscritti nei 28 bilanci della difesa, si aggiun­gono i «con­tri­buti» che gli alleati ver­sano per il «fun­zio­na­mento della Nato e lo svi­luppo delle sue atti­vità». Si tratta per la mag­gior parte di «con­tri­buti indi­retti», tipo le spese per «le ope­ra­zioni e mis­sioni a guida Nato». Quindi i molti milioni di euro spesi per far par­te­ci­pare le forze armate ita­liane alle guerre Nato nei Bal­cani, in Afgha­ni­stan e in Libia costi­tui­scono un «con­tri­buto indi­retto» al bud­get dell’Alleanza.

Vi sono poi i «con­tri­buti diretti», distri­buiti in tre distinti bilanci. Quello «civile», che con fondi for­niti dai mini­steri degli esteri copre le spese per lo staff dei quar­tieri gene­rali (4000 fun­zio­nari solo a Bru­xel­les). Quello «mili­tare», com­po­sto da oltre 50 bud­get sepa­rati, che copre i costi ope­ra­tivi e di man­te­ni­mento della strut­tura mili­tare inter­na­zio­nale. Quello di «inve­sti­mento per la sicu­rezza», che serve a finan­ziare la costru­zione dei quar­tieri gene­rali, i sistemi satel­li­tari di comu­ni­ca­zione e intel­li­gence, la crea­zione di piste e approdi e la for­ni­tura di car­bu­rante per le forze impe­gnate in ope­ra­zioni bel­li­che. Circa il 22% dei «con­tri­buti diretti» viene for­nito dagli Stati uniti, il 14% dalla Ger­ma­nia, l’11% da Gran Bre­ta­gna e Fran­cia. L’Italia vi con­tri­bui­sce per circa l’8,7%: quota non tra­scu­ra­bile, nell’ordine di cen­ti­naia di milioni di euro annui. Vi sono diverse altre voci nasco­ste nelle pie­ghe dei bilanci. Ad esem­pio l’Italia ha par­te­ci­pato alla spesa per il nuovo quar­tier gene­rale di Lago Patria sia con la quota parte del costo di costru­zione, sia con il «fondo per le aree sot­tou­ti­liz­zate» e con uno ero­gato dalla Pro­vin­cia, per un ammon­tare di circa 25 milioni di euro (men­tre man­cano i soldi per rico­struire L’Aquila). Top secret resta l’attuale con­tri­buto ita­liano al man­te­ni­mento delle basi Usa in Ita­lia, quan­ti­fi­cato l’ultima volta nel 2002 nell’ordine del 41% per l’ammontare di 366 milioni di dol­lari annui. Sicu­ra­mente oggi tale cifra è di gran lunga superiore.

Si con­ti­nua così a get­tare in un pozzo senza fondo enormi quan­tità di denaro pub­blico, che sareb­bero essen­ziali per inter­venti a favore di occu­pa­zione, ser­vizi sociali, dis­se­sto idro­geo­lo­gico e zone ter­re­mo­tate. E i tagli di 6,6 miliardi, pre­vi­sti per il 2014, potreb­bero essere evi­tati tagliando quanto si spende nel mili­tare in tre mesi.